Test CEMR

Categoria: Focus

  • ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO | 13,2 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO | 13,2 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO: 13,2 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    • Oggi a Bologna la tappa regionale del roadshow di presentazione del protocollo siglato lo scorso ottobre
    • Plafond nazionale di 150 miliardi di euro dedicato a innovazione e transizione digitale, sostenibilità, rafforzamento patrimoniale e sostegno alle filiere in coerenza con il PNRR
    • L’economia italiana, secondo le previsioni del Csc Confindustria, dopo il forte rimbalzo dello scorso anno (+6,6% la variazione del PIL) ha frenato nel primo trimestre (-0,2%) confermando un quadro in netto peggioramento a causa dell’invasione russa in Ucraina. Per il trimestre in corso non ci si attende un sostanziale miglioramento. L’incertezza è ancora molto elevata.
    • L’Emilia-Romagna, prima regione italiana per vocazione all’export, spicca per investimenti in ricerca e sviluppo. Con la ridefinizione delle catene globali del valore le filiere locali sempre più strategiche per lo sviluppo del territorio.

     

    Bologna, 10 maggio 2022  Oggi a Bologna la tappa regionale del roadshow di presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese.

    Emanuele Orsini, Vice Presidente per Credito, Finanza e Fisco di Confindustria, e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, hanno presentato l’Accordo basato sul percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” che mette a disposizione 13,2 miliardi di euro per le imprese emiliano-romagnole, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.

    Ad aprire i lavori, tenutisi presso l’Auditorium Marco Biagi, i saluti del Presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Valter Caiumi, della Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi, e della Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, Alessandra Florio.

    Nel corso dell’incontro sono intervenute Anna Roscio, Responsabile Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, che ha approfondito gli assi strategici dell’accordo e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, che ha illustrato il contesto economico nel quale si trovano ad operare le imprese regionali.

    L’Accordo presentato oggi alle imprese regionali – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo – pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.

    “Nell’attuale scenario geopolitico ed economico le nostre imprese sono pressate da sfide senza precedenti che mettono a rischio crescita e benessere dell’intera società. In questa fase di emergenza è indispensabile continuare far arrivare loro la liquidità necessaria per affrontare le tensioni legate alla guerra e allo shock energetico – ha detto Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco –. Ma bisogna anche guardare al futuro, puntando a consentire alle imprese di continuare a investire per esprimere pienamente le loro potenzialità e cogliere le opportunità offerte dai grandi processi di trasformazione in atto. La ripresa è a portata di mano a patto di sfruttare l’occasione di investimento e riforma offerta dal PNRR e di promuovere investimenti in innovazione e ricerca, favorendo lo sviluppo delle filiere, la patrimonializzazione e il riequilibrio della struttura finanziaria delle aziende. Senza dimenticare l’importanza di assicurare il massimo sostegno, finanziario e di servizio, nella doppia transizione digitale e sostenibile”.

    “Mettiamo in campo oltre 13 miliardi di euro per i piani di crescita delle imprese emiliano-romagnole, nell’ambito del plafond nazionale di 150 miliardi di euro, rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione e il sostegno al sistema produttivo per superare questa fase di rinnovata incertezza e ridare forza alla ripresa che si stava dispiegando dopo la pandemia, per dare vita ad un’economia strutturalmente più robusta incentivando gli investimenti in transizione ambientale e digitale e valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI”.

    È importante per le imprese, in uno scenario nazionale e internazionale così fortemente complesso, trovare nel sistema bancario un interlocutore costante e trasparente. Le nostre aziende sono consapevoli di quanto sia necessario investire in innovazione e transizione digitale, perché la sfida di oggi e del prossimo futuro sarà rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese, potenziare le filiere e la sostenibilità del nostro tessuto produttivo. In questo, il plafond messo a disposizione delle imprese emiliane consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse disponibili per gli investimenti pubblici. È una vera e propria chiave di volta per guardare al futuro, anche alla luce delle linee guida individuate dal Pnrr”, dichiara il Presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi.

    “Al di là della situazione attuale, complessa e molto incerta – aggiunge la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi – le direttrici di sviluppo dell’accordo sono orientate alle priorità delle imprese industriali dell’Emilia-Romagna: innovazione, digitalizzazione, sviluppo delle filiere, sostenibilità e transizione energetica, capitale umano e competenze manageriali. Sono le priorità su cui le imprese da anni stanno investendo con continuità e determinazione. L’accordo tra Intesa e Confindustria va proprio in questa direzione. A noi tutti il compito di dare concretezza anche nel nostro territorio per continuare a supportare  e accompagnare le imprese nelle proprie strategie di crescita e sviluppo”.

    “Le imprese emiliano-romagnole hanno confermato anche durante la pandemia la loro elevata capacità di reazione caratterizzata dalla grande predisposizione all’innovazione e alla vocazione all’export. Questo accordo, anche rispetto alle difficoltà sopraggiunte con il conflitto russo-ucraino, mira a rafforzare la competitività del sistema economico e produttivo del territorio supportando le aziende nel percorso di sviluppo, dotandole di strumenti e soluzioni utili in termini di sostenibilità ambientale e sociale, come per la valorizzazione del capitale umano e delle filiere – ha sottolineato Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. Le filiere sono state un elemento peculiare di resilienza durante la crisi pandemica e oggi possono confermarsi tali, nonché un propulsore per la ripartenza, anche alla luce del riposizionamento delle catene di fornitura. In Emilia-Romagna, attraverso il nostro Programma Sviluppo Filiere, abbiamo già favorito oltre 100 accordi di filiera per un giro d’affari complessivo di 14 miliardi di euro”.

    L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.

     

    IL SISTEMA PRODUTTIVO DELL’EMILIA-ROMAGNA: GLI ASSET STRATEGICI
    A cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

    L’Emilia-Romagna è caratterizzata da una forte vocazione industriale: sviluppa un terzo circa del valore aggiunto regionale; al contempo la regione mostra la propensione all’export più alta d’Italia: le esportazioni rappresentano, infatti, il 46% del valore aggiunto, una percentuale superiore a quella osservata in Veneto (43,9%) e Lombardia (34,6%).

    La regione spicca per propensione a investire in ricerca e sviluppo e a brevettare: primeggia infatti sia per numero di addetti alla R&S (10,1 ogni mille abitanti vs i 6 dell’Italia), sia per numero di brevetti (156,8 ogni milione di abitanti, più del doppio della media italiana; Lombardia e Veneto si fermano rispettivamente a 133,1 e 115,3).

    L’Emilia-Romagna mostra una specializzazione diffusa nella filiera metalmeccanica, con la presenza di molti distretti industriali. E’ presente una buona specializzazione anche nel sistema moda, nell’agro-alimentare, nei prodotti e materiali da costruzione (soprattutto piastrelle), nella chimica e nell’elettrotecnica.

    La competitività regionale si manifesta soprattutto sui mercati esteri: nel 2021 l’export della regione ha toccato quota 72,4 miliardi di euro (+8,7% vs il 2019), mostrando un aumento del 52% rispetto al 2008. Dei 19 distretti monitorati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo in questa regione, 13 hanno superato i livelli di export pre-pandemici. Tra quelli con migliori risultati le Piastrelle di Sassuolo (in crescita del +13,5% sul 2019), l’Alimentare di Parma (+28,1%), i Mobili imbottiti di Forlì (+64,2%) e i Ciclomotori di Bologna (+27,7%).

    Il conflitto in Ucraina è arrivato in un momento di ripresa per l’economia emiliano-romagnola. Nel complesso, l’Emilia-Romagna, pur essendo la seconda regione per export verso Russia e Ucraina (1,9 miliardi di euro nel 2021), presenta un’incidenza contenuta di questi mercati sul totale esportato (2,7%). In alcuni distretti però si evidenzia un’esposizione più rilevante: è il caso dell’Abbigliamento di Rimini (14,9%), delle Calzature di San Mauro Pascoli (13,2%), delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (4,2%) e della Maglieria e abbigliamento di Carpi (3,7%).

    Il maggiore canale di trasmissione della guerra è rappresentato dai rincari dei prezzi delle materie prime. Il balzo dei prezzi di petrolio e, soprattutto, del gas naturale, penalizzerà in modo significativo il reddito disponibile dei consumatori e i margini delle imprese con effetti sia sui consumi che sugli investimenti.

    Il conflitto in Ucraina rende ancora più urgenti i temi dell’ambiente e della tecnologia che possono favorire il risparmio di materie prime, l’efficientamento dei processi e la diversificazione dei mercati di sbocco. Al contempo, se i problemi di approvvigionamento innestati dalla pandemia e poi amplificati dall’invasione russa porteranno a una regionalizzazione su base continentale delle catene globali del valore, si potranno aprire opportunità per i territori italiani che come l’Emilia-Romagna sono caratterizzati dalla presenza di filiere strutturate a livello locale.

    I prossimi anni saranno dunque decisivi per l’economia italiana e anche per quella dell’Emilia-Romagna. Il PNRR potrà favorire un intenso processo di riforme per poter rilanciare investimenti in digitale, transizione green, infrastrutture, formazione e ricerca, con un’attenzione particolare a giovani, donne e precari.

  • IL RAPPORTO «50 ANNI! RADICI E VALORI PER IL FUTURO» |  PRESENTATO ALL’INCONTRO DEL 27 APRILE 2022

    IL RAPPORTO «50 ANNI! RADICI E VALORI PER IL FUTURO» | PRESENTATO ALL’INCONTRO DEL 27 APRILE 2022

     

    «50 ANNI!  RADICI E VALORI PER IL FUTURO»
    Il 27 aprile Confindustria Emilia-Romagna ha celebrato i propri 50 anni all’Opificio Golinelli

     

    Quest’anno Confindustria Emilia-Romagna celebra il Cinquantennale della propria fondazione, avvenuta il 23 febbraio 1972. 

    Per festeggiare la ricorrenza gli imprenditori emiliano-romagnoli si sono trovati a Bologna, insieme ai Past President e a tanti protagonisti della società regionale, per una riflessione sul passato e sulle prospettive dell’Emilia-Romagna.

    Nell’occasione Confindustria regionale ha realizzato, con la collaborazione scientifica di Prometeia, un’analisi che è stata presentata durante l’incontro “50 anni! Radici e valori per il futuro” il 27 aprile all’Opificio Golinelli.  

    Il rapporto approfondisce i cambiamenti dell’Emilia-Romagna dal 1972 ad oggi partendo dai quattro pilastri dello sviluppo economico sociale indagati con il Progetto “Traiettoria 2030”: benessere economico, ambiente e qualità della vita; capitale umano; imprese e innovazione; reti e internazionalizzazione.

    «In questi cinquant’anni la nostra regione – ha dichiarato Pietro Ferrari, nel giorno in cui ha lasciato la guida di Confindustria Emilia-Romagna alla neo Presidente Annalisa Sassi ha profondamente mutato il proprio volto dal punto di vista economico, demografico e sociale. Conoscere le proprie radici è fondamentale per avere una visione del futuro. L’analisi dei cambiamenti dagli anni Settanta ad oggi delinea traiettorie fondamentali anche per gli anni a venire: penso prima di tutto alla demografia, all’immigrazione e al capitale umano».

    All’incontro sono intervenuti il Presidente di Prometeia Angelo Tantazzi, l’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, l’editorialista de La Stampa e docente dell’Università Mercatorum Massimiliano Panarari e l’astronauta Maurizio Cheli.                                                                  

    Ha concluso i lavori il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

     

    La registrazione dell’incontro è pubblicata sul canale Youtube di Confindustria Emilia-Romagna   

     

    Nella foto:
    Maurizio Marchesini, Massimo Bucci, Annalisa Sassi, Pietro Ferrri, Anna Maria Artoni, Carlo Bonomi

     

     

  • INNOVATION DAYS EMILIA-ROMAGNA A REGGIO EMILIA

    INNOVATION DAYS EMILIA-ROMAGNA A REGGIO EMILIA

     

    Il 10 maggio si è svolta a Reggio Emilia, presso il Teatro Municipale Romolo Valli, la tappa emiliano-romagnola degli “Innovation Days”, il viaggio del Sole 24 Ore e Confindustria attraverso le regioni italiane, giunto alla quarta edizione.

    L’incontro, a cui sono intervenuti rappresentanti di imprese e Istituzioni, è dedicato alla transizione delle imprese verso la sostenibilità e la digitalizzazione anche in relazione alle misure del PNRR.

     

    Per informazioni
    https://virtualevent.ilsole24ore.com/innovationdays2022/emilia-romagna/

     

  • 24 E 25 MAGGIO 2022 |  APPLIED ARTIFICIAL INTELLIGENCE CONFERENCE

    24 E 25 MAGGIO 2022 | APPLIED ARTIFICIAL INTELLIGENCE CONFERENCE

     

    La rete Enterprise Europe Network organizza un evento ibrido di conferenza e matchmaking dedicato all’intelligenza artificiale il 24 e 25 maggio 2022.

    L’iniziativa “Applied AI Conference 2022” prevede 2 giornate di conferenza ibrida e 1 giornata (25 maggio) di incontri individuali virtuali (mediante la piattaforma del b2b) tra imprese: solution provider (a livello di tecnologie, ricerca e sviluppo) e utilizzatori (attuali e potenziali).

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 25 maggio 2022 tramite l’apposita piattaforma on line: https://aaic2022.b2match.io/

     Al momento della registrazione è necessario indicare IT – Confindustria Emilia-Romagna come Support office affinché le imprese dell’Emilia-Romagna partecipanti possano beneficiare del supporto del sistema associativo.

     

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

  • 8 E 9 GIUGNO 2022  |  INNOVAT&MATCH – VIRTUAL BILATERAL BUSINESS AND TECH MEETINGS

    8 E 9 GIUGNO 2022 | INNOVAT&MATCH – VIRTUAL BILATERAL BUSINESS AND TECH MEETINGS

     

    Confindustria Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, organizza l’evento di matchmaking “Innovat&Match – virtual bilateral business and tech meetings” che si svolgerà in modalità virtuale l’8 e 9 giugno 2022.

    L’iniziativa, che si colloca nel contesto della manifestazione regionale R2B-Research to Business,  prevede 2 giornate di incontri individuali on line finalizzati a creare opportunità di partnership e collaborazioni in ambito, commerciale, tecnologico e di ricerca a livello internazionale tra aziende, start up, centri di ricerca, attori dell’ecosistema regionale dell’innovazione, istituzioni e stakeholder.

    I temi focus dell’edizione 2022 sono Just Transition e Digital Transformation applicati ai seguenti ambiti:

    • Clean, affordable and secure energy
    • Circular Economy
    • Climate Change and natural resources (air, water, soil)
    • Blue growth
    • Innovative Materials
    • Digitalisation, Artificial Intelligence, Big Data
    • Manufacturing 4.0 and future evolutions
    • Connectivity of ground and in-space systems
    • Innovative and Sustainable Mobility
    • Future Cities and Communities
    • Territorial heritage and regional identity: cultural heritage, creative activities, tourism
    • People Wellbeing, nutrition, lifestyles
    • Health

     

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 6 giugno 2022 tramite l’apposita piattaforma on line: https://innovatmatch-2022.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare IT – Confindustria Emilia-Romagna come Support office affinché le imprese dell’Emilia-Romagna partecipanti possano beneficiare del supporto del sistema Confindustria.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it 

     

  • L’IMPRENDITRICE PARMENSE ANNALISA SASSI ELETTA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

    L’IMPRENDITRICE PARMENSE ANNALISA SASSI ELETTA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

     

    L’imprenditrice Annalisa Sassi è la nuova Presidente di Confindustria Emilia-Romagna per il quadriennio 2022-2026.

    È stata eletta all’unanimità dal Consiglio di Presidenza di Confindustria regionale, riunitosi il 27 aprile a Bologna in occasione dell’incontro “50 anni! Radici e valori per il futuro” con cui gli industriali emiliano-romagnoli hanno celebrato il Cinquantennale dell’associazione regionale.

    Succede a Pietro Ferrari, che ha guidato Confindustria Emilia-Romagna da luglio 2017.

    «È un vero onore – ha dichiarato la neo Presidente Annalisa Sassi – rappresentare l’industria dell’Emilia-Romagna: ringrazio i colleghi per la fiducia che mi hanno riservato. Credo profondamente nel valore dell’impresa come luogo in cui si esprime e valorizza la capacità del fare delle persone. Il mio impegno alla Presidenza di Confindustria Emilia-Romagna sarà guidato da una ferma convinzione: l’impresa è motore di crescita e sviluppo dei territori, elemento fondamentale per la creazione del benessere sociale e della qualità della vita».

    Nata nel 1976, Annalisa Sassi si laurea in Economia Aziendale all’Università di Parma. Dopo un Master in Corporate Finance alla SDA Bocconi inizia il proprio percorso professionale con una breve esperienza presso un istituto bancario milanese. Subito dopo approda alle aziende di famiglia che operano nell’ambito del settore alimentare: Casale Spa, Prosciuttificio San Pietro Spa e Selva Alimentari Spa, in cui oggi ricopre il ruolo di consigliere di amministrazione.

    Dal giugno 2018 Annalisa Sassi è Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali, incarico che terminerà a fine maggio. Dal 2019 è Vice Presidente di Crédit Agricole Italia, dal 2013 al 2020 è stata Vice Presidente di Fiere di Parma Spa, dal 2009 al 2014 Presidente del Gruppo Giovani nazionale di Federalimentare e ha ricoperto diversi incarichi in Assica e Confindustria.

     

  • Technology & Business Cooperation Days@ Hannover Messe 2022 | 30 maggio – 2 giugno 2022

    Technology & Business Cooperation Days@ Hannover Messe 2022 | 30 maggio – 2 giugno 2022

     

    Nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, Confindustria Emilia-Romagna promuove l’evento di matchmaking “Technology & Business Cooperation Days@ Hannover Messe 2022” che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno 2022 in forma ibrida. Sarà possibile realizzare gli incontri sia in fiera, sia on line, tramite la piattaforma dell’evento.

    L’iniziativa prevede quattro giornate di incontri individuali virtuali tra imprese, università e centri di ricerca italiani ed esteri appartenenti al settore dell’automazione industriale, finalizzati a creare opportunità di cooperazione commerciale, tecnologica e in ambito R&D.

    I  focus tematici sono

    • Industry 4.0 and Smart Factory solutions
    • Resource and energy efficient manufacturing technologies
    • Sustainable Energy & Mobility
    • Measurement Tools

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione, entro il 24 maggio 2022, tramite l’apposita piattaforma on line https://technology-business-cooperation-days-2022.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office  per beneficiare del supporto alla partecipazione.

    In allegato una scheda con alcune indicazioni sulle modalità di iscrizione e partecipazione

     

    Per informazioni

    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it
     

     

  • PIATTAFORMA ON LINE “SUPPLY CHAIN RESILIENCE” PROMOSSA DA EEN

    PIATTAFORMA ON LINE “SUPPLY CHAIN RESILIENCE” PROMOSSA DA EEN

     

    La rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, in collaborazione con la European Cluster Collaboration Platform e con il supporto della Commissione Europea e di EISMEA, promuove la Piattaforma on line “Supply Chain Resilience”.

    L’iniziativa nasce dall’esigenza di fare fronte alle difficoltà che stanno affrontando le imprese in termini di vulnerabilità delle catene globali di fornitura, già compromesse con la pandemia ed ulteriormente colpite dalla crisi in Ucraina.

    Per affrontare questi problemi la Rete EEN ha istituito una piattaforma on line per la resilienza della catena di fornitura con l’obiettivo di aiutare le aziende a conservare, ristrutturare o sostituire le catene di approvvigionamento esistenti, nonché a reperire materie prime, parti, componenti e/o beni (semi)finiti o servizi di cui hanno bisogno per continuare la produzione.

    Le aziende, registrandosi gratuitamente sulla piattaforma, potranno:

    • Pubblicare offerte per materie prime, parti, componenti e/o beni o servizi (semi)finiti
    • Promuovere richieste per sostenere le catene di fornitura dell’azienda
    • Incontrare fornitori e buyer internazionali di beni e servizi
    • Creare contatti internazionali con imprese, organizzazioni imprenditoriali, mondo accademico, stakeholder  

    Settori target

    • Agroindustria, Alimentare
    • Costruzioni
    • Digitale
    • Elettronica
    • Industrie energivore
    • Salute
    • Mobilità, Trasporti, Automotive
    • Materie prime
    • Energie rinnovabili
    • Tessile
       

    La piattaforma sarà attiva da marzo 2022 fino a febbraio 2023, con possibilità di realizzare incontri b2b on line lungo tutto l’anno.

    La partecipazione è gratuita, previa iscrizione i tramite l’apposita piattaforma on line:  https://supply-chain-resilience-platform.b2match.io/

    Al momento dell’iscrizione delle aziende dovranno selezionare Confindustria Emilia-Romagna come Support Office, per usufruire dell’assistenza alla partecipazione.

    In allegato una scheda informativa.

     

    Per informazioni
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    tel +39 051 3399911
    email simpler@confind.emr.it 

     

  • ENERGIA. Confindustria Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto bocciano il Decreto: SISTEMA INDUSTRIALE A RISCHIO PARALISI, SERVE DETERMINAZIONE

    ENERGIA. Confindustria Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto bocciano il Decreto: SISTEMA INDUSTRIALE A RISCHIO PARALISI, SERVE DETERMINAZIONE

     

    Confindustria Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto bocciano il Decreto Energia

    SISTEMA INDUSTRIALE A RISCHIO PARALISI, SERVE DETERMINAZIONE

     

    21 marzo 2022 – I Presidenti Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) Pietro Ferrari (Confindustria Emilia-Romagna), Marco Gay (Confindustria Piemonte) a seguito delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri per arginare il caro energia, esprimono profonda insoddisfazione e preoccupazione.

    Pur nella consapevolezza che l’intero sistema industriale italiano è a rischio paralisi tra aumenti delle materie prime, difficoltà di approvvigionamento delle forniture e costo dell’energia, nel decreto manca la determinazione di cui c’è assoluto bisogno in periodi eccezionali come quelli che stiamo vivendo.

    Tra le imprese del Nord c’è fortissima preoccupazione: occorre intervenire immediatamente, con ogni misura possibile e sostenibile, per compensare l’aumento dei costi dell’energia – anche attraverso un price-cap/tetto sui prezzi – e gli effetti delle sanzioni legate alla guerra per i settori o le imprese direttamente colpite. L’Italia e la sua industria stanno pagando il prezzo più alto d’Europa.

    La trasparenza del mercato energetico deve poter permettere di legare al costo delle forniture il prezzo al cliente, non ai valori oscillatori delle speculazioni quotidiane.

    Anche il sistema fiscale che grava sui prodotti energetici va reso lineare, chiaro e trasparente. Non è possibile che le imposte raddoppino il costo del carburante e siano la sommatoria di accise accumulate nei decenni senza più alcun riferimento alla situazione attuale. Perché non prendere esempio dal Portogallo dove il governo ha chiesto alla UE la riduzione dell’aliquota IVA dal 23% al 13%?

    La scelta di intervenire con “sconti” e ristori temporanei limitati nel tempo e negli impatti, poi, è in contrasto con le previsioni, anche quelle meno pessimistiche, di alti livelli dei prezzi sui mercati energetici prolungati nel tempo.

    Sono poi irricevibili, causa insostenibilità, le ipotesi o gli scenari di riduzione “teorici” dei consumi energetici dell’industria. Le strategie europee, a partire dal Fitfor55, costruite e calate dall’alto, vanno riviste in una logica di transizione “sostenibile”, non di obiettivi astratti irraggiungibili per tutti i settori industriali, dalle plastiche all’auto. La transizione va discussa, condivisa e programmata insieme all’industria. Visto il diverso impatto del costo dell’energia nei vari Paesi europei le imprese italiane sono quelle la cui competitività è maggiormente a rischio.

    Il Paese deve definire rapidamente un vero e proprio Piano Energetico nazionale che preveda un nuovo mix di forniture e fonti. Occorre accelerare la realizzazione degli impianti di rinnovabili sbloccando, nell’interesse nazionale, gli iter autorizzativi, oggi di fatto bloccati in molti ambiti ed aree.  Contemporaneamente è indispensabile accelerare l’aumento del prelievo nazionale di gas, anche con nuove esplorazioni, e riattivare gli investimenti previsti sui rigassificatori. 

    Il PNRR può essere parzialmente rivisto e rimodulato in funzione della necessità di sostenere gli investimenti in campo energetico, mentre con maggiore decisione devono essere riprese le riforme timidamente approcciate in questi mesi: prima di tutte quella del fisco, intervenendo strutturalmente sul cuneo fiscale. Gli effetti dell’inflazione sui salari rischiano di essere ulteriormente “deprimenti” per l’economia e per le imprese italiane.

     

  • EMERGENZA UCRAINA |  RACCOLTA FONDI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

    EMERGENZA UCRAINA | RACCOLTA FONDI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

     

    La Regione Emilia-Romagna ha deciso di avviare una raccolta fondi rivolta ai cittadini emiliano-romagnoli e, ovviamente, di ogni luogo. Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:

    Iban: IT69G0200802435000104428964
    Causale: “EMERGENZA UCRAINA”
     

    Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.