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Categoria: Economia

  • ELEZIONI REGIONALI 2024 |  LE PROPOSTE DEGLI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA

    ELEZIONI REGIONALI 2024 | LE PROPOSTE DEGLI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    Domenica 17 e lunedì 18 novembre 2024 l’Emilia-Romagna è andata alle urne per eleggere il nuovo Presidente e i componenti dell’Assemblea legislativa della Regione.

    Gli imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna hanno realizzato l’analisi “Sfide e priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna”, che ha individuato i dieci macro-temi Innovazione, Sostenibilità, Sanità e welfare, Abitare, Capitale umano, Semplificazione, Logistica e trasporti, Filiere e internazionalizzazione, Transizione energetica, Infrastrutture,  declinati in quattro percorsi di sviluppo:
    Innovazione e competitività: Il Laboratorio del domani
    Infrastrutture e territorio: connessione mobilità e opportunità
    Capitale umano e benessere: formare, vivere, crescere
    Sostenibilità e transizione: energie per crescere.

     

    Circa il tema Innovazione e competitività gli obiettivi in sintesi sono:

    . sostenere le PMI, accompagnandole nella transizione digitale, favorendo la nascita di start up innovative
    . accesso a nuove infrastrutture e servizi digitali facilitato a beneficio del pubblico e delle imprese, sfruttando il potenziale computazionale presente in regione
    . ecosistema regionale dell’innovazione semplificato razionalizzando la governance e organizzandola per filiere produttive
    . verticalità tematica da recuperare nei tavoli di confronto pubblico-privato per promuovere l’evoluzione, la riconversione e l’innovazione in alcuni settori strategici come automotive, aerospazio, ceramica, tessile/abbigliamento, materie plastiche)
    . fronteggiare le sfide sociali del futuro con l’adozione di innovazioni tecnologiche e di processo (innovazione sociale, HPC/AI e life sciences).

     

    Per Infrastrutture e Territorio connesso:

    . reti di collegamento autostradale e ferroviario da completare e integrare per aumentarne la capillarità sul territorio, anche nelle aree di prossimità
    . definire il Piano Strategico sulla logistica
    . riqualificazione aree industriali
    da semplificare. Rivedere radicalmente gli approcci e la normativa per gli interventi di rigenerazione/riqualificazione urbana
    . nuovi investimenti e insediamenti produttivi:
    occorre accrescere e consolidare la capacità di attrazione
    . lavori pubblici: istituire una funzione/delega dedicata a garanzia di maggiore efficacia nell’implementazione di funzioni e competenze per infrastrutture di rilievo regionale
    . potenziare il trasporto pubblico locale, specie ferroviario, per migliorare ulteriormente l’offerta ai cittadini
    . rete aeroportuale regionale: avviare un percorso di analisi per l’ottimizzazione adeguandola al ruolo di crocevia che la regione occupa in Italia e in Europa

     

    Il percorso Capitale Umano e Benessere si pone come obiettivi:

    . modello sanitario regionale riorganizzato ed adattato alle esigenze del futuro, migliorando efficacia ed efficienza delle prestazioni
    . assistenza sanitaria ottimale e accessibile garantito da sistema di cura alla persona dove pubblico e privato accreditato intervengano in modo integrato
    . revisione dei criteri di suddivisione del Fondo sanitario nazionale – che deve essere basata sulla reale entità delle prestazioni erogate – e promuovere una spending review regionale
    . occupazione femminile favorita dall’accesso a nidi e scuole dell’infanzia pubblici allargata
    . Piano Casa: accrescere la disponibilità di alloggi per famiglie, studenti e lavoratori
    . cittadini stranieri: gestire attivamente il fenomeno e migliorare integrazione e coinvolgimento sperimentando nuove forme di accoglienza
    . orientamento formativo: promozione di un modello organico per diffondere, a giovani e famiglie, la consapevolezza delle opportunità professionali offerte dal tessuto economico regionale
    . formazione continua: politiche per lo sviluppo di alte competenze, senza tralasciare altre professionalità richieste

     

    Circa i temi Sostenibilità e Transizione verde:

    Gestione corsi d’acqua: mettere a punto un sistema nuovo e radicalmente diverso e la mitigazione del rischio dovuto ad eventi atmosferici estremi (investimenti infrastrutturali e manutenzione)
    Agevolare gli investimenti, specie sulle fonti rinnovabili, attraverso la leva autorizzatoria da rivedere nel suo complesso
    Stimolare la massima diversificazione delle fonti energetiche disponibili, sviluppando studi e ricerche su nuove fonti (v. micro impianti sul nucleare)
    Decarbonizzazione: stimolare e agevolare, dal punto di vista economico e amministrativo, proposte progettuali delle imprese (in ottica di filiera) finalizzate a realizzare processi a basse emissioni di carbonio e soluzioni di compensazione.

     

     

    Vai all’executive summary del documento  Sfide e priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna

     

  • LA DOCUMENTAZIONE DELLA SECONDA TAPPA DEL  ROADSHOW “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE REGIONALE” – BI-REX

    LA DOCUMENTAZIONE DELLA SECONDA TAPPA DEL ROADSHOW “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE REGIONALE” – BI-REX

     

    Mercoledì 6 novembre 2024 si è svolta a Bologna  la seconda tappa del roadshow “Verso l’industria del futuro: i luoghi dell’innovazione regionale” dedicato a presentare i centri di eccellenza che stanno guidando la trasformazione digitale e sostenibile dell’Emilia-Romagna, presso il Competence Center Bi-Rex, in via Paolo Nanni Costa 20.

    Le aziende hanno approfondito opportunità e sfide legate, in particolare, all’industria digitale e cyberfisica per poterle implementare all’interno delle proprie organizzazioni.

    Vai alla documentazione  ->   https://cerr.eu/roadshow-verso-lindustria-del-futuro-i-luoghi-dellinnovazione-regionale-la-seconda-tappa-a-bi-rex/

    Si tratta di un ciclo di tre incontri creato per far conoscere alcuni centri di eccellenza (Digital Automation Lab, Bi-Rex e Leonardo CINECA) tra loro complementari dal punto di vista di offerta e specializzazione tecnologica. L’ultima tappa di quest’anno sarà a Leonardo CINECA il 4 dicembre prossimo.

    È consigliata la partecipazione a tutte e tre le tappe per avere, a fine iniziativa, una visione completa delle opportunità che questi centri dell’Emilia-Romagna mettono a disposizione.

    Il roadshow “Verso l’industria del futuro: i luoghi dell’innovazione regionale” è organizzato da Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (Digital Innovation Hub Emilia-Romagna di Confindustria) e dalle Associazioni Industriali Confindustria Piacenza, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Emilia Area Centro e Confindustria Romagna, in qualità di Antenne Territoriali, nell’ambito del progetto “Ri-CERR-care l’innovazione del futuro”, in collaborazione con i progetti BI-REX++ e ConfIN-Hub e con la rete Enterprise Europe Network.

     

    Per iscrizioni: https://forms.gle/hY4vXrAiDGrwSodS7   

    Ulteriori informazioni sui servizi sono disponibili alla pagina cerr.eu/pnrr-innovazione/

     

    Il progetto “Ri-CERR-care l’innovazione del futuro” è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna – POR FESR 2021-2027
    I progetti BI-REX++ e ConfIN-Hub sono finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU

     

     

  • SFIDE E PRIORITÀ PER IL FUTURO DELL’EMILIA-ROMAGNA |  CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE

    SFIDE E PRIORITÀ PER IL FUTURO DELL’EMILIA-ROMAGNA | CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE

    Confindustria Emilia-Romagna presenta le proposte dell’industria regionale ai candidati alla Presidenza della Regione Michele de Pascale e Elena Ugolini

     

    In vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre Confindustria Emilia-Romagna ha presentato ai candidati alla Presidenza della Regione Michele de Pascale e Elena Ugolini le proprie proposte “Sfide e priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna”.

    In occasione dell’incontro, che si è svolto il 31 ottobre a Bologna presso la sede della Fondazione Fashion Research Italy, la Presidente Annalisa Sassi ha illustrato la sintesi del documento realizzato con la partnership scientifica di Nomisma e la collaborazione di tutte le Confindustrie e Unioni Industriali della regione.

    «Per disegnare lo sviluppo dell’Emilia-Romagna dei prossimi anni –  dichiara la Presidente di Confindustria regionale Annalisa Sassi vogliamo definire con la Regione un’idea di futuro condivisa con le imprese, le persone e i territori.  Un percorso da realizzare con scelte rigorose e un modello di collaborazione con le Istituzioni in grado di adattare le politiche e gli interventi ai cambiamenti tecnologici, economici e sociali.  L’obiettivo deve essere quello di accelerare e amplificare le dinamiche di crescita del sistema regionale, avendo come indispensabile riferimento la coerenza tra modello economico e benessere, equità sociale, qualità della vita.

    Sappiamo che ci aspettano anni complessi, forse anche più di quelli che abbiamo alle spalle  –  sottolinea la Presidente – perché i cambiamenti in corso hanno una portata tale da poter velocemente accelerare le dinamiche di sviluppo oppure, al contrario, mettere a rischio il lavoro di decenni: dal cambiamento climatico, alla situazione geopolitica ed economica, alla diffusione pervasiva dell’intelligenza artificiale. Per questo oggi proponiamo alla futura Regione un metodo fondato sulla leale collaborazione tra Istituzioni e imprese, su quel legame di fiducia che continuerà ad essere patrimonio prezioso dell’Emilia-Romagna nella misura in cui saremo capaci di alimentarlo e farlo evolvere verso un nuovo pragmatismo».

    Gli industriali dell’Emilia-Romagna propongono alla Regione un nuovo approccio, a partire dalla necessità di maggiore semplificazione, nell’ottica di trasformare le attuali buone pratiche in nuovi standard di riferimento a livello più ampio utilizzando il modello SMART (specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante, temporizzato). Per rendere più efficienti i servizi a cittadini e imprese e migliorare i processi burocratici occorre una gestione territoriale innovativa, che prenda come riferimento anche il concetto di area vasta.

    Gli imprenditori si aspettano da parte della Regione e delle Istituzioni un’apertura e un dialogo costruttivo con le imprese, orientato ad adottare le migliori soluzioni nell’ottica della cultura dello sviluppo.  Una regione avanzata come l’Emilia-Romagna ha bisogno di una pubblica amministrazione reattiva e affidabile, per accompagnare l’impegno di imprese e cittadini di fronte a sfide inedite come le rivoluzioni green e digitali.

    Per cogliere le necessità dei territori e valutare l’impatto delle politiche è importante adottare un sempre maggiore rigore scientifico che assicuri la qualità dell’intervento normativo e il raggiungimento degli obiettivi. In questo senso sono fondamentali la responsabilità e la misurazione degli effetti, sia in fase di pianificazione sia di attuazione, con un monitoraggio periodico dei risultati raggiunti.

    L’analisi realizzata dal sistema regionale Confindustria e Nomisma – a cui hanno contribuito imprenditori e addetti ai lavori di tutti i territori e settori –  ha individuato dieci macro-temi che interessano a vario titolo il territorio, le imprese e le persone.

    I macro-temi sono:  Innovazione, Sostenibilità, Sanità e welfare, Abitare, Capitale umano, Semplificazione, Logistica e trasporti, Filiere e internazionalizzazione, Transizione energetica, Infrastrutture.

    Confindustria Emilia-Romagna consegnerà al nuovo Presidente e alla nuova Giunta della Regione un documento completo di proposte che si concentrerà su quattro percorsi di sviluppo:

    • Innovazione e competitività: Il Laboratorio del domani
    • Infrastrutture e territorio: connessione mobilità e opportunità
    • Capitale umano e benessere: formare, vivere, crescere
    • Sostenibilità e transizione: energie per crescere.

     

     

     

  • Evento matchmaking online BIG.MATCH – Data Driven Innovation |  14 novembre 2024

    Evento matchmaking online BIG.MATCH – Data Driven Innovation | 14 novembre 2024

     

     

    Confindustria Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, organizza l’evento di matchmaking online BIG.MATCH – Data Driven Innovation, che si svolgerà il 14 novembre 2024, nell’ambito di MATCHER, più ampio programma di Open Innovation tecnologica promosso da ARTER e Regione Emilia-Romagna.

    Si tratta di un evento destinato a imprese, start up, scale up, laboratori di ricerca, università, associazioni e altri attori interessati al confronto sul tema della Data-Driven Innovation, durante il quale i partecipanti potranno organizzare incontri di 30 minuti con potenziali partner, italiani ed esteri, impegnati nella ricerca o nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi basati sugli utenti, sui loro bisogni e requisiti. 

    I temi focus sono:

    • Raccolta ed elaborazione dei dati a supporto degli operatori 
    • Analisi dei dati per decisioni strategiche 
    • Utilizzo dei dati per l’automazione e le prestazioni delle macchine

    La partecipazione è gratuita previa registrazione entro il 13 novembre 2024 tramite la piattaforma dell’evento: https://www.b2match.com/e/matcher4

    Al momento della registrazione invitiamo ad indicare CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA come SUPPORT OFFICE, per beneficiare del supporto alla partecipazione all’evento.

    In allegato un flyer con alcune informazioni utili alla partecipazione.

     

    Per informazioni

    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel: +39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

     

  • PEGGIORA IL CLIMA DI FIDUCIA DELL’ECONOMIA REGIONALE | CONFERENZA STAMPA CONFINDUSTRIA ER – UNIONCAMERE ER – INTESA SANPAOLO

    PEGGIORA IL CLIMA DI FIDUCIA DELL’ECONOMIA REGIONALE | CONFERENZA STAMPA CONFINDUSTRIA ER – UNIONCAMERE ER – INTESA SANPAOLO

     

     

    Confindustria Emilia-Romagna: Peggiora il clima di fiducia dell’economia regionale. Produzione ed export in frenata, specie verso la Germania. Tiene l’occupazione. Investimenti ancora al palo. Attese dalle scelte strategiche dell’Europa fondamentali per il futuro dell’industria

    Unioncamere Emilia-Romagna: Fra aprile e giugno nel settore industriale in regione: produzione -2%, fatturato e ordini -2,8%. Sono valori in recupero rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini è di circa 3 mesi, il grado di utilizzo degli impianti è mediamente attorno ai tre quarti della capacità. È aumentato, +112, il numero delle imprese industriali e l’occupazione, +2.795 unità. Da gennaio a giugno esportati beni per oltre 42 miliardi di euro, in leggera flessione, -1,5%, rispetto al primo semestre 2023

    Intesa Sanpaolo: In calo la domanda di credito delle imprese in linea con il sistema nazionale. Per i finanziamenti all’industria un calo meno intenso del mercato italiano. Svolta per i mutui alle famiglie, di nuovo in crescita. Depositi delle imprese in aumento da inizio anno, resta alto il loro grado di liquidità, indicativo del rafforzamento finanziario conseguito nel tempo

     

    In allegato il comunicato stampa integrale 

     

     

  • PRIMA TAPPA DEL ROADSHOW “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE REGIONALE”

    PRIMA TAPPA DEL ROADSHOW “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE REGIONALE”

    Il 9 ottobre al Digital Automation LAB di Reggio Emilia le imprese hanno approfondito le tecnologie di automazione, robotica e sistemi di visione, esplorando come queste innovazioni possano trasformare i processi produttivi e organizzativi per la manifattura avanzata. Sono intervenuti Fausto Mazzali, Federica Mori, MBA, Andrea Parmeggiani, Matteo Bartoli e Anna Balboni.

    Sono aperte le iscrizioni per le prossime due tappe, utili per comprendere come questi centri di eccellenza, complementari per offerta e specializzazione tecnologica, possono supportare la trasformazione digitale dell’impresa:
    6 novembre 2024 – Bi-Rex, Bologna
    4 dicembre 2024 – Leonardo CINECA, Bologna

    Iscrizione per le prossime tappe: https://lnkd.in/dtteHCXS
    La partecipazione è gratuita. Ogni incontro terminerà con un aperitivo di networking.

    Documentazione dell’evento https://lnkd.in/dQ4jnU9S

    Il roadshow “Verso l’industria del futuro: i luoghi dell’innovazione regionale” è organizzato da Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (Digital Innovation Hub Emilia-Romagna di Confindustria) e dalle Associazioni Industriali Confindustria Piacenza, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Emilia Area Centro e Confindustria Romagna, in qualità di Antenne Territoriali, nell’ambito del progetto “Ri-CERR-care l’innovazione del futuro”, in collaborazione con i progetti BI-REX++ e ConfIN-Hub e con la rete Enterprise Europe Network Italia.

     

    Il progetto “Ri-CERR-care l’innovazione del futuro” è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna – POR FESR 2021-2027
    I progetti BI-REX++ e ConfIN-Hub sono finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU

     

     

  • EUROPA, LE CONFINDUSTRIE DEL NORD A CONFRONTO SULLE STRATEGIE UE PER LE PMI

    EUROPA, LE CONFINDUSTRIE DEL NORD A CONFRONTO SULLE STRATEGIE UE PER LE PMI

     

    Desenzano del Garda, 11 ottobre 2024 – Il 50% dell’export Made in Italy è destinato al mercato europeo; le regole europee stabiliscono oltre il 70% della normativa di riferimento per le imprese. Non si può e non si deve fare a meno dell’Europa. Ma di quale Europa hanno bisogno le piccole e medie imprese italiane?

    L’evento che si è tenuto oggi a Desenzano del Garda, organizzato da Confindustria Lombardia in collaborazione con Confindustria Brescia insieme con Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Piemonte e Confindustria Veneto, ha provato a rispondere a questi quesiti guardando alle necessità delle PMI e agli orientamenti strategici necessari, in un contesto di instabilità e cambiamenti epocali per continuare a garantire un alto livello di innovazione e competitività nel medio-lungo periodo.

    “Le sfide che le PMI italiane hanno di fronte, in particolare le concomitanti transizioni energetica, ambientale e digitale, necessitano di pianificazione industriale, di tempo adeguato e di considerevoli risorse per gli investimenti: dall’Europa le piccole e medie imprese del Nord si aspettano più sostegno e meno vincoli regolatori, ma soprattutto vogliono un’Unione Europea che riporti al centro l’industria per competere alla pari con i principali player globali in termini economici e di incentivi a supporto delle imprese, perchè non esiste Europa senza industria” è la dichiarazione congiunta dei Presidenti Alberto Biraghi, Piccola Industria Confindustria Piemonte, Giorgio Luitprandi, Piccola Industria Confindustria Lombardia, Davide Piol, Piccola Industria Confindustria Veneto e Andrea Pizzardi, Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna.

    Il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni, aprendo il convegno, ha dichiarato che “queste 4 regioni da sole valgono metà del PIL dell’Italia, terza economia UE. Stiamo parlando di uno dei cuori produttivi dell’Europa. Ed è un cuore manifatturiero e internazionalizzato. Da qui partono due terzi delle esportazioni italiane – 400 miliardi di controvalore – per metà dirette verso gli altri paesi UE. Dietro questi numeri c’è un tessuto largamente formato da Pmi spesso con una fortissima integrazione a livello industriale, commerciale e finanziario in cluster e filiere europee e internazionali. Per questo, è fondamentale che osservazioni e richieste che provengono dalle Pmi di questo territorio vengano ascoltate a Bruxelles con particolare attenzione, che si tratti di semplificazione, di infrastrutture materiali e immateriali, di facilitazione degli investimenti per l’innovazione o di capitale umano”.

    Nel corso del suo intervento a Desenzano Stefan Pan, Vice Presidente di Confindustria per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee, ha indicato le priorità: “Accanto ai pilastri della competitività e di una politica industriale europea, nella nuova legislatura UE sarà essenziale introdurre una serie di azioni mirate a sostegno delle PMI, soprattutto in materia di semplificazione. In particolare, servirà un piano ambizioso dedicato alla riduzione degli oneri burocratici e di reporting e all’accelerazione delle procedure autorizzatorie (permitting), basato su strumenti come il “Controllo di competitività”, per valutare l’impatto delle nuove norme europee sulle aziende, e il “Test PMI”, per le ricadute dirette sulle piccole e medie imprese. La sostenibilità ambientale va integrata con quella economica e sociale, riconoscendo all’impresa il suo ruolo di creatrice di valore e di valori per tutti i cittadini.”

    All’incontro “Gli orientamenti strategici dell’Europa a supporto delle PMI” sono intervenuti anche il Direttore della Delegazione di Confindustria presso l’UE, Matteo Borsani, l’europarlamentare Massimiliano Salini e il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia, Marco Capitanio.

     

     

  • A REGGIO EMILIA IL 9 OTTOBRE LA PRIMA TAPPA DEL ROADSHOW “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE REGIONALE”

    A REGGIO EMILIA IL 9 OTTOBRE LA PRIMA TAPPA DEL ROADSHOW “VERSO L’INDUSTRIA DEL FUTURO: I LUOGHI DELL’INNOVAZIONE REGIONALE”

     

    Al via il roadshow organizzato dal sistema Confindustria Emilia-Romagna per far conoscere alcuni centri di eccellenza che stanno guidando la trasformazione digitale e sostenibile, e approfondire le nuove tecnologie digitali abilitanti ed emergenti tra cui il calcolo ad alte prestazioni, l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica e l’internet delle cose.

    La prima tappa si è svolta mercoledì 9 ottobre alle ore 16.00 a Reggio Emilia, presso il DAL-Digital Automation Lab in via Sicilia 21.

    Le altre due tappe del roadshow si terranno entrambe a Bologna:  mercoledì 6 novembre alle ore 16.00 presso Bi-Rex e mercoledì 4 dicembre alle ore 16.00 presso Leonardo CINECA.

    È consigliata la partecipazione a tutte e tre le tappe per avere una visione completa delle opportunità offerte da questi i tre centri di eccellenza tra loro complementari dal punto di vista di offerta e specializzazione tecnologica.  La partecipazione è gratuita e ogni incontro terminerà con un momento di networking.

    Le imprese associate al sistema Confindustria possono iscriversi compilando questo modulo: https://forms.gle/hY4vXrAiDGrwSodS7   

    Ulteriori informazioni sui servizi sono disponibili alla pagina cerr.eu/pnrr-innovazione/

     

    Il roadshow “Verso l’industria del futuro: i luoghi dell’innovazione regionale” è organizzato da Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (Digital Innovation Hub Emilia-Romagna di Confindustria) e dalle Associazioni Industriali Confindustria Piacenza, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Emilia Area Centro e Confindustria Romagna, in qualità di Antenne Territoriali, nell’ambito del progetto “Ri-CERR-care l’innovazione del futuro”, in collaborazione con i progetti BI-REX++ e ConfIN-Hub e con la rete Enterprise Europe Network.

     

    Il progetto “Ri-CERR-care l’innovazione del futuro” è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna – POR FESR 2021-2027
    I progetti BI-REX++ e ConfIN-Hub sono finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU

     

  • INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IN EMILIA-ROMAGNA MERCATO A 48,5 MILIONI DI EURO NEL 2023

    INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IN EMILIA-ROMAGNA MERCATO A 48,5 MILIONI DI EURO NEL 2023

     

    A PARMA L’ULTIMA TAPPA DEL ROADSHOW DI PICCOLA INDUSTRIA E ANITEC-ASSINFORM

    La spesa per IA in Emilia-Romagna ha raggiunto 48,5 milioni di euro, con previsioni di crescita fino a 145 milioni di euro entro il 2027 e un tasso medio annuo di crescita del 31,7%. Il mercato digitale regionale ha raggiunto un valore complessivo di 6,06 miliardi di euro, registrando una crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente.

     

    Parma, 8 ottobre 2024Quattordicesima e ultima tappa a Parma, con l’Unione Parmense degli Industriali e il Comitato regionale Piccola Industria Emilia-Romagna, per il ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub e la media partnership de L’Imprenditore. Il roadshow – che fino a oggi ha visto la partecipazione di oltre 1100 imprese e più di 65 storie aziendali tra Verona, Bari, Firenze, Caserta, Torino, Cesenatico, Brescia, Genova, Castellanza, Cosenza, Catania, L’Aquila e Ancona – è giunto al traguardo nella città emiliana. In due anni ha toccato quasi tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Sono state le stesse imprese a raccontare le proprie esperienze e strategie di impiego dell’IA in azienda, presentando casi concreti e confrontandosi direttamente con i partecipanti.

    L’intelligenza artificiale è oggi al centro del dibattito politico-economico, tuttavia rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare in quelle di minori dimensioni: in base ai dati Eurostat del 2023, solo il 5% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea (FIGURA 1). In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane (10-49 dipendenti) si attesta al 4,4%, contro il 24% delle grandi imprese (oltre 250 dipendenti) (FIGURA 2).

    Secondo Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, la spesa per IA in Emilia-Romagna ha raggiunto 48,5 milioni di euro, con previsioni di crescita fino a 145 milioni di euro entro il 2027, con un tasso medio annuo di crescita del 31,7%  (FIGURA 3). La regione si conferma una delle leader in Italia per la trasformazione digitale. Nel 2023, il mercato digitale regionale ha raggiunto un valore complessivo di 6,06 miliardi di euro, registrando una crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. Le previsioni per il futuro sono persino più promettenti. Nel 2024 il mercato digitale in Emilia-Romagna è previsto in crescita del 4,1%, con un valore stimato di 6,3 miliardi di euro. Le proiezioni indicano un aumento costante anche per gli anni successivi, con una crescita del 4,9% fino a raggiungere i 7,3 miliardi di euro entro il 2027.

    I Digital Enabler – tecnologie abilitanti come il cloud computing, l’Internet of Things (IoT), e l’Intelligenza Artificiale (IA) – stanno svolgendo un ruolo chiave nella trasformazione digitale della regione. Il cloud computing ha dominato la spesa tecnologica nel 2023, con un valore di 440 milioni di euro e una crescita media annua prevista del 15,4% fino al 2027.

    L’Emilia-Romagna si conferma dunque un hub d’eccellenza per l’innovazione digitale e tecnologica, con Parma tra le protagoniste del processo di trasformazione digitale del sistema produttivo regionale: la città si posiziona, infatti, al quarto posto tra le province emiliano-romagnole per valore del mercato digitale nel 2023, con una quota dell’11,6% sul totale regionale. Il mercato digitale della provincia di Parma ha raggiunto nel 2023 un valore complessivo di circa 703 milioni di euro, con una crescita annua del 3,2% rispetto all’anno precedente. Il settore manifatturiero ha guidato la spesa digitale nella provincia, seguito dal settore agroalimentare, dove si registra un’adozione crescente di soluzioni basate su automazione e tecnologie IoT. Nel 2024, le previsioni indicano un’ulteriore crescita del mercato digitale di Parma del 5,1%, portando il valore complessivo a circa 739 milioni di euro. Gli investimenti sono destinati principalmente a software e soluzioni ICT (+5,2%) e servizi ICT (+7,8%), trainati dalla transizione digitale del settore agroalimentare e dalla crescente adozione di tecnologie innovative nelle PMI locali (fonte rapporto “Il Digitale in Emilia-Romagna 2024”).

    Guardando ai dati nazionali, secondo il Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2024”, il mercato digitale italiano è in continua espansione, con previsioni di crescita che lo porteranno a raggiungere i 91,6 miliardi di euro entro il 2027. All’interno di questo scenario, i Digital Enabler rappresentano un fattore di stimolo fondamentale, con un tasso di crescita medio annuo stimato tra il 2023 e il 2027 del +11,1% per raggiungere un valore stimato di 33,3 mld di euro. Per quanto riguarda l’Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2023 ha raggiunto un volume di circa 674 milioni di euro (+55% rispetto al 2022) ed è previsto che raggiunga i 1,992 mld nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 31,1% (cfr. Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2024”).

    Se guardiamo ai dati Eurostat relativi alle motivazioni che limitano l’utilizzo dell’IA, (FIGURA 4) le imprese del nostro Paese esprimono meno preoccupazioni della media europea, ma il freno maggiore consiste nella carenza di competenze adeguate.

    “L’IA rappresenta una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche del nostro tempo e ha il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui facciamo impresa” ha dichiarato Giovanni Baroni, presidente di Piccola Industria Confindustria. “È necessario promuovere una cultura dell’innovazione responsabile, che sappia coniugare opportunità, etica e sostenibilità. Per questo diventa centrale sollecitare il governo ad implementare un quadro normativo che favorisca l’adozione dell’IA nelle PMI, garantendo al contempo una concorrenza leale e la tutela dei diritti fondamentali. Sicuramente occorre facilitare le partnership tra piccole imprese, centri di ricerca e grandi aziende tecnologiche per democratizzare l’accesso a queste tecnologie. E per farlo bisogna anche investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale per preparare i lavoratori alle nuove sfide. Con il roadshow che abbiamo portato avanti negli ultimi due anni in tutta Italia, e che si conclude oggi, abbiamo mosso i primi passi verso la creazione di un osservatorio permanente sull’IA nelle piccole imprese per monitorare sviluppi, condividere best practice e affrontare tempestivamente eventuali criticità. Non dobbiamo dimenticare che l’Intelligenza Artificiale non rappresenta solo una sfida, ma una straordinaria opportunità per le nostre piccole imprese di rinnovarsi e crescere. Insieme, con coraggio e visione, possiamo trasformare questa rivoluzione tecnologica in un motore di crescita per le nostre aziende e per l’intero Paese”.

    Il presidente di Anitec-Assinform Massimo Dal Checco ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale, insieme ad altre tecnologie digitali avanzate, rappresenta un elemento centrale per la competitività delle nostre imprese e per l’intero sistema economico nazionale. L’Emilia-Romagna, con il suo ecosistema innovativo e la presenza di distretti produttivi altamente specializzati, ha dimostrato di essere all’avanguardia nell’adozione di tecnologie digitali, diventando un modello di riferimento per altre regioni.  Per questo, è fondamentale promuovere iniziative che rafforzino le competenze, facilitino l’accesso a soluzioni innovative e consolidino partnership strategiche tra imprese, centri di ricerca e istituzioni locali. In questo modo, sarà possibile supportare le PMI”.

    In soli due anni le aziende emiliano-romagnole che investono nell’ambito dell’intelligenza artificiale – ha aggiunto il presidente del Comitato regionale Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna Andrea Pizzardisono più che triplicate, dal 4,2% del 2022 a quasi il 15% previsto nel 2024.  La nostra è una delle regioni più innovative e digitalizzate a livello italiano ed europeo: questo risultato è il frutto di un lavoro comune del mondo imprenditoriale e delle Istituzioni per caratterizzare il territorio come Big Data Valley, con infrastrutture, competenze e potenza di calcolo molto avanzate. Abbiamo però ancora molta strada da fare, in particolare per soddisfare il crescente fabbisogno di professionalità ICT da parte delle imprese e diffondere le nuove tecnologie in tutte le dimensioni aziendali e in tutta la regione”.

    Il contesto industriale parmense, caratterizzato dalla stretta sinergia tra le PMI e le grandi imprese manifatturiere e di servizi – ha aggiunto il presidente della Piccola Industria dell’Unione Parmense degli Industriali Lorenzo Zerbini – segna da tempo l’adozione di tecnologie innovative e abilitanti da parte anche di realtà piccole o medie che vogliono affrontare il mercato in modo distintivo. L’impiantistica, l’alimentare, l’automotive, la farmaceutica sono infatti settori molto performanti, che richiedono innovazione e fanno da volano per tutto il tessuto economico. Occorre continuare a mostrare i vantaggi dell’adozione di queste tecnologie anche nelle realtà di minore dimensione e in questo senso l’incontro di oggi sarà di stimolo”.

    A raccontare le proprie esperienze e le strategie di impiego dell’IA in azienda, sono state le imprese Billoo, Flash Battery, Kedos con GoInfoteam, Maps Group e PBL.

     

  • INCONTRO DELLA DIVISIONE ELICOTTERI CIVILI DI LEONARDO CON LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    INCONTRO DELLA DIVISIONE ELICOTTERI CIVILI DI LEONARDO CON LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    La filiera Automotive di Confindustria Emilia Area Centro –  di cui è delegato aggiunto Michele Poggipolini, CEO di Poggipolini – nei giorni scorsi ha promosso, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e Confindustria Emilia-Romagna,  un incontro tra la Divisione elicotteri di Leonardo e le imprese dell’Emilia-Romagna per il rafforzamento della filiera italiana dell’aerospazio nel mercato degli elicotteri civili.

     

    In allegato articolo tratto dal sito de Il Resto del Carlino – 5 ottobre 2024