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Categoria: Education

  • 100 MILA LAVORATORI E 4 MILA AZIENDE. LA FORMAZIONE FONDIMPRESA IN EMILIA-ROMAGNA

    100 MILA LAVORATORI E 4 MILA AZIENDE. LA FORMAZIONE FONDIMPRESA IN EMILIA-ROMAGNA

    Le imprese e i lavoratori dell’Emilia-Romagna sempre più qualificati e aggiornati
    In crescita la formazione aziendale con Fondimpresa: 100mila lavoratori di 4mila imprese emiliano-romagnole e 390mila ore formative

    Bologna, 19 dicembre 2016

     

    Oltre 390 mila ore di formazione, di cui hanno usufruito quasi 100 mila lavoratori di oltre 4 mila aziende dell’Emilia-Romagna: è il risultato degli strumenti messi in campo nel 2014 e 2015 da Fondimpresa in Emilia-Romagna, Fondo interprofessionale per la formazione continua costituito a livello nazionale da Confindustria e CGIL CISL UIL.

    Sono alcuni dei dati illustrati in occasione dell’incontro “Formazione sul lavoro per la crescita aziendale. Le risposte di Fondimpresa” organizzato oggi a Bologna da Orione, Organismo bilaterale per la formazione costituito da Confindustria e CGIL CISL UIL dell’Emilia-Romagna.

    Il Fondo consente alle aziende e ai lavoratori di utilizzare in modo semplice ed efficace per la formazione continua le risorse da loro accantonate con lo 0,30% del monte salari, tramite due strumenti: la partecipazione agli Avvisi del Conto di Sistema, un conto collettivo pensato per sostenere in particolare la formazione delle aziende di piccole dimensioni, e il Conto formazione di cui ogni azienda dispone.

    Con questi strumenti e con finanziamenti pari a 2,5 miliardi di euro dal 2007 ad oggi, Fondimpresa ha reso possibile formare, in modo mirato e utile al lavoro, oltre 2 milioni di lavoratori in tutta Italia, molti dei quali hanno partecipato a più corsi.  Il Fondo, a cui a livello nazionale aderiscono 170.000 aziende con 4,3 milioni di occupati, comprende imprese di ogni settore e dimensione, con alta percentuale di PMI attive nella formazione.

    “In questa fase di lieve ripresa dopo anni di crisi  ‒  dichiara il Presidente di Orione Mario Agnoli – è cresciuta l’attenzione sulle competenze necessarie per offrire produzioni e servizi di sempre maggiore qualità e consentire alle imprese di essere competitive sui mercati mondiali. L’impegno formativo si concentra infatti su competenze strategiche come l’innovazione di prodotto e di processo, l’azienda lean, l’export e l’internazionalizzazione. Dobbiamo ora concentrarci sul futuro e accompagnare le aziende nella sfida della digitalizzazione, indispensabile in ottica Industria 4.0.  Fondimpresa è uno strumento straordinario per rafforzare questo impegno e coinvolgere le imprese di piccole dimensioni: circa tre quarti dei lavoratori formati con il Fondo opera nelle PMI”.  

    L’iniziativa è stata anche l’occasione per presentare un’analisi realizzata da Orione nell’ambito delle attività di monitoraggio valutativo previste dal Fondo: in calce una sintesi dei risultati. 

    “Fondimpresa ha creato un sistema di finanziamento della formazione ‒  sottolinea  il Vice Presidente di Fondimpresa Paolo Carcassi ‒ in grado di adattarsi continuamente alle esigenze di aziende e lavoratori e ai fluttuanti andamenti dell’economia. Per questo è efficace supporto sia alle politiche di sviluppo – tanto è vero che su 2,5 miliardi di euro di finanziamenti finora erogati oltre 1 è stato speso sulle tematiche della competitività e innovazione – sia alle politiche attive del lavoro.  Su questo profilo stiamo nuovamente finanziando la riqualificazione dei lavoratori in cassa integrazione, con 15 milioni di euro, e abbiamo appena avviato una nuova iniziativa che consente alle aziende di ottenere finanziamenti per formare persone neoassunte da non oltre 6 mesi o per formare disoccupati e inoccupati, purché poi vengano assunti. La nostra vicinanza al mondo del lavoro e dell’impresa permette di trovare soluzioni sempre nuove ed efficaci. Confidiamo che questo esempio positivo di politiche attive del lavoro, che ha già portato tanti risultati concreti, venga apprezzato per quello che vale e vengano rimossi gli  ostacoli che rendono sempre più complicata l’azione dei Fondi.

    “Il cambiamento dei mercati a livello globale ci impone di operare per accrescere il valore aggiunto dei nostri prodotti e servizi, investendo sulle competenze. Con questa convinzione, che è anche alla base del Patto per il Lavoro  ‒  conclude l’Assessore regionale alla formazione e al lavoro Patrizio Bianchi – abbiamo investito 10 milioni del Fondo Sociale Europeo per sostenere l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità del sistema economico-produttivo del territorio attraverso azioni di sensibilizzazione, percorsi formativi e azioni mirate. Un intervento complementare agli strumenti messi in campo da Fondimpresa, che ha l’obiettivo di aumentare il numero di imprese in grado di affrontare e cogliere le opportunità di innovazione e cambiamento e competere sui mercati internazionali.”

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    SINTESI DEL MONITORAGGIO VALUTATIVO FONDIMPRESA IN EMILIA-ROMAGNA

    Le imprese dell’Emilia-Romagna che aderiscono a Fondimpresa nel 2015 sono 11.837.   Nel biennio 2014-2015 le imprese che hanno svolto formazione con uno dei canali di finanziamento previsti dal Fondo sono state 4.012, che hanno coinvolto 99.699 dipendenti in almeno un intervento formativo.

    I settori più rappresentati rispecchiano il tessuto produttivo regionale, con una prevalenza nell’ambito manifatturiero del settore meccanico (16,3% sul totale delle aziende che hanno utilizzato il Fondo), seguito dal metallurgico (12,7%) e dall’alimentare (6,3%).  Buona anche l’attitudine formativa delle aziende del commercio (11,8%) e di quelle che offrono servizi alle imprese (10,1%).

    Il grado di copertura di Fondimpresa è particolarmente buono nei settori chimico e  ceramico: il 42% delle industrie chimiche e il 33% delle ceramiche in regione aderisce a Fondimpresa ed in entrambi i comparti circa due terzi di queste hanno fatto formazione nel periodo osservato.

    È rilevante il peso crescente acquisito dalle piccole e medie imprese, il cui numero di iscritte al Fondo è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni:  oltre il 70% delle imprese che hanno utilizzato il Fondo nel biennio 2014-2015 ha meno di 50 dipendenti.

    I territori più rappresentati sono nell’Emilia centro-occidentale e quelli con il maggior numero di imprese aderenti, soprattutto nell’asse Bologna (21,3%), Modena (15,0%), Reggio Emilia (13,8%) e Parma (12,2%).

    I lavoratori inseriti in formazione appartengono per la maggioranza al settore meccanico (17,6%), seguito dal settore dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (15,9%) e da quello ceramico (11,3%), tutti settori favoriti da una dimensione d’impresa superiore alla media. Proprio il settore trasporti, magazzinaggio e comunicazioni si segnala perché le sue aziende, nel biennio in esame, hanno inserito in formazione circa il 90% dei propri dipendenti.

    Vi è una netta prevalenza del genere maschile (circa due terzi dei formati) e della classe d’età 45-54 anni (34,8%). Prevalgono gli impiegati, con una quota pari al 50,1% dei formati, mentre gli operai rappresentano il 44,4% dei lavoratori inseriti in formazione.

    Le tematiche più diffuse sono state, nell’ordine, la sicurezza sul lavoro (26,2%), le lingue (14,5%), le abilità personali (14,2%), l’informatica (11,3%) e le tecniche di produzione (10,0%).   Le imprese stanno ridefinendo obiettivi e contenuti della formazione realizzata con Fondimpresa, come dimostra il calo della formazione obbligatoria sulla sicurezza sul lavoro e la crescente attenzione ai  temi delle abilità personali e delle tecniche di produzione.  

    Ciò è confermato dal gran numero di azioni formative legate all’efficientamento dei processi produttivi ed organizzativi, con corsi sull’implementazione di software gestionali e l’introduzione di modelli di lean production e lean organization.  Vi è anche una spiccata attenzione ad una formazione orientata a migliorare la relazione con il mercato e sulle competenze fondamentali per offrire produzioni e servizi di sempre maggiore qualità sui mercati internazionali.

     

     

     

  • I DATI SUL MERCATO DEL LAVORO CONFERMANO L’IMPEGNO DELLA REGIONE E DELLE IMPRESE

    I DATI SUL MERCATO DEL LAVORO CONFERMANO L’IMPEGNO DELLA REGIONE E DELLE IMPRESE

     

    DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA  MAURIZIO MARCHESINI

    I dati sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna sono i primi risultati concreti dell’impegno collettivo della Regione e delle imprese 
    Occorre rafforzare gli interventi con il bilancio 2017 

    Bologna, 7 dicembre 2016

     

    La fotografia del mercato del lavoro in Emilia-Romagna diffusa oggi dall’Istat testimonia i primi risultati concreti dell’impegno collettivo delle politiche regionali in attuazione del Patto per il lavoro.
     
    Le imprese dell’Emilia-Romagna hanno dato un convinto apporto alla realizzazione degli obiettivi del Patto attraverso investimenti, progetti di ricerca e innovazione e programmi di internazionalizzazione.
     
    Si tratta ora di proseguire con convinzione rafforzando adeguatamente, a partire dal bilancio regionale 2017, gli interventi in questa direzione. 
     
    Un contributo nuovo e positivo all’andamento dell’occupazione potrà derivare anche dall’apertura al privato dei servizi per il lavoro.
     

     

  • AL VIA IL PROGETTO DEI GIOVANI IMPRENDITORI “CREI-AMO L’IMPRESA”

    AL VIA IL PROGETTO DEI GIOVANI IMPRENDITORI “CREI-AMO L’IMPRESA”

     

    STUDENTI, DOCENTI E GIOVANI IMPRENDITORI DELL’EMILIA-ROMAGNA INSIEME PER PROGETTARE NUOVE IDEE D’IMPRESA NELL’AMBITO DEI PROGRAMMI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

    Nella giornata nazionale Orientagiovani  i Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna hanno presentato il progetto “CREI-AMO L’IMPRESA”,  promosso in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e AlmaLaurea  

    Bologna, 11 novembre 2016

     

     

     

     

  • PROGETTO CONFINDUSTRIA PER I GIOVANI 2017

    PROGETTO CONFINDUSTRIA PER I GIOVANI 2017

     

    Confindustria organizza un percorso formativo di sei mesi rivolto a 25 giovani neolaureati, con laurea conseguita non prima del 7 febbraio 2016 ed entro il 1° dicembre 2016.

    Il percorso, che avrà inizio a febbraio 2017, prevede una durata complessiva di sei mesi, con un periodo di formazione di 8 giornate d’aula  e uno stage presso una delle sedi del sistema Confindustria sul territorio nazionale ed europeo.

    La scadenza per accedere alla selezione è stata il 20 ottobre 2016.

     

    Maggiori informazioni sul sito www.confindustriaperigiovani.it 

     

     

  • FOOD INNOVATION PROGRAM. AL VIA IL MASTER SU CIBO E INNOVAZIONE

    FOOD INNOVATION PROGRAM. AL VIA IL MASTER SU CIBO E INNOVAZIONE

     

    Il Master ha il patrocinio, tra gli altri, di Confindustria Emilia-Romagna 

     

     

  • INAUGURATO PACK-LAB, LABORATORIO DI INNOVAZIONE DI ITS MAKER

    INAUGURATO PACK-LAB, LABORATORIO DI INNOVAZIONE DI ITS MAKER

     

    Una sintesi della rassegna stampa con le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini 

     

  • FORMAZIONE – AL VIA 16 NUOVI PERCORSI ITS PER TECNICI SPECIALIZZATI

    FORMAZIONE – AL VIA 16 NUOVI PERCORSI ITS PER TECNICI SPECIALIZZATI

    A fine giugno la Regione Emilia-Romagna ha approvato i percorsi formativi per l’anno 2016-17 delle Fondazioni ITS, nella maggioranza delle quali sono coinvolte a vario titolo imprese associate e strutture formative del sistema Confindustria Emilia-Romagna.

    Gli  ITS formano figure tecniche altamente specializzate di sicuro interesse per le aziende associate al sistema regionale Confindustria.

    Ecco una sintesi dei percorsi approvati, che prenderanno avvio nell’autunno 2016:

    alla Fondazione ITS MAKER Meccanica, meccatronica, motoristica e packaging sono stati approvati 5 percorsi:  a Bologna il corso per “Tecnico superiore per l’automazione e il packaging”, a Reggio Emilia il “Tecnico superiore in sistemi meccatronici”, a Modena i due corsi per “Tecnico superiore in progettazione meccanica e materiali” e “Tecnico superiore in motori endotermici, ibridi ed elettrici”, a Fornovo (Parma), il percorso inaugurato lo scorso anno “Tecnico superiore per i materiali compositi e l’additive manufacturing”

    alla Fondazione ITS TECH&FOOD Agroalimentare sono stati approvati 2 percorsi: a Parma il “Tecnico superiore per le tecnologie di progettazione e produzione alimentare”, a Reggio Emilia il nuovo “Tecnico superiore per le tecnologie di commercializzazione e valorizzazione dei prodotti alimentari

    alla Fondazione ITS Nuove tecnologie della vita di Mirandola (Modena) è stato approvato il percorso “Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali”

    alla Fondazione ITS Mobilità sostenibile di Piacenza è stato approvato il percorso  “Tecnico superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche”

    alla Fondazione ITS Territorio, energia, costruire sono stati approvati 2 percorsi: a Ravenna “Tecnico superiore per la gestione e verifica di impianti energetici” e a Ferrara il “Tecnico superiore per la sostenibilità e l’efficienza energetica delle costruzioni”

    alla Fondazione ITS Tecnologie industrie creative sono stati approvati 3 percorsi:  a Bologna il percorso “Tecnico superiore per l’organizzazione e la fruizione dell’informazione e della conoscenza”,  a Cesena il nuovo “Tecnico superiore per lo sviluppo di sistemi software Ict”, mentre il “Tecnico superiore per sostenibilità, sviluppo, design del prodotto ceramico” quest’anno sarà realizzato in parte a Faenza e in parte a Sassuolo

    alla Fondazione ITS  Turismo e benessere sono stati approvati 2 percorsi: a Bologna il “Tecnico superiore per la gestione delle strutture turistico ricettive”, a Rimini il “Tecnico superiore per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali”.
     

    L’ammontare complessivo del finanziamento dei 16 percorsi approvati è pari a 4.621.800 euro, di cui 3.159.962 di FSE-Fondo Sociale Europeo  e 1.115.038 di contributo MIUR-Ministero Istruzione Università Ricerca .

     

    Per maggiori informazioni
     

     

     

     

  • LE CORPORATE ACADEMY IN EMILIA-ROMAGNA

    LE CORPORATE ACADEMY IN EMILIA-ROMAGNA

    L’Istituto Nomisma ha analizzato, per uno studio commissionato dalla Regione Emilia-Romagna,  le 120 imprese emiliano-romagnole più grandi in termini di fatturato (100 del comparto manifatturiero e terziario, 20 dei servizi finanziari), per ricavare un’analisi dettagliata delle scuole di formazione interne alle aziende. 

    Sono state individuate 29 Corporate Academy, che rappresentano il 50% di tutte quelle presenti in Italia.  Nomisma ne ha intervistate direttamente 17.  Rispetto al resto d’Italia, in cui le Academy più consolidate riguardano il settore bancario assicurativo, in Emilia-Romagna si registra maggiormente la prevalenza di Academy nel settore manifatturiero.

    Le strutture formative aziendali hanno in genere meno di 10 anni di vita, sono strutture leggere con un numero di addetti dedicati full-time che varia da uno a oltre 60 nelle strutture più complesse. 

    Nella maggior parte dei casi le attività formative erogate da queste strutture si concentrano su ambiti “strategici” per la crescita dell’azienda: management, marketing e comunicazione, tecniche commerciali, competenze per livelli amministrativi alti.

    Le imprese in cui sono presenti le Academy  hanno alcune caratteristiche simili: sono aziende innovatrici e crescono in termini di utili, fatturato, occupazione e investimenti.  

    Le motivazioni che hanno spinto gli imprenditori a creare vere e proprie “strutture formative aziendali” sono molteplici:  mantenere il know-how aziendale e garantirne la trasmissibilità,  favorire la crescita del personale in chiave strategica, creare e condividere una cultura unitaria dell’impresa specie nei momenti di transizione dovuti ad acquisizioni, fusioni o ampliamenti di mercato.

    Nella maggior parte dei casi, le Academy delle aziende intervistate non hanno una propria veste giuridica separata da quella delle imprese a cui appartengono:  fanno capo per lo più alla direzione risorse umane, pur essendo nella totalità dei casi nate su impulso dell’amministratore delegato o comunque dei vertici strategici dell’azienda.

    I dati sulle Corporate Academy sono stati presentati il 10 giugno 2016 in occasione della manifestazione R2B Research to Business, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi.

     

     

     

  • FONDIMPRESA: LA FORMAZIONE CONTINUA NEL SETTORE AGROALIMENTARE

    FONDIMPRESA: LA FORMAZIONE CONTINUA NEL SETTORE AGROALIMENTARE

    “Competenze per Competere” è il tema del convegno organizzato da Federalimentare, Fai CISL, Flai CGIL e Uila UIL a Bologna il 22 marzo scorso a Bologna presso la sede di Unindustria Bologna. 

    Federalimentare, Fai, Flai e Uila hanno presentato, unitamente a Fondimpresa, i risultati di un anno di formazione continua nel settore: 1548 i lavoratori del settore agroalimentare impegnati nella formazione con 9699 ore svolte in aula e sul lavoro, 262 le imprese coinvolte, di cui l’80% piccole e micro aziende di 14 regioni, 1.640.000 euro l finanziamento erogato da Fondimpresa, che le singole aziende hanno integrato con proprie risorse. 

    L’iniziativa si è aperta con un intervento di Nomisma sull’andamento del settore agroalimentare, a cui sono seguiti la presentazione della strategia di ricerca e innovazione del CL.uster A.grifood N.azionale CL.A.N. e l’intervento del l’ISFOL sul processo di attuazione del Decreto 30/06/2015, con particolare riferimento alla pubblicazione dell’Atlante nazionale delle professionalità, integrato dai repertori regionali, che consentirà una certificazione oggettiva della competenze acquisite. 

    Fondimpresa ha illustrato lo stato dell’arte della formazione continua nel settore agroalimentare. Vi sono state anche specifiche testimonianze aziendali relative all’analisi dei fabbisogni formativi delle imprese e al rapporto di collaborazione con gli Enti di formazione nei Piani finanziati a valere sull’Avviso “Competitività” di Fondimpresa.