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Categoria: Economia

  • DISPOSITIVI MEDICI IN EMILIA-ROMAGNA: 502 AZIENDE, 17.000 OCCUPATI E 130 MILIONI IN RICERCA

    DISPOSITIVI MEDICI IN EMILIA-ROMAGNA: 502 AZIENDE, 17.000 OCCUPATI E 130 MILIONI IN RICERCA

     

    Presentati i dati del settore per i 40 anni di Confindustria dispositivi medici. L’Emilia-Romagna si distingue per innovazione, competenze e inclusività, con il distretto di Mirandola come punto di riferimento globale

    Sono 502 le aziende del settore dei dispositivi medici che operano in Emilia-Romagna, con quasi 17.000 occupati, di cui il 51,6% altamente qualificati. Questo territorio si distingue non solo per l’elevata produzione, che raggiunge circa 660 milioni di euro l’anno con il 68% delle aziende, ma anche per la sua capacità di innovare e attrarre talenti. Nel 2023, la regione ha investito circa 130 milioni di euro in Ricerca&Sviluppo (R&S), pari al 12,9% degli investimenti nazionali nel settore. Con il 10,8% delle imprese italiane del settore e il 13% degli occupati a livello nazionale, l’Emilia-Romagna si afferma come un polo strategico per l’industria dei dispositivi medici. Ciò che rende unica questa regione non sono solo i numeri, ma la straordinaria concentrazione di competenze professionali: più della metà degli occupati nel settore è laureato (51,6%) e l’8,6% lavora in attività di R&I. Inoltre, il 44% della forza lavoro è rappresentato da donne, un dato che sottolinea l’inclusività e la diversità del comparto.

    Questi, in sintesi, i dati presentati il 21 maggio 2025 a Modena all’incontro “Emilia-Romagna: territorio di eccellenza e innovazione nel settore dei dispositivi medici”, organizzato in collaborazione con Confindustria, Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Emilia Area Centro e Biomedical Valley con la presenza, tra gli altri, di Stefano Cavedagna, Membro del Parlamento UE; Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione E-R; Massimo Fabi, Assessore alle politiche per la salute della Regione E-R; Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento della programmazione dei dispositivi medici del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale, Ministero della Salute; Gian Carlo Muzzarelli, Presidente IV Commissione, Politiche per la salute e Politiche sociali, Assemblea Legislativa Regione E-R.

    “Quello del biomedicale di Mirandola – ha dichiarato Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e ricerca – è un distretto di valenza internazionale che vanta competenze eccezionali. Parliamo di un territorio attrattivo per gli investimenti, ma anche per le teste, grazie alla possibilità di relazionarsi con i talenti dell’università, dell’ambito sanitario, di quello ingegneristico, di quello tecnico-scientifico del tecnopolo. Un vero ecosistema di innovazione capace di mettere insieme ricerca, prototipazione e industrializzazione e che, grazie all’altissima qualità, è arrivato ad esportare l’80% della produzione, consolidando così relazioni strutturali con il mondo. Un esempio virtuoso di sistema integrato fra pubblico e privato, per la crescita e la competitività della nostra regione e del nostro Paese, che porta un grande valore aggiunto e tanta occupazione di qualità”.

    “Abbiamo scelto l’Emilia-Romagna per inaugurare il roadshow ‘Insieme per un Paese in salute’, progetto che celebra i 40 anni di Confindustria Dispositivi Medici – ha dichiarato Nicola Barni, Presidente di Confindustria dispositivi medici -, perché questo territorio rappresenta un’eccellenza nel panorama dell’innovazione delle tecnologie mediche. Inoltre, il distretto di Mirandola, noto come la ‘Silicon Valley italiana del biomedicale’, è un punto di riferimento globale grazie alla presenza di aziende leader e alla sinergia con università e centri di ricerca. Qui nascono idee, start-up e PMI innovative che si trasformano in realtà industriali solide, contribuendo a una produzione di tecnologie avanzate al servizio della salute di tutti. Nonostante le sfide, come terremoti, pandemia e alluvioni, l’Emilia-Romagna ha continuato a dimostrare una straordinaria capacità di resilienza e innovazione, incarnando i valori che vogliamo celebrare con questo anniversario”.

    “Non è un caso che Confindustria dispositivi medici abbia avviato nella nostra regione le celebrazioni del proprio 40ennale – ha dichiarato Annalisa Sassi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna –.  Le imprese di questo comparto trovano in Emilia-Romagna una delle regioni più innovative e dinamiche del Paese, con un tessuto vivace di relazioni strategiche tra le imprese, alte competenze professionali e grande attitudine alla ricerca e alla presenza sui mercati esteri”.

    “I dati presentati durante il convegno – ha dichiarato Marco Fantoni, Presidente della Filiera Salute di Confindustria Emilia Area Centro – mostrano, ancora una volta, come il modello Emilia, basato sulle filiere, sia innovativo e resiliente e come questa regione sia locomotiva trainante della manifattura italiana; e il Distretto Biomedicale di Mirandola ne è un chiaro esempio. E qui che, all’inizio degli anni ’60, in un’area poco più estesa di 25 kmq, veniva creato, da un’intuizione geniale di un grande imprenditore, Mario Veronesi, quello che oggi è il primo comparto industriale, a livello europeo, per la produzione di dispositivi medici. Un modello produttivo che si caratterizza per l’elevata innovazione e competitività, con una forte vocazione all’export, ma che, al contempo, ha radici profonde radicate nel tessuto imprenditoriale locale, fatto di know-how e competenze uniche al mondo”.

     

  • INNOVAT&MATCH 2025 | INCONTRI INDIVIDUALI ON LINE IN OCCASIONE DI R2B DAL 24 AL 26 GIUGNO 2025

    INNOVAT&MATCH 2025 | INCONTRI INDIVIDUALI ON LINE IN OCCASIONE DI R2B DAL 24 AL 26 GIUGNO 2025

     

    Confindustria Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, organizza l’evento di matchmaking “Innovat&Match 2025”, giunto alla 19esima edizione, che si svolgerà esclusivamente in modalità on line dal 24 al 26 giugno 2025.

    L’iniziativa, che si colloca nel contesto di Research2BusinessSalone internazionale della ricerca e delle competenze per l’innovazione, prevede tre giorni di incontri individuali on line, finalizzati a creare opportunità di partnership e collaborazioni in ambito commerciale, tecnologico,  di ricerca e progettuale a livello internazionale tra aziende, start up, centri di ricerca, investitori, attori dell’ecosistema dell’innovazione, istituzioni e stakeholder.

    I temi focus dell’edizione 2025 sono:

    • BIOECONOMY 
    • BUILDING AND HERITAGE
    • CITIES, COMMUNITIES AND CREATIVITY
    • DIGITAL AND DEEP TECH
    • ENERGY AND CLEAN TECH
    • HEALTH AND BIOTECH
    • MECH AND AEROSPACE

     

    Per maggiore dettaglio sulle tematiche consultare la pagina dedicata

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 23 giugno 2025 tramite l’apposita piattaforma on line: https://www.b2match.com/e/innovatmatch-2025/components/54545

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per poter beneficiare del supporto gratuito alla partecipazione.

    La scorsa edizione ha visto il coinvolgimento di oltre 250 partecipanti provenienti da 28 Paesi.

     

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato una scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni

    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel +39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

     

  • DEMO DAY DEL PROGETTO GROWER LEAGUE | 26 MAGGIO 2025 A REGGIO EMILIA

    DEMO DAY DEL PROGETTO GROWER LEAGUE | 26 MAGGIO 2025 A REGGIO EMILIA

     

    Lunedì 26 maggio si terrà a Reggio Emilia il Demo Day del progetto GrowER League, organizzato dai Giovani Imprenditori in partnership con Intesa Sanpaolo. 

    L’incontro, promosso in collaborazione con Fondazione REI e Tech-up Accelerator, si terrà alle ore 17.45 presso la sede del Tech-up Accelerator in piazzale Europa 4/a.

    Il progetto GrowER League, che promuove la cultura dell’innovazione aperta nelle imprese emiliano-romagnole, stimolando le aziende a collaborare con startup innovative e scaleup ad alto potenziale.

    Quest’anno l’iniziativa, realizzata con il supporto della società Growix, è dedicata al settore climate-tech.  Le startup e scaleup selezionate sono:

    . AWorld, una piattaforma di People Engagement per coinvolgere dipendenti, clienti, consumatori sulla cultura della sostenibilità e raggiungere i target ESG

    . ESGeo, un servizio di governance digitale ESG che copre l’intero processo della sostenibilità aziendale, dalla raccolta dei dati alla predisposizione del progetto di Report di Sostenibilità, fornendo il monitoraggio attivo degli impatti ESG

    . MiPU, una piattaforma software con più di 200 algoritmi pensati per i processi di produzione, manutenzione, gestione della qualità e dell’efficienza energetica, e una scuola della fabbrica e della città predittive

    . UTwin, una soluzione software che consente di avere accesso ai dati di immobili in modo intuitivo e centralizzato, consente a proprietari e gestori immobiliari di prendere decisioni basandosi sui dati, riducendo così i costi, migliorando le attività di gestione e mitigando i rischi.

     

    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://growerleague.it/

     

  • CONFINDUSTRIA, MEF E AGENZIA ENTRATE LANCIANO “PATTI CHIARI, PER IMPRESE FORTI” – A Bologna la prima tappa del roadshow sull’adempimento collaborativo

    CONFINDUSTRIA, MEF E AGENZIA ENTRATE LANCIANO “PATTI CHIARI, PER IMPRESE FORTI” – A Bologna la prima tappa del roadshow sull’adempimento collaborativo

     

    A Bologna la prima tappa del roadshow sull’adempimento collaborativo

    Si è tenuto il 9 maggio a Bologna, presso Confindustria Emilia Centro, il primo appuntamento di “Patti chiari, per imprese forti”, ciclo di eventi promosso da Confindustria, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia delle Entrate per far conoscere l’istituto dell’adempimento collaborativo alle imprese italiane. In Emilia-Romagna dal prossimo anno saranno circa 500 le aziende in possesso dei requisiti per accedere al regime (volume d’affari di almeno 500 milioni di euro), che diventeranno quasi 1.400 a partire dal 2028, quando la soglia di accesso scenderà a 100 milioni. Il roadshow prevede nei prossimi mesi una serie di date in tutta Italia e offre una panoramica su vantaggi, modalità di adesione e modelli di successo in vista del progressivo ampliamento della platea potenziale nei prossimi anni.

    Alla giornata hanno partecipato il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, il Comandante Interregionale dell’Italia centro settentrionale della Guardia di Finanza, Fabrizio Cuneo e la presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi.

    Adempimento collaborativo: patti chiari, per imprese forti – Il titolo dell’iniziativa esprime il principio fondante dell’adempimento collaborativo: promuovere una relazione trasparente e strutturata tra imprese e Amministrazione finanziaria, basata sul confronto preventivo, sulla fiducia reciproca e sulla certezza del diritto. Il format degli incontri prevede una prima sessione di presentazione dell’istituto, seguita da una tavola rotonda sugli aspetti più operativi con i rappresentanti delle istituzioni, delle categorie professionali e delle imprese sul territorio. Al panel di oggi, moderato dal vicedirettore del Sole 24 Ore, Jean Marie Del Bo, hanno preso parte, tra gli altri, Luigi Vinciguerra, Capo del III Reparto della Guardia di Finanza, Elbano De Nuccio, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, Vittorio Minervini, Coordinatore della Commissione Diritto tributario del Consiglio nazionale forense, oltre ai responsabili fiscali di primarie realtà economiche italiane.

    L’adempimento collaborativo in breve – L’istituto dell’adempimento collaborativo, noto anche come cooperative compliance, è stato introdotto in Italia (Dlgs n. 128/2015) con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di cooperazione trasparente e preventiva tra fisco e contribuenti. Rivolto alle imprese dotate di un sistema strutturato di gestione e controllo del rischio fiscale, prevede un dialogo costante finalizzato a individuare e risolvere in anticipo le potenziali situazioni di rischio, contribuendo così a rafforzare la certezza del diritto e l’affidabilità del sistema tributario. La soglia dimensionale per l’accesso è stata negli anni progressivamente ridotta fino a includere, dal 2024, i soggetti con volume d’affari di almeno 750 milioni di euro, 500 milioni dal 2026 e di almeno 100 milioni di euro a partire dal 2028, quando la platea potenziale sarà di oltre 11mila aziende a livello nazionale.

    Le prossime date – Gli incontri, organizzati in collaborazione con le Associazioni territoriali di Confindustria, toccheranno le principali città italiane. Prossimo appuntamento il 20 maggio a Venezia. Il ciclo di iniziative si concluderà a settembre, con l’ultima tappa in programma a Milano.

     

  • 20 MAGGIO 2025 |  WEBINAR SUL BANDO REGIONALE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI

    20 MAGGIO 2025 | WEBINAR SUL BANDO REGIONALE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI

     

    Webinar “IL BANDO REGIONALE PER LA PROMOZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI NEL SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE”
    Martedì 20 maggio 2025 ore 10.00 

     

    Il 20 maggio alle ore 10.00 Confindustria Emilia-Romagna organizza, nell’ambito delle attività di Enterprise Europe Network e del Digital Innovation Hub Emilia-Romagna, in collaborazione con le Associazioni Territoriali Confindustria Piacenza, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Emilia Area Centro, Confindustria Romagna, il webinar “IL BANDO REGIONALE PER LA PROMOZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE E LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI NEL SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE”.

    Il webinar è dedicato ad approfondire contenuti e finalità del bando regionale che sostiene investimenti che promuovano l’economia circolare e riducano la produzione di rifiuti, incentivando il riuso e il riciclo all’interno delle filiere produttive regionali, nell’ambito delle attività produttive appartenenti alle diverse filiere regionali e con una particolare attenzione a quella della moda.

    In particolare il bando finanzierà investimenti materiali e immateriali finalizzati a:

    • progettare e produrre prodotti, materiali e imballaggi ecocompatibili o interventi per prolungarne il ciclo di vita e/o ridurre l’uso di materie prime e rifiuti (azione 1.3.1);
    • valorizzare gli scarti di lavorazione/produzione come sottoprodotti o creare nuovi impianti o potenziare quelli esistenti per il riutilizzo e riciclo dei rifiuti e la produzione di “end of waste” (azione 2.6.1).

    Il bando, che si aprirà dal 26 maggio al 26 giugno 2025 con valutazione a graduatoria, avrà una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro. Possono partecipare soggetti economici di qualsiasi forma giuridica, sia imprese iscritte al registro delle imprese che altri soggetti iscritti al REA.

     

    Per iscrizioni: in allegato programma

    Per informazioni: ricerca@confind.emr.it

     

  • 15 MAGGIO 2025 |  WEBINAR SUL BANDO REGIONALE PER LE IMPRESE SULLE TECNOLOGIE STRATEGICHE

    15 MAGGIO 2025 | WEBINAR SUL BANDO REGIONALE PER LE IMPRESE SULLE TECNOLOGIE STRATEGICHE

     

    Il 15 maggio alle ore 10.00 Confindustria Emilia-Romagna organizza, nell’ambito delle attività di Enterprise Europe Network e del Digital Innovation Hub Emilia-Romagna e in collaborazione con le Associazioni Territoriali Confindustria Piacenza, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Emilia Area Centro, Confindustria Romagna, il webinar “IL BANDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO DI INVESTIMENTI PRODUTTIVI E PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO DELLE IMPRESE NELL’AMBITO DELLA PIATTAFORMA PER LE TECNOLOGIE STRATEGICHE (STEP)”.

    Il webinar è dedicato ad approfondire contenuti e finalità del bando regionale che sostiene le imprese operanti nei tre ambiti STEP –tecnologie digitali e deep techtecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, biotecnologie – per favorire lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie critiche (azione 1.6.1) e promuovere attività di ricerca e innovazione con TRL alto funzionali alle stesse (azione 1.6.2).

    In particolare il bando finanzierà investimenti materiali e immateriali e, se direttamente collegate, attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che introducano innovazioni significative e/o contribuiscano a ridurre o prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione Europea.

    Il bando, che si aprirà dal 20 maggio al 19 giugno 2025 con valutazione a graduatoria, avrà una dotazione finanziaria complessiva di 30 milioni di euro. Possono presentare domanda imprese di qualsiasi dimensione nella forma giuridica delle società di capitali.

     

    Per iscrizioni: in allegato programma 

    Per informazioni: ricerca@confind.emr.it

     

  • Matchmaking@GITEX EUROPE |  INCONTRI B2B START UP, TECNOLOGIA E DIGITALE DAL 21 AL 27 MAGGIO 2025

    Matchmaking@GITEX EUROPE | INCONTRI B2B START UP, TECNOLOGIA E DIGITALE DAL 21 AL 27 MAGGIO 2025

     

    Confindustria Emilia-Romagna promuove, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, l’iniziativa “Matchmaking@GITEX EUROPE” connessa all’evento GITEX EUROPE di Berlino, dedicato a start up, tecnologia e digitale.

    A GITEX EUROPE parteciperanno 1.400 espositori, tra cui 750 startup e 500 investitori che faranno di Berlino, nelle giornate dell’evento, la piattaforma più importante per il settore tecnologico, dove sarà possibile esplorare innovazioni all’avanguardia in settori come AI e Cloud, Deep Tech, Spazio e Quantum, Green Tech, Cybersecurity, Banche e Asset Digitali, Edtech, Telecomunicazioni, Retail e Commercio.

    L’evento di matchmaking si terrà in formato ibrido:

    • dal 21 al 23 maggio sarà possibile realizzare incontri in presenza a Berlino, secondo un’agenda predefinita, nell’ambito della fiera in uno spazio dedicato (INVESTORS LOUNGE Hall 4.2 @Messe Berlin)
    • dal 26 al 27 maggio sarà possibile realizzare incontri on line, secondo un’agenda predefinita, tramite il sistema di videoconferenza integrato nella piattaforma stessa di registrazione all’evento: https://gitex-2025.b2match.io/

    Durante queste giornate le aziende (sia buyer sia fornitori) potranno incontrare partners internazionali in fiera e/o on line, seconda un’agenda predefinita, per valutare ed avviare nuove opportunità di business e collaborazione.

    Temi Focus

    • AI/Robotics
    • Cloud Computing, Data, IoT
    • Consumer Electronics
    • Cybersecurity
    • Digital Cities
    • Finance & Digital Assets
    • Health Tech
    • Future Mobility & UAV
    • Intelligent Connectivity & Telecom
    • Science & Tech
    • Sustainability Tech

     

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro il 27 maggio 2025 tramite la piattaforma  https://gitex-2025.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del supporto alla partecipazione.

    Per saperne di più sulle modalità di iscrizione in allegato una scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni

    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel: +39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

     

  • LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA PER FRONTEGGIARE LA SICCITÀ E LE CALAMITÀ NATURALI

    LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA PER FRONTEGGIARE LA SICCITÀ E LE CALAMITÀ NATURALI

     

    Le proposte di Confindustria Emilia-Romagna per fronteggiare la siccità e le calamità naturali.
    Gestire le risorse idriche anche attraverso una nuova governance dei corsi d’acqua

     

    14 aprile 2025  –   Confindustria Emilia-Romagna ha presentato oggi a Bologna un’analisi sul tema delle infrastrutture idriche e delle competenze amministrative e gestionali dei corsi d’acqua in regione.  Obiettivo del convegno “Verso il nuovo Piano di Tutela delle Acque attraverso un nuovo modello di gestione”  è stato fare il punto sulle possibili soluzioni per una corretta gestione delle risorse idriche, nell’ottica di fronteggiare la siccità e le calamità naturali anche attraverso nuovi modelli di governance.

    «La gestione dell’acqua – ha affermato la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi  –   rappresenta un fattore fondamentale per lo sviluppo e la competitività del territorio, della società e del sistema produttivo. Sinora il tema è stato gestito con un approccio ordinario perché non si erano verificate situazioni di grave rischio, ma da un lato le recenti alluvioni e dall’altro la siccità hanno messo in luce la necessità di realizzare in tempi brevi un piano di interventi infrastrutturali. La visione di futuro che vogliamo costruire per l’Emilia-Romagna passa anche da una nuova ed efficace gestione della risorsa idrica. Per questo proponiamo alla Regione di avviare una stagione concreta di investimenti che metta in sicurezza il territorio, le popolazioni e le imprese».

    Le conclusioni dell’incontro sono state tratte dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale«Nei giorni immediatamente antecedenti alle alluvioni di maggio 2023 – ha dichiarato – il Governo Meloni aveva giustamente provveduto alla nomina del commissario straordinario alla scarsità idrica, in quanto eravamo in una vera e propria situazione di emergenza. Questa emblematica concomitanza ci richiama però all’esigenza di mettere in campo una nuova strategia che tenga insieme tutti gli aspetti legati al ciclo idrico, la valorizzazione di ogni risorsa disponibile, investimenti su risparmio e riuso, opere per la sicurezza del territorio. Come Regione Emilia-Romagna accogliamo con favore lo spirito di collaborazione di Confindustria e mi sento di dire che siamo in sintonia rispetto agli obbiettivi. Sulla sicurezza come Regione abbiamo raddoppiato le risorse e aspettiamo a giorni la definizione del nuovo decreto da parte del governo, sul Piano di tutela delle acque dobbiamo segnare una svolta e sono certo che la comunità emiliano-romagnola saprà essere all’altezza della sua storia».

    Gli studi commissionati da Confindustria Emilia-Romagna hanno evidenziato come l’Emilia-Romagna sia particolarmente interessata dall’alternanza di alluvioni e inondazioni a momenti di siccità e carenza idrica stia diventando. Questo fenomeno fa sì che i terreni non siano in grado di assorbire in poco tempo e tutta insieme l’acqua di cui hanno bisogno.  L’aumento della subsidenza, fenomeno naturale in un territorio pianeggiante, rischia di avere effetti molto dannosi se non si interviene preventivamente con azioni di controllo e gestione.  Da qui l’esigenza della regimazione delle acque superficiali.

    All’emergenza idrica è collegata la siccità, che impatta negativamente sull’agricoltura, sulla portata dei corsi d’acqua e sulla ricarica delle falde sotterranee che si abbassano.  Circa il 70 per cento delle acque utilizzate in regione proviene dal Po e in parte da corsi d’acqua appenninici: una quantità importante che sostituisce le acque piovane non sufficientemente trattenute tramite invasi.

    In particolare l’area nord dell’Emilia-Romagna è la più critica sotto il profilo della siccità: ciò è dovuto alla scarsità di infrastrutture di raccolta delle acque, che sono state viceversa costruite negli anni in Romagna e nel territorio bolognese. Dagli anni Settanta ad oggi stata realizzata solo un’opera di rilievo rispetto alle decine pianificate o ipotizzate, la diga di Ridacoli, che ancora oggi rappresenta un caso di eccellenza per visione ed efficacia.  Lo studio di Confindustria sottolinea la necessità di progettare una nuova rete scolante attraverso opere di ingegneria idraulica delle acque di superficie che tenga conto delle nuove altimetrie e pendenze dovute ai deficit sotterranei.

    L’analisi di Confindustria regionale ha poi evidenziato come ci siano diverse criticità nel sistema di gestione delle risorse idriche, legate soprattutto alla complessità normativa e alla sovrapposizione di competenze legislative e amministrative tra i vari livelli di governo tra Stato, Regioni, enti pubblici e privati.

    Ad oggi il quadro normativo a livello nazionale e regionale è troppo articolato e rende complesso l’operato di enti pubblici e privati.  Le difficoltà sono evidenti durante gli eventi emergenziali, che mettono in luce la scarsa preparazione delle strutture di contenimento e di gestione.  Occorre avviare una riflessione volta ad una riforma legislativa che chiarisca le competenze di ciascun attore pubblico e privato nella gestione delle risorse idriche.  È opportuno da un lato ripartire dall’applicazione diretta delle normative nazionali per centralizzare la gestione a livello regionale, permettendo alla Regione di definire piani, procedure e interventi operativi senza la frammentazione delle competenze, e dall’altro rivedere il modello di governance in Emilia-Romagna con una gestione integrata e snella, in grado di evitare l’allocazione delle competenze su troppi livelli amministrativi.  Ed è indispensabile creare un sistema più efficace per gestire le emergenze idriche attraverso politiche di prevenzione e una più adeguata dotazione infrastrutturale.

    Lo studio sulle infrastrutture idriche è stato illustrato da Giovanni Martinelli, ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e dal geologo Andrea Dadomo. Il Vice Direttore di Confindustria Emilia-Romagna Gianluca Rusconi ha presentato lo studio sulla governance dei fiumi.

    Alla tavola rotonda, moderata dal Vicedirettore del Resto del Carlino QN Valerio Baroncini, sono intervenuti l’Assessora all’Ambiente, Programmazione Territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, il Presidente e Amministratore Delegato di Pizzoli SpA Nicola Pizzoli, il Presidente di Romagna Acque – Società delle Fonti SpA Tonino Bernabè, il Presidente di AIPo-Agenzia Interregionale per il Fiume Po Gianpaolo Bottacin e il Presidente di ANBI-Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue Francesco Vincenzi.

     

    Vai al testo integrale dello studioVerso il nuovo Piano di tutela delle acque, Le proposte dell’industria

    Vai al testo integrale dello studio Competenze legislative e amministrative per la tutela delle risorse idriche dell’Emilia-Romagna

     

     

  • CONVEGNO “INTEGRAZIONE ECONOMICA FRANCIA-ITALIA” PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

    CONVEGNO “INTEGRAZIONE ECONOMICA FRANCIA-ITALIA” PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

     

    Aerospazio e agroalimentare, l’asse Italia-Francia passa per l’Emilia-Romagna

    Un confronto diretto tra Istituzioni, imprese e attori dell’innovazione, per rafforzare la collaborazione economica tra Francia e Italia, a partire dall’Emilia-Romagna. È questo l’obiettivo del convegno “L’innovazione al servizio dell’integrazione economica tra Emilia-Romagna e Francia” che si è svolto a Bologna il 3 aprile 2025, presso Bologna Business School.

    Promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dal Consolato Generale di Francia a Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio Francese in Italia e Business France, l’evento è stato organizzato con il supporto di RPLT RP legalitax.

    La Francia è il secondo partner commerciale dell’Emilia-Romagna, con un interscambio commerciale di 13 miliardi di euro, sostenuto da quasi 9 miliardi di export e oltre 4 miliardi di import (dati 2024). E lo stesso posizionamento si ritrova anche a livello nazionale, con un interscambio tra Italia e Francia che sfiora i 110 miliardi di euro. All’integrazione commerciale si affianca una presenza imprenditoriale strutturata. In Emilia-Romagna operano 145 imprese a capitale francese, con un fatturato aggregato di oltre 9,2 miliardi di euro. Parallelamente, sono 257 le imprese emiliano-romagnole che controllano 372 società attive in Francia, per un fatturato complessivo di quasi 50 miliardi di euro (fonte Unioncamere Emilia-Romagna).

    L’incontro si è aperto con una sessione plenaria istituzionale che vedrà la partecipazione dell’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, della Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi, nonché del Vicepresidente della Regione Vincenzo Colla e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.

    La Presidente Sassi ha recentemente richiamato l’urgenza di «ricreare un clima di fiducia per fare ripartire gli investimenti», sottolineando l’importanza di un impegno condiviso tra istituzioni e imprese per affrontare le trasformazioni in atto. Un messaggio in linea con lo spirito del convegno, che punta a valorizzare la complementarità produttiva europea e a rafforzare le sinergie industriali e tecnologiche.

    A seguire, due sessioni parallele hanno messo a confronto imprese, manager ed esperti su due ambiti: la new space economy e l’agroalimentare.

    Tra le realtà coinvolte Airbus, Leonardo, Dassault Systèmes, Sitael, Poggipolini, Curti, Bercella – protagonisti nel comparto spaziale – e grandi nomi del settore agroalimentare come Granarolo, Danone, Carrefour, Eridania, Lactalis, Unitec.

    Un’occasione per rafforzare la collaborazione tra attori pubblici e privati, promuovere nuove progettualità e consolidare il ruolo dell’Emilia-Romagna come territorio chiave per l’innovazione e la cooperazione europea.

    La partecipazione è gratuita.

     

    Programma: www.rplt.it/convegno-italia-francia-bbs