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Categoria: Comunicati stampa

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA |  Analisi e dichiarazioni di Confindustria Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | Analisi e dichiarazioni di Confindustria Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo

     

    Confindustria Emilia-Romagna: Buona capacità di tenuta dell’industria. Previsioni positive soprattutto delle aziende di medio-grandi dimensioni. Creare condizioni favorevoli agli investimenti delle imprese, vera forza motrice della crescita economica. Oggi le decisioni di investimento sono frenate dai tassi di interesse ancora elevati e dall’attesa delle agevolazioni di Industria 5.0

    Unioncamere Emilia-Romagna: In Emilia-Romagna è in corso un sensibile processo di concentrazione industriale, tiene l’occupazione, si rafforzano le strutture societarie delle imprese. Bene le esportazioni dei settori che trainano l’export regionale, ma gli altri, anche se con andamenti mediamente migliori della media nazionale, non hanno recuperato l’inflazione. Le difficoltà legate agli scenari internazionali si riflettono sul rallentamento degli ordini anche dall’estero. Sono necessarie politiche di sostegno agli investimenti ed alla crescita dimensionale delle imprese.

    Intesa Sanpaolo: Credito alle imprese in calo in misura minore rispetto al dato nazionale. I prestiti all’industria hanno tenuto meglio che nel resto d’Italia. Stabili i depositi. Resta elevato il grado di liquidità delle imprese regionali, indice del significativo rafforzamento della situazione finanziaria conseguito nel tempo.

     

     

    In allegato il comunicato stampa integrale con i dati e le dichiarazioni di
    Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna 
    Valerio Veronesi, Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna
    Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo

     

     

  • GIOVANI IMPRENDITORI IN POLE POSITION – Successo dell’incontro all’Autodromo di Imola “Motor Valley tra tecnologia e attrattività”

    GIOVANI IMPRENDITORI IN POLE POSITION – Successo dell’incontro all’Autodromo di Imola “Motor Valley tra tecnologia e attrattività”

     

    GIOVANI IMPRENDITORI IN POLE POSITION

    Il 22 marzo un incontro dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna e Emilia Area Centro all’Autodromo di Imola su “Motor Valley tra tecnologia e attrattività”

     

    Il 22 marzo si è svolto a Imola l’evento GIOVANI IMPRENDITORI IN POLE POSITION, organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro in collaborazione con l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, con la partecipazione di oltre 150 imprenditori.

    Si sono alternate numerose attività: la visita guidata all’Autodromo, le esperienze di guida sui colli intorno alla città con auto elettriche BMW – in collaborazione con Turbosport e Guidare e Pilotare – oltre alla visione dalla terrazza delle attività di track day di auto da competizione in pista e, infine, la parata in pista con safety car.

    Alle 16.00 si è svolto l’incontro “Motor Valley tra tecnologia e attrattività”, introdotto da un videomessaggio di Stefano Domenicali, Amministratore delegato Formula One Group.

    Ha aperto i lavori il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro Marco Moscatti«L’Emilia-Romagna è nota in tutto il pianeta come Motor Valley, straordinario connubio tra nomi blasonati e un meno noto ecosistema di subfornitura che ne abilita l’eccellenza. L’evento di oggi è un modo per trarne ispirazione e per celebrare un comparto industriale che ha sviluppato la tecnologia fino a renderla anche attrazione turistica».

    Il “padrone di casa” Gian Carlo Minardi, Presidente di Formula Imola, ha affermato«In una regione come la nostra, i giovani imprenditori rappresentano il fondamentale tessuto economico e la spinta necessaria verso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità del settore produttivo. Ospitare questo evento è un ulteriore segno di come l’Autodromo voglia essere parte integrante di questo processo».

    Sono seguiti gli interventi del Sindaco di Imola Marco Panieri, dell’Assessore della Regione Emilia-Romagna Mobilità e trasporti, Infrastrutture, Turismo Commercio Andrea Corsini, del Presidente Fondazione Montecatone Onlus e Presidente per il Circondario Imolese di Confindustria Emilia Area Centro Marco Gasparri, del Direttore Generale del Gruppo Autoclub Turbosport Matteo Soncini, del Senior Fund Manager Azimut e Membro Comitato d’Investimento AHE Alessandro Baldin.

    E’ stato poi il momento dell’intervista ai piloti Leandro Denis Mercado e Thomas Biagi da parte della giornalista Gabriella Pirazzini.

    In conclusione Ivan Franco Bottoni, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna: «I giovani imprenditori sono in prima linea per promuovere l’innovazione e la sostenibilità del settore produttivo dell’Emilia-Romagna. Con questa iniziativa abbiamo voluto sottolineare l’importanza della collaborazione tra imprese, Istituzioni e realtà territoriali per accrescere lo sviluppo e l’attrattività della nostra regione».

    In occasione dell’evento i giovani imprenditori hanno deciso di sostenere i progetti di accoglienza, di ricerca e di volontariato della Fondazione Montecatone Onlus, che affianca l’Istituto Montecatone, un centro di alta specialità per la riabilitazione di persone con lesioni midollari e lesioni cerebrali acquisite. 

    L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione di Adecco, Azimut Capital management, BMW, Turbosport.it by Autoclub e gli sponsor tecnici C.P.S Centro produzione spumanti, Podere La Berta, Suono e immagine, Ermes Fontana, Spadoni Officine gastronomiche, Thomas Biagi Racing, TATI 36, Bar Motosport, Cantine Ventiventi.

     

     

  • RINNOVO VERTICI AIOP EMILIA-ROMAGNA | CESARE SALVI NUOVO PRESIDENTE

    RINNOVO VERTICI AIOP EMILIA-ROMAGNA | CESARE SALVI NUOVO PRESIDENTE

     

    ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO

    AIOP EMILIA-ROMAGNA PER IL QUADRIENNIO 2024-2028 CESARE SALVI È IL NUOVO PRESIDENTE REGIONALE

  • INCONTRO CON LA BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI |  SINTESI E MATERIALI

    INCONTRO CON LA BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI | SINTESI E MATERIALI

     

    La Banca europea per gli investimenti (BEI) a Bologna per incontrare le imprese dell’Emilia-Romagna

    Una delegazione della Banca europea per gli investimenti, guidata dalla Vicepresidente Gelsomina Vigliotti, ha incontrato il 26 febbraio a Bologna un’ampia rappresentanza di imprese del sistema Confindustria Emilia-Romagna.

    L’incontro ha avuto l’obiettivo di rafforzare i rapporti del sistema regionale Confindustria con la BEI e approfondire nuovi strumenti di finanziamento a supporto delle imprese emiliano-romagnole.

    «L’evento organizzato da Confindustria oggi a Bologna ci ha dato la possibilità di dimostrare la nostra vicinanza al tessuto imprenditoriale dell’Emilia-Romagna. I prodotti finanziari della BEI, grazie alle lunghe durate e tassi d’interesse competitivi, contribuiscono ad accelerare la transizione ecologica e digitale del settore privato» ha commentato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI.

    «Il ruolo di sostegno degli investimenti industriali svolto dalla BEI a livello europeo, nazionale e territoriale – ha affermato Annalisa Sassi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna – è di grande importanza.  In questa fase è indispensabile rilanciare la crescita e la competitività sostenendo gli investimenti delle aziende, che devono affrontare transizioni impegnative come la digitalizzazione e la sostenibilità. Fondamentali per il territorio sono anche gli investimenti e il supporto della BEI per le infrastrutture.  Siamo convinti che il ruolo della BEI vada sempre di più rafforzato, anche in vista del prossimo ciclo istituzionale, valorizzando l’addizionalità del suo intervento, così da fornire maggiore supporto alle imprese e favorire la realizzazione di progetti che contribuiscano a realizzare gli obiettivi dell’Unione europea».

    Dopo un discorso introduttivo della Vicepresidente Vigliotti e della Presidente Sassi, i prodotti finanziari della BEI sono stati presentati da Romolo Isaia, Capo Divisione Operazioni settore corporate Italia, Malta, Croazia, Slovenia, Antonello locci, Capo Divisione Progetti Sustainable and Digital Industries e Francesco Saverio Rossetti, Loan Officer Operazioni settore corporate Italia, Malta, Croazia, Slovenia.

    All’incontro ha partecipato anche Vincenzo Colla, Assessore della Regione Emilia-Romagna allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali.  «L’Emilia-Romagna è una regione con una catena del valore internazionale e importanti relazioni in Europa sia da parte delle Istituzioni, che del sistema delle imprese. Con la Banca europea degli investimenti abbiamo rapporti consolidati, sia a livello di partnership sia di finanziamento, rinsaldati dalla missione guidata dal presidente Bonaccini lo scorso settembre in Lussemburgo. Un dialogo, dunque, che prosegue per sostenere diversi asset regionali, che vanno dal sistema dell’alta tecnologia al sistema delle infrastrutture strategiche, a quello delle filiere, affinché l’Emilia-Romagna sia sempre più attrattiva e competitiva a livello internazionale, aiutando anche il suo Paese”.

     

  • GROWER LEAGUE,  PROGETTO PER LE STARTUP DEI GIOVANI IMPRENDITORI

    GROWER LEAGUE, PROGETTO PER LE STARTUP DEI GIOVANI IMPRENDITORI

     

    L’innovazione diventa business con GrowER League, il progetto di open innovation tra startup e imprese promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Intesa Sanpaolo

     

     L’innovazione diventa business con GrowER League, il progetto dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Intesa Sanpaolo per promuovere la cultura dell’open innovation nelle imprese emiliano-romagnole.

    Si è conclusa positivamente l’edizione 2022-23 del progetto, che ha consentito di realizzare nuovi business e nuovi progetti imprenditoriali nati dal matching tra le imprese associate al sistema Confindustria Emilia-Romagna e le startup selezionate dal network di Intesa Sanpaolo Innovation Center, uno dei principali attori italiani nell’ambito dello startup development e dell’Open Innovation, e con il supporto della società Growix.

    Le startup operano nel settore foodtech a cui è dedicata quest’anno l’iniziativa, in particolare le tecnologie innovative e digitali applicate alla filiera della produzione, conservazione, lavorazione, confezionamento, controllo e distribuzione alimentare.

    I progetti di innovazione hanno visto una proficua collaborazione tra l’azienda Agugiaro & Figna spa di Collecchio (Parma) e la startup Qwarzo, l’azienda Coswell spa di Castello d’Argile (Bologna) e la startup Mixcycling, l’azienda Olitalia di Forlì e la startup Farzati Tech. l’azienda Montanari & Gruzza spa di Reggio Emilia e la startup xFarm.  Hanno partecipato all’iniziativa anche l’azienda Seat Plastic di Reggio Emilia e la startup Kaymacor.

    Le imprese e le startup si sono incontrate il 10 ottobre a Villa Angelica, prestigiosa villa a Ozzano Emilia messa a disposizione dal Gruppo Coswell.  Sono intervenuti il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni, l’Head of business development-startup and corporate Intesa Sanpaolo Innovation Center Simona Padoan, lo Specialista Innovazione Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Emilia-Romagna e Marche Claudio Chiti e il Vice Presidente Growix  Vittorio Cavani. Conclude l’incontro il Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Andrea Marangione.

    «L’innovazione – ha dichiarato il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottonipuò riguardare nuove tecnologie, modelli di business, approcci diversi a problemi esistenti. Il progetto GrowER League ha fatto da collante tra le startup, che spesso sono piccole aziende con grandi idee, e le imprese tradizionali, che hanno individuato nuove soluzioni e opportunità di crescita. Sia le startup sia le imprese hanno tratto valore aggiunto dal lavoro comune, e sono certo che ne trarranno ancora in futuro».

    «Siamo orgogliosi – ha aggiunto Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – di essere parte dell’ecosistema dell’innovazione che in Emilia-Romagna è così forte e attivo. Crescita e innovazione del sistema imprenditoriale sono obiettivi prioritari per Intesa Sanpaolo, banca di riferimento per PMI e startup italiane.  Il sostegno al progetto GrowER League, in un comparto di primaria importanza come il food, si iscrive a pieno titolo nella nostra ampia e strutturata attenzione agli ambiti a maggior potenziale. Non è un caso che ad oggi circa il 50% delle PMI innovative ed il 30% delle startup italiane abbiano colto le opportunità, anche non finanziarie, che siamo in grado di offrire».

    «L’open innovation – ha concluso Andrea Marangione, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria – è la chiave per rispondere ai bisogni di innovazione delle imprese che devono essere sempre più competitive sul mercato globale. Questo si traduce in accesso a competenze, risorse e conoscenze esterne che, per essere conosciute dalle aziende, necessitano di luoghi di incontro capaci di favorire il networking tra innovatori, imprenditori e manager del settore. Un progetto come quello di GrowER League è quindi una porta di accesso importante per lo sviluppo e la creazioni di partnership e sinergie a supporto di un territorio che ha una lunga storia».

    Tutte le informazioni sul progetto GrowER League sono disponibili sul sito https://growerleague.it/

    Per approfondimenti:
    giovani-ind@confind.emr.it 

     

     

  • PMI DAY CONFINDUSTRIA:  OLTRE 6.000 STUDENTI VISITANO 200 FABBRICHE APERTE IN EMILIA-ROMAGNA

    PMI DAY CONFINDUSTRIA: OLTRE 6.000 STUDENTI VISITANO 200 FABBRICHE APERTE IN EMILIA-ROMAGNA

    PMI DAY CONFINDUSTRIA:  OLTRE 6.000 STUDENTI VISITANO 200 FABBRICHE APERTE IN EMILIA-ROMAGNA

     

    Bologna, 16 novembre 2023  – In questi giorni oltre 6.000 studenti delle scuole secondarie di primo grado dell’Emilia-Romagna entreranno in azienda, spesso per la prima volta nella loro vita.

    Complessivamente nella regione sono circa 200 le fabbriche aperte in occasione del PMI Day, la Giornata Nazionale delle piccole e medie imprese organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni Industriali del territori: un’iniziativa che coinvolge centinaia di aziende e migliaia di partecipanti in tutto il Paese e consente di scoprire da vicino come nascono i prodotti e i servizi industriali.

    «Il PMI Day  − dichiara il Presidente della Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Minghelli  −  rappresenta un’occasione per raccontare agli studenti, agli insegnanti e alle comunità locali le nostre imprese, il nostro ruolo produttivo e sociale, la nostra organizzazione.

    L’edizione di quest’anno – sottolinea Minghelli  −  è dedicata al tema della libertà, intesa come possibilità per i giovani di crescere e sviluppare, attraverso lo studio, le competenze che li guideranno verso un percorso di successo e di soddisfazione. Pensiamo che vedere l’orgoglio e l’impegno delle persone che lavorano in azienda serva a trasmettere ai ragazzi i valori e la cultura d’impresa. Curiosità, responsabilità, fiducia nelle proprie possibilità sono elementi fondamentali per uno studente che vuole costruire il proprio futuro».

    Il PMI Day, giunto alla 14esima edizione, ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ed è inserito nella Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana europea delle PMI promossa dalla Commissione europea.

     

     

  • TRANSIZIONE DIGITALE E GREEN, OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I LAUREATI DELL’EMILIA-ROMAGNA

    TRANSIZIONE DIGITALE E GREEN, OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER I LAUREATI DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    Al via due nuovi percorsi formativi per neolaureati promossi dalla Regione Emilia-Romagna
    e cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo Plus

     

    Bologna, 30 ottobre 2023 – La transizione digitale e green sono due specializzazioni molto richieste oggi dalle imprese dell’Emilia-Romagna per accelerare i processi di innovazione.

    I neolaureati del nostro territorio possono approfondire questi temi partecipando gratuitamente a DATALAB e GREENCOMP, due Operazioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna e sostenute da centri di formazione, numerose imprese, da Legambiente Emilia-Romagna e gli atenei Alma Mater Studiorum di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore.

    Ai percorsi, che hanno una durata da 60 a 120 ore, possono partecipare i residenti o domiciliati in regione, laureati da non più di 24 mesi in qualsiasi area disciplinare, umanistica, economico-giuridica, scientifica.

    DATALAB promuove lo sviluppo di conoscenze e competenze utili per trasformare i dati in informazioni ad alto valore aggiunto da mettere alla base dei processi decisionali all’interno delle imprese e dei soggetti pubblici, in un ecosistema regionale in cui i Big Data stanno acquisendo una rilevanza a livello europeo. «Favorire la transizione digitale e sostenere un’accelerazione della transizione verde – sottolinea Emanuela Pezzi, amministratore delegato di Formindustria, espressione del sistema Confindustria Emilia-Romagna – sono due facce della stessa medaglia, ormai indispensabili per le nostre imprese. Rafforzare e specializzare le competenze dei nostri neolaureati risponde alle esigenze concrete delle aziende di innovazione e sostenibilità che, pur con intensità diverse a seconda delle caratterizzazioni locali, hanno l’obiettivo di rilanciare l’occupazione e l’economia, dando uno slancio a produzione e investimenti».

    GREENCOMP fornisce competenze tecniche e professionali, spendibili non solo a livello locale ma anche a livello internazionale, per favorire un’accelerazione positiva della transizione ecologica che tenga insieme la qualità del lavoro, il rispetto dell’ambiente, la produttività, il valore aggiunto, l’efficienza economica e la giustizia sociale.  “La doppia transizione, digitale e green – dichiara Umberto Lonardoni, Direttore Generale Ifoa – ha già cambiato le imprese e il concetto stesso di innovazione, che oggi deve essere assolutamente sostenibile. Cambiano, di conseguenza, anche le competenze richieste dal mercato e dalle aziende, sempre più reattive e adattabili a queste rivoluzioni. Questi due progetti hanno lo scopo di far percepire ai neolaureati di tutte le discipline il potenziale enorme insito in una formazione “ampliata” e che punta allo sviluppo di competenze ibride, che aprono a professioni nuove, dove crescita e miglioramento passano per il concetto più esteso di sustainability”.

    I partner programmano ogni mese nuove edizioni dei progetti formativi, di cui si possono trovare informazioni sui portali dedicati www.bigdata-lab.it e www.green-comp.it.

    I percorsi formativi e le tematiche proposte sono trasversali a tutte le lauree di provenienza e intendono innovare i profili professionali, uscendo dai perimetri tradizionali di specializzazione disciplinare.

    Entrambi i percorsi sono realizzati con modalità e orari flessibili per rispondere ad esigenze di conciliazione con i tempi di studio, lavoro e carichi familiari. 

    Al termine è previsto il rilascio di open badge, attestazioni digitali di frequenza realizzati in collaborazione con Reiss Romoli attraverso la piattaforma MYOPENBADGE.

     

    DATALAB: “Anticipare la crescita con le nuove competenze sui Big Data”

    Operazione Rif PA 2023-19167/RER, approvata con DGR N. 843/2023 del 29/05/2023 e co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 Regione Emilia-Romagna

    GREEN COMP: Nuove competenze a supporto dello sviluppo sostenibile e Resiliente”

    Operazione Rif PA 2023-19166/RER, approvata con DGR N. 844 del 29/05/2023 e co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 Regione Emilia-Romagna

    Per informazioni:
    800 036425 (Numero verde)

    bigdata@formindustria.it

    Per informazioni:

    800 457775 (Numero verde)
    greencomp@ifoa.it

  • IMPRESE ESTERE, CONFINDUSTRIA-LUISS: RUOLO CRUCIALE PER ECONOMIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

    IMPRESE ESTERE, CONFINDUSTRIA-LUISS: RUOLO CRUCIALE PER ECONOMIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    IMPRESE ESTERE, CONFINDUSTRIA-LUISS: RUOLO CRUCIALE PER ECONOMIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

    23 ottobre 2023 – Nel 2020 in Emilia-Romagna sono state registrate 4.216 imprese estere, con 123.925 addetti e un fatturato di circa 41 miliardi di euro, corrispondente al 13,7% del fatturato regionale e al 5,6% di quello della ripartizione Nord-est. Queste imprese generano un valore aggiunto di circa 10 miliardi di euro, equivalente al 13% del valore aggiunto regionale e al 5,2% di quello del Nord-est. I dati emergono dal Rapporto “Le imprese estere in Italia: l’Emilia-Romagna”, prodotto dall’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss, in collaborazione con Istat e la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, presentato oggi presso la sede di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna.

    Il Rapporto evidenzia che l’Emilia-Romagna si distingue per la sua vocazione manifatturiera, con una quota di valore aggiunto manifatturiero del 27,5%, superiore alla media nazionale. Inoltre, contribuisce al 13,5% delle esportazioni nazionali, risultando seconda solo alla Lombardia. Le imprese estere giocano un ruolo significativo nell’economia regionale, impattando diversi indicatori economici.

    Le imprese a capitale estero presenti nella regione sono caratterizzate dalla loro qualità aziendale, orientamento all’innovazione e potenziale di crescita. Si specializzano in numerosi settori chiave, tra cui l’industria delle bevande e del tabacco, nonché la fabbricazione di autoveicoli e di altri mezzi di trasporto. Tali imprese mostrano anche una produttività del lavoro superiore rispetto a quelle a controllo nazionale, con un premio di produttività del 3% circa, evidenziando una maggiore capacità nell’utilizzo dei fattori di produzione. Infine, nelle diverse fasi della catena del valore, le imprese a controllo estero in Emilia-Romagna aggiungono un valore superiore rispetto alle aziende domestiche, specialmente nelle fasi più strategiche del ciclo produttivo.

    Complessivamente, la presenza delle imprese estere in Emilia-Romagna contribuisce in modo significativo all’ecosistema economico regionale, con impatti positivi sulla competitività, l’occupazione e la specializzazione settoriale.

    “Le imprese a controllo estero giocano un ruolo cruciale nell’economia nazionale, con una particolare rilevanza per l’Emilia-Romagna. Le loro specializzazioni settoriali, il contributo alla produttività e alla retribuzione dei lavoratori, nonché la loro posizione strategica nei segmenti ad alto valore aggiunto nelle reti produttive globali, sono elementi di fondamentale importanza”, ha sottolineato Barbara Beltrame Giacomello, Presidente di ABIE e Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria. “Questi fattori sono determinanti per la crescita economica del Paese e dei territori, richiedendo un impegno costante verso l’innovazione da parte delle imprese e una consapevole attenzione da parte delle autorità di governo, sia a livello centrale che regionale. Non da ultimo, è significativo sottolineare che l’Emilia-Romagna è una tra le regioni con cui abbiamo sottoscritto un Protocollo d’Intesa per consolidare la presenza delle multinazionali già insediate sul territorio”.

    “Le aziende straniere scelgono l’Emilia-Romagna per le sue rinomate filiere produttive globali come Food Valley, Motor Valley e Packaging Valley. L’accento sull’export, la coesione sociale e politiche economiche efficaci, unite a una forte spinta verso ricerca e innovazione, creano un ambiente ideale per progetti impegnativi. Tuttavia, il forte sviluppo non è stato accompagnato da un potenziamento delle infrastrutture, con mancanza di scuole internazionali, aeroporti e collegamenti autostradali strategici”, ha detto Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria. “L’auspicio è che gli investimenti esteri non solo spingano le imprese a crescere e investire in R&S, ma inducano anche a ripensare il territorio come ecosistema ben attrezzato nelle reti e nei servizi. L’ingresso massiccio di tecnologie innovative come il supercalcolo, l’IA e la digitalizzazione promuoverà un posizionamento virtuoso delle imprese in termini di criteri ESG, che sono ormai un modello di business consolidato”.

    “Ci sono diversi fattori per cui grandi player internazionali investono in Italia e in Emilia-Romagna: una forte specializzazione manifatturiera; un valore aggiunto molto elevato; la presenza di forza lavoro e di una serie di distretti. La presenza di società di capitali esteri serve anche per far aumentare il livello di competitività generale e inserire anche le Pmi in un circolo virtuoso rispondendo a criteri molto elevati”, ha evidenziato Valentino Valentini, Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy. “In questo modo il player internazionale diventa protagonista significativo del tessuto economico in cui si trova. In questo senso è costante e proficua la collaborazione con l’Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria e l’impegno, attraverso il Mimit, è sviluppare una collaborazione sempre maggiore con Abie, le Regioni e i grandi player internazionali per agevolare gli investimenti e far sì che questi generino altro valore aggiunto ed entrino nel tessuto produttivo facendolo crescere”. In questo il caso di Philp Morris è “uno degli esempi più virtuosi del rapporto tra imprese a capitali esteri: Philip Morris ha sviluppato tecnologie italiane, ha creato una filiera di 8 mila imprese e dà lavoro a 41 mila persone”.

    “Per mantenere il nostro territorio attrattivo”, ha aggiunto Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, “dobbiamo continuare ad investire sui punti di forza della regione, ma anche indirizzare le nostre competenze verso nuove filiere ad alto potenziale di sviluppo. Due aspetti sono strategici per l’attrattività: la disponibilità di alloggi per manager e lavoratori e un sistema moderno ed efficiente di infrastrutture e logistica. Per il primo occorre un grande e ambizioso piano di riqualificazione urbana in chiave green e sostenibile, per il secondo bisogna accelerare e puntare con decisione alla realizzazione delle opere infrastrutturali previste, senza dimenticare gli interventi sull’assetto idrogeologico”.

    “Siamo presenti nel Paese dal 1963 con l’apertura del nostro primo stabilimento produttivo a Zola Predosa in Emilia-Romagna. Oggi l’Italia è il cuore pulsante della nostra trasformazione verso un futuro senza fumo, e ospita una filiera integrata del Made in Italy composta da 8.000 imprese italiane che dà lavoro a circa 41.000 persone su tutto il territorio nazionale”, ha commentato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore delegato di Philip Morris Italia. “Le eccellenze del territorio e la strategica sinergia con i nostri partner ci hanno permesso di inaugurare qui a Crespellano la più grande fabbrica costruita ex novo in Italia nell’ultimo secolo, dedicata esclusivamente ai prodotti innovativi senza combustione. Siamo convinti che l’attrazione di investimenti esteri, la valorizzazione delle eccellenze dei territori e la creazione di ecosistemi di filiere siano elementi indispensabili per creare valore aggiunto nel Paese in termini economici, sociali e di innovazione”.

     

  • IL 78% DEI PROFILI TECNICI È DIFFICILE DA REPERIRE. GLI ITS OTTIMA OCCASIONE PER I GIOVANI

    IL 78% DEI PROFILI TECNICI È DIFFICILE DA REPERIRE. GLI ITS OTTIMA OCCASIONE PER I GIOVANI

     

    Le imprese richiedono professionalità tecniche: il 78% dei profili tecnici è difficile da reperire per le aziende dell’Emilia-Romagna
    Gli ITS dell’Emilia-Romagna formano competenze professionali molto richieste dall’industria

    Bologna, 6 ottobre 2023

     

    Le imprese dell’Emilia-Romagna hanno un crescente bisogno di competenze professionali. Il 52 per cento delle figure richieste dal sistema produttivo regionale – secondo una recente analisi di Unioncamere Emilia-Romagna Excelsior – è difficile da reperire e la difficoltà sale al 78 per cento per i profili ad alta specializzazione.

    Tra i profili più difficili da trovare, secondo l’indagine, ci sono tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni (73 per cento di difficile reperimento), tecnici nella gestione dei processi produttivi di beni e servizi (70 per cento), tecnici in campo ingegneristico (68 per cento).

    «La distanza tra le competenze richieste e quelle offerte è sempre più alta − sottolinea Corrado Beldì, Delegato di Confindustria Emilia-Romagna per il Capitale Umano  – ed è particolarmente critica in settori strategici per la nostra regione.  Per affrontare le sfide della transizione digitale e ecologica le imprese cercano collaboratori con competenze tecniche in grado di adottare soluzioni innovative e creative. Per questo come imprenditori sosteniamo attivamente gli ITS-Istituti tecnici superiori e le lauree professionalizzanti, che offrono ai giovani ottime possibilità di un’occupazione qualificata e una successiva crescita professionale».

    In Emilia-Romagna, anche grazie al forte impegno della Regione, saranno avviati a breve 58 percorsi di ITS che sono progettati e realizzati in stretta collaborazione con le imprese e le Università: l’85 per cento dei giovani trova un lavoro qualificato dopo questi percorsi.

    In sintesi, gli ITS in Emilia-Romagna formano tecnici superiori nei settori: Meccanica, meccatronica, motoristica, packaging, ICT e industrie creative, Agroalimentare, Territorio, energia, costruzioni, Turismo e benessere, Logistica e mobilità, Nuove tecnologie della vita.

     

    Tutte le informazioni sul sito https://itsemiliaromagna.it/ 

     

     

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA |  L’analisi e le previsioni di Confindustria Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | L’analisi e le previsioni di Confindustria Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo

     

    Confindustria Emilia-Romagna: Peggiora il clima di fiducia per la seconda metà del 2023. L’economia regionale rallenta il ritmo di espansione. Consumi e investimenti risentono degli alti tassi di interesse, l’export è in frenata, tiene l’occupazione. Dalla rimodulazione del PNRR ci attendiamo risorse per gli investimenti delle imprese

    Unioncamere Emilia-Romagna: I numeri mostrano un sensibile rallentamento dell’economia regionale, analogamente a quanto avviene in larga parte del mondo. Incidono dinamiche congiunturali, come l’inflazione che permane su valori elevati, così come affiorano aspetti di natura strutturale che necessitano di essere ripensati per intercettare e portare a valore le grandi transizioni in atto

    Intesa Sanpaolo: In Emilia-Romagna prestiti alle imprese in calo nel secondo trimestre 2023 (-3,2% anno su anno a giugno) ma meno intenso del -5% a livello nazionale. La migliore performance è spiegata dai prestiti all’industria. A fronte del minore ricorso al credito, è proseguito l’utilizzo di risorse dai depositi delle imprese, ma in misura moderata. La disponibilità di liquidità delle imprese rimane molto ampia nel confronto storico

     

    «Le previsioni delle imprese da qui a fine anno – ha dichiarato la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi in occasione della conferenza stampa del 28 settembre 2023 di presentazione dell’indagine congiunturale e delle previsioni per i prossimi mesi – confermano il peggioramento del clima di fiducia degli imprenditori.  L’industria dell’Emilia-Romagna dimostra una buona capacità di tenuta, ma le variabili esterne sono sempre più incerte e anche la proiezione al 2024 mostra un quadro difficile. L’economia dell’area euro, in un contesto geopolitico mondiale complesso, continua ad essere penalizzata dal costo dell’energia. In Italia imprese e famiglie devono fare i conti con inflazione e costo del credito elevati, che deprimono gli investimenti.

    Il quadro generale di incertezza, gli alti tassi di interesse e il rallentamento della domanda – sottolinea la Presidente – stanno rallentando gli investimenti nel nostro territorio, che risente anche delle ricadute negative delle alluvioni di maggio. In una fase di transizione come questa gli imprenditori devono essere nelle condizioni di investire sempre di più. Per questo contiamo che la rimodulazione del PNRR consenta di sostenere gli investimenti delle imprese, che non troverebbero altrimenti spazio nella Finanziaria».

    L’indagine semestrale sulle previsioni delle imprese, realizzata da Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con le Associazioni e Unioni Industriali della regione, evidenzia un forte raffreddamento rispetto ad inizio anno.

    Solo il 28% degli imprenditori prevede un aumento della produzione da qui a fine anno, ma con un saldo ottimisti-pessimisti molto ridimensionato: 9 punti rispetto ai 23 punti di inizio 2023. Il 53% si aspetta un andamento stazionario. Negative le aspettative sull’andamento degli ordini dall’estero, attesi in crescita dal 20% delle aziende, con un saldo ottimisti/pessimisti di -4,9 punti (era 20 punti ad inizio 2023). Sostanzialmente stazionarie le previsioni sull’occupazione, con tre imprenditori su quattro che non si attendono cambiamenti, ma il saldo ottimisti pessimisti che scende a 10 punti rispetto ai 22 di inizio anno.

    Maggior pessimismo tra le medie imprese rispetto alle piccole e grandi, in un contesto di generale ridimensionamento  delle aspettative su produzione e ordini. Rispetto ai settori la produzione è attesa in crescita nell’alimentare, nelle macchine elettriche, nella carta/stampa, mentre sono negative le previsioni dei settori tessile/abbigliamento, gomma plastica, ceramica e chimica.

    L’indagine di Confindustria Emilia-Romagna ha coinvolto un campione di 428 imprese associate appartenenti ai settore manifatturiero e servizi, per un totale di oltre 60.000 addetti con un fatturato complessivo di circa 23 miliardi di euro, di cui 8,3 proveniente dall’estero.

     

    In allegato il comunicato stampa integrale