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Categoria: Economia

  • DUE EVENTI IN COLLABORAZIONE CON CERR | FINANCING PER INNOVAZIONE A FORLÌ E CYBERSECURITY A PIACENZA

    DUE EVENTI IN COLLABORAZIONE CON CERR | FINANCING PER INNOVAZIONE A FORLÌ E CYBERSECURITY A PIACENZA

     

    16 FEBBRAIO 2024 | MODELLI VIRTUOSI DI FINANCING PER L’INNOVAZIONE: L’ESPERIENZA DEL GRUPPO MAGGIOLI S.P.A

    Venerdì 16 febbraio 2024 si terrà a Forlì un incontro sul tema dei modelli di financing che combinano le attività aziendali di ricerca e innovazione con le agevolazioni comunitarie, prendendo spunto dall’esperienza del Gruppo Maggioli.

    L’incontro è organizzato da Meta, in collaborazione con CERR Confindustria Emilia-Romagna Ricerca Digital Innovation Hub Emilia-Romagna e la rete Enterprise Europe Network.

    Si svolgerà dalle ore 11.00 alle 12.30 presso Confindustria Romagna sede di Forlì, via Punta di Ferro n. 2/a, oppure on line.

    Sarà anche l’occasione per conoscere le attività di EEN-Entreprise European Network, la più grande rete europea a supporto della crescita, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle PMI.

     

    Per info
    Seminario “Modelli virtuosi di financing per l’innovazione: l’esperienza del Gruppo Maggioli S.p.A.” – 16 febbraio 2024 / Ore 11.00 c/o Confindustria Romagna sede di Forlì (Via Punta di Ferro n. 2/a) oppure on line

     


     

    19 FEBBRAIO 2024 |  CYBERSECURITY FUTURA: TRA TECNICA E NORMATIVA

    Lunedì 19 febbraio il cluster RICT di Confindustria Piacenza, in collaborazione con CERR Confindustria Emilia-Romagna Ricerca, Digital Innovation Hub Emilia-Romagna, organizza a Piacenza un incontro sul tema della CyberSecurity.

    Nell’occasione sarà presentato il percorso informativo gratuito proposto da RICT nel 2024 per rendere le aziende sempre più consapevoli dei rischi connessi a una gestione inefficiente della sicurezza informatica.

    L’incontro, che si svolgerà dalle ore 14.30 alle 16.00, sarà in presenza e on line.

     

    Per info
    Cybersecurity futura: tra tecnica e normativa – News – RICT – Piacenza (confindustria.pc.it)

     

     

  • RTT INDEX | UN NUOVO INDICATORE ECONOMICO SVILUPPATO DAL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA

    RTT INDEX | UN NUOVO INDICATORE ECONOMICO SVILUPPATO DAL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA

     

    Il Centro Studi Confindustria ha sviluppato l’RTT Index, un nuovo indicatore sviluppato con TeamSystem e in collaborazine con i Giovani Imprenditori di Confindustria, che ogni mese è in grado di stimare la dinamica del volume di attività economica a partire dai dati di fatturato di 200mila imprese, con focus dedicati a macro settori, territori e dimensioni d’impresa.

    A dicembre 2023 l’RTT registra una crescita di +0,8% per il totale dell’economia italiana, sostenuta da servizi (+2,7%) e costruzioni, nonostante la flessione nell’industria (-2,8%).

    Secondo RTT a dicembre il volume di attività delle imprese del Nord-Ovest registra un lieve aumento (+0,6%), decelera al Centro (+0,9), meglio al Nord-Est (+1,8%) e soprattutto nel Mezzogiorno, che cresce a doppia cifra.

     

    Vai all’analisi completa del Centro Studi Confindustria 

  • INDUSTRIA, TRASPORTI, LOGISTICA E INFRASTRUTTURE | DOCUMENTO DI CONFINDUSTRIA

    INDUSTRIA, TRASPORTI, LOGISTICA E INFRASTRUTTURE | DOCUMENTO DI CONFINDUSTRIA

     

    Per l’industria italiana, fortemente orientata all’export, trasporto e logistica rappresentano vere e proprie leve di competitività. Oggi, in una prospettiva di rafforzamento delle connessioni europee e data anche la necessità di accrescere la complementarità tra logistica e produzione, per cui il PNRR rappresenta l’occasione per l’Italia di affermarsi come ponte tra il Nord Europa e il Mediterraneo, Confindustria ha assunto un ruolo attivo nella promozione di iniziative volte ad integrare domanda e offerta logistica e trasportistica.

    Per questo Confindustria ha elaborato il documento “Industria, Trasporti, Logistica e Infrastrutture: INSIEME per la competitività del Paese”, individuando nuove linee strategiche di politiche industriali in questo ambito. Confindustria Emilia-Romagna è da sempre particolarmente attenta a questo tema, per la particolare posizione geografica che rende la regione crocevia tra il Nord e il Sud del Paese.

    Il documento, presentato il 23 gennaio a Roma, sottolinea come il sistema della logistica e del trasporto cresca, da diversi anni, a ritmi ben superiori rispetto a quelli del PIL. Il valore totale delle attività logistiche in Italia nel 2023 è di 135,4 miliardi di euro, l’8,2% del PIL Italiano e occupa circa un milione e 400 mila addetti operanti nel settore. La logistica terziarizzata rappresenta il 45,3%, pari a 61,3 miliardi di euro, al netto degli scambi interni alla filiera.

    Il peso crescente dell’export rende sempre più centrale la questione degli investimenti e della pianificazione, nel medio e lungo periodo, nei settori dei trasporti e delle infrastrutture. Oltre il 60% degli scambi commerciali italiani avviene con altri paesi europei. I valichi alpini svolgono quindi un ruolo determinante sia per il trasporto ferroviario, sia per quello stradale.

    La crescita, poi, dei mercati extra-europei porta a focalizzare l’attenzione anche sullo sviluppo di porti ed aeroporti.

    Il sistema logistico moderno deve essere un fattore di competitività per il settore manifatturiero, col quale sussiste un rapporto di connaturale interdipendenza. Occorre uscire dall’ottica in cui logistica e trasporti sono considerati solo come un costo e non come un asset competitivo su cui far leva. In Italia, è nettamente preponderante la logistica orientata alla distribuzione. Inoltre, rispetto agli altri Paesi Ue, la componente stradale è molto forte e il mix risulta meno equilibrato. L’offerta logistica, così frammentata, presenta costi meno competitivi rispetto ai grandi operatori internazionali.

    Nel quadro delle proposte per lo sviluppo e l’ammodernamento dei trasporti e della logistica nazionali, è, innanzitutto, necessario un miglioramento della programmazione infrastrutturale e della qualità dei progetti e delle opere da realizzare. Emerge la necessità di un’efficiente regolamentazione dei contratti pubblici, di un buon funzionamento del sistema portuale e della definizione di un efficace piano nazionale degli aeroporti. Le procedure burocratiche devono essere semplificate e digitalizzate e rimossi i vincoli obsoleti e i colli di bottiglia.

    Per quanto riguarda le specifiche aree di intervento:

    • il primo step riguarda la gestione dei valichi alpini (dai quali transita il 60% degli scambi commerciali italiani). Manca una visione nazionale, un ruolo più pregnante dell’UE e un’analisi dello scenario di sviluppo del traffico dei valichi;
    • il secondo ambito di intervento è l’intermodalità, ambito in cui le inefficienze infrastrutturali e di servizio determinano uno sfavorevole rapporto qualità/prezzo dell’offerta. Svolgono un utile contrappeso il Ferrobonus ed il Marebonus (Sea modal shift) che, però, devono ricevere una maggiore dotazione finanziaria;
    • il terzo ambito di intervento dovrebbe incentrarsi sulle infrastrutture logistiche, come ad esempio gli interporti;
    • per il trasporto marittimo occorre una rinnovata strategia industriale che miri soprattutto alla semplificazione dei processi burocratici tramite la digitalizzazione, all’investimento mirato di nuove risorse, a garantire l’indipendenza della catena di approvvigionamento nazionale;
    • nel settore del trasporto aereo delle merci, la strategia nazionale dovrebbe puntare a garantire livelli competitivi con i principali aeroporti europei, tramite semplificazione delle procedure doganali, digitalizzazione dei sistemi logistici aeroportuali e l’efficace integrazione degli aeroporti con le altre reti di trasporto (sviluppo di cargo city aeroportuali);
    • per la digitalizzazione nel settore dei trasporti è necessario stimolare l’uso di applicazioni operative e di alcune tecnologie come, ad esempio, i Big Data, la Blockchain, la Cybersecurity e l’AI. Necessarie anche politiche pubbliche volte a favorire l’automazione dei magazzini logistici e dei centri distributivi e la digitalizzazione delle imprese di trasporto e di tutta la filiera logistica;
    • per la circolazione delle merci, gli obiettivi devono coniugare efficienza, sicurezza e continuità produttiva e logistica. Serve un ammodernamento del calendario nazionale dei divieti, la sua armonizzazione a livello Ue, la revisione della normativa relativa ai trasporti eccezionali e, per quanto riguarda le merci pericolose, una definizione più chiara della cd. sosta “tecnica”;
    • altro ambito su cui intervenire è il rinnovo del parco circolante in ottica greenr, con una riforma del Fondo Investimenti Autotrasporti, con una congrua dotazione finanziaria per il periodo 2023-2026;
    • per i vettori energetici, l’infrastruttura logistica è chiamata a garantire alti livelli di flessibilità e di adattabilità per assicurare la continuità dell’approvvigionamento, anche dei combustibili più innovativi. A tale scopo, devono essere semplificate ed accelerate le procedure autorizzative;
    • in merito al fabbisogno energetico degli immobili logistici e la loro localizzazione, si deve puntare sulla capacità di autoproduzione ed autoconsumo di energia da parte delle aziende della logistica, sostenendo i loro investimenti per l’acquisto di sistemi di accumulo e per la messa in opera di colonnine di ricarica per i mezzi elettrici.

    Inoltre, riveste particolare importanza la questione del capitale umano: la sua formazione e il suo reperimento costituiscono un ostacolo allo sviluppo del settore logistico. Per superarlo, bisognerebbe integrare i percorsi formativi degli istituti tecnici con indirizzi specifici, rivedere i programmi formativi d’intesa con le aziende del settore e spingere sull’impiego della forza lavoro immigrata.

    Infine, è necessaria un’attenta revisione del ruolo dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, soprattutto per quanto riguarda il suo ambito di competenza ed il suo finanziamento che coinvolge eccessivamente le imprese del settore logistico e trasportistico.

     

    Vai al documento integrale
    https://www.confindustria.it/home/notizie/Industria-Trasporti-Logistica-e-Infrastrutture-Confindustria-presenta-documento

  • INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL CENTRO DI UN EVENTO DI MATCHMAKING ORGANIZZATO DALLA RETE EEN

    INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL CENTRO DI UN EVENTO DI MATCHMAKING ORGANIZZATO DALLA RETE EEN

     

    Il 18 e 19 gennaio 2024 la rete Enterprise Europe Network ha organizzato un evento ibrido di matchmaking dedicato al tema Intelligenza Artificiale.

    L’iniziativa “Human Centric AI for accelerated digital transformation” ha previsto 2 giornate di workshop dedicati alle opportunità europee di finanziamento disponibili a livello di Intelligenza Artificiale e trasformazione digitale e di incontri individuali virtuali (mediante la piattaforma del b2b) tra imprese, centri di ricerca e istituzioni per opportunità tecnologiche e commerciali nelle aree dell’Intelligenza Artificiale e del supporto avanzato alla Trasformazione Digitale.

    La partecipazione all’evento, che si è tenuto on line e a Bruxelles, è stata realizzata tramite l’apposita piattaforma on line: https://humancentric-ai.b2match.io/

    Al momento della registrazione le imprese che hanno indicato IT – Confindustria Emilia-Romagna come Support office hanno beneficiato del supporto alla partecipazione all’evento.

     

    Per maggiori informazioni  si veda la scheda informativa 

     

     

  • 5-7 12-15 MARZO 2024 | MATCHMAKING SETTORE MATERIALI COMPOSITI IN OCCASIONE DELLA FIERA JEC WORLD

    5-7 12-15 MARZO 2024 | MATCHMAKING SETTORE MATERIALI COMPOSITI IN OCCASIONE DELLA FIERA JEC WORLD

     

    Confindustria Emilia-Romagna promuove dal 7 al 15 marzo 2024, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, un evento di matchmaking in formato ibrido collegato alla fiera di Parigi “JEC WORLD 2024”, principale fiera europea dedicata ai materiali compositi.

    Obiettivo dell’iniziativa è creare opportunità di partnership e collaborazione in ambito commerciale, tecnologico e di ricerca a livello internazionale tra aziende, start up, centri di ricerca, cluster attivi nell’ambito dei materiali compositi, attraverso la realizzazione di incontri b2b.

    Temi Focus

    • Fibre
    • Materiali compositi
    • Plastica
    • Polimeri
    • Carbonio
    • Vetro

    Dal 5 al 7 marzo 2024, giorni in cui si svolgerà la fiera, sarà possibile realizzare incontri face to face, secondo un’agenda predefinita, in uno spazio dedicato all’interno della fiera.

    Dal 12 al 15 marzo sarà possibile realizzare incontri on line, secondo un’agenda predefinita tramite il sistema di videoconferenza integrato nella piattaforma: https://een-matchmaking-jec-world-2024.b2match.io/

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro il 15 marzo tramite la piattaforma: https://een-matchmaking-jec-world-2024.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del nostro supporto alla partecipazione.

    In allegato una scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel +39 051 3399911
    E-mail simpler@confind.emr.it 

     

     

  • VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: IL 31 GENNAIO A REGGIO EMILIA PRIMA TAPPA ROADSHOW LE OPPORTUNITÀ DEL PNRR PER L’INNOVAZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE”

    VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: IL 31 GENNAIO A REGGIO EMILIA PRIMA TAPPA ROADSHOW LE OPPORTUNITÀ DEL PNRR PER L’INNOVAZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE”

     

    Mercoledì 31 gennaio si svolgerà a Reggio Emilia, presso il Tecnopolo in piazzale Europa 1, la prima tappa del roadshow “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: LE OPPORTUNITÀ DEL PNRR PER L’INNOVAZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE” dedicato a presentare i nuovi servizi specialistici che le imprese avranno a disposizione nel 2024 e 2025 per realizzare percorsi verso l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità.

    Le aziende potranno approfondire i nuovi servizi specialistici a cui potranno accedere a condizioni agevolate grazie al PNRR, per configurare progetti volti a favorire innovazioni di prodotto, di processo od organizzativa.

    Avranno inoltre la possibilità di conoscere casi d’uso e buone pratiche di imprese (Pommier, Motor Power Company, Pace) che, anche grazie al supporto del network Confindustria, hanno colto i vantaggi offerti dalle tecnologie digitali per realizzare transizioni innovative e sostenibili verso l’industria del futuro.

    L’iniziativa è organizzata da Unindustria Reggio Emilia, in qualità di Antenna Territoriale, e Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (Digital Innovation Hub Emilia-Romagna di Confindustria) nell’ambito del progetto BI-REX++ e in collaborazione con la rete Enterprise Europe Network.

    L’incontro, guidato dal tema “Open Innovation: come abilitare innovazioni digitali e sostenibili”, si inserisce nel Roadshow regionale che prevede 5 tappe territoriali da gennaio a maggio 2024.

    Intervengono:

    Marco Righi | Consigliere Confindustria Emilia-Romagna Ricerca DIH Emilia-Romagna
    Flavio Codeluppi | Presidente Club Digitale Unindustria Reggio Emilia
    Enrico Corni | Responsabile Tech-Up Accelerator Fondazione REI Digital Automation Lab
    Davide Bezzecchi | Responsabile Area Ricerca Industriale e Innovazione Unindustria Reggio Emilia
    Federica Mori | Innovation Manager Confindustria Emilia-Romagna Ricerca DIH Emilia-Romagna
    Stefano Marchi, Direttore Generale POMMIER Italia S.r.l. |
    Mauro Anceschi | IT Manager Motor Power Company
    Alberto Gambarelli | IT Manager Pace
     S.p.A.

    Durante l’incontro le imprese avranno l’opportunità di confrontarsi con i referenti di Unindustria Reggio Emilia a cui rivolgersi per accedere ai servizi.

    Ulteriori informazioni sui servizi sono disponibili alla pagina cerr.eu/pnrr-innovazione/

    I nuovi servizi proposti sono erogati nell’ambito di progetti finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU

     

    Per iscrizioni:
    Segreteria organizzativa maddalena.manna@unindustriareggioemilia.it 

     

  • CONGIUNTURA FLASH DICEMBRE 2023 – L’INFLAZIONE È RIENTRATA, MA L’ECONOMIA RESTA DEBOLE.

    CONGIUNTURA FLASH DICEMBRE 2023 – L’INFLAZIONE È RIENTRATA, MA L’ECONOMIA RESTA DEBOLE.

     

    L’inflazione è rientrata, ma i tassi sono ancora alti e l’economia è debole. Ancora in difficoltà sia i servizi, sia l’industria, che vede qualche luce.

    Il credito caro frena gli investimenti, mentre il mercato del lavoro non spinge i consumi.

    Il turismo da record tiene a galla l’economia italiana nel 2023.

    Faticosa la ripresa dell’export italiano, a fronte di consumi in fragile risalita nell’Eurozona. L’economia USA è in buona salute, gli emergenti quasi tutti in crescita.

     

    Per approfondimenti vai alla Congiuntura Flash del Centro Studi Confindustria  

  • Lo Study Tour a Istanbul dei Giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna

    Lo Study Tour a Istanbul dei Giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna

     

    Dal 29 novembre al 2 dicembre i Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna sono in Turchia per il loro annuale Study Tour, che segue alle interessanti esperienze a Dubai e Dublino degli anni scorsi.

    Il viaggio ha l’obiettivo di conoscere la Turchia dal punto di vista economico-produttivo e le opportunità che può offrire alle imprese emiliano-romagnole.

    La delegazione dei giovani imprenditori, guidati dal Presidente Ivan Franco Bottoni e dalla Vice Presidente Eleonora Missere, ha incontrato la Console Generale d’Italia a Istanbul Elena Clemente, un’ampia rappresentanza di TUSIAD-Confindustria Turca e alcuni esponenti dell’Assemblea degli esportatori turchi.  

    Ha inoltre avuto un incontro con due area manager di Barilla nella sede di rappresentanza dell’azienda a Istanbul.

     

  • RAPPORTO EMILIA-ROMAGNA DELLA BANCA D’ITALIA – NOVEMBRE 2023

    RAPPORTO EMILIA-ROMAGNA DELLA BANCA D’ITALIA – NOVEMBRE 2023

     

    Vai al Rapporto integrale 

     

    SINTESI STAMPA

    15 novembre 2023 –  Nei primi sei mesi dell’anno in corso l’attività economica in Emilia-Romagna ha rallentato, in linea con quanto accaduto nel resto del Paese. L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia mostra un aumento tendenziale del prodotto dell’1,2 per cento, un valore in linea con la media nazionale ma ampiamente inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2022. Dopo un primo trimestre ancora vivace, il quadro congiunturale è sensibilmente peggiorato nei mesi primaverili.

    L’alluvione che ha colpito la regione a maggio scorso avrebbe avuto un impatto rilevante sul settore primario: circa un terzo delle superfici coltivate è stato interessato da frane e allagamenti. I dati sulle assunzioni nette mostrano effetti negativi nel bimestre maggio-giugno solo nel settore agricolo.

    Nell’industria la produzione del primo semestre è rimasta sui livelli dell’anno precedente; l’attività ha risentito del calo delle esportazioni in termini reali, sulle quali ha gravato la frenata del commercio mondiale. L’espansione del settore edile si è attenuata, risentendo della rimodulazione degli incentivi fiscali che avevano spinto fortemente il comparto nell’ultimo biennio. Anche l’attività nel terziario ha rallentato, soprattutto per l’esaurirsi della fase di recupero iniziata con l’uscita dalla pandemia; alla crescita dei comparti legati al turismo si è contrapposto un calo nel commercio.

    L’occupazione e le ore lavorate hanno continuato ad aumentare; il ricorso alle misure di integrazione salariale è ulteriormente diminuito. Il tasso di disoccupazione si è assestato su livelli molto contenuti nel confronto storico. Nonostante le migliori condizioni sul mercato del lavoro, i consumi hanno significativamente rallentato: l’elevata inflazione, sebbene in riduzione, ha eroso il potere di acquisto delle famiglie.

    La situazione economica delle imprese è risultata complessivamente favorevole: la quota di aziende che prevede di chiudere l’esercizio in utile si è attestata sui livelli storicamente elevati dell’anno precedente. La liquidità del settore produttivo è rimasta abbondante. Il credito bancario è diminuito, condizionato dagli effetti della restrizione monetaria e dalle minori necessità di finanziamento degli investimenti. Anche i prestiti alle famiglie hanno risentito dell’aumento del costo dell’indebitamento, registrando un rallentamento; i mutui per l’acquisto di abitazioni erogati nei primi sei mesi sono sensibilmente diminuiti, in concomitanza con la flessione delle transazioni immobiliari. La qualità del credito non ha subito variazioni di rilievo: il tasso di rischiosità dei prestiti è rimasto su livelli molto contenuti.

    Gli indicatori disponibili suggeriscono che la fase di debolezza sia proseguita anche nel terzo trimestre. Le persistenti tensioni geopolitiche, aggravate dalle ultime vicende in Medio Oriente, e l’inasprimento monetario condizionano le aspettative di crescita delle imprese che appaiono improntate all’incertezza. Nel settore manifatturiero le previsioni formulate per i mesi finali dell’anno in corso e gli inizi del prossimo appaiono leggermente più favorevoli rispetto a quelle dei servizi. Per il comparto delle costruzioni l’incertezza è legata anche all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che non ha ancora pienamente dispiegato i suoi effetti.

     

  • CONGIUNTURA FLASH CONFINDUSTRIA |  Novembre 2023

    CONGIUNTURA FLASH CONFINDUSTRIA | Novembre 2023

     

    Scende l’inflazione in Italia, ma i tassi sono alti e forse non ancora fermi, perciò il credito è troppo caro e meno disponibile.

    La crescita dell’economia italiana è ferma: i servizi sono in flessione e l’industria ancora debole.

    Gli investimenti vanno giù, i consumi sono quasi fermi, meglio l’export ma le prospettive non sono buone.

    L’Eurozona è vicina allo zero, la Cina stanzia 137 miliardi di stimoli, mentre negli USA sorprende in positivo la crescita nel 2023.

     

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