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Categoria: Articoli e interviste

  • ELEZIONI REGIONALI 2024 |  LE PROPOSTE DEGLI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA

    ELEZIONI REGIONALI 2024 | LE PROPOSTE DEGLI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    Domenica 17 e lunedì 18 novembre 2024 l’Emilia-Romagna è andata alle urne per eleggere il nuovo Presidente e i componenti dell’Assemblea legislativa della Regione.

    Gli imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna hanno realizzato l’analisi “Sfide e priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna”, che ha individuato i dieci macro-temi Innovazione, Sostenibilità, Sanità e welfare, Abitare, Capitale umano, Semplificazione, Logistica e trasporti, Filiere e internazionalizzazione, Transizione energetica, Infrastrutture,  declinati in quattro percorsi di sviluppo:
    Innovazione e competitività: Il Laboratorio del domani
    Infrastrutture e territorio: connessione mobilità e opportunità
    Capitale umano e benessere: formare, vivere, crescere
    Sostenibilità e transizione: energie per crescere.

     

    Circa il tema Innovazione e competitività gli obiettivi in sintesi sono:

    . sostenere le PMI, accompagnandole nella transizione digitale, favorendo la nascita di start up innovative
    . accesso a nuove infrastrutture e servizi digitali facilitato a beneficio del pubblico e delle imprese, sfruttando il potenziale computazionale presente in regione
    . ecosistema regionale dell’innovazione semplificato razionalizzando la governance e organizzandola per filiere produttive
    . verticalità tematica da recuperare nei tavoli di confronto pubblico-privato per promuovere l’evoluzione, la riconversione e l’innovazione in alcuni settori strategici come automotive, aerospazio, ceramica, tessile/abbigliamento, materie plastiche)
    . fronteggiare le sfide sociali del futuro con l’adozione di innovazioni tecnologiche e di processo (innovazione sociale, HPC/AI e life sciences).

     

    Per Infrastrutture e Territorio connesso:

    . reti di collegamento autostradale e ferroviario da completare e integrare per aumentarne la capillarità sul territorio, anche nelle aree di prossimità
    . definire il Piano Strategico sulla logistica
    . riqualificazione aree industriali
    da semplificare. Rivedere radicalmente gli approcci e la normativa per gli interventi di rigenerazione/riqualificazione urbana
    . nuovi investimenti e insediamenti produttivi:
    occorre accrescere e consolidare la capacità di attrazione
    . lavori pubblici: istituire una funzione/delega dedicata a garanzia di maggiore efficacia nell’implementazione di funzioni e competenze per infrastrutture di rilievo regionale
    . potenziare il trasporto pubblico locale, specie ferroviario, per migliorare ulteriormente l’offerta ai cittadini
    . rete aeroportuale regionale: avviare un percorso di analisi per l’ottimizzazione adeguandola al ruolo di crocevia che la regione occupa in Italia e in Europa

     

    Il percorso Capitale Umano e Benessere si pone come obiettivi:

    . modello sanitario regionale riorganizzato ed adattato alle esigenze del futuro, migliorando efficacia ed efficienza delle prestazioni
    . assistenza sanitaria ottimale e accessibile garantito da sistema di cura alla persona dove pubblico e privato accreditato intervengano in modo integrato
    . revisione dei criteri di suddivisione del Fondo sanitario nazionale – che deve essere basata sulla reale entità delle prestazioni erogate – e promuovere una spending review regionale
    . occupazione femminile favorita dall’accesso a nidi e scuole dell’infanzia pubblici allargata
    . Piano Casa: accrescere la disponibilità di alloggi per famiglie, studenti e lavoratori
    . cittadini stranieri: gestire attivamente il fenomeno e migliorare integrazione e coinvolgimento sperimentando nuove forme di accoglienza
    . orientamento formativo: promozione di un modello organico per diffondere, a giovani e famiglie, la consapevolezza delle opportunità professionali offerte dal tessuto economico regionale
    . formazione continua: politiche per lo sviluppo di alte competenze, senza tralasciare altre professionalità richieste

     

    Circa i temi Sostenibilità e Transizione verde:

    Gestione corsi d’acqua: mettere a punto un sistema nuovo e radicalmente diverso e la mitigazione del rischio dovuto ad eventi atmosferici estremi (investimenti infrastrutturali e manutenzione)
    Agevolare gli investimenti, specie sulle fonti rinnovabili, attraverso la leva autorizzatoria da rivedere nel suo complesso
    Stimolare la massima diversificazione delle fonti energetiche disponibili, sviluppando studi e ricerche su nuove fonti (v. micro impianti sul nucleare)
    Decarbonizzazione: stimolare e agevolare, dal punto di vista economico e amministrativo, proposte progettuali delle imprese (in ottica di filiera) finalizzate a realizzare processi a basse emissioni di carbonio e soluzioni di compensazione.

     

     

    Vai all’executive summary del documento  Sfide e priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna

     

  • SISTEMA REGIONALE AEROPORTI |  INTERVISTA DELLA PRESIDENTE SASSI AL RESTO DEL CARLINO

    SISTEMA REGIONALE AEROPORTI | INTERVISTA DELLA PRESIDENTE SASSI AL RESTO DEL CARLINO

     

    ESTRATTO DELL’INTERVISTA PUBBLICATA DAL RESTO DEL CARLINO IL 30 LUGLIO 2024
    a cura di Cristina Degliesposti

     

    Che cosa ci si aspetta dall’aeroporto di Bologna? “Un livello di primario standing. Nulla di più, nulla di meno. Lo chiede il sistema industriale di una delle regioni più produttive d’Europa, stanca come molti di avere nel ‘Marconi’ un biglietto da visita non all’altezza di un territorio che esporta il suo nome e i suoi marchi nel mondo”.

    La presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi non entra in polemica, né imputa ad alcuno in particolare responsabilità per la situazione creatasi, ma indica lo standard che ci si attende da Bologna: Quello di un hub internazionale a tutti gli effetti, se non Francoforte almeno si guardi a Monaco o ad altri grandi hub.

    Presidente, cosa le riferiscono gli associati? “Il problema è vivo e molto sentito. Bologna è lo scalo di riferimento della regione e di una parte importante del nord Italia. Una parte attiva economicamente, popolosa: il livello delle infrastrutture deve essere adeguato alle aspettative di una regione che si vuol porre tra i massimi sistemi industriali moderni”.

    Qual è il suo punto di riferimento? “Sono da poco rientrata da New York dove stanno rifacendo tutti gli aeroporti, stanno investendo per essere all’altezza di una richiesta sempre in maggior aumento. JFK, LaGuardia, Newark: un network che un po’ assomiglia alla nostra geografia diffusa di scali. L’Emilia-Romagna è una regione particolarmente vivace, perché allora non un network di aeroporti? C’è un chiaro sovraffollamento su Bologna, ma Parma, Forlì e Rimini potrebbero accogliere una redistribuzione dei carichi. La industry aeroportuale prevede un aumento del traffico aereo nei prossimi anni, è un settore che sta crescendo costantemente. In soli quattro anni è aumentato del 40%, è controproducente non tenerne conto”.

    È certa che poi non sorgeranno mal di pancia proprio tra le imprese di fronte a una redistribuzione su quattro città? “Noi auspichiamo una regia regionale, magari anche a guida dell’Aeroporto di Bologna. Ma dobbiamo pensare a un’offerta moderna e aggiornata, come stanno facendo altre grandi città nel mondo. Serve un ragionamento di lungo periodo, con servizi di lungo periodo e all’altezza.  Ecco perché auspichiamo l’avvio di un tavolo di coordinamento”.

    Sassi non presidente di Confindustria ma comune cittadina: qual è il disservizio che ritiene più insostenibile? “Il sovraffollamento e, in generale, la quantità di persone chiamata a muoversi nello stesso momento, negli stessi spazi, per imbarcarsi. Ma non voglio fare polemica, solo porre un tema: serve una progettualità di alto livello e di lungo corso.”

    Spalmare la mobilità aerea di una regione su quattro città implica però un’efficientissima rete infrastrutturale di collegamento: ricorda vero che per realizzare il People Mover a Bologna (la monorotaia di collegamento tra la stazione dei treni e il Marconi) sono serviti più di 15 anni?  “Mi auguro che non si ripeta la stessa situazione. Il sistema aeroportuale, come l’alta velocità, fa parte della crescita regionale. Gli operatori economici, così come turismo di massa hanno aspettative: servizi all’altezza”.

     

    L’articolo integrale è pubblicato sul quotidiano del 30 luglio 2024

    Vai al sito del Resto del Carlino 
     

     

  • LA PRESIDENTE SASSI “CON GLI ITS I GIOVANI TROVANO UN LAVORO QUALIFICATO”

    LA PRESIDENTE SASSI “CON GLI ITS I GIOVANI TROVANO UN LAVORO QUALIFICATO”

     

    La Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi, intervistata da Gazzetta di Parma, ha affermato che «Per i giovani gli istituti tecnici superiori sono un importante strumento per entrare nel mondo del lavoro: l’85% dei diplomati trova un lavoro qualificato dopo questi percorsi. Anche per gli imprenditori sono strategici, perché si agganciano alle traiettorie di sviluppo tecnologico e produttivo e rappresentano un importante luogo di attrazione dei talenti.

    Oggi siamo di fronte ad un mismatch altissimo tra richiesta e offerta di lavoro, particolarmente critico in alcuni settori. Nel prossimo biennio in Emilia-Romagna, anche grazie al convinto impegno della Regione, saranno avviati 56 percorsi. Gli Its rivestono un ruolo cruciale perché, assieme alle lauree professionalizzanti, sono in grado di curvare i contenuti formativi alle esigenze di professionalità del mercato del lavoro Mi auguro di vedere tanti giovani interessati ad iscriversi alla prima scadenza di ottobre».

     

    L’intervista integrale è disponibile sullo Speciale Its pubblicato dalla Gazzetta di Parma il 16 settembre 2023

  • ALLUVIONE – LA PRESIDENTE ANNALISA SASSI SUL SOLE 24 ORE E SUL NEW YORK TIMES

    ALLUVIONE – LA PRESIDENTE ANNALISA SASSI SUL SOLE 24 ORE E SUL NEW YORK TIMES

     

     

    Link all’edizione del 20 maggio 2023 del New York Times con dichiarazione di Annalisa Sassi

    https://www.nytimes.com/2023/05/19/world/europe/italy-floods-emilia-romagna-rain.html?smid=nytcore-ios-share&referringSource=articleShare

     

    Titolo intervista ad Annalisa Sassi – Sole 24 Ore del 20 maggio 2023

    «Ora mettiamo in sicurezza le persone. Al Governo chiediamo l’attivazione immediata di ammortizzatori sociali per le aziende e i lavoratori evacuati»

    «Industria colpita ma pronta a ripartire. Urgente avviare il piano regionale dell’acqua»  

    Per l’intervista integrale leggi sul Sole 24 Ore

  • “LA VIVACITÀ DEL NOSTRO SISTEMA INDUSTRIALE È IL VERO VALORE AGGIUNTO” – L’INTERVISTA DELLA PRESIDENTE ANNALISA SASSI

    “LA VIVACITÀ DEL NOSTRO SISTEMA INDUSTRIALE È IL VERO VALORE AGGIUNTO” – L’INTERVISTA DELLA PRESIDENTE ANNALISA SASSI

     

    Per l’intervista completa si veda Corriere Bologna del 3 gennaio 2023 e in allegato

     

    La Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi, in occasione dell’intervista al Corriere Bologna del 3 gennaio 2023, ha sottolineato la necessità di evitare una una narrazione negativa, sottolineando che “il nostro sistema produttivo è il vero valore aggiunto su cui puntare”.

    Sul caro energia la Presidente ha affermato che “bisogna investire in rinnovabili ed è importante arrivare quanto prima ad un piano energetico nazionale organico e strutturale”.

    Competenze, innovazione e digitalizzazione devono essere al centro della strategia di sviluppo regionale insieme a Big Data e Intelligenza Artificiale in modo da sfruttare al meglio il Tecnopolo. Mentre a livello nazionale si dovrebbe incrementare Industria 4.0.

    Per quanto riguarda il payback delle aziende del biomedicale, si deve intervenire per cambiare la norma.

     

     

  • LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE PICCOLA INDUSTRIA DI CONFINDUSTRIA GIOVANNI BARONI A RTL 102.5

    LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE PICCOLA INDUSTRIA DI CONFINDUSTRIA GIOVANNI BARONI A RTL 102.5

    Le dichiarazioni del Presidente di Piccola Industria Confindustria Giovanni Baroni il 21 dicembre a RTL 102.5

    I prezzi odierni sono insostenibili. Sono a rischio #famiglie ed #imprese – ha affermato Giovanni Baroni, vicepresidente di Confindustria, Presidente Piccola Industria e Past President Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna – sono fuori mercato intere filiere, si è curvata la domanda, si sono spostati i consumi, e l’#Europa si mostra divisa sull’industria. Il #pricecap non rappresenta la soluzione a tutti i problemi.

    Il costo per gli oneri di sistema a cui le #imprese dovranno far fronte è di 1,3 mld per i primi 3 mesi del #2023. Si tratta di un dietrofront non solo a causa dell’impatto negativo sui conti delle imprese ma anche rispetto alle #promesse fatte inizialmente dal nuovo Esecutivo.

    Per le imprese italiane il migliore antidoto alla #crisi è investire e fare #crescita creando un meccanismo virtuoso. Se il #Governo, però, non supporta chi sceglie di reinvestire i propri utili per spingere lo #sviluppo, sarà difficile lasciarsi anche questa crisi alle spalle.

    Confindustria è disposta a rinunciare agli incrementi dei crediti di imposta contro il #caroenergia pur di avere l’estensione dell’abbattimento degli oneri di sistema per le utenze oltre i 16,5 KW. Una scelta che non impatta ulteriormente sulla finanza pubblica , poiché i due interventi si bilanciano”.

     

    #EnergiaAlleImprese #bilancio #leggedibilancio #manovra #industrie #energivore 

     

    #EnergiaAlleImprese #bilancio #leggedibilancio #manovra #industrie #energivore Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "prezzi odierni sono insostenibili. Sono a rischio famiglie ed imprese, sono fuori mercato intere filiere, curvata la domanda, sono spostati consumi, Europa mostra divisa sull' industria. Il pricecap non rappresenta la soluzione a tutti problemi. #EnergiaAlleImprese CONFINDUSTRIA GIOVANNI BARONI Presidente Piccola Industria"

     

     

    Le dichiarazioni del Presidente di Piccola Industria Confindustria Giovanni Baroni il 18 dicembre 2022 al Sole 24 Ore

    La mancata previsione del taglio degli oneri di sistema per le potenze sopra i 16,5 kw colpisce soprattutto tante Pmi e in modo trasversale. Il mio timore è che il governo non abbia ben chiaro quale sia lo spaccato delle imprese italiane perché questa esclusione impatta su tutti senza particolari distinzioni e sembra non tenere conto della definizione stessa di industria, anche della piccola e media”.

    Così Giovanni Baroni, vicepresidente di Confindustria, Presidente Piccola Industria e Past President Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna  sino a dicembre 2021, ha espresso in un’intervista al Sole 24 Ore la delusione per la scelta del governo di escludere nel Ddl bilancio le imprese dall’azzeramento degli oneri di sistema delle bollette di luce e gas per il primo trimestre del 2023.

     “Oggi – ha spiegato Baroni  – le imprese dispongono di due strumenti per fronteggiare il caro energiai crediti d’imposta che vanno sulle partite Iva, pur non comprendendo la totalità della platea e l’azzeramento degli oneri di sistema che, a differenza del primo strumento, caratterizzato da una fruizione particolarmente complessa, rappresenta una misura orizzontale a beneficio di tutte le imprese, mentre i crediti, che hanno comunque costituito un passo importante e che abbiamo apprezzato, scontano nella messa a terra non solo la complessità del processo, ma anche problemi di capienza fiscale e di capacità di utilizzo. E questo soprattutto per le pmi, che infatti hanno spesso bisogno di un consulente per attivare lo strumento, con una conseguente disponibilità di risorse, che non tutte le aziende hanno”.

    Per Baroni lo stop al taglio delle voci parafiscali per le potenze sopra 16,5 kw, di fatto esclude dalla fruizione della misura le imprese: “Aver fissato l’asticella a 16,5 kilowatt, che equivalgono ai consumi di cinque famiglie – ha chiarito Baroni  significa includere nel taglio solo il piccolo artigiano, tenendo fuori invece tutte le medie e alte tensioni che sono utilizzate prevalentemente dal settore industriale”.

    “Questo governo si è presentato con la promessa di voler essere attento al mondo delle imprese – ha detto Baroni – ma questo dietrofront è un passo indietro non solo in termini assoluti, visto l’impatto che avrà sui nostri bilanci, ma è anche in totale controtendenza rispetto alle premesse di partenza. Soprattutto se lo affianchiamo ad altre scelte, sul fronte degli investimenti, come il mancato rinnovo dei crediti d’imposta per ricerca e sviluppo e gli interventi al ribasso per il pacchetto Transizione 4.0. Da imprenditore, dunque, sono preoccupato e mi chiedo quale sarà il prossimo step a questo punto. Noi, come sempre, valutiamo l’esecutivo sui provvedimenti, quindi non possiamo che rimanere perplessi da queste ultime scelte”.

    “Stiamo passando da una crisi all’altra: dopo la pandemia, oggi siamo stretti nella morsa del caro energia che, insieme alla difficoltà di reperimento e agli elevati prezzi delle materie prime e alle criticità determinate dal conflitto russo-ucraino, ci sta mettendo a dura prova. Per le imprese il migliore antidoto per uscire al meglio da queste fasi è fare investimenti e fare crescita creando un meccanismo virtuoso”, ha sottolineato il presidente della Piccola Industria. “Se il governo, però, non supporta chi sceglie di non distribuire utili ma di reinvestirli per spingere lo sviluppo, sarà difficile lasciarsi anche questa crisi alle spalle”.

     

     

     

     
  • IL RAPPORTO «50 ANNI! RADICI E VALORI PER IL FUTURO» |  PRESENTATO ALL’INCONTRO DEL 27 APRILE 2022

    IL RAPPORTO «50 ANNI! RADICI E VALORI PER IL FUTURO» | PRESENTATO ALL’INCONTRO DEL 27 APRILE 2022

     

    «50 ANNI!  RADICI E VALORI PER IL FUTURO»
    Il 27 aprile Confindustria Emilia-Romagna ha celebrato i propri 50 anni all’Opificio Golinelli

     

    Quest’anno Confindustria Emilia-Romagna celebra il Cinquantennale della propria fondazione, avvenuta il 23 febbraio 1972. 

    Per festeggiare la ricorrenza gli imprenditori emiliano-romagnoli si sono trovati a Bologna, insieme ai Past President e a tanti protagonisti della società regionale, per una riflessione sul passato e sulle prospettive dell’Emilia-Romagna.

    Nell’occasione Confindustria regionale ha realizzato, con la collaborazione scientifica di Prometeia, un’analisi che è stata presentata durante l’incontro “50 anni! Radici e valori per il futuro” il 27 aprile all’Opificio Golinelli.  

    Il rapporto approfondisce i cambiamenti dell’Emilia-Romagna dal 1972 ad oggi partendo dai quattro pilastri dello sviluppo economico sociale indagati con il Progetto “Traiettoria 2030”: benessere economico, ambiente e qualità della vita; capitale umano; imprese e innovazione; reti e internazionalizzazione.

    «In questi cinquant’anni la nostra regione – ha dichiarato Pietro Ferrari, nel giorno in cui ha lasciato la guida di Confindustria Emilia-Romagna alla neo Presidente Annalisa Sassi ha profondamente mutato il proprio volto dal punto di vista economico, demografico e sociale. Conoscere le proprie radici è fondamentale per avere una visione del futuro. L’analisi dei cambiamenti dagli anni Settanta ad oggi delinea traiettorie fondamentali anche per gli anni a venire: penso prima di tutto alla demografia, all’immigrazione e al capitale umano».

    All’incontro sono intervenuti il Presidente di Prometeia Angelo Tantazzi, l’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, l’editorialista de La Stampa e docente dell’Università Mercatorum Massimiliano Panarari e l’astronauta Maurizio Cheli.                                                                  

    Ha concluso i lavori il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

     

    La registrazione dell’incontro è pubblicata sul canale Youtube di Confindustria Emilia-Romagna   

     

    Nella foto:
    Maurizio Marchesini, Massimo Bucci, Annalisa Sassi, Pietro Ferrri, Anna Maria Artoni, Carlo Bonomi