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Categoria: Focus

  • INVITO AD INTERPOMA BUSINESS MATCH – 17 e 18 novembre 2022 ON LINE

    INVITO AD INTERPOMA BUSINESS MATCH – 17 e 18 novembre 2022 ON LINE

     

    Nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, Confindustria Emilia-Romagna, assieme alla Camera di Commercio di Bolzano, organizza l’evento virtuale di matchmaking INTERPOMA BUSINESS MATCH che si terrà on line il prossimo 17 e 18 novembre 2022 in occasione della fiera Interpoma 2022di Bolzano.

    L’evento di matchmaking si rivolge all’intera filiera della produzione della mela e comprende tutti i prodotti da essa ottenuti e trasformati: dalla produzione alla coltivazione, dalla lavorazione del prodotto e dei suoi derivati, anche attraverso soluzioni innovative, alla distribuzione.

    Settori target

    • Attrezzature per la coltivazione
    • Coltivazione biologica
    • Macchinari e attrezzature agricole
    • Attrezzature e materiali per la frutticoltura e la raccolta della frutta
    • Concimi
    • Imballaggio, macchinari e materiali per l’imballaggio
    • Controllo, elaborazione dati, software
    • Ausili tecnici, sistemi di misura e di controllo
    • Stoccaggio, sistemi logistici
    • Sistemi tecnici, macchinari per la lavorazione della frutta
    • Forniture per vivai di alberi
    • Produttori di mele
    • Traders di frutta e verdura
    • Istituti di ricerca/scientifici attivi nel settore
    • Start up attive nel settore

    Durante le due giornate di matchmaking, le aziende partecipanti avranno la possibilità di entrare in contatto con aziende della filiera, potenziali partner sia italiani che internazionali, realizzando incontri b2b esclusivamente on line della durata di 20 minuti, attraverso una piattaforma digitale dedicata e sulla base di un’agenda incontri predefinita.

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro il 18 novembre al seguente link: https://interpoma-business-match-2022.b2match.io/ .

    Al momento della registrazione è necessario indicare CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA come support office per poter beneficiare dell’assistenza alla partecipazione.

    In allegato un flyer con alcune informazioni utili alla partecipazione.

     

    Per informazioni:
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it 

     

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA – Il quadro e le previsioni secondo Confindustria ER, Unioncamere ER e Intesa Sanpaolo

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA – Il quadro e le previsioni secondo Confindustria ER, Unioncamere ER e Intesa Sanpaolo

     

    Unioncamere Emilia-Romagna:  Gli effetti della guerra stanno avvicinando la nostra economia alla crescita zero. Siamo chiamati a gestire l’emergenza con azioni di carattere straordinario di contrasto all’aumento dei prezzi e, allo stesso tempo, dobbiamo continuare a investire per cogliere le opportunità offerte da uno scenario in perenne riconfigurazione.

    Intesa Sanpaolo: In atto una rapida ripresa dei prestiti bancari alle imprese, trainata dai finanziamenti all’industria e legata soprattutto ai fabbisogni di capitale circolante a fronte dell’aumento dei costi di energia e materie prime. Rallenta la crescita dei depositi delle aziende.

    Confindustria Emilia-Romagna: Confermati i segnali di rallentamento, il clima di fiducia delle imprese è peggiorato. L’energia è la priorità delle priorità. Accelerare a livello regionale la normativa sulle fonti rinnovabili e gli strumenti per gli investimenti nell’efficienza energetica. Dal Governo ci attendiamo un’azione determinata che garantisca stabilità al Paese

     

    Bologna, 13 ottobre 2022 –  Crisi energetica, effetti della guerra portata dalla Russia in Ucraina, inflazione: sono tanti e diversi gli attuali fattori di rischio per l’economia regionale.

    Numerosi ostacoli si moltiplicano così sulla via della ripresa che si era avviata all’uscita dalla pandemia, come confermano i dati dell’indagine congiunturale relativa al secondo trimestre 2022 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.

    Il volume della produzione delle piccole e medie imprese dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna nel periodo considerato ha messo a segno un ulteriore recupero (+8,2 per cento), rispetto allo stesso periodo del 2021. La produzione ha superato (+3,8 per cento) il livello dello stesso trimestre del 2018, l’ultimo anno di crescita dell’attività prima della recessione nel 2019 e della pandemia.

    La pressione all’aumento dei prezzi industriali derivante dall’incremento delle quotazioni delle materie prime dell’energia e di semilavorati e componenti ha sostenuto la crescita del fatturato (+10,6 per cento) e ha superato quello dello stesso trimestre del 2018 dell’8,6 per cento. Il fatturato estero ha avuto un andamento analogo (+10,4 per cento). Il processo di acquisizione degli ordini ha frenato, ma ha mantenuto una solida tendenza positiva (+7,6 per cento), con dinamica leggermente inferiore sui mercati esteri (+7,2 per cento).

    Il grado di utilizzo degli impianti è salito lievemente, fino al 79,9 per cento (ben superiore al 62,5 per cento dello stesso trimestre 2021), il valore più elevato dalla fine del 2014. Il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini si è ridotto pur restando oltre le 13 settimane, un valore mai più registrato dalla fine del 2008.

    Il recupero dell’attività produttiva è stato comune a tutti i settori industriali, ma varia sensibilmente in intensità. In particolare, il rimbalzo è più contenuto per l’industria alimentare riguardo a fatturato (+5,9 per cento), produzione (+3,9 per cento), ma ha permesso di superare (+7,0 per cento) il livello dello stesso trimestre del 2018.

    La ripresa congiunturale dell’attività delle industrie del sistema moda è proseguita con un ritmo notevole: la crescita del fatturato complessivo si è mantenuta elevata (+13,4 per cento), sostenuta dal mercato interno più che dagli ordini esteri (+7,7 per cento). La produzione è salita (+11,1 per cento), come gli ordini complessivi (+8,3 per cento).

    L’aggregato industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto, vive un momento favorevole per fatturato (+ 12,0 per cento), produzione (+10,1 per cento), ordini (+8,9 per cento). La piccola industria del legno e del mobile ha messo a segno un consistente recupero: fatturato (+14,3 per cento), produzione (+8,6,4 per cento), ordini (+8,2 per cento). Per l’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche, un buon incremento di fatturato (+10,1 per cento) e produzione (+8,0 per cento), in lieve rallentamento gli ordini (+7,3 per cento).  Il gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (chimica, farmaceutica, plastica e gomma e trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) porta un segno più per fatturato (+9,7 per cento), produzione (+6,4 per cento) e ordini (+7,6 per cento).

    Nel secondo trimestre 2022 si è decisamente rafforzata la tendenza positiva per tutte le classi dimensionali delle imprese, ma l’intensità non è stata omogenea.

    In particolare, per le imprese minori, la produzione ha accelerato (+6,3 per cento), come il fatturato (+6,6 per cento) e ordini (+6,4 per cento). Stesso ritmo per le piccole imprese: produzione (+6,5 per cento), fatturato (+9,4 per cento), e ordini (+5,4 per cento). Per le medio-grandi meglio il fatturato (+12,8 per cento) e l’attività produttiva (+10,1 per cento) degli ordini (+9,5 per cento).

    Sulla base dei dati del Registro delle imprese, quelle attive dell’industria in senso stretto a fine giugno risultavano 43.332 (pari al 10,8 per cento del totale), con una diminuzione di 357 imprese (-0,8 per cento) rispetto all’anno precedente.

    Riguardo alla forma giuridica, sono aumentate le società di capitale (+1,9 per cento, +336 unità). In calo le società di persone (-397 unità, -4,8 per cento) e le ditte individuali (-296 unità, -1,7 per cento).

    Negli ultimi 20 anni le esportazioni dell’Emilia-Romagna sono aumentate dell’84 per cento, prima regione nel Paese. L’incidenza dell’export sul PIL regionale sfiora il 44 per cento contro il 28 per cento dell’Italia.

    In base ai dati Istat relativi al commercio estero regionale, nel primo semestre 2022 le esportazioni di prodotti dell’industria manifatturiera sono risultate pari a quasi 41.293 milioni di euro e hanno fatto segnare una crescita del 19,9 per cento.

    L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale (64,9 per cento) e ne detta la tendenza. Nel semestre le vendite sui mercati europei hanno avuto un notevole incremento (+19,5 per cento). Il risultato è stato determinato, in particolare, dall’andamento delle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 che hanno avuto una ripresa più sostenuta (+21,8 per cento). I soli mercati dell’area dell’euro hanno assorbito il 41,6 per cento dell’export, con una tendenza positiva lievemente più contenuta (+18,9 per cento). Nei due mercati più importanti di quest’area l’andamento positivo è risultato di nuovo più contenuto sia in Germania (+12,5 per cento), sia in Francia (+16,3 per cento), mentre è decisamente brillante l’andamento in Spagna (+29,3 per cento). Al di fuori dell’area dell’euro, è risultata particolarmente rapida la crescita delle vendite sul mercato polacco (+31,0 per cento).
    Uscendo dall’Ue, contenuta la ripresa dell’export verso il Regno Unito (+16,9 per cento) e allineata con la media sui mercati turco (+18,4 per cento) e svizzero (+19,0 per cento), la crescita di quest’ultimo da sola ha compensato pienamente la caduta delle vendite destinate alla Russia (-18,2 per cento), a seguito delle sanzioni.              
    Fortissima la crescita delle vendite sui mercati americani (+39,8 per cento), trascinata da quello statunitense (+47,4 per cento), sostenuto da risultati settoriali (farmaceutico) e dalle quotazioni del dollaro. Al contrario, sul complesso dei mercati asiatici si è registrata una crescita contenuta (+6,0 per cento): da un lato, bene le vendite in Medio Oriente (+22,6 per cento) e Asia centrale (+29,7 per cento), dall’altro, l’Asia orientale ha invertito la tendenza (-1,2 per cento), risentendo dei blocchi dell’attività in Cina a causa delle politiche zero Covid (-1,4 per cento) e della flessione verso il Giappone (-22,6 per cento), per la perdita di valore dello yen. Modesta la crescita nei mercati dell’Africa (+6,2 per cento), mentre buono è stato il risultato verso l’Oceania (+19,1 per cento).

    «Stiamo attraversando una fase che vede contrapporsi due dinamiche – afferma il Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Alberto Zambianchi –. Da un lato, l’economia reale prosegue la sua crescita grazie all’andamento positivo del commercio con l’estero e degli investimenti. Dall’altro, la guerra in Ucraina con il suo carico di criticità, dalla scarsa disponibilità dell’energia all’aumento fuori controllo dei prezzi. L’effetto congiunto delle due dinamiche preannuncia un’economia prossima all’arresto. Siamo quindi chiamati – sostiene Zambianchi – a gestire l’emergenza con azioni di carattere straordinario di contrasto all’aumento dei prezzi. Tuttavia, provando a guardare oltre, a opportunità future, credo che il commercio con l’estero sarà ancora una volta il fattore più importante nel determinare la competitività di territori e settori in un contesto che si sta rapidamente trasformando. Le imprese vanno supportate nell’orientarsi in questo scenario di profonda riconfigurazione, pianificando le strategie per consolidare la presenza sui mercati internazionali. Competenze, innovazione, reti, formazione, welfare, sono gli asset sui quali dobbiamo continuare a investire per assicurare un ecosistema favorevole alle imprese».

     

    In Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nei mesi estivi si è registrata una rapida ripresa dei prestiti bancari alle imprese, che a luglio hanno segnato un tasso di crescita del 3% a/a, dal -0,8% del primo quadrimestre 2022. L’andamento è in linea con quello osservato a livello nazionale (+3,2%).

    La svolta è determinata dal maggiore fabbisogno di capitale circolante da parte delle imprese in relazione alla crisi energetica e al forte aumento dei costi operativi. L’accelerazione in atto è trainata dai prestiti all’industria, il cui tasso di variazione è salito lungo tutta la prima metà del 2022 passando dal +0,5% di fine 2021 al +7,3% di luglio, una dinamica superiore al 5% osservato a livello nazionale. A luglio anche i prestiti ai servizi sono tornati in crescita, dell’1,1% rispetto a dodici mesi prima, invertendo una fase di calo durata 10 mesi. In regione i prestiti ai servizi confermano quindi un ciclo in ritardo di qualche mese rispetto ai finanziamenti all’industria e una dinamica più debole della media nazionale (+2,8% a/a a luglio). All’opposto, i prestiti alle costruzioni sono rimasti in calo, pur mostrando una risalita del tasso di variazione al -2,5% di luglio da un minimo di -8,6% registrato a ottobre 2021, ma confermando una maggiore debolezza rispetto al -0,6% osservato a livello Italia.

    I dati dei prestiti per dimensione d’impresa indicano che la svolta registrata nei mesi centrali del 2022 è concentrata nei finanziamenti alle aziende più grandi. Infatti, le imprese con almeno 20 addetti a luglio hanno registrato un aumento dei prestiti del 4,1%, in linea col dato nazionale del 4,2%. Diversamente, i prestiti alle piccole imprese hanno confermato un trend in calo (-2,5% in Emilia-Romagna, una variazione prossima al -1,8% della media nazionale).

    La ripresa dei prestiti, come già accennato, è principalmente legata a fabbisogni finanziari eccezionali per far pronte all’approvvigionamento dell’energia e all’aumento del suo costo e si verifica in presenza di condizioni di liquidità delle imprese ancora complessivamente buone. In questo contesto, nell’anno in corso si sta assistendo a un rallentamento della dinamica dei depositi delle imprese, dopo i tassi di crescita a due cifre registrati nel 2020-21. In Emilia-Romagna la decelerazione appare particolarmente accentuata, sebbene ancora su tassi di variazione positivi, del 2,1% a luglio rispetto a dodici mesi prima, ma inferiori a quelli riscontrati a livello di sistema nazionale (+6,1% a luglio). In termini di flussi, dopo il notevole accumulo di liquidità nel 2020-21, per complessivi 16,7 miliardi, in Emilia-Romagna tra fine 2021 e luglio 2022 si è assistito a un deflusso dai depositi delle imprese. Sebbene di importo contenuto a -250 milioni, il saldo netto negativo è indicativo di un utilizzo di risorse depositate sui conti bancari. Simile evoluzione si è osservata a livello Italia, dove però tra fine 2021 e luglio 2022 si è registrato ancora un afflusso netto sui depositi bancari delle imprese, ancorché ridimensionato rispetto allo stesso periodo del 2021.

    «L’Emilia-Romagna è una regione estremamente dinamica che sa reagire ai contesti di difficoltà, ma in questo momento le imprese si trovano a dover fronteggiare costi e incertezze inattese, che in taluni casi ne mettono a rischio la produzione, innescate dai rincari energetici. Come prima banca italiana riteniamo doveroso sostenere con misure anche straordinarie le esigenze di liquidità delle nostre aziende per fronteggiare l’improvvisa compressione dei margini operativi e, al contempo, continuare a stimolare nuovi investimenti. Investimenti strategici, verso cui le imprese dell’Emilia-Romagna hanno dimostrato grande attenzione, che vanno in particolare verso l’innovazione, la digitalizzazione, lo sviluppo sostenibile – spiega Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo –. Il Gruppo ha messo in campo 12 miliardi di euro per permettere alle aziende italiane di affrontare i maggiori costi dell’energia e favorire investimenti in energie rinnovabili per accelerare l’ormai indispensabile indipendenza energetica e diversificazione delle fonti, anche grazie all’intervento di Sace. Quest’anno  – rimarca la Florio – per sostenere le imprese italiane ad affrontare la crisi energetica e il contesto determinato dalla guerra all’Ucraina, Intesa Sanpaolo ha già stanziato oltre 20 miliardi di plafond a favore delle imprese, più altri 8 miliardi per le famiglie. Il che porta a 30 miliardi complessivi il pacchetto di aiuti per l’economia reale stanziato dal Gruppo».

    «I segnali di rallentamento dell’economia regionale – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi  – sono confermati dalle previsioni delle imprese da qui a fine anno. L’industria dell’Emilia-Romagna ha sempre dimostrato grande capacità di tenuta, ma ora il clima di fiducia è molto peggiorato a causa di variabili che hanno un effetto depressivo sulla crescita: dai costi impazziti dell’energia al rialzo generale dei prezzi a livello mondiale, dalle tensioni internazionali dovute alla guerra all’aumento dei tassi di interesse. Il quadro economico è così difficile che il Centro Studi Confindustria ha previsto per il 2023 una crescita zero del PIL. Dal nuovo Governo ci aspettiamo un’azione determinata, seria e competente che garantisca stabilità al Paese Ai Parlamentari emiliano-romagnoli, a cui auguriamo buon lavoro, chiediamo che prendano a cuore i temi prioritari per la nostra regione: industria, occupazione, lavoro».

    Le previsioni dell’indagine semestrale, realizzata da Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con le Associazioni e Unioni Industriali della regione, evidenziano un forte raffreddamento del clima di fiducia delle imprese.

    Solo il 32% degli imprenditori prevede un aumento della produzione nella seconda metà dell’anno, con un saldo ottimisti-pessimisti molto ridimensionato rispetto agli inizi dell’anno: 13 punti rispetto a 34. Il 49% si aspetta un andamento stazionario. Anche peggiori le aspettative sulla domanda totale, attesa in crescita dal 29% degli intervistati, e in particolare sugli ordini provenienti dall’estero: solo il 22% prevede un aumento della domanda estera. Tengono le previsioni sull’occupazione: il 23% degli imprenditori prevede una crescita, con un saldo ottimisti/pessimisti positivo di 15 punti.

    Maggiore pessimismo tra le piccole e medie imprese, in particolare per la domanda totale ed estera. Rispetto ai settori merceologici sono positive le previsioni sull’andamento della produzione nei settori chimica/farmaceutica, tessile/abbigliamento e, in misure minore, metallurgia e meccanica. Molto più pessimistiche le attese nei settori gomma/plastica, ceramica ed elettronica.

    «Il tema dell’energia – sottolinea la Presidente Sassi è la priorità delle priorità: ogni giorno che passa, ogni nuova bolletta che arriva mina la sostenibilità economica del nostro sistema industriale. L’Unione europea continua a rimandare: l’ultima possibilità per intervenire efficacemente, quasi a tempo scaduto, è il Consiglio europeo del 20-21 ottobre. A livello regionale il tavolo sulla crisi energetica è un segnale importante da parte della Regione. Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere una forte accelerazione sulla realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, usando tutte le fonti per sostenere non solo l’autoproduzione ma anche la produzione da immettere in rete. È urgente un riordino di tutta la normativa regionale, così da offrire un quadro certo per chi intende investire nella produzione di rinnovabili, come anche sono fondamentali gli strumenti di supporto agli investimenti delle PMI per l’efficienza energetica».

    L’indagine di Confindustria Emilia-Romagna ha coinvolto un campione di 337 imprese associate appartenenti ai settore manifatturiero e servizi, per un totale di 39.372 addetti e un fatturato complessivo di circa 13,1 miliardi di euro di cui 6,3 provenienti dall’estero.

     

  • AIOP EMILIA-ROMAGNA  | Allarme energia degli ospedali privati emiliano-romagnoli

    AIOP EMILIA-ROMAGNA | Allarme energia degli ospedali privati emiliano-romagnoli

     

    Ospedali ed RSA a rischio per l’aumento dei costi di gas ed energia elettrica

     

    L’AIOP denuncia lo stato attuale in cui versano i 45 ospedali privati e chiede una risposta urgente alla Regione Emilia-Romagna a salvaguardia delle strutture sottoposte ad un aggravio di costi che si aggira intorno al 10% per un settore fondamentale che al Sistema Sanitario Pubblico fattura circa 550 milioni.

    Il Presidente AIOP Emilia-Romagna  Luciano Natali:  “I bilanci delle nostre aziende sono in rosso, occorre agire in fretta per scongiurare la chiusura degli ospedali a svantaggio delle cure e dell’assistenza ai pazienti”. 

     

    Vai al link sul sito AIOP Emilia-Romagna  

     

  • CONGIUNTURA FLASH CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA –  SETTEMBRE 2022

    CONGIUNTURA FLASH CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA – SETTEMBRE 2022

     

    Il prezzo del gas non è mai stato così alto, inflazione e tassi di interesse salgono ancora più su.

    Il contesto è molto difficile nella seconda metà del 2022: lo scenario per l’economia vira al ribasso.

    Nell’industria italiana si materializza la caduta, sebbene l’export si dimostri resiliente e continui per ora la risalita dei servizi.

    Rincari del gas e rischio di scarsità mettono in ginocchio l’Europa, che va verso una brusca frenata.

    Negli USA il quadro è incerto, tra gli emergenti va male solo la Cina.

     

    Vai alla Nota completa del Centro Studi Confindustria 
     

  • DOCUMENTAZIONE WEBINAR 15 SETTEMBRE 2022 |  Change2Twin (Bringing Digital Twins to Manufacturing SMEs): 2nd Assessment Voucher Open Call

    DOCUMENTAZIONE WEBINAR 15 SETTEMBRE 2022 | Change2Twin (Bringing Digital Twins to Manufacturing SMEs): 2nd Assessment Voucher Open Call

     

    Il 15 settembre si è svolto il webinar “Change2Twin (Bringing Digital Twins to Manufacturing SMEs): 2nd Assessment Voucher Open Call” dedicato a presentare le opportunità del progetto Change2Twin per supportare le PMI manifatturiere nei loro tentativi di digitalizzazione per l’impiego di gemelli digitali.

    La call a cascata “2nd Assessment Voucher Open Call”, aperta sino al 30 settembre 2022, consente l’esplorazione di soluzioni di digital twin da parte di PMI e mid-cap manufatturiere che possono ricevere Sino a 10.000 euro per un’analisi approfondita del potenziale di digitalizzazione e 3 ricette di implementazione di gemelli digitali.

    Il seminario è stato promosso da Confindustria Emilia-Romagna nell’ambito delle attività di Enterprise Europe Network in collaborazione con CERR – Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e Confindustria – Delegazione di Bruxelles.

     

    Materiali del webinar: in allegato

    Per maggiori informazioni vai a questo link 

     

     

     

  • AERONAUTICA E AEROSPAZIO: LE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE DI ANSER IN MISSIONE A TEL AVIV

    AERONAUTICA E AEROSPAZIO: LE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE DI ANSER IN MISSIONE A TEL AVIV

     

    Anser passa alla conquista dei mercati esteri con l’offerta integrata di tecnologie e servizi per l’Aeronautica e l’Aerospazio

     

    Prima missione internazionale di Anser, neonata aggregazione di imprese emiliano-romagnole della filiera Aeronautics e Aerospace promossa dal sistema delle Confindustrie e Unioni Industriali  dell’Emilia-Romagna.

    Anser parteciperà all’Aerospace and Defence Meeting, evento internazionale di networking e incontri b2b che si terrà a Tel Aviv dal 13 al 14 settembre 2022. La manifestazione riunisce i più importanti fornitori mondiali di prodotti e servizi della filiera.

    L’iniziativa rientra nel Programma Middle-East, coordinato da Confindustria Emilia-Romagna, cofinanziato dalla Regione e con il contributo di Intesa Sanpaolo.

    Sono 23 le imprese emiliano-romagnole appartenenti alla filiera fornitrici di prodotti e servizi di alta qualità.

     

    Per maggiori informazioni www.anser-it.it

     

  • EMERGENZA ENERGIA – Comunicato stampa congiunto Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Assessori Regionali allo Sviluppo economico

    EMERGENZA ENERGIA – Comunicato stampa congiunto Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Assessori Regionali allo Sviluppo economico

    EMERGENZA ENERGIA, 40 MILIARDI DI EXTRA-COSTI 

    IMPATTO DEVASTANTE: RISCHIO DEINDUSTRIALIZZAZIONE E MINACCIA A SICUREZZA NAZIONALE 

     

    Incontro tra i Presidenti delle Confindustrie di Emilia-Romagna, Lombardia, PiemonteVeneto e gli Assessori allo Sviluppo economico

     

  • WEBINAR  “Change2Twin (Bringing Digital Twins to Manufacturing SMEs): 2nd Assessment Voucher Open Call” – 15 settembre 2022

    WEBINAR “Change2Twin (Bringing Digital Twins to Manufacturing SMEs): 2nd Assessment Voucher Open Call” – 15 settembre 2022

     

    Confindustria Emilia-Romagna ha organizzato il 15 settembre 2022, nell’ambito delle attività di Enterprise Europe Network e in collaborazione con CERR – Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e Confindustria – Delegazione di Bruxelles, il webinar “Change2Twin (Bringing Digital Twins to Manufacturing SMEs): 2nd Assessment Voucher Open Call”.

    Il webinar è stata l’occasione per presentare le opportunità del progetto Change2Twin, finanziato dall’Unione Europea all’interno di Horizon 2020, per supportare le PMI manifatturiere nei loro tentativi di digitalizzazione per l’impiego di gemelli digitali.

    In particolare la “2nd Assessment Voucher Open Call”, aperta fino al 30 settembre 2022, consente l’esplorazione di soluzioni di digital twin da parte di PMI e mid-cap manufatturiere che possono ricevere fino a 10.000 euro per un’analisi approfondita del potenziale di digitalizzazione e 3 ricette di implementazione di gemelli digitali.

    Il seminario è il secondo appuntamento di “Orientarsi nei cascade funding europei: una bussola per l’accesso alle open call europee”: gli incontri informativi via web promossi dalle Confindustrie regionali per diffondere le opportunità dei Cascade Funding in collaborazione con i Digital Innovation Hub e i Competence Center accreditati nei diversi progetti.

     

     

    Tutta la documentazione è disponibile a questo link

     

    Per informazioni: simpler@confind.emr.it

     

     

  • DOCUMENTAZIONE WEBINAR 27 LUGLIO 2022 “GLI AVVISI APERTI DEL PNRR RIVOLTI ALLA DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – LE OPPORTUNITÀ PER IL MONDO ICT”

    DOCUMENTAZIONE WEBINAR 27 LUGLIO 2022 “GLI AVVISI APERTI DEL PNRR RIVOLTI ALLA DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – LE OPPORTUNITÀ PER IL MONDO ICT”

     

     

    WEBINAR “GLI AVVISI APERTI DEL PNRR RIVOLTI ALLA DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – LE OPPORTUNITÀ PER IL MONDO ICT”
    27 luglio 2022 

     

    L’avvio delle prime misure del PNRR, dedicate alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione locale, ha incrementato la domanda pubblica di soluzioni digitali.

    L’iniziativa congiunta di Anitec-Assinform, Confindustria Romagna e Confindustria Emilia-Romagna intende far conoscere alle aziende associate l’opportunità di poter giocare un importante ruolo come partner tecnico della PA.

    L’incontro è stata occasione per conoscere direttamente dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri la strategia, gli avvisi, gli strumenti e le tempistiche delle misure legate all’attuazione del PNRR riguardanti le attività previste dalla M1 C1 – Digitalizzazione della PA.

     

    Le imprese associate possono chiedere la documentazione disponibile a:
    agnoli@confindustriaromagna.it

     

    Programma

    ore 11:30 – Saluti

    • Pietro Mambriani, Responsabile Area Politiche Industriali ed Europa Confindustria Emilia-Romagna
    • Marco Chimenti, Direttore Confindustria Romagna
    • Eleonora Faina, Direttore Generale Anitec-Assinform

     

    Interventi di presentazione degli avvisi di PA digitale 2026

    • Luca Rigoni e Chiara Jacini, Team Relazioni Istituzionali Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

    Con la partecipazione di Marco Rimoldi, Area Manager Nord Est Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

     

    Ore 12:30 – Q&A

    Ore 12:45 – Conclusioni

     

    Per informazioni:  segreteria organizzativa agnoli@confindustriaromagna.it