Test CEMR

Categoria: Comunicati stampa

  • 145.000 lavoratori di 8.100 imprese formati con Fondimpresa in Emilia-Romagna | Il focus a Bologna l’8 luglio 2024

    145.000 lavoratori di 8.100 imprese formati con Fondimpresa in Emilia-Romagna | Il focus a Bologna l’8 luglio 2024

     

    Vai alla documentazione presentata in occasione del seminario
     

    La formazione in Emilia-Romagna come leva per l’attrattività.
    In due anni e mezzo Fondimpresa ha formato 145.000 lavoratori di 8.100 imprese emiliano-romagnole

     

    Bologna, 8 luglio 2024 –   145 mila lavoratori di oltre 8.100 imprese dell’Emilia-Romagna hanno partecipato da gennaio 2022 a giugno 2024 a corsi formativi finanziati da Fondimpresa, Fondo interprofessionale per la formazione continua costituito da Confindustria e CGIL CISL e UIL.

    I piani formativi presentati dalle aziende emiliano-romagnole in questo periodo hanno permesso di realizzare oltre 2,2 milioni di ore di formazione per un valore complessivo di oltre 94 milioni di euro

    Le imprese dell’Emilia-Romagna aderenti a Fondimpresa, il maggiore tra i Fondi interprofessionali, sono oltre 12.600, con quasi mezzo milione di occupati.  Il Fondo consente di utilizzare le risorse dello 0,30% del monte salari tramite due strumenti: gli Avvisi nazionali e il Conto Formazione di ogni azienda. 

    Sono alcuni dei dati illustrati in occasione dell’incontro “Formare per attrarre organizzato l’8 luglio a Bologna dall’Articolazione Territoriale di Fondimpresa per l’Emilia-Romagna.

    Si evidenzia una grande vivacità delle piccole imprese: il 53% delle imprese che hanno organizzato corsi di formazione con Fondimpresa ha meno di 50 dipendenti. Oltre il 93% dei lavoratori esprime soddisfazione sull’utilità della formazione e sulla trasferibilità nell’attività lavorativa delle conoscenze apprese.

    In uno scenario di forte trasformazione delle imprese, a partire dalle innovazioni necessarie per perseguire gli obiettivi di digitalizzazione e sostenibilità, si evidenzia una crescente sinergia tra le componenti formative tecniche e trasversali. L’obiettivo è far crescere professionalmente a 360 gradi i lavoratori, che diventano così detentori e portatori di risorse distintive, in particolare competenze, capacità, abilità, da trasferire e condividere in azienda.

    Le attività formative puntano a soddisfare i fabbisogni derivanti dall’innovazione introdotta o in via di introduzione e dalle sue ripercussioni a livello organizzativo. Ne consegue anche che i responsabili aziendali sono sempre più impegnati ad anticipare i prevedibili fabbisogni formativi in funzione delle transizioni in atto a livello aziendale.

    Le competenze più richieste dalle imprese riguardano le soft skills sulla gestione di situazioni incerte e di organizzazioni aziendali sempre più articolate e complesse, ad esempio responsabilità su processi e risultati, capacità di comunicazione. Ad esse si unisce lo sviluppo delle competenze manageriali e di coordinamento anche per sostenere le necessarie flessibilità gestionali, come project management e gestione dei conflitti.

    L’offerta di una formazione di qualità e appropriata alle esigenze di imprese e lavoratori diviene sempre più spesso uno strumento per aumentare l’attrattività delle aziende stesse, in un mercato del lavoro che continua a scontare un mismatch tra domanda e offerta e, più in generale, il difficile reperimento di figure professionali ad elevata qualificazione o con determinate specializzazioni. La formazione si intreccia così con i processi di selezione, onboarding e retention, al fine di favorire, sin dall’ingresso in azienda, una crescita parallela di competenze individuali e collettive che assicuri un vantaggio competitivo sul mercato.

    L’incontro è stato introdotto da Luca Rossi e William Ballotta, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Articolazione territoriale di Fondimpresa per Emilia-Romagna,  che hanno illustrato l’andamento del Fondo in Emilia-Romagna e i risultati rilevati nell’ambito delle attività di monitoraggio realizzate.  

    Si è poi tenuta una tavola rotonda dedicata ad una riflessione sulla formazione continua come leva di attrattività, a cui hanno partecipato Monica Pezzuolo, HR-HSE Facility Director di Coccinelle, Fabrizio Miccoli, Corporate HR Director di 3F Filippi, e i componenti RSU David Corticelli di Alberto Sassi SpA, Alfonso d’Alessandro di Titan Italia e Cinzia Casoni di Ceramiche Sant’Agostino. Al termine è intervenuta Morena Diazzi, Direttore Generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese della Regione Emilia-Romagna.

    Ha concluso i lavori il Direttore Generale di Fondimpresa Elvio Mauri.

     

     

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | L’ANALISI DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO E CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | L’ANALISI DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO E CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

     

    Confindustria Emilia-Romagna: Rallenta il ritmo di espansione dell’economia. L’industria regionale resta solida in un contesto molto incerto, in attesa di una ripresa della domanda mondiale, del rientro dell’inflazione e una discesa dei tassi di interesse. Accelerare il piano Transizione 5.0 per dare una spinta agli investimenti

    Unioncamere Emilia-Romagna: Per un’economia così competitiva nel mondo come quella della nostra regione i primi mesi dell’anno hanno registrato, in quasi tutti i settori, il rallentamento nel 2023 dei mercati internazionali. L’impatto è stato più importante per le imprese di piccola dimensione. La consapevolezza degli imprenditori sugli scenari della nuova globalizzazione va affiancata con politiche per favorire la crescita dimensionale e l’investimento in innovazione

    Intesa Sanpaolo: Credito alle imprese in linea con il sistema nazionale. I prestiti all’industria hanno tenuto meglio che nel resto d’Italia, riducendosi in misura minore e mostrando un assestamento del trend. I depositi delle imprese sono tornati in crescita e resta alto il grado di liquidità, a conferma del rafforzamento finanziario conseguito nel tempo

     

    L’economia regionale, secondo l’analisi di Confindustria Emilia-Romagna, rallenta la dinamica di espansione nella prima parte del 2024, in linea con il resto del Paese. Il primo trimestre si è chiuso con un calo tendenziale della produzione, un portafoglio ordini in peggioramento e una frenata dell’export.

    Per il trimestre in corso non si intravedono segnali di svolta rilevanti per il comparto manifatturiero dell’Emilia-Romagna, con la produzione sostanzialmente stabile e aspettative sugli ordini provenienti dall’estero ridimensionate, mentre il settore dei servizi è in moderata espansione.

    I fattori critici sono molti, a partire dai conflitti in corso e le tensioni geopolitiche, con possibili ripercussioni negative sulle catene di approvvigionamento, sul commercio internazionale, sui trasporti soprattutto via mare. I costi del credito sono ancora elevati, nonostante i primi timidi interventi della BCE sui tassi, come anche il costo dell’energia, con impatti rilevanti per i settori energy intensive come ceramica, metallurgia, chimica. In questo quadro, le imprese di minori dimensioni soffrono più delle medio-grandi.

    Il deciso aumento delle ore di cassa integrazione autorizzate rispetto allo stesso periodo del 2023 (+69%) conferma l’atteggiamento di prudenza delle imprese, anche se non si tradurranno necessariamente in un utilizzo effettivo.

    «Il rallentamento della crescita – dichiara Alessandro Malavolti, Delegato di Confindustria Emilia-Romagna per l’internazionalizzazioneè influenzato da consumi deboli, una domanda estera in frenata e investimenti fermi. Servono scelte di politica industriale coraggiose. Sulle decisioni di investimento, in particolare delle piccole imprese, pesano i tassi di interesse ancora elevati. Molti piani di investimento sono congelati in attesa dei provvedimenti attuativi degli incentivi per sbloccare i crediti di imposta del piano Transizione 5.0, annunciato da molti mesi. Interventi più decisi della BCE sui tassi e lo sblocco del piano Transizione 5.0 darebbero una forte spinta agli investimenti e alla fiducia delle imprese, consentendo di impostare piani di sviluppo industriale con orizzonti temporali più lunghi.

    Un altro elemento critico è il costo dell’energia elettrica, molto più elevato in Italia rispetto agli altri Paesi europei, quattro volte in più rispetto alla Spagna, il triplo della Francia, un terzo in più della Germania, e ciò si traduce in una forte perdita di competitività per le nostre imprese. Dobbiamo puntare ad un mercato unico dell’energia in Europa e all’indipendenza energetica, anche attraverso il ricorso all’energia nucleare di quarta generazione, per raggiungere gli obiettivi climatici garantendo allo stesso tempo il futuro dell’industria europea.

    Si conferma – conclude Malavolti  –  la difficoltà a trovare lavoratori qualificati, in una fase in cui le imprese hanno l’esigenza di rafforzare le competenze necessarie per affrontare le transizioni digitale e verde».

     

     

    In allegato

    – Comunicato stampa integrale 
    – Nota congiunturale Confindustria Emilia-Romagna 

     

     

  • Andrea Pizzardi nuovo Presidente della Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna

    Andrea Pizzardi nuovo Presidente della Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna

     

    Bologna, 14 giugno 2024 –  Andrea Pizzardi è il nuovo Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna per il quadriennio 2024-28.  Succede a Maurizio Minghelli che ha ricoperto l’incarico nel precedente mandato.

    Pizzardi entra a far parte del Consiglio di Presidenza di Confindustria Emilia-Romagna guidato da Annalisa Sassi.

    Il neo Presidente regionale, classe 1979, è laureato in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali con specializzazione Imprese e Mercati Finanziari. Dopo un’esperienza lavorativa nell’azienda di famiglia decide di intraprendere un’attività in proprio con Iperwood srl, di cui è amministratore unico, dedicandosi allo sviluppo industriale di Novowood, innovativo materiale in legno composito creato appositamente per profili di pavimentazioni, rivestimenti e frangisole, totalmente sostenibile e alternativo all’uso del legno naturale. Oggi Iperwood, che ha 32 dipendenti, è leader nel proprio settore, vende annualmente più di 1 milione di Kg di prodotto finito e fa dell’economia circolare la mission aziendale: grazie all’uso di materie prime seconde permette un risparmio annuo per il pianeta di circa 600mila kg di CO2.

    Sin da giovane entra a far parte dei Giovani Imprenditori: dal 2015 al 2023 è Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro. Dal 1° giugno 2022 è Presidente della Piccola Industria di Confindustria Emilia Area Centro e membro del Consiglio di Presidenza dell’Associazione per il quadriennio 2022-2026.

     

     

  • TALENTIS, UNA STARTUP EMILIANO-ROMAGNOLA ALLA FINALE DEL PROGETTO DEI GIOVANI IMPRENDITORI CONFINDUSTRIA

    TALENTIS, UNA STARTUP EMILIANO-ROMAGNOLA ALLA FINALE DEL PROGETTO DEI GIOVANI IMPRENDITORI CONFINDUSTRIA

     

    Venerdì 31 maggio si conclude il Progetto Talentis GI Startup Program 2024, ideato dai Giovani Imprenditori di Confindustria per dare visibilità alle nuove idee di impresa di startup e scaleup italiane.  

    L’Emilia-Romagna concorre alla finale con una startup che ha vinto la tappa preselettiva che si è svolta nei giorni scorsi nel capoluogo:  InSimili, una società privata di biotecnologie con sede a Bologna che si propone di portare sul mercato una tecnologia brevettata per testare farmaci in vitro in un ambiente molto vicino a quello dei tessuti umani, così da rivoluzionare il processo di selezione dei farmaci rendendolo più veloce ed efficace.

    «Il progetto Talentis – dichiara il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro Marco Moscatti –  premia le start-up più innovative e convincenti, quelle cioè con le migliori chance di divenire a tutti gli effetti aziende di valore. La nascita di nuove imprese abilita opportunità di open-innovation anche per le filiere industriali già esistenti, ed è quindi strategica per la crescita dell’intero tessuto imprenditoriale».

    La finale si terrà a Rapallo in occasione del convegno annuale dei Giovani imprenditori di Confindustria “Diritti al voto. Volti d’Europa, sguardo sul mondo”, al quale parteciperà un nutrito gruppo di giovani imprenditori emiliano-romagnoli.  Il convegno è dedicato alle prossime elezioni europee, dal cui esito dipenderanno le grandi scelte dell’Europa su temi strategici per l’economia, a partire dalla transizione energetica e digitale e dall’intelligenza artificiale.

    InSimili si giocherà il podio con altre quattro startup vincitrici delle tappe di Milano, Torino e Firenze:  Reefilla, Soundsafe Care, MYWAI e LIT.

    «La missione dei giovani imprenditori  – aggiunge il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni è diffondere la cultura d’impresa e promuovere idee imprenditoriali innovative. Oltre a Talentis, in Emilia-Romagna abbiamo lanciato il progetto GrowER League, che organizziamo in collaborazione con Intesa Sanpaolo per sostenere la nascita di nuovi business tra startup qualificate e imprese associate al nostro sistema».

     

    Nella foto: i partecipanti alla tappa di Bologna del progetto Talentis 2024

     

     

  • IL PROGETTO DEI GIOVANI IMPRENDITORI “GENERAZIONI” FA TAPPA IN EMILIA-ROMAGNA

    IL PROGETTO DEI GIOVANI IMPRENDITORI “GENERAZIONI” FA TAPPA IN EMILIA-ROMAGNA

     

    Nei giorni in cui ricorre l’anniversario dell’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023, arriva in Emilia-Romagna il roadshow dei Giovani Imprenditori di Confindustria GenerAZIONI, progetto in collaborazione con la Luiss Business School dedicato al passaggio generazionale.

    La vicepresidente nazionale Maria Anghileri e il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni hanno visitato l’azienda Ravaioli Legnami di Villanova di Bagnacavallo, fortemente danneggiata un anno fa, e si sono poi confrontati con gli imprenditori romagnoli, ascoltando testimonianze di passaggi generazionali in corso sul territorio.  

    A raccontare le proprie esperienze a Mario Benedetto, docente Luiss e autore del volume “La Staffetta”, oltre al cavaliere Elio Bagnari con i figli Chiara e Angelo, che presiede il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Romagna, anche le imprenditrici ravennati Franca Mentana e sua figlia Licia Angeli, vicepresidente nazionale del Gruppo under 40.

    “Abbiamo apprezzato la vicinanza dei colleghi in una giornata che assume un alto valore simbolico – ha sottolineato Bagnari – la nostra Associazione si è da subito mobilitata un anno fa creando una solida rete di aiuto tra imprese, di cui noi stessi abbiamo beneficiato, ed è importate tenere viva quella solidarietà guardando allo stesso tempo avanti, continuando a progettare il nostro futuro: in questo senso, il ricambio generazionale è un tema delicato e attuale su cui ragionare e ascoltare le testimonianze del territorio”.

    “Il tessuto imprenditoriale italiano è composto per la maggior parte da aziende familiari, e capire il passaggio di gestione da una generazione all’altra diventa indispensabile per indirizzare il futuro dell’azienda e della comunità in cui risiede – ha affermato Anghileri –  Il passaggio generazionale non è una questione privata, ma un elemento che dovrebbe essere centrale nel dibattito pubblico sia per gli effetti sul sistema economico sia per i risvolti psicologici degli attori coinvolti”.

    “GenerAzioni – ha aggiunto Ivan Franco Bottoni – è un progetto che riguarda da vicino noi giovani imprenditori, che siamo spesso coinvolti in processi di transizione da una generazione all’altra. Poter avere una visione chiara da chi è riuscito a portare a termine con successo questo tipo di sfida è fondamentale per avere una indicazione su come agire nelle nostre aziende”.

    L’incontro, organizzato dai Giovani imprenditori di Confindustria Romagna, si è tenuto al Darsenale di Ravenna, dove è in corso la mostra fotografica “Fango” di Manuela Flamigni.

     

    Nella foto, da sinistra:
    Angelo, Chiara ed Elio Bagnari, Licia Angeli, Ivan Franco Bottoni, Maria Anghileri, Franca Mentana e Mario Benedetto

     

     

  • LA PRESIDENTE ANNALISA SASSI NELLA SQUADRA DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA ORSINI

    LA PRESIDENTE ANNALISA SASSI NELLA SQUADRA DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA ORSINI

     

    CONFINDUSTRIA: CONSIGLIO GENERALE APPROVA SQUADRA PRESIDENTE DESIGNATO ORSINI
    Dieci vice presidenti elettivi, con tre conferme, cinque delegati, tre special advisor
     
    Roma, 18 aprile 2024 – Il Consiglio Generale di Confindustria, su proposta del Presidente designato Emanuele Orsini, ha approvato oggi la squadra di presidenza per il quadriennio 2024-2028 con l’84% delle preferenze. Su 132 membri presenti, 110 hanno votato a favore, i contrari sono stati 9 e 13 le schede bianche.

    Dieci i Vice Presidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di Delegato del Presidente, con la vice presidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee.

    Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vice presidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti. A Vincenzo Marinese sarà affidata  la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti si occuperà di Transizione Ambientale e obiettivi ESG, temi centrali nell’agenda di Confindustria.

    Completeranno la squadra di Presidenza i tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.
     
    Il Presidente designato manterrà per sé la responsabilità su alcuni grandi capitoli strategici: Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto.
     
    Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato da cinque delegati del Presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare.
     
    Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del Presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale.

     

     

  • IL DIGITALE IN EMILIA-ROMAGNA. IMPORTANTI TRAGUARDI: 6 MILIARDI DI EURO E 13.000 IMPRESE ICT

    IL DIGITALE IN EMILIA-ROMAGNA. IMPORTANTI TRAGUARDI: 6 MILIARDI DI EURO E 13.000 IMPRESE ICT

    IL SETTORE ICT IN EMILIA-ROMAGNA, MOLTE LUCI E POCHE OMBRE

    Rapporto “Il Digitale in Emilia-Romagna 2024”, promosso da Anitec-Assinform e Confindustria Emilia-Romagna.  L’innovazione digitale ha raggiunto importanti traguardi, con un mercato di 6 miliardi di euro e 13.000 imprese ICT

     

    Vai alla registrazione integrale dell’incontro 

     

    Bologna, 17 aprile 2024  La prima edizione del rapporto “Il Digitale in Emilia-Romagna 2024” analizza il percorso verso la transizione digitale sinora compiuto nella regione e indaga gli ambiti in cui occorre accelerare per raggiungere livelli di digitalizzazione ancora più competitivi.

    Nonostante l’emergenza causata dall’alluvione e l’incremento dei costi delle materie prime, il mercato digitale dell’Emilia-Romagna ha registrato una crescita significativa nel 2023, raggiungendo un valore complessivo di 6.063,2 milioni di euro, per un aumento del 2,6% sull’anno precedente.

    I numeri del rapporto certificano l’importanza dell’Emilia-Romagna a livello nazionale, con dati d’eccellenza per quanto riguarda l’economia in generale e l’adozione di processi innovativi in particolare. Lo studio vuole anche essere uno strumento propositivo e gettare spunti perché l’interazione tra imprenditorialità privata, settore pubblico e progetti europei dia ancora più opportunità di crescita e sviluppo.

    Il rapporto utilizza metodologie, definizioni, fonti e contenuti dello studio annuale “Il Digitale in Italia” di Anitec-Assinform.   «Dopo Puglia e Lazio, con questo rapporto arricchiamo la nostra analisi dei territori, in modo da studiare ancora meglio le dinamiche della digitalizzazione del nostro Paese. Ancora una volta emerge una situazione di grande vitalità, dove un tessuto produttivo storicamente florido – come quello dell’Emilia-Romagna – sta da tempo compiendo importanti passi verso la digitalizzazione e l’adozione di tecnologie innovative, attraverso un virtuoso ‘ecosistema’ locale che dialoga con mercati e istituzioni sovranazionali. I dati confermano l’importanza di investire sulle competenze digitali, con una strategia di policy focalizzata su education, formazione superiore, upskilling e reskilling. Tema su cui la nostra associazione è impegnata con l’Osservatorio sulle competenze e con diversi progetti formativi, ma che richiede ancora più impegno e dialogo a livello centrale. Oggi abbiamo la possibilità anche grazie all’intelligenza artificiale e a infrastrutture come l’HPC Leonardo di rendere florida e dinamica la nostra filiera produttiva, partendo dalle esperienze di valore sul territorio e creando sinergie utili all’interno della nostra industry». Così Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT, a commento della pubblicazione sull’andamento del digitale in Emilia-Romagna.

    «L’Emilia-Romagna – dichiara Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna si conferma una delle regioni più innovative e digitalizzate a livello italiano ed europeo, con imprese molto dinamiche, un mercato digitale in espansione e un sistema pubblico che mette a disposizione risorse finanziarie rilevanti. Le aziende emiliano-romagnole sono impegnate in importanti processi di trasformazione digitale: secondo la nostra indagine sugli investimenti nel 2023 il 55% ha investito in ICT e il 58% in formazione. In Emilia-Romagna abbiamo una convergenza straordinaria di fattori di accelerazione: per fare un vero salto di qualità dobbiamo lavorare assieme, imprese, Istituzioni e i tanti soggetti dell’innovazione per semplificare il sistema, renderlo più accessibile alle imprese e più  trasversale, e aumentare l’impatto della formazione tecnologica sul territorio rafforzando percorsi formativi digitali in linea con le esigenze delle imprese».

    Suddiviso in quattro capitoli seguiti da un focus, il rapporto “Il Digitale in Emilia-Romagna 2024” esamina inizialmente l’economia regionale e il progresso dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune, con le nuove dotazioni finanziarie dei programmi europei FESR e FSE+ 2021-2027 orientate a valorizzare i dati e attrarre investimenti e competenze. Successivamente analizza nel dettaglio il mercato ICT regionale, che ha registrato una crescita significativa nel 2023, superando i 6 miliardi di euro, con un aumento del 2,6% e punte di crescita maggiori per servizi ICT, contenuti e pubblicità digitale, software e consulenza ICT. Sul territorio sono attive quasi 13.000 imprese ICT; tra queste, sono 500 le Startup e PMI Innovative ICT della regione. Attraverso l’annuale indagine sugli investimenti di Confindustria Emilia-Romagna, il quarto capitolo illustra le dinamiche e i processi di digitalizzazione delle imprese, mentre il focus finale è dedicato al supercomputer Leonardo, il sesto più potente al mondo.

    Le conclusioni del rapporto, da una parte, evidenziano alcune criticità nell’avanzamento del digitale a livello regionale e, dall’altra, offrono spunti per migliorare e favorire processi di innovazione e trasformazione. Sul primo versante vengono segnalati il basso sviluppo di startup e PMI innovative in ambito ICT, l’eterogeneità nell’avanzamento della digitalizzazione territoriale, il processo di trasferimento dell’innovazione tecnologica dalla ricerca alle imprese non sfruttato in modo ottimale, la cultura manageriale poco propensa ad innovazione e cambiamento in alcuni segmenti e settori, la carenza di professionalità ICT avanzate.

    Sul secondo fronte vengono individuati alcuni filoni di intervento, come il cambio di prospettiva nella governance che prediliga un orientamento verticale, per rendere più semplice ed efficace l’organizzazione dell’ecosistema regionale, favorendo economie di scala e di scopo; l’adozione di azioni politiche differenziate, con target e misure calibrati; la necessità, da parte del mondo dell’impresa, di avere “certezze” rispetto a procedure e tempi di finanziamento pubblico degli investimenti tecnologici.

     

    “Il Digitale in Emilia-Romagna 2024” è stato realizzato da Anitec-Assinform (l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende del settore) e Confindustria Emilia-Romagna. L’analisi è stata condotta in collaborazione con NetConsulting cube (per i capitoli sul mercato digitale e la trasformazione digitale delle imprese in Emilia-Romagna), Cineca (per il focus su Leonardo), InfoCamere (per il capitolo sul settore ICT) e Regione Emilia-Romagna (per il capitolo sulla Data Valley Emilia-Romagna).

     

    Per scaricare il Rapporto integrale
    sito Confindustria Emilia-Romagna

     

  • TENDER LAB – LA FORMAZIONE SULLE GARE INTERNAZIONALI |  Bologna, 10 e 11 aprile 2024

    TENDER LAB – LA FORMAZIONE SULLE GARE INTERNAZIONALI | Bologna, 10 e 11 aprile 2024

     

    Il 10 e l’11 aprile si svolge a Bologna, in collaborazione con il sistema Confindustria Emilia-Romagna, FEDERUNACOMA, ANIMA e ANCE, la quarta tappa territoriale della nuova edizione del progetto “Tender Lab – In gara con noi”, un percorso di formazione gratuito sulle gare internazionali promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato da Agenzia ICE con il supporto di partner territoriali per lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle aziende italiane. Il focus è sulle Forniture e sui Lavori.

    Obiettivo del progetto è migliorare le capacità competitive delle PMI italiane nelle gare internazionali, sviluppando competenze e facilitando la conoscenza degli strumenti operativi messi in campo dal Sistema Paese a livello nazionale e regionale. Oltre 400 aziende italiane (dalla Sicilia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Toscana) stanno già partecipando al percorso formativo.

    Per il saluto di apertura, il 10 aprile, intervengono:
    . Rocco Marcuccio, Responsabile internazionalizzazione Confindustria Emilia-Romagna. 
    . Fabio Ricci, Vice Direttore Generale  FEDERUNACOMA
    . Alessandro Durante, Direttore Relazioni Esterne e Internazionali  ANIMA.

    Seguirà un intervento dell’esperto Carlo Liay, Desk-ICE ADB, sulle opportunità delle PMI italiane della Banca Multilaterale Asiatica (ADB), prima di avviare la formazione su due giornate a cura dei docenti   della Faculty ICE Fabio Santoni,  Luca Costa Sanseverino di Bisignano e Marco Palmini.

    Dopo la fase plenaria introduttiva, si proseguirà con due laboratori tematici sui tender finanziati, rispettivamente, dall’UE e da ONU e Banche multilaterali di sviluppo”, alla presenza di piccole e medie aziende del territorio italiano che hanno l’opportunità di lavorare, con simulazioni ed esercitazioni pratiche, alla preparazione di un’offerta competitiva, oltre a stringere relazioni e sinergie tra loro, mettendo a fattor comune esperienze pregresse, difficoltà e suggerimenti per operare nel settore del procurement internazionale.

    A seguire, due aziende porteranno la loro testimonianza operativa in tema di gare.

    Nell’ambito del progetto Tender Lab ICE, oltre 140 aziende hanno già partecipato al Webinar delle Fonti: Gare Ucraina e alla prima Tappa, oltre 130 aziende su “Le opportunità per le aziende italiane della Banca Multilaterale Asiatica”, oltre 120 aziende al Webinar su “Le opportunità per le aziende italiane della Banca Mondiale”. Altri Webinar sono programmati nel corso del primo semestre su: Tender Pass: l’accesso alle Gare delle Organizzazioni Internazionali, Il Piano Mattei e le opportunità per le aziende italiane della Banca Multilaterale Africana, I successi dei nostri partecipanti della passata edizione 2023.

    Il percorso proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori tappe territoriali (Roma e Genova, già in programma, e Brindisi e Cagliari, in programmazione).
    E’ previsto un coaching individuale riservato a selezionati partecipanti che ne faranno richiesta.

     

    Per ulteriori informazioni:
    Agenzia ICE Ufficio Servizi Formativi
    formazione@ice.it
    tenderlab@ice.it

     

  • 17 APRILE BOLOGNA |  iNCONTRO “DIGITALE PER CRESCERE. Innovazione, Crescita, Trasformazione”

    17 APRILE BOLOGNA | iNCONTRO “DIGITALE PER CRESCERE. Innovazione, Crescita, Trasformazione”

     

    Mercoledì 17 aprile si terrà a Bologna l’incontro DIGITALE PER CRESCERE. Innovazione, Crescita, Trasformazione, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna  in collaborazione con Anitec-Assinform, Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology aderente a Confindustria.

    L’incontro, che si svolgerà presso la sede di Bologna Business School dalle ore 10.00 alle 13.00, farà il punto sul percorso verso la transizione digitale sinora compiuto in Emilia-Romagna e sulle strategie per raggiungere un maggior livello di digitalizzazione nell’ambito pubblico e privato.

    Sarà presentato il Rapporto Il Digitale in Emilia-Romagna, che offre un quadro del settore ICT nella regione, delle sue potenzialità e delle prospettive di sviluppo digitale avanzato, in particolare negli ambiti IA, HPC e Big data.

    Di tutto ciò rifletteranno Stefano Bonaccini, Agostino Santoni, Giancarlo Capitani, Marco Gay, Annalisa Sassi, Massimo Chiriatti, Stefano Bossi, Andrea Chiesi, Maurizio Gabbrielli e Lorenzo Monti.

     

    Per aderire:  https://www.anitec-assinform.it/cosa-facciamo/eventi/il-digitale-in-emilia-romagna.kl

     

  • EMANUELE ORSINI DESIGNATO NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA | DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENTE ANNALISA SASSI

    EMANUELE ORSINI DESIGNATO NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA | DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENTE ANNALISA SASSI

     

    «Siamo felici e orgogliosi della designazione di Emanuele Orsini alla Presidenza di Confindustria» afferma la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi rientrando da Roma dalla riunione del Consiglio Generale.

    «Orsini – prosegue la Presidente Sassi  – è un imprenditore emiliano-romagnolo, espressione dei valori del nostro sistema industriale, e saprà certamente interpretare al meglio le esigenze e le aspettative delle imprese italiane.

    La capacità di dialogo e la concretezza che caratterizzano la nostra regione rappresentano un valore per il Paese.

    Siamo certi che il nuovo Presidente saprà affermare a tutti i livelli la centralità dell’impresa e la cultura industriale, anche grazie allo spirito di unità e coesione emerso oggi dal Consiglio Generale».