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Categoria: Education

  • OLTRE 300 STUDENTI ALL’INCONTRO SMART FUTURE ACADEMY “CHE COSA FARE DA GRANDE?”

    OLTRE 300 STUDENTI ALL’INCONTRO SMART FUTURE ACADEMY “CHE COSA FARE DA GRANDE?”

     

    Si è svolta con successo la prima edizione emiliano-romagnola dell’iniziativa di stimolo e motivazione dei giovani grazie all’incontro con personalità dell’imprenditoria, dello sport e delle Istituzioni

     

    Oltre trecento studenti delle scuole superiori hanno partecipato il 15 maggio a Bologna alla prima edizione emiliano-romagnola di SMART FUTURE ACADEMY: un innovativo progetto per stimolare i ragazzi a comprendere meglio che cosa fare da “grandi”.

    SMART FUTURE ACADEMY Bologna è realizzato in collaborazione con la Fondazione Golinelli e con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Confindustria Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Bologna, Confindustria Emilia Area Centro, Federalimentare, Utilitalia.

    L’incontro, che si è svolto presso l’Opificio Golinelli, ha consentito una diretta interazione tra gli speaker e gli studenti. I relatori hanno parlato della propria esperienza, raccontando come sia possibile raggiungere la realizzazione personale e lavorativa seguendo la propria passione  che comprende impegno, studio, disciplina ma anche divertimento.  

    Marino Golinelli ha suggerito ai giovani di mettere al centro la curiosità, il desiderio di capire se stessi e il mondo, ricordando come l’interesse per la struttura dell’atomo sia stato all’inizio della sua storia imprenditoriale: “In tutti voi c’è una scintilla, un obiettivo: siete qui anche per trovarla”.

    Ferdinando Acerbi, Responsabile Squadra Italiana Paraolimpica di Equitazione, ha raccomandato di “non aver paura di fallire, perché per quanto in basso si cada, non si cade mai più in basso del gradino da cui si è partiti”.

    Corrado Beldì, Vice Presidente Confindustria Emilia-Romagna, ha raccontato di come prima di prendere le redini dell’azienda di famiglia abbia lavorato in giro per il mondo, e abbia poi accettato la sfida di occuparsi di mattoni, trasformando la tradizionale attività laterizia nella produzione di palline di argilla espansa. L’amore per la sua impresa − che oggi produce  600 mila metri cubi di palline, utilizzate ai fini del risparmio energetico, ma anche  ad esempio per costruire vie di fuga degli autodromi – si affianca a quella per la musica e per l’arte, perché “è importante lavorare con passione ma anche seguire i propri interessi con la stessa passione”.

    Gianpiero Calzolari, Presidente Granarolo Spa, ha illustrato l’evoluzione del gruppo da lui diretto, seguendo l’evolversi di gusti ed abitudini dei consumatori, e di come la cooperativa sia una delle possibili forme di autoimprenditorialità per i giovani.

    Maurizio Marchesini, Presidente Marchesini Group ha raccontato di come suo padre Massimo abbia iniziato la sua “start up” nel garage di casa, e anche ora che l’azienda è diventata grande lui e i suoi collaboratori continuino a credere nei valori, ad avere rispetto delle persone, perché “è importante fare qualcosa per gli altri e aiuta a star bene”

    Valentina Marchesini, Direttore Risorse Umane Marchesini Group, ha svelato che da piccola il nonno le faceva dividere le viti e le rondelle in officina, e da questo ha compreso il valore del lavoro e l’importanza delle piccole cose. “Per capire che cosa fare da grandi serve capire chi volete essere e che cosa vi venga naturale” e “non è vero che ci sono i mestieri per donne e per uomini”. 

    L’imprenditrice Sandra Samoggia, rappresentante Confindustria Emilia Centro e Presidente Fondazione Aldini Valeriani, alla domanda su quale sia la migliore preparazione di domani ha risposto “fare il tuo meglio oggi”.

    Gabriel Scozzarro, ingegnere medico, imprenditore, ha descritto il suo mestiere come la “capacità di risolvere problemi complessi” e ha incitato i ragazzi a mettersi in gioco, a proporre qualcosa che non esiste, vincendo le resistenze e le avversità e “se qualcosa va storto, vendete cara la pelle”.

    Il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Bologna Colonnello Pierluigi Solazzo ha svelato che da giovane ha dovuto superare la delusione di non avere successo nei primi concorsi pubblici a cui aveva partecipato e poi, negli anni, tanto impegno e sacrificio lo abbiano condotto a raggiungere la sua attuale posizione. Ad una domanda specifica sulla droga ha raccomandato ai giovani di starne lontani, perché le droghe leggere sono l’anticamera di quelle pesanti.

    Valerio Veronesi, Presidente della Camera di Commercio di Bologna: “Ai ragazzi dico: raccontateci le vostre esigenze e le vostre storie. Il cambiamento è in ogni aspetto della vita. Il cambiamento siete voi. L’aspetto più importante è la tenacia. Non basta l’ambizione, non basta il talento.  Ce la farete nelle vostre imprese perché avete tenacia”

    Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Gruppo Hera,  ha illustrato come nella vita abbia vissuto cambi repentini di città e di lavoro, e come per lui fosse quasi un trauma, ma è stato ripagato grazie alla dedizione e alla tenacia che ha messo nella sua attività.              

    Il Direttore regionale Scolastico Emilia-Romagna Stefano Versari, ha raccomandato di “non credere a chi vi dice che i tempi attuali sono difficili”, perché probabilmente i vostri nonni hanno vissuto la guerra e i vostri genitori sono cresciuti nell’epoca del terrorismo. 

    La manifestazione è promossa da un’associazione di genitori e il successo dell’iniziativa è testimoniato dal numero degli studenti partecipanti, passato in due anni da 250 a 15.500 in sette città (Milano, Firenze, Bologna, Torino, Brescia, Bergamo e Padova).

    SMART FUTURE ACADEMY collabora con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Talent Garden, Einaudi Institute per Economics and Finance (Banca d’Italia),  Fondazione per l’Educazione Economica Finanziaria e Risparmio (ABI) e con la partnership del Gruppo HERA.

     

    Contatti
    info@smartfutureacademy.it 
    www.smartfutureacademy.it

     

     

  • ALLEANZA SCUOLA-UNIVERSITÀ-IMPRESA: INNOVARE INSIEME – Bologna, 7 maggio 2019

    ALLEANZA SCUOLA-UNIVERSITÀ-IMPRESA: INNOVARE INSIEME – Bologna, 7 maggio 2019

     

    Il 7 maggio si è svolto a Bologna, presso la sede della Fondazione Golinelli, l’incontro «ALLEANZA SCUOLA-UNIVERSITÀ-IMPRESA: INNOVARE INSIEME» promosso da Confindustria Emilia-Romagna e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nell’ambito del Progetto Erasmus+ COKLEECO.

    Obiettivo dell’iniziativa, dedicata a rappresentanti di scuole, centri formativi e aziende, è promuovere forme di collaborazione a lungo termine tra il mondo dell’istruzione e della formazione e il mondo delle imprese, per sviluppare rapporti di partnerariato efficaci e utili a tutti i soggetti interessati.  

    I partecipanti si sono suddivisi coinvolti in tre gruppi di lavoro che hanno approfondito aspetti centrali della relazione tra scuola, università e impresa:
    Formare in alternanza
    Formare all’imprenditorialità
    Lavorare insieme su progetti di innovazione.

    Nell’occasione è stata presentata la Piattaforma REFRAME: un innovativo strumento a disposizione di scuole, centri formativi e imprese per co-progettare percorsi di alternanza scuola lavoro, tirocinio curriculare, stage, mobilità internazionale. La Piattaforma è realizzata nell’ambito del Laboratorio Europeo per la promozione dei percorsi di apprendimento sul lavoro Progetto Erasmus+ REFRAME.

    Seguirà un secondo workshop, che si terrà martedì 28 maggio alle ore 14.00 a Reggio Emilia –  presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Comunicazione ed Economia, via Allegri 9 – finalizzato a diffondere i risultati e delineare linee di azione a livello regionale. 

    L’incontro è realizzato in collaborazione con la Fondazione Golinelli e con il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità.

     

    Per informazioni: education@confind.emr.it

     

     

     

     

  • INDUSTRIA 4.0 –  1.000 IMPRESE E 4.300 PARTECIPANTI AL PIANO CONFINDUSTRIA CON REGIONE E UNIONE EUROPEA-FSE

    INDUSTRIA 4.0 – 1.000 IMPRESE E 4.300 PARTECIPANTI AL PIANO CONFINDUSTRIA CON REGIONE E UNIONE EUROPEA-FSE

     

    Le esperienze e le traiettorie dell’industria emiliano-romagnola su Industria 4.0 sono state al centro dell’incontro organizzato il 20 marzo a Bologna da Confindustria Emilia-Romagna.

    L’incontro rappresenta la tappa finale del Piano Verso Industria 4.0, percorso regionale di sensibilizzazione, formazione e accompagnamento dell’industria dedicato alla digitalizzazione, all’internazionalizzazione e all’economia circolare, realizzato dal sistema Confindustria Emilia-Romagna con il contributo della Regione Emilia-Romagna e dell’Unione europea-FSE.

    «Vogliamo – ha dichiarato il Vice Presidente di Confindustria regionale Corrado Beldì –   riportare l’attenzione su Industria 4.0, perché da tempo il tema è uscito dai radar della politica nazionale e non è più citato come prioritario dal Governo.  Il fatto che non se ne parli non significa che abbiamo rinunciato agli investimenti in questa direzione. Le imprese che stanno sui mercati mondiali sanno che il loro futuro dipende in gran parte dalla trasformazione digitale di processi e prodotti e dai saperi e dalle competenze dei propri collaboratori».

    L’adesione al Piano, lanciato ad inizio 2017, è stata straordinaria, anche superiore alle aspettative: alle attività di formazione e accompagnamento hanno aderito 1.000 imprese e 4.300 partecipanti, imprenditori e figure chiave nelle aziende.

    «Questo dimostra –  ha  proseguito il Vice Presidente Beldì – che le nostre  imprese sono interessate e disponibili ad innovare su temi strategici come la digitalizzazione, la ricerca di nuovi mercati e di un nuovo modo di produrre in ottica circolare.  C’è però ancora un forte divario tra le aziende eccellenti e quelle potenzialmente pronte al salto di qualità ma ancora in transizione. Occorre quindi proseguire l’impegno ad una diffusa sensibilizzazione delle imprese, specie PMI, e alla qualificazione di figure professionali aziendali con competenze Industria 4.0».

    Le aziende che hanno aderito all’indagine qualitativa nell’ambito del Piano –  complessivamente 450, con 40mila addetti e 8,6 miliardi di euro di fatturato –  si sono dichiarate per il 20% immature dal punto di vista digitale.  La metà ha già effettuato interventi di digitalizzazione di processo o di prodotto,  mentre solo il 15% è intervenuta sul modello di business, con il contributo della filiera di fornitori e clienti.

    Circa i programmi di internazionalizzazione, il 25% ha rapporti abituali con Paesi tradizionali, mentre il 43% delle imprese si sta affacciando ora ai nuovi mercati. Il 53% degli intervistati, infatti, non ha ancora personale dedicato.

    L’economia circolare vede il 53% delle imprese interessate alla riduzione dei costi ambientali (come quelli legati alle emissioni),  il 25% alla sostenibilità della filiera produttiva e il 22% all’innovazione dell’intero ciclo di vita del prodotto.

    L’incontro è stato anche l’occasione per riflettere sulle esigenze e sulle competenze emergenti delle aziende e tracciare le linee per future iniziative a sostegno dell’impegno delle imprese.

    Dopo le testimonianze aziendali di Daniela Fantozzi di Moss, Simone Graffieti di Oikos e Debora Peroni di Monrif Group,  il tema delle competenze è stato al centro del panel a cui sono intervenuti Massimo Bertolini di SMILE Digital Innovation Hub, Rosa Grimaldi dell’Università di Bologna e Bologna Business School, Gianluca Ortolani di Net Service e Giuseppe Schirone di Prometeia.

    «Investire sulle persone −  ha concluso Patrizio Bianchi, Assessore della Regione Emilia-Romagna al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro −   è la leva giusta per posizionare l’Emilia-Romagna a livello europeo.   Industria 4.0 è lo strumento con cui le tecnologie ci permettono di comprendere ed aprirci al mondo che cambia».

     

    PRESENTAZIONE DANIELA FANTOZZI – MOSS
    https://youtu.be/JNu1xh6SCkU 

    PRESENTAZIONE GIANLUCA ORTOLANI – NET SERVICE
    https://youtu.be/bBFAA3c08Ls

  • DATA LAB –  Percorsi tecnologici per neolaureati dell’Emilia-Romagna

    DATA LAB – Percorsi tecnologici per neolaureati dell’Emilia-Romagna

     

    Il progetto DATA LAB, di cui è promotore tra gli altri Confindustria Emilia-Romagna, si rivolge a laureati da non più di 24 mesi  in ogni area disciplinare (umanistica, economico sociale, scientifica), residenti o domiciliati in Emilia-Romagna.

    Ogni candidato può creare il proprio percorso formativo individuale, fino ad un massimo di 500 ore, scegliendo tra gli 11 progetti, i più idonei al suo profilo.

    La partecipazione è completamente gratuita: il progetto infatti è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo

    Il progetto è gestito in partnership dai centri di formazione Formindustria, Assoform Romagna, CIS, CISITA Parma, FAV, Forpin, Ifoa, Il Sestante Romagna, Nuova Didactica.

    Hanno aderito le Università: UniMoRe, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, Università di Parma, che collaborano nella progettazione e docenza di alcuni percorsi formativi e partecipano al Comitato tecnico scientifico.

    I soggetti promotori sono, oltre a Confindustria Emilia-Romagna, Tetra Pak Packaging Solutions spa, Dedagroup – Public Services srl, Digital Transformation Institute, Crif spa, Var Group spa, Energy Way srl, The Hub Reggio Emilia, Tabulaex srl, Binella 175 srls, Smarten srl, Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, Cineca.

     

    I temi formativi, i cui contenuti si possono approfondire cliccando su ogni titolo, sono i seguenti:

    INTRO TO BIG DATA
    BASI DI STATISTICA, MATEMATICA, GESTIONE DB
    MARKETING & SOCIAL MEDIA ANALYTICS
    DATA JOURNALISM
    MACHINE LEARNING & VIDEO ANALYTICS
    DATA PRIVACY, SECURITY AND ETHICS
    OPERATIONS (IOT & BIGDATA ANALYTICS)
    TECNOLOGIE E SOFTWARE PER IL TRATTAMENTO DEI BIGDATA
    DEEP LEARNING- ARTIFICIAL INTELLIGENCE NATURAL LINGUISTIC PROCESSING
    BIGDATA & START UP
    PROJECT WORK SETTORIALE

     

    Per approfondimenti: 
    Progetto DATA LAB 

     

     

  • EXPERTISE ROAD, I PROFILI PROFESSIONALI EMERGENTI IN EMILIA-ROMAGNA SECONDO UN’ANALISI DI CONFINDUSTRIA E FEDERMANAGER EMILIA-ROMAGNA

    EXPERTISE ROAD, I PROFILI PROFESSIONALI EMERGENTI IN EMILIA-ROMAGNA SECONDO UN’ANALISI DI CONFINDUSTRIA E FEDERMANAGER EMILIA-ROMAGNA

     

    Quali i trend e i cambiamenti ad alto impatto sul mondo del lavoro?  Quali i nuovi fabbisogni professionali delle imprese?  Come sviluppare relazioni più efficaci tra le aziende e il sistema della scuola e della formazione?  Quali caratteristiche devono avere i percorsi di alta formazione?

    Per dare prime risposte a queste domande Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna hanno realizzato nel 2018 il Progetto “Expertise Road”, con il supporto di Fondirigenti, i cui risultati sono stati presentati oggi a Bologna. Obiettivo è far emergere i nuovi fabbisogni delle aziende, con particolare riguardo ad Industria 4.0, nell’ottica di contribuire ad aggiornare i contenuti dei profili professionali e innovare i programmi della formazione tecnica e manageriale.

    Hanno partecipato complessivamente un centinaio di imprenditori e manager di 50 imprese dell’Emilia-Romagna e rappresentanti di Istituti Tecnici, Fondazioni ITS e centri formativi.

    Tra i cambiamenti che più impatteranno sulle aziende nei prossimi 5-10 anni sono emersi, nell’ordine,  l’ottimizzazione dei processi aziendali e il controllo dei costi, l’impegno in sviluppo e innovazione, Industria 4.0, nuovi mercati e “customizzazione” ossia l’adeguamento alle esigenze del singolo cliente.  Le professionalità per affrontare queste sfide possono essere formate in particolare con i percorsi ITS-Istituti Tecnici Superiori, le “Scuole di tecnologia” che in questi anni hanno dimostrato di offrire occupazione qualificata ai giovani e tecnici preparati alle imprese.  

    «Cresce il bisogno di figure professionali trasversali ai vari settori, in grado di avere una visione integrata dei processi aziendali − ha dichiarato il Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Corrado Beldì – ma anche specializzate in innovazione di prodotto, processo e packaging, automazione e robotizzazione, sviluppo di prodotti smart interconnessi, gestione e analisi di big data, personalizzazione di soluzioni e adeguamento alle normative, soprattutto ambientali. Insieme alla Regione, che con la Rete Politecnica dà grande attenzione alla formazione tecnica, dobbiamo ampliare l’offerta formativa sulla base di queste nuove esigenze. Oggi gli ITS, ad esempio, coprono 11 dei 31 profili professionali emergenti individuati. Serve un impegno comune per accrescere la percezione sociale dei profili tecnici, ripensare l’orientamento valorizzando i differenti tipi di sapere e apprendimento, coinvolgere di più le imprese nella co-progettazione con scuole e centri formativi».

    Tra i profili settoriali con il gap più elevato si evidenziano, in particolare, nella meccatronica il product&market innovation manager, nel packaging-automazione il tecnico in progettazione software con vocazione IT da applicare alle macchine,  nella motoristica il tecnico esperto di soluzioni di data analytics, nell’alimentare il tecnico in meccatronica esperto in processi produttivi alimentari, nella ceramica il tecnico nella gestione dei processi produttivi con focus sull’organizzazione del lavoro e la manutenzione predittiva, nel biomedicale il tecnico per la gestione di processo end-to-end e per la servitizzazione (servizi annessi), nell’energia/ambiente il tecnico per l’energy management, nella logistica il tecnico per la distribuzione multicanale e la logistica intermodale, nei servizi il tecnico progettista di soluzioni per l’erogazione di servizi esternalizzati alle aziende.  

    «Abbiamo realizzato − ha aggiunto il Consigliere nazionale di Federmanager Eliana Grossi − un modello virtuoso di collaborazione tra imprese, manager e professionisti della formazione che, esteso alla Regione, su base strutturata e continuativa, potrebbe contribuire a ridurre il gap fra domanda e offerta nel mercato del lavoro. A tale scopo, particolarmente interessanti sono stati gli esiti dell’analisi comparativa internazionale sulle migliori esperienze estere in materia di ITS, non tanto sui contenuti formativi, quanto sui meccanismi di dialogo continuo tra imprese e istituti scolastici, che auspichiamo di poter replicare. Dall’analisi emerge la necessità di impegnarci maggiormente sul fronte dell’orientamento professionale, per accrescere l’attrattività della cultura tecnica sin dalle scuole medie. In sintesi, Expertise Road ci ha indicato la strada da percorrere già da domani».

    «L’economia italiana −  ha affermato il Presidente di Fondirigenti Carlo Poledrini  −  si basa sul lavoro e il primo compito da parte di manager e imprese è investire sulla formazione. Per questo il progetto Expertise Road è un impegno prioritario per Fondirigenti, che per queste iniziative nel Paese ha investito 3 milioni di euro del budget 2018. Tra i meriti di questo progetto, la valorizzazione delle strutture formative del territorio e della Rete Politecnica regionale, l’attenzione al confronto internazionale e il ricorso ai focus group che hanno consentito di contestualizzare la rilevazione delle esigenze formative rispetto ai diversi settori produttivi».

    L’Amministratore delegato di Nomesis Daniela Bandera  ha esposto i principali risultati del progetto, in particolare le competenze per l’Industria 2021, mentre Il Direttore di Federmanager Academy Federico Mioni si è soffermato sugli stimoli emersi dall’analisi internazionale, che ha comparato la formazione tecnica in Italia con la formazione terziaria in Germania, in particolare le esperienze di Fachhochschule, e alcune best practices in Svezia, Francia e Canada.

    Alla tavola rotonda, coordinata dalla giornalista del Sole 24 Ore Ilaria Vesentini, sono intervenuti  il Dirigente dell’Istituto tecnico Nobili di Reggio Emilia Elena Guidi, il docente di Economia Industriale dell’Università di Parma Franco Mosconi, il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, il Coordinatore del Comitato Innovazione di Confindustria Forlì-Cesena e Vice Presidente di Vem Sistemi Davide Stefanelli e il Direttore di ITS MAKER Daniele Vacchi. 

    Ha concluso l’incontro il Direttore Generale della Direzione di economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia-Romagna Morena Diazzi, sottolineando «l’impegno per lo sviluppo di alte competenze connesse alle filiere produttive che trova nelle reti regionali, oggi rappresentate anche dai nuovi Clust-ER, una nuova opportunità per mettere insieme ricerca, competenze, imprese».

    Sono partner del Progetto Federmanager Academy e i centri di formazione CIS di Reggio Emilia in qualità di capofila,  insieme a Fondazione Aldini Valeriani di Bologna,  Nuova Didactica di Modena,  Assoform Romagna e Il Sestante Romagna, Forpin di Piacenza,  Cisita Parma, Centoform di Cento. L’iniziativa si è svolta con il supporto di Confindustria Ceramica.

     

    Bologna, 18 ottobre 2018

     

    LINK A VIDEO FONDIRIGENTI

     

     

     

  • LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO SUL RAPPORTO SCUOLA IMPRESA E SISTEMA ECVET – PROGETTO REFRAME

    LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO SUL RAPPORTO SCUOLA IMPRESA E SISTEMA ECVET – PROGETTO REFRAME

     

    Si è svolto a Bologna l’11 dicembre il seminario  “APPRENDIMENTO SUL LUOGO DI LAVORO, RAPPORTO SCUOLA-IMPRESA, SISTEMA ECVET DI TRASFERIMENTO DEI CREDITI A LIVELLO TRANSNAZIONALE”, nell’ambito del progetto Erasmus+ REFRAME, che sta progettando una piattaforma informatica di Work Based Learning per mettere in comune informazioni e strumenti relativi a profili professionali e percorsi formativi, con particolare attenzione al settore meccatronico, per facilitare la transizione al lavoro dei giovani.
      
    Obiettivo dell’incontro è stato quello di compiere una riflessione con Istituzioni, esperti, addetti ai lavori della scuola e della formazione su alcuni temi tra i quali:

    – il punto sul sistema ECVET in Italia e in Europa: situazione, criticità e opportunità
    – apprendimento sul lavoro tra scuola e azienda: processi di co-analisi, co-gestione e co-valutazione dell’apprendimento
    – il ruolo delle scuole, delle imprese e delle organizzazioni di rappresentanza: la progettazione condivisa
    – Laboratorio Europeo per l’alternanza scuola-lavor o REFRAME:  una proposta innovativa

     

    Per informazioni:
    education@confind.emr.it

  • CREI-AMO L’IMPRESA –  Al via il progetto regionale dei Giovani imprenditori

    CREI-AMO L’IMPRESA – Al via il progetto regionale dei Giovani imprenditori

     

    CREI-AMO L’IMPRESA –  Ha preso il via  il progetto regionale dei Giovani imprenditori e della Direzione Scolastica dell’Emilia-Romagna per la diffusione della cultura d’impresa e dell’autoimprenditorialità, che coinvolge studenti e docenti degli istituti superiori dell’Emilia-Romagna nella progettazione di idee imprenditoriali innovative.

    il 21 novembre la Vice Presidente Camilla Zanichelli , insieme alla Vice Presidente Francesca Villani, ha illustrato ai docenti gli obiettivi e i contenuti del business plan. Si sono delineati i primi spunti progettuali, che saranno approfonditi insieme ai giovani imprenditori che seguiranno costantemente il lavoro di studenti e docenti.

     

     

    Per informazioni:  giovani-ind@confind.emr.it 

     

     

  • ITS: CONCLUSE IL 16 OTTOBRE LE ISCRIZIONI AI CORSI DI FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE PER GIOVANI DIPLOMATI

    ITS: CONCLUSE IL 16 OTTOBRE LE ISCRIZIONI AI CORSI DI FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE PER GIOVANI DIPLOMATI

     

    Sono terminate il 16 ottobre le iscrizioni per il biennio 2018-2020 ad un’interessante opportunità di qualificazione tecnica per i giovani in possesso di diploma di scuola media superiore, alternativa all’università.  

    Si tratta dei corsi ITS degli Istituti Tecnici Superiori: oltre l’80% dei partecipanti a livello nazionale trova un lavoro qualificato in azienda.  In Emilia-Romagna si raggiunge anche il 100% di occupati. 

    I corsi durano 2 anni per un totale di 2000 ore, di cui il 40% si svolge all’interno delle imprese attraverso stage formativi. 

    I corsi ITS sono in stretta collaborazione con il mondo del lavoro, come dimostrano le docenze fatte per il 50% da imprenditori e manager, le visite guidate e gli stage (anche all’estero, tramite Erasmus). 

    Ogni corso è rivolto ad un massimo di 25 studenti, che devono superare un test d’ingresso e hanno l’obbligo di frequenza. Il corso è gratuito, in quanto finanziato con risorse MIUR, FSE e Regione Emilia-Romagna. È prevista una tassa di iscrizione di 200 euro per l’intero biennio. 

    Al termine del corso, dopo aver superato un esame finale, gli studenti ottengono un titolo di studio nazionale riconosciuto anche a livello europeo.

     

  • EXPERTISE ROAD:  PROSEGUE IL PROGETTO SULLE ALTE COMPETENZE di Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna

    EXPERTISE ROAD: PROSEGUE IL PROGETTO SULLE ALTE COMPETENZE di Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna

     

    Al via la fase di sperimentazione del programma Expertise Road promosso da Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna, con capofila Cis, scuola per la gestione d’impresa di Unindustria Reggio Emilia. 

    Il piano, realizzato con il finanziamento di Fondirigenti, vuole far emergere i nuovi fabbisogni delle aziende in ottica Industria 4.0, per aggiornare i profili professionali più richiesti dalle imprese e innovare i programmi della formazione tecnica e manageriale.

    E’ terminato il ciclo di 9 focus group che hanno coinvolto 51 opinion Leader dei principali settori produttivi dell’Emilia-Romagna, tra cui le imprese reggiane: Argo Tractors, Dalter Alimentari, Elettric 80, Emak, Grissin Bon, Lombardini – Kohler, Rondine, Walvoil – Gruppo Interpump e Assoservizi, società di Unindustria Reggio Emilia che sviluppa servizi per l’amministrazione del personale.

    In particolare sono stati realizzati approfondimenti dedicati a: meccatronica, motoristica, packaging, automazione, alimentare, ceramica, biomedicale, energia-ambiente, logistica e servizi. 

    Le sperimentazioni in atto servono per condividere ed applicare le indicazioni sui fabbisogni emergenti di competenze espresse dalle imprese con i rappresentanti degli istituti tecnici, delle Fondazioni ITS e dei centri di  formazione della regione.

    Premessa del piano è stata un’analisi internazionale che ha comparato la formazione tecnica in Italia con la formazione terziaria in Germania, in particolare le esperienze di Fachhochschule, e alcune best practices in Svezia, Francia e Canada.

    “Cis con la realizzazione di questo progetto − dichiara Claudio Lodi, Presidente Cis − contribuisce a qualificare la programmazione formativa secondo le richieste del mercato del lavoro e del sistema produttivo.  I risultati verranno illustrati alla Regione Emilia-Romagna, che con la Rete Politecnica ha dato un’attenzione crescente alla formazione tecnica. Pensiamo in particolare allo sviluppo degli ITS-Istituti Tecnici Superiori, le “scuole di tecnologia  che in questi anni hanno dimostrato, da un lato, di offrire occupazione qualificata ai giovani e, dall’altro, tecnici preparati alle imprese”.

    Al programma partecipano anche Business School Federmanager Academy e Fondazione Aldini Valeriani (Bologna), Nuova Didactica (Modena), Assoform Romagna e Il Sestante Romagna, Forpin (Piacenza), Cisita (Parma) e Centoform (Cento di Ferrara).

     

    Informazioni: http://www.cis-formazione.it/it/expertise-road