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Categoria: Comunicati stampa

  • One day. Emilia-Romagna Industrial Vision

    One day. Emilia-Romagna Industrial Vision

    One day. Emilia-Romagna Industrial Vision”, è il video sull’economia e l’industria della Regione Emilia Romagna, promosso dalle Associazioni che appartengono al sistema di Confidustria Emilia Romagna in occasione dell’EXPO 2015.

     

  • PATTO PER IL LAVORO – DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA MAURIZIO MARCHESINI

    PATTO PER IL LAVORO – DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA MAURIZIO MARCHESINI

    “Per Confindustria Emilia-Romagna – dichiara il Presidente Maurizio Marchesini subito dopo la sottoscrizione del Patto, avvenuta questa mattina in Regione – il Patto per il lavoro è il segno di una rinnovata volontà collettiva dell’Emilia-Romagna, delle sue Istituzioni e delle sue componenti produttive, di puntare con decisione allo sviluppo dell’economia e dell’occupazione, con strategie e scelte innovative e risorse adeguate. Si tratta di un riferimento strategico comune, un richiamo alla fiducia, una conferma del valore della coesione sociale e dei valori fondanti la nostra comunità regionale”.

     

    Scarica il comunicato stampa completo in allegato.

  • MAURIZIO MARCHESINI CONFERMATO PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA PER IL BIENNIO 2015-17

    MAURIZIO MARCHESINI CONFERMATO PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA PER IL BIENNIO 2015-17

    Il Consiglio regionale di Confindustria Emilia-Romagna ha confermato Maurizio Marchesini alla guida degli industriali della regione per il biennio 2015-2017. L’elezione è avvenuta all’unanimità il 9 giugno a Bologna, nel corso della riunione del Consiglio regionale al quale partecipano tutti i Presidenti delle Confindustrie e Unioni Industriali dell’Emilia-Romagna. Maurizio Marchesini, classe 1955, è alla guida di Marchesini Group S.p.A., impresa leader nella fornitura di linee complete e macchine per il confezionamento farmaceutico e cosmetico. 
    Marchesini Group è presente in oltre 100 Paesi, con ricavi consolidati che nel 2014 hanno raggiunto i 247 milioni di euro, di cui l’87% è realizzato all’estero. 

    Maurizio Marchesini, che dal 2009 al 2011 è stato Presidente di Unindustria Bologna, ricopre l’incarico di Presidente di Confindustria Emilia-Romagna dal giugno 2012. 

    A livello nazionale è componente del Consiglio Generale di Confindustria e Vice Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali, nonché Vicepresidente UCIMA. 

    È stato nominato Cavaliere del Lavoro nel giugno 2013. 

  • UNA CRESCITA POSSIBILE. LE PMI MOTORE DELL’ECONOMIA

    La documentazione dell’incontro a Bologna del 23 febbraio 2015 di presentazione dell’accordo Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo.

     

    “Una crescita possibile. Le PMI motore dell’economia” è stato il tema dell’incontro del 23 febbraio a Bologna nel corso del quale è stato presentato l’accordo Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo.

    L’accordo mette a disposizione 2 miliardi di euro a favore delle Pmi emiliano-romagnole per sostenere lo sviluppo, il rafforzamento patrimoniale, l’innovazione e le partnership, l’apertura ai mercati internazionali.

    L’iniziativa è stata anche l’occasione per sottolineare le esigenze delle piccole imprese, strette tra una lunga crisi e i segnali di ripresa. E’ stato approfondito in particolare il tema, di crescente rilievo per le aziende, della valorizzazione dei beni intangibili e del loro effetto sul rating delle imprese.

  • L’INDUSTRIA DELL’EMILIA-ROMAGNA SCHIERATA NELLA DIFESA DELLA LEGALITÀ

    Gli imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna condividono e sostengono l’impegno per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nella regione e per la diffusione della cultura della legalità, che rappresenta una priorità per tutto il sistema associativo.

    Siamo a fianco delle Istituzioni, civili e militari, della Regione  e del Presidente Bonaccini, che ha preannunciato la costituzione di una “cabina di regia regionale” per monitorare le possibili forme di infiltrazione della malavita nella nostra economia.

    E’ importante sottolineare che, se una regione ricca e sviluppata come l’Emilia-Romagna può attrarre  le organizzazioni criminali, il sistema manifatturiero emiliano-romagnolo nel suo complesso è una realtà sana, che fonda la propria azione su principi di etica, legalità e rispetto delle regole. 

    I gravi recenti episodi rappresentano, comunque, casi isolati, e proprio per questo determinano una forte reazione nella società emiliano-romagnola.  Ciò spiega l’enfasi  che viene giustamente data dai media regionali.

    Confindustria in tutte le sue articolazioni è costantemente impegnata, con regole e comportamenti concreti, ad impedire ogni possibile forma di contiguità tra le aziende presenti sul territorio e le organizzazioni criminali.   In questa direzione vanno tutti i Protocolli di legalità sottoscritti dalle Associazioni Industriali dell’Emilia-Romagna con le rispettive Prefetture, in coerenza con l’intesa siglata a livello nazionale con il Ministero dell’Interno.

    Inoltre, da più di vent’anni Confindustria si è dotata di un Codice etico che prevede, tra l’altro, di espellere le imprese che non denunciano ricatti ed estorsioni o i cui esponenti siano collusi con organizzazioni di tipo malavitoso.

    Sono ispirate a questo impegno anche tutte le nostre proposte per qualificare la legislazione regionale in materia di sistema degli appalti, di qualificazione delle imprese, di legalità e trasparenza, attraverso meccanismi come le “white list” adottate in occasione del dopo sisma;   le nostre sollecitazioni a mantenere tariffe per determinati beni e servizi – a partire dal  settore estrattivo – a livelli tali da non indebolire la competitività delle imprese ed evitare l’introduzione di prodotti e materiali di incerta provenienza;    i nostri appelli al mondo del credito affinché continui ad alimentare una economia sana, così da evitare forme occulte e pericolose di finanziamenti, specie alle piccole imprese che oggi sono le più penalizzate.

    E’ importante anche concretizzare in tempi rapidi la riforma della giustizia civile e penale, sia nell’ottica di accelerare i tempi decisionali sia per una più adeguata disponibilità di mezzi e risorse alle forze dell’ordine.

    Un altro aspetto fondamentale, infine, riguarda l’efficienza delle procedure amministrative  – tema su cui siamo attivamente impegnati  –  attraverso meccanismi in grado di facilitare rapporti diretti e trasparenti tra imprese e Pubbliche amministrazioni. 

  • PASSANTE NORD: UN APPELLO DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

    Dobbiamo puntare con decisione ad un progresso solido e sostenibile e consentire al territorio regionale di essere più competitivo

    Nella nostra regione la realizzazione delle infrastrutture, invece di seguire un approccio razionale, scivola in polemiche e contrapposizioni che fanno perdere di vista gli obiettivi generali e i vantaggi a favore della società e della collettività.  E così pare essere anche per il tema “Passante”.

    Per questo gli industriali dell’Emilia-Romagna fanno appello ad un approccio maturo e razionale che entri nel merito delle questioni ancora da definire o risolvere, così da ottimizzare i risultati e da contenere o compensare gli eventuali impatti su alcuni punti del territorio.

    L’Emilia-Romagna è una delle regioni economicamente più avanzate d’Europa e deve concorrere con le aree europee più sviluppate anche dal punto di vista delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti. 

    Dobbiamo essere competitivi, e lo dobbiamo essere con infrastrutture moderne, intelligenti e sostenibili.  Non occorre arrivare sino a Pechino e Shanghai, basta andare in Europa per vedere come si fa. L’alta velocità ferroviaria è una conferma di come nel nostro Paese sia possibile realizzare una mobilità efficiente e di qualità ambientale, con interventi ben fatti, a cui oggi non rinuncerebbe più nessuno.

    Programmare infrastrutture non è come il gioco del Monopoli in cui si può tornare indietro.  Significa procedere con rigore, individuare esigenze, compiere scelte, ricercare ottimali tracciati di riferimento, trovare risorse e poi avviare una realizzazione concreta e rispettosa di tutti i fattori, a partire da quelli territoriali e ambientali.

    Questo è ciò che dobbiamo ora fare per il Passante: proseguire e valutare i singoli nodi irrisolti, affrontandoli con risposte adeguate, senza che ciò significhi rimettere in discussione la scelta di fondo.   

    Questo è l’unico metodo corretto, che deriva dai principi della democrazia. Non possiamo immaginare che di fronte a questioni di tale rilievo vi siano fughe dalla responsabilità, attraverso strumenti come il referendum, da parte di amministratori locali e regionali che sono stati chiamati ad assumersi la responsabilità di scelte concrete, in linea con decisioni già assunte.

    Allo stesso modo, le regole della democrazia non possono ammettere che piccoli gruppi di protesta, contrari “a prescindere” a questa infrastruttura, pretendano di imporre il proprio punto di vista a tutti i costi, con rischio di strumentalizzazioni o derive violente, come si è  purtroppo visto in Val di Susa e di recente anche a Bologna. E non appare nemmeno opportuno evocarli.

    Quando parliamo di Passante dobbiamo evitare letture fuorvianti: parliamo di un’importante opera di completamento e ammodernamento di una rete già esistente, che alleggerisce e fluidifica le attuali concentrazioni di traffico e mette a disposizione di cittadini ed operatori economici la vecchia tangenziale di Bologna per gli spostamenti locali quotidiani. 

    Parliamo di un tracciato largo, che guarda alle esigenze future, e deve ora trovare  puntuale definizione. Emergeranno certamente alcune criticità, che andranno valutate e superate il più possibile, anche con soluzioni alternative che le tecnologie oggi consentono o, nei casi più estremi, con compensazioni e opere “mitigative o complementari”, senza che ciò diventi un defatigante gioco al rialzo.

    Tutto ciò va fatto, come negli altri Paesi d’Europa, con un’informazione complessiva e costante alla collettività. Solo così si costruisce un reale e motivato consenso dei cittadini.

    Va infine ricordato che un’opera come questa non risponde solo ad un’esigenza di connessione con le grandi reti nazionali ed internazionali, in cui l’Emilia-Romagna gioca un ruolo decisivo,  ma può diventare anche elemento distintivo della nuova Città metropolitana e della Regione. 

    L’Emilia-Romagna non può rinunciare a dotarsi di una infrastruttura, come il Passante, adeguata a collocarci come protagonisti nello scenario competitivo europeo.

  • DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO MARCHESINI IN OCCASIONE DELL’INSEDIAMENTO DELLA NUOVA GIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE STEFANO BONACCINI

    La composizione del nuovo Governo della Regione Emilia‐Romagna appare equilibrata, in quanto rappresenta una positiva sintesi tra novità, esperienza e ricambio generazionale.

    Crediamo che proprio grazie a questo mix di capacità e competenze sarà possibile affrontare le sfide che abbiamo davanti e compiere le scelte necessarie per ridare slancio e crescita al territorio regionale.

    Assume particolare rilievo l’enfasi attribuita all’Europa, perché sempre più a quel livello si giocano le partite decisive per l’economia e lo sviluppo.

    Confindustria Emilia‐Romagna è sin da ora disponibile ad offrire il proprio apporto e a farsi portatrice delle esigenze e  delle proposte delle imprese industriali.

    Formulo quindi, a nome di tutti gli imprenditori dell’Emilia‐Romagna, i nostri auguri di buon lavoro al Presidente Stefano Bonaccini e alla sua squadra.

  • CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA E CONFINDUSTRIA CERAMICA: “LA FIRMA DELLA CONCESSIONE PER LA CAMPOGALLIANO-SASSUOLO È UN SEGNALE IMPORTANTE DI SBLOCCO DELLE OPERE PRIORITARIE PER LA REGIONE E PER IL PAESE“

    Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica hanno accolto con particolare soddisfazione la notizia della firma della concessione tra Ministro dei Lavori Pubblici e ANAS con neonata Società Auto CS (ATI tra Società Autobrennero e impresa di costruzione) che sblocca l’ultimo ostacolo per l’avvio dei lavori alla realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo.

    Si tratta di un’opera indispensabile al sostegno di uno dei settori portanti del sistema produttivo e del suo export, da molto tempo attesa e sempre più necessaria.

    “Questa decisione – sottolinea il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini – è un primo segnale di sblocco di un preciso elenco di opere infrastrutturali prioritarie, necessarie al completamento dell’ossatura di base della nostra regione, e una svolta positiva nell’eterno “gioco dell’oca” fatto di annunci e rinvii”.

    “Dopo 35 anni di attesa, la Bretella Campogalliano-Sassuolo, principale arteria viaria al servizio del distretto ceramico, può ora diventare realtà” dichiara Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica.

    “Questa autostrada, parte integrante del sistema ferro-viario-logistico al servizio della nostra industria, rappresenta un fattore di competitività al pari degli investimenti che le nostre aziende hanno fatto e continuano a fare per continuare a mantenere la leadership internazionale.

    Ora, con la presa in carico da parte della società aggiudicataria, è importante che senza ulteriori indugi si proceda con l’avvio dei lavori”.