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Categoria: Economia

  • ITALIA-GERMANIA: TRANSIZIONI, NUOVE GEOGRAFIE DI FILIERA E OPPORTUNITÀ PER LE #PMI

    ITALIA-GERMANIA: TRANSIZIONI, NUOVE GEOGRAFIE DI FILIERA E OPPORTUNITÀ PER LE #PMI

     

    ITALIA-GERMANIA: LEGAME SOLIDO MA RECESSIONE E INFLAZIONE METTONO A RISCHIO CRESCITA INTERSCAMBIO

    Baroni (Confindustria): implementare politiche industriali comuni per sostenere le Pmi protagoniste delle catene di fornitura

    Poma (AHK): rafforzare il dialogo per realizzare la transizione in atto conservando la leadership nella manifattura europea

     

    Si è tenuto il 7 settembre a FARETE l’incontro “ITALIA-GERMANIA: transizioni, nuove geografie di filiera e opportunità per le PMI” organizzato da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con AHK Italien – Camera di Commercio Italo-Germanica e Fondirigenti.

    Negli ultimi anni i mutamenti in corso all’interno delle filiere e lungo le catene di approvvigionamento globali hanno subito un’accelerazione impressa dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino. E in questa nuova fase dell’economia mondiale è diventato centrale approfondire come stanno cambiando le geografie di filiera e le politiche di acquisto e approvvigionamento delle grandi industrie manifatturiere. E in questa ottica la Piccola Industria di Confindustria ha avviato un confronto con i vertici del procurement di grandi gruppi appartenenti ai principali paesi di esportazione dell’Italia e operanti nei più importanti settori di esportazione per le nostre PMI.

    In una prospettiva triennale, che toccherà anche Stati Uniti e Francia, la prima tappa, organizzata oggi in collaborazione AHK Italien – Camera di Commercio Italo-Germanica, si è concentrata sul principale partner commerciale dell’Italia, la Germania, anche per l’altissimo livello di integrazione delle economie delle prime due manifatture d’Europa. L’obiettivo dell’incontro è, infatti, far comprendere quali opportunità si aprono per le PMI italiane attraverso la voce dei responsabili degli acquisti di tre grandi imprese tedesche appartenenti ad altrettanti settori cruciali dell’interscambio Italia-Germania – automotive, macchinari e chimico-farmaceutico. Questi manager hanno illustrato, infatti, in quali direzioni si stanno muovendo per affrontare le sfide della doppia transizione digitale e green, in un contesto economico caratterizzato da alti tassi e da una situazione geopolitica segnata da tensioni crescenti.

    L’interscambio Italia-Germania si è accresciuto negli anni: un’interdipendenza reciproca che ha il suo fulcro proprio nel settore manifatturiero, che vale oltre la metà del valore totale degli scambi. Ha mostrato un legame solido superando ripetutamente i livelli record precedentemente fissati, l’ultimo nel 2022, con 168,5 miliardi di euro (Fonte: elaborazione AHK Italien su dati Istat).

    Un trend che ha continuato a crescere anche durante la pandemia e la guerra in Ucraina, dimostrando come esso non derivi né da effetti rimbalzo né unicamente da dinamiche inflattive, ma da un’interdipendenza strutturale. Guardando ai settori emerge come più della metà del valore totale dell’interscambio, storicamente, sia rappresentato da quelli manifatturieri. Commercio e manifattura reggono gran parte della presenza tedesca nel nostro Paese. Tanto nell’export quanto nell’import, siderurgia, chimico-farmaceutico, macchinari e mezzi di trasporto rappresentano il fulcro dei rapporti economici tra i Italia e Germania. Questi settori, inoltre, sono quelli dove più forte è la presenza di aziende italo-tedesche nei due Paesi, che alimentano spesso indotti significativi anche al di fuori dell’interscambio strettamente inteso.

    L’inflazione e la recessione, tuttavia, evidenziano un parziale calo degli scambi in alcuni settori nevralgici dell’interscambio nel corso del 2023: si tratta di segnali che indicano una nuova fase di stress per le catene italo-tedesche, la terza in pochi anni. Un situzione che mette a rischio la crescita dell’interscambio e tutto l’ecosistema produttivo che questo alimenta, soprattutto per le piccole imprese. Nel periodo gennaio-maggio del 2023, il chimico- farmaceutico e la siderurgia hanno visto scendere i propri valori (a 11,81 miliardi di euro rispetto ai 14,95 del 2022 nel chimico farmaceutico e a 10,02 miliardi di euro rispetto agli 11,3 del 2022 nella siderurgia). In questo quadro, secondo l’Outlook AHK di aprile 2023 il 48% delle aziende teme un calo della domanda, il 30% teme alterazioni alle catene di fornitura nei prossimi mesi. Mentre per il 76% delle imprese i rapporti economici tra Italia e Germanica sono un asset strategico per affrontare le sfide ecologiche e digitali che abbiamo di fronte, e il 56% ritiene che i rapporti tra i due Paesi vadano ampliati anche con un dialogo politico.

    “Le catene del valore e la loro evoluzione sono da tempo al centro delle riflessioni di Confindustria proprio perché rappresentano un elemento di preoccupazione e una sfida strategica per le aziende nei prossimi mesi e anni – ha sottolineato il presidente della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni. – Il 22 settembre prossimo presenteremo, infatti, la prima edizione del volume “Catene di fornitura tra nuova globalizzazione e autonomia strategica” a cura del Centro Studi Confindustria. Tutelare i rapporti Italia-Germania significa lavorare per vincere questa sfida e sostenere una parte rilevante del nostro tessuto produttivo: penso in particolare alle Pmi che spesso svolgono un ruolo cruciale nelle catene di fornitura. Per farlo è necessario implementare politiche industriali comuni: i due sistemi economici sono così interconnessi da rappresentare un unico ecosistema, e pertanto integrare strategie e soluzioni, soprattutto in materia ambientale e digitale, può essere cruciale per aiutare le imprese a far fronte a una nuova fase di stress senza rinunciare a lavorare su priorità non rimandabili, come la transizione ecologica”.

    “L’interscambio italo-tedesco è in crescita costante e i due Paesi sono fortemente interconnessi – ha evidenziato Paolo Poma, vicepresidente AHK Italien e Chief Financial Officer & Consigliere Delegato di Automobili Lamborghini SpA. “Con la pandemia e la guerra in Ucraina, abbiamo visto fenomeni di rientro delle catene del valore, che creano opportunità per le piccole e medie imprese italiane. Il contesto attuale, però, può mettere a repentaglio i nostri legami, ed è per questo che il dialogo, politico ma anche economico, tra i nostri due Paesi è fondamentale in questa fase, per innovare i nostri sistemi produttivi compiendo la transizione e conservando il nostro ruolo leader nella manifattura europea”.

     

    In allegato il programma e i dati sull’interscambio Italia-Germania  

     

  • CORRADO BELDI’  “ITS OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI, PROFESSIONI DEL FUTURO”

    CORRADO BELDI’ “ITS OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI, PROFESSIONI DEL FUTURO”

     

    Il Delegato Capitale umano di Confindustria Emilia-Romagna Corrado Beldì, intervistato da Gazzetta di Parma, ha affermato che «Per vincere le sfide del futuro le imprese devono avere risorse umane sempre più qualificate. Torniamo a parlare di domanda e offerta di lavoro. Si intersecano due annosi problemi: uno è di carattere demografico, perché purtroppo abbiamo meno giovani rispetto al passato. L’altra questione riguarda le competenze, perché è necessario orientare maggiormente le persone verso le professioni tecnico-scientifiche.

    Esiste ancora un numero troppo elevato di giovani che hanno terminato gli studi e non hanno un’occupazione e spesso ciò dipende da percorsi di studio non adeguati alla domanda. L’invito accorato alle famiglie è di spingere i ragazzi verso le professioni del futuro. Gli Its, ad esempio, rappresentano una grande chance per entrare nel mondo del lavoro. La ragione è semplice: sono percorsi di studio costruiti grazie alla collaborazione tra il sistema delle imprese e la Regione Emilia-Romagna».

     

    L’intervista integrale è su Gazzetta di Parma dell’8 settembre 2023

  • EIC ACCELERATOR: IL PROGETTO PALESTRE A SUPPORTO DELL’ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    EIC ACCELERATOR: IL PROGETTO PALESTRE A SUPPORTO DELL’ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    “IL PROGRAMMA EIC ACCELERATOR: il progetto Palestre a supporto dell’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna”

     

    Il 6 settembre 2023 Confindustria Emilia Area Centro ha organizzato a FARETE 2023,  in collaborazione con Confindustria, Confindustria Emilia-Romagna, APRE, ART-ER, Fondazione Giuseppina MAI, Fondimpresa, Obloo, il workshop “IL PROGRAMMA EIC ACCELERATOR: il progetto Palestre a supporto dell’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna”.

    Il workshop, nell’ambito delle attività di Enterprise Europe Network e del Digital Innovation Hub Emilia-Romagna, si è rivolto agli attori dell’ecosistema dell’innovazione regionale che supportano le startup.

    Sono state presentate le opportunità dello strumento EIC Accelerator di Horizon Europe e l’identikit delle aziende target, il supporto del Progetto Palestre ed EEN2EIC, i servizi disponibili in Emilia-Romagna per le startup.

     

    Per informazioni gli incubatori ed acceleratori d’impresa possono rivolgersi a:
    ricerca@confind.emr.it 

     

     

  • STRATEGIE INTERNAZIONALI DELLE IMPRESE ITALIANE |  NOTA DAL CSC – 9 SETTEMBRE 2023

    STRATEGIE INTERNAZIONALI DELLE IMPRESE ITALIANE | NOTA DAL CSC – 9 SETTEMBRE 2023

     

    L’aumento delle tensioni geopolitiche, la diffusione della pandemia e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno messo in evidenza le fragilità delle profonde interdipendenze produttive e di fornitura a livello globale e stanno spingendo le imprese verso una riconfigurazione delle catene di fornitura.

    Una survey condotta, nel 2021, dal Centro Studi Confindustria e Re4It (Reshoring for Italy) sulle strategie di offshoring e reshoring delle imprese manifatturiere italiane evidenzia un uso limitato del backshoring di produzione (totale o parziale), cioè di rientro in Italia di fasi produttive precedentemente localizzate all’estero, mentre è rilevante il backshoring di fornitura, come confermato anche dall’indagine condotta dal Centro Studi Tagliacarne-Unioncamere ad aprile 2023.

    Entrambe le indagini individuano nella maggiore resilienza, nella riduzione della distanza e nel miglioramento della qualità dei prodotti le principali ragioni di questa scelta su cui nei prossimi anni inciderà molto anche la necessità di aumentare la sostenibilità delle produzioni.

     

    Vai alla Nota integrale del CSC 

     

  • 26 E 27 OTTOBRE 2023 |  MEET IN ITALY FOR LIFE SCIENCES – B2B PER IMPRESE

    26 E 27 OTTOBRE 2023 | MEET IN ITALY FOR LIFE SCIENCES – B2B PER IMPRESE

     

    ll 26 e 27 ottobre 2023 si terrà la nona edizione di Meet in Italy for Life Sciences, principale appuntamento nazionale di matchmaking e di aggiornamento nell’ambito delle Scienze della Vita, organizzato da ALISEI, Cluster tecnologico nazionale delle Scienze della Vita che raggruppa le principali organizzazioni collegate al settore, in collaborazione e con il supporto della rete Enterprise Europe Network di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte.

    Nell’ambito dell’iniziativa sono previste due giornate di incontri di business on line tra operatori italiani e stranieri appartenenti alla filiera Life Sciences.

    L’iniziativa si rivolge a imprese, start-up, organizzazioni di ricerca pubblica e privata, investitori, cluster, agenzie per l’innovazione, organizzazioni collegate al settore scienze della vita, con focus su: dispositivi medici, farmaceutica, nutraceutica, ICT per la salute, biotecnologie e tutta la filiera correlata a questi settori.

    La partecipazione all’evento e la realizzazione degli incontri b2b è gratuita, previa registrazione entro il 19 ottobre 2023 tramite l’apposita piattaforma:   https://brokerage2023.mit4ls.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare dell’assistenza alla partecipazione.  

    Nelle otto precedenti edizioni dell’iniziativa sono stati oltre 2.800 i partecipanti, provenienti da 35 differenti Paesi. Per l’edizione 2023 sono già oltre 130 i partecipanti iscritti.

    In allegato una presentazione dell’iniziativa con alcune informazioni pratiche per la partecipazione.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel: +39 051 3399911
    e-mail: simpler@confind.emr.it 

  • ITALIAN FORUM ON INDUSTRIAL BIOTECHNOLOGY AND BIOECONOMY | 28 e 28 settembre 2023

    ITALIAN FORUM ON INDUSTRIAL BIOTECHNOLOGY AND BIOECONOMY | 28 e 28 settembre 2023

     

    Il 28 e 29 settembre 2023  si svolgerà a Firenze, presso Fondazione CR Firenze (Via Maurizio Bufalini, 6), la 13a edizione dell’”Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy”, iniziativa internazionale promossa da Assobiotec (Associazione Italiana per lo sviluppo delle biotecnologie, aderente a Federchimica),  Confindustria Toscana, Innovhub-SSI e il Circular Bioeconomy Cluster SPRING, che si pone l’obiettivo di portare all’attenzione del mercato le nuove tecnologie del settore.

    L’evento ha carattere internazionale e si rivolge ad aziende, start up, Università, centri di ricerca e altri soggetti interessati attivi nel settore della  bioeconomia, con particolare attenzione alla biotecnologia industriale e alla biotech bianca.

    Quest’anno l’edizione avrà uno specifico focus sulle soluzioni biotecniche applicate nei settori tessile e moda.

    Nelle due giornate i partecipanti potranno confrontarsi su tematiche focus dell’iniziativa, con convegni e sessioni di approfondimento e realizzare incontri individuali con potenziali partner.

    Per maggiori informazioni sul programma del Forum consultare il sito dedicato.

    Nelle due giornate del Forum IFIB 2023 la Rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, organizza un brokerage Event durante il quale sarà possibile realizzare incontri bilaterali sulla base di un’agenda pre-definita, finalizzati a sviluppare nuove opportunità di collaborazione tecnologica, commerciale e di ricerca.

    I temi specifici focus del brokerage event sono

    • Bioeconomy and circular economy
    • Bio-based industries
    • Agro-food
    • Marine biotechnology
    • White biotechnology

    La partecipazione all’evento e la realizzazione degli incontri b2b è gratuita, previa registrazione, entro il 29 settembre 2023, tramite l’apposita piattaforma: https://ifib-2023.b2match.io/

     

    Al momento della registrazione  è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del supporto alla partecipazione.

    In allegato una scheda con alcune informazioni utili alla registrazione e partecipazione.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel: +39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

     

  • CONGIUNTURA FLASH CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA – LUGLIO 2023

    CONGIUNTURA FLASH CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA – LUGLIO 2023

     

    Rallenta la crescita dell’economia italiana, sorretta dai servizi, ma frenata dai tassi elevati.

    L’inflazione è meno alta, ma le Banche Centrali alzano i tassi ai massimi, e il credito è in ripiegamento perché troppo caro.

    In Italia i servizi sono trainati dal turismo, l’industria è debole, le costruzioni in calo.

    Gli investimenti sono frenati, i consumi incerti, mentre l’export di beni è in riduzione.

    La Germania è in recessione, secondo i previsori sarà di breve durata.

    Gli USA restano in crescita, viceversa la Cina rischia la deflazione.
     

     

    Per leggere la Nota integrale del CSC
     

     

     

  • Regolamento Unione Europea “Imballaggi” – Focus a Bologna organizzato da Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro con UCIMA

    Regolamento Unione Europea “Imballaggi” – Focus a Bologna organizzato da Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro con UCIMA

     

    Focus a Bologna “Proposta di Regolamento dell’Unione europea sugli imballaggi e i rifiuti derivati. Prospettive e scenari futuri per le imprese”

     

    Si è svolto il 17 luglio 2023 a Bologna l’incontro di approfondimento sulla Proposta di Regolamento dell’Unione europea sugli imballaggi e i rifiuti derivati, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro con la collaborazione di UCIMA.

    La Proposta di Regolamento, in discussione al Parlamento europeo, rischia di produrre un impatto negativo sull’industria nazionale e dell’Emilia-Romagna: se il testo sarà approvato nella formulazione attuale ci saranno forti ricadute sia per le imprese produttrici, specie del settore del packaging e della plastica, sia per le utilizzatrici, a partire dal settore alimentare.  

    Confindustria, come affermato nella recente Audizione alla Camera dei Deputati, condivide lo spirito della proposta, volta a razionalizzare la produzione e gestione degli imballaggi e dei relativi rifiuti in un’ottica di promozione dell’economia circolare, ma sono molti gli aspetti valutati come critici nell’attuale testo del provvedimento, che rischia di danneggiare un intero sistema di eccellenza, con gravi e trasversali effetti sul sistema produttivo del Paese.

    «La norma sul riuso degli imballaggi rappresenta un’opportunità, se ben articolata, per affrontare il tema sostenibilità in modo omogeneo in tutta Europa – ha affermato Valter Caiumi, Presidente di Confindustria Emilia Area Centro -.  Riteniamo tuttavia che la proposta così come formulata oggi, al di là delle evidenti ricadute economiche negative sulla produzione europea, rischi di andare contro gli obiettivi del Green Deal, riportando indietro le lancette dell’orologio del riciclo e compromettendo la funzionalità degli imballaggi nel proteggere i prodotti. Per questo riteniamo importante promuovere confronti come quello di oggi dove produttori, distributori, Istituzioni condividono nel rispetto reciproco delle parti i nodi irrisolti delle odierne bozze di lavoro che, così come sono impostate ora, rischierebbero per molte categorie di beni di ridurre in modo significativo gli attuali standard di igiene, con ripercussioni sulla salute e sicurezza alimentare di tutti gli europei».   

    La proposta di Regolamento è stata illustrata dal Presidente UCIMA Riccardo Cavanna. “Noi non siamo contro il cambiamento  – ha dichiarato Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima . Il problema è che questo regolamento sta creando confusione. Noi abbiamo avuto sempre un ruolo da protagonisti nel portare la filiera a raggiungere importanti risultati in termini di circular economy, ma abbiamo bisogno di un approccio concreto e che valorizzi il percorso intrapreso finora. La fattibilità tecnica del nuovo regolamento non è un aspetto da poco e va valutata attentamente. Fare fronte comune tra Associazioni ha lo scopo di poter dar voce alle perplessità delle aziende e poter lavorare per la miglior soluzione possibile. L’obiettivo comune è la salvaguardia del nostro Pianeta”.

    «Al Parlamento europeo ha dichiarato l’on. Massimiliano Salini, Membro del Parlamento europeo   stiamo lavorando per riportare nei binari del buon senso il nuovo regolamento imballaggi proposto dalla Commissione europea. L’improvviso dietro-front sul riciclo non è giustificabile: guarda al passato, contrasta con l’innovazione e impone un modello di consumo a famiglie ed imprese. Una decisione che non tiene conto delle specificità industriali dei Paesi membri, cambiando incomprensibilmente un’impostazione consolidata. È sbagliato puntare tutto sul modello del riuso a discapito del riciclo: questa scelta vanificherebbe gli sforzi delle imprese italiane che, grazie alla loro straordinaria capacità di innovare, sono diventate un modello europeo superando un tasso di riciclo dei imballaggi pari al 70%, centrando con nove anni di anticipo gli obiettivi della Commissione. Ora quest’ultima vira incomprensibilmente sul riutilizzo, senza fornire analisi di impatto e aprendo paradossalmente a incrementi nel consumo di acqua ed energia che nuocerebbero all’ambiente. Siamo contrari anche ad una definizione restrittiva di “riciclo di alta qualità” e al “close loop recycling” che metterebbero fuori gioco intere filiere industriali». 

    «Le nostre imprese dimostrano una crescente attenzione all’ambiente – ha dichiarato durante la tavola rotonda Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna – ad esempio con l’etichettatura ambientale degli imballaggi, l’aumento di materiale riciclato e l’ecodesign. Ma l’attuale impostazione di questo Regolamento rischia di produrre effetti insostenibili sia dal punto di vista economico, con maggiori costi e oneri per le aziende e potenziali ricadute negative sui consumi, sia dal punto di vista tecnologico e logistico. Oltre al packaging, tra i settori emiliano-romagnoli interessati ci sono la filiera della plastica, con 7.800 imprese attive in regione e 117mila addetti, e il comparto alimentare che conta 4.600 aziende e 450mila addetti. Il divieto di utilizzo di numerosi tipi di imballaggi può inoltre creare ostacoli al commercio internazionale di settori fortemente esportatori come quelli coinvolti”.

    Alla tavola rotonda hanno preso parte anche l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali delle Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e il Group CEO del Gruppo Fabbri Stefano Pellegatta.

    «Noi non contestiamo gli obiettivi ambientali, che anzi sosteniamo fortemente – ha concluso Maurizio Marchesini, Vice Presidente Confindustria per le Filiere e le Medie imprese  -.  Contestiamo piuttosto l’impostazione ideologica della proposta di riforma della disciplina UE degli imballaggi, che, per come è concepita, rischia di danneggiare numerose filiere strategiche del tessuto economico italiano ed europeo. Infatti, riteniamo che orientare i consumi verso la promozione acritica delle filiere corte e a Km 0 (farm to fork), favorendo i prodotti sfusi e il riutilizzo degli imballaggi a danno del riciclo, sia in contrasto con propensione delle imprese italiane all’export (prodotti alimentari, bevande, cosmetica) e con le esigenze complessive del mondo agricolo, industriale e del commercio. L’Italia è leader in Europa di economia circolare e lo abbiamo dimostrato raggiungendo con 9 anni di anticipo gli obiettivi UE di riciclo al 2030 (ricicliamo il 73% di tutti gli imballaggi). Inoltre, una regolamentazione ad esclusivo favore del riuso a scapito del riciclo non limiterebbe l’impatto ambientale: in molti casi il riciclo dell’imballaggio monouso è l’opzione maggiormente sostenibile, perché prevede meno consumo di acqua e di energia, salvaguardando i problemi di igiene e di sicurezza. Riteniamo quindi che la Commissione europea debba indicare degli obiettivi, lasciando però alle imprese e alla loro capacità di innovare il modo di raggiungerli, applicando quella neutralità tecnologica che stiamo richiamando come necessaria in diversi ambiti».

     

    Uffici stampa

    Confindustria Emilia-Romagna
    Marina Castellano – comunicazione@confind.emr.it   – tel. 051 3399911 – cell. 338 9995290 – www.confind.emr.it

    Confindustria Emilia Area Centro
    Marco Taddei – Marianna Saguatti – comunicazione@confindustriaemilia.it – tel. 051 6317234 – cell. 337 1671285 www.confindustriaemilia.it

    UCIMA
    Anna Laura Mucci – annalaura.mucci@intono.it – tel. 059 740 0579 – cell. 346 3047944 – www.ucima.it

     

  • 17 LUGLIO 2023 |  INCONTRO “PROPOSTA DI REGOLAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DERIVATI”

    17 LUGLIO 2023 | INCONTRO “PROPOSTA DI REGOLAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DERIVATI”

     

    INCONTRO “PROPOSTA DI REGOLAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DERIVATI” | 17 luglio 2023

     

    Lunedì 17 luglio 2023 alle ore 10.30 si terrà a Bologna, in via San Domenico 4, un incontro di approfondimento sul tema

    PROPOSTA DI REGOLAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DERIVATI

    organizzato da Confindustria Emilia-Romagna assieme a Confindustria Emilia Area Centro e in collaborazione con UCIMA.

    La Proposta di Regolamento, attualmente in discussione al Parlamento europeo, ha l’obiettivo – previsto dal Green Deal e dal Piano d’azione per l’economia circolare – di ridurre le emissioni di CO2, la produzione di rifiuti e l’utilizzo di materie prime.  In particolare, il Regolamento intende ridurre i rifiuti da imballaggio, favorendone tra l’altro il riuso, promuovere il riciclo e diminuire il fabbisogno di risorse naturali primarie.

    Dopo un saluto introduttivo del Presidente di Confindustria Emilia Area Centro Valter Caiumi interverrà il Presidente di UCIMA Riccardo Cavanna.

    Alla tavola rotonda parteciperanno l’on. Massimiliano Salini, Membro del Parlamento europeo, la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi, l’Assessore allo Sviluppo Economico, Green Economy, Lavoro, Formazione e Relazioni Internazionali della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e il Group CEO del Gruppo Fabbri Stefano Pellegatta.

    Concluderà l’incontro il Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie imprese Maurizio Marchesini.

    Sarà un momento di confronto tra le imprese e il legislatore europeo su un dossier molto importante e potenzialmente impattante per un settore strategico per la nostra regione.

     

    Per aderire:
    c.lertora@confindustriaemilia.it

     

  • FONDO SIMEST PER LE IMPRESE ALLUVIONATE ESPORTATRICI

    FONDO SIMEST PER LE IMPRESE ALLUVIONATE ESPORTATRICI

     

    Per consentire la tempestiva ripresa delle attività economiche, SIMEST ha deciso di erogare un contributo alle imprese esportatrici con sede operativa o unità locali nei territori colpiti dagli eventi alluvionali finalizzato all’indennizzo dei comprovati danni diretti subiti, attestati da una perizia asseverata.

    Nel webinar organizzato il 20 giugno da Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Romagna, in collaborazione con SIMEST, sono stati illustrati i passaggi utili per la presentazione della domanda per il Fondo per l’indennizzo dei danni materiali diretti subiti dalle imprese esportatrici localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali, nonché i requisiti necessari per la richiesta dei contributi.

    A questo link si può visionare una scheda Simest di presentazione della misura.

    La dotazione complessiva prevista dal fondo (contributi a fondo perduto) è di 300 milioni di euro. L’importo massimo del contributo per singola impresa è di 1,5 milioni di euro. Il Fondo sarà aperto alle domande delle imprese a partire dal 26 Giugno e resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse.

    SIMEST attiva, contemporaneamente a questo Fondo, la possibilità, per le imprese dei territori colpiti, di richiedere la sospensione fino al 31 dicembre 2023 dei pagamenti in quota capitale e interessi sui finanziamenti in essere a valere sul Fondo 394 e sulla misura PNRR/Fondo 394, ferma restando la durata massima del finanziamento concesso. Sospesi inoltre fino al 31 agosto 2023 i termini dei procedimenti amministrativi per i finanziamenti in essere.

    Nei prossimi mesi il pacchetto di misure SIMEST a sostegno delle imprese prevederà un’ulteriore una riserva di 400 milioni di euro (per finanziamenti agevolati più quote a fondo perduto ed esenzione delle garanzie) per l’accesso agli strumenti del Fondo 394 Simest dedicati all’internazionalizzazione, destinati non solo alle imprese esportatrici delle aree colpite ma anche a tutte le aziende del sistema produttivo locale.

     

    Per informazioni
    lpiraccini@confindustriaromagna.it – internazionale@confind.emr.it