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Categoria: Focus

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA 11 GIUGNO 2021 |  SITUAZIONE E PROSPETTIVE SECONDO CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA 11 GIUGNO 2021 | SITUAZIONE E PROSPETTIVE SECONDO CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO

     

    Confindustria Emilia-Romagna: Previsioni positive per i prossimi mesi. Il PNRR avrà un ruolo chiave sugli investimenti pubblici e per accelerare quelli privati. Due i vincoli alla crescita: il rincaro delle materie prime e la carenza di figure professionali specializzate 

    Unioncamere Emilia-Romagna: I dati confermano segnali di ripresa del manifatturiero e miglioramento delle aspettative. Il comparto industriale è ricco di imprese specializzate e proattive ai cambiamenti, un mix di competenze e dinamismo imprenditoriale che consentirà all’Emilia-Romagna di tornare ai livelli pre-pandemia prima delle altre regioni 

    Intesa Sanpaolo: I prestiti alle imprese continuano a crescere, con una dinamica più marcata per quelli alle piccole imprese. Dopo anni di calo, vicini alla svolta in positivo anche i prestiti al settore delle costruzioni. Si consolida il trend di ripresa della fiducia e degli investimenti

     

  • CREI-AMO L’IMPRESA |  14 scuole dell’Emilia-Romagna protagoniste del progetto dei Giovani Imprenditori e dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

    CREI-AMO L’IMPRESA | 14 scuole dell’Emilia-Romagna protagoniste del progetto dei Giovani Imprenditori e dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

    14 scuole superiori dell’Emilia-Romagna protagoniste del Progetto Crei-amo l’impresa promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna
    e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

     

    Bologna, 1° giugno 2021  –   Si è conclusa oggi, con la premiazione on line, l’edizione 2020-21 del progetto Crei-amo l’impresa organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna con la collaborazione della rappresentanza regionale dell’Associazione Giovani per l’Unesco.

    L’iniziativa, giunta alla ventunesima edizione, ha l’obiettivo di far vivere agli studenti l’esperienza dell’impresa, a partire dall’ideazione sino alla messa a punto di un business plan dettagliato in ogni aspetto della vita aziendale.  

    «Quest’anno i 14 istituti superiori nonostante le chiusure e la didattica a distanza – dichiara il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni   – hanno lavorato sodo e hanno presentato progetti d’impresa di grande qualità: è stato ancora più difficile del solito decidere quali premiare.  Per noi giovani imprenditori è una grande soddisfazione vedere l’entusiasmo di tanti studenti nel vivere per la prima volta il clima dell’impresa. L’impegno e la responsabilità sono valori fondamentali anche nel mondo del lavoro, che ha bisogno di giovani meritevoli come questi».

    Hanno partecipato scuole secondarie superiori di tutte le province della regione: IPSAS Aldrovandi Rubbiani di Bologna, IIS Aleotti Liceo artistico Dosso Dossi di Ferrara, IIS Baracca di Galeata (Forlì-Cesena), Liceo Scientifico Statale Fulcieri Paulucci di Calboli di Forlì, ITIS Enrico Fermi di Modena, I.I.S. Fermo Corni di Modena, Istituto A. Casali di Piacenza, Liceo Marconi di Parma, IP Persolino-Strocchi di Faenza (Ravenna), ITIS Nullo Baldini di Ravenna, Istituto San Tomaso di Correggio (Reggio Emilia), Istituto Scaruffi Levi Tricolore di Reggio Emilia, Istituto Einaudi di Viserba (Rimini), I.T.ES. Valturio di Rimini.

    «Obiettivo della scuola  − sottolinea il Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Bruno Di Palmaè rendere gli studenti capaci di essere protagonisti dentro la realtà imprenditoriale. Se per gli studenti partecipare ad un progetto come questo li ha aiutati a misurare la propria capacità di invenzione e di mettersi in gioco, per la scuola è un modo nuovo di perseguire le proprie finalità formative».

    L’iniziativa è stata rinnovata per renderla più interattiva e gestibile anche a distanza, prevedendo la possibilità di organizzare tutte le attività anche con modalità on line.  È stata realizzata una piattaforma dedicata al progetto https://creiamoimpresa.it/ che ha proposto agli studenti alcune sfide intermedie durante la definizione dell’idea imprenditoriale, tra le quali la realizzazione di un video promozionale.

    Si è classificato primo il progetto EXPIRE IN… dell’I.I.S. Fermo Corni di Modena: un dispositivo in grado di segnalare le date di scadenza dei prodotti alimentari.

    La Giuria ha premiato per l’originalità il progetto MOSAIC GAMES pensato dall’ITIS Nullo Baldini di Ravenna: un videogioco che trasmette la cultura romagnola tramite l’esperienza videoludica.

    Ha vinto il premio per la realizzabilità il progetto MO_OD ideato dal Liceo Marconi di Parma: una App che propone itinerari di viaggio, percorsi enogastronomici e culturali e servizi per i viaggiatori.

    Si è distinto per attinenza alle vocazioni e alle opportunità del territorio il progetto AR INDUSTRIAL DESIGN presentato dall’IPSAS Aldrovandi Rubbiani di Bologna: un braccialetto di sicurezza collegato ad un’App utile in caso di incidente stradale.

    La Giuria ha premiato per attinenza al settore/prodotto/servizio dell’impresa oggetto della visita aziendale il progetto ECOMEC dell’IIS Baracca di Galeata (Forlì-Cesena): un trituratore munito di estrusore per la realizzazione del filamento da utilizzare per le stampanti a 3D.

    Per la qualità della presentazione si è distinto il progetto ROMAGNAMO dell’Istituto Einaudi di Viserba (Rimini): un servizio che organizza vacanze in Romagna tra tradizione e innovazione secondo i principi del turismo responsabile e sostenibile.

    Quanto alla qualità degli stati di avanzamento il progetto premiato è stato DQUI presentato dal Liceo Scientifico Statale Fulcieri Paulucci di Calboli di Forlì: una App per promuovere e valorizzare i commercianti locali a km zero.

    Il Progetto NED ideato dall’ITIS Enrico Fermi di Modena è stato il migliore per quanto riguarda la realizzazione del prototipo: un dispositivo illuminante in grado di segnalare gli inquinanti presenti nell’aria.

    Gli altri progetti sono:

    • BIRD HOUSE ideato dall’IIS Aleotti Liceo artistico Dosso Dossi di Ferrara: una casetta ecologica per favorire la tutela e la sopravvivenza di alcune specie di volatili, collegabile ad una webcam;
    • BRING CALL presentato dall’Istituto Casali di Piacenza: una App per favorire l’incontro tra gli imprenditori e i giovani disponibili a prestazioni di lavoro, pagate con buoni spesa da utilizzare sul territorio;
    • BASIL predisposto dall’IP Persolino-Strocchi di Faenza (Ravenna): la coltivazione del basilico in acquaponica in ottica di economia circolare;
    • MAIA VERDA dell’Istituto San Tomaso di Correggio (Reggio Emilia): azienda che produce capi di abbigliamento in plastica riciclata al 100%, recuperata anche dal mare;
    • LIFEPLUS presentato dall’Istituto Scaruffi Levi Tricolore di Reggio Emilia: un’App che favorisce il contatto tra giovani e professionisti per supportare il disagio psicologico giovanile;
    • OLIMPO COSTRUZIONI dell’I.T.ES. Valturio di Rimini: un’azienda di ristrutturazioni edilizie che offre diversi servizi, specie agli alberghi, tramite portale, App e social media.

     

    Sono intervenuti, oltre al Presidente regionale dei Giovani Imprenditori Ivan Franco Bottoni, il  Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Giovanni Desco, la coordinatrice del progetto Beatrice De Gaspari, la delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale Carla Conti e il Rappresentante regionale Associazione Giovani per l’Unesco Andrea Croci.

    L’iniziativa dei giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna ha coinvolto complessivamente nelle 21 edizioni circa 3.000 studenti.  Si svolge nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), in quanto il tempo impiegato per la realizzazione dei business plan può essere valutato come tale, sulla base delle intese con le scuole.

    Alla classe vincitrice assoluta è stato assegnato un premio complessivo di 1.000 euro per l’acquisto di libri. Tutti gli studenti hanno ricevuto i gadget offerti da Franco Cosimo Panini e le pergamene offerte da Tecnostudi.

    L’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, partner di Crei-amo l’impresa da tre anni, supporta le attività della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco nel campo dell’educazione, scienza, cultura e comunicazione, promuovendone progetti, valori e priorità nelle comunità locali attraverso la partecipazione attiva dei giovani.

     

  • IL PRESIDENTE FERRARI AGLI INNOVATION DAYS EMILIA-ROMAGNA DEL SOLE 24 ORE E CONFINDUSTRIA

    IL PRESIDENTE FERRARI AGLI INNOVATION DAYS EMILIA-ROMAGNA DEL SOLE 24 ORE E CONFINDUSTRIA

     

    Si è tenuta il 27 maggio in diretta streaming la tappa dedicata alle imprese dell’Emilia Romagna di Innovation Days, il roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana con il contributo di Sistemi Formativi Confindustria, dei Digital Innovation Hub di Confindustria il supporto di 4.Manager.

    Sono intervenuti  tra gli altri il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari,  il Presidente CERR-Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e DIH Emilia-Romagna Andrea Chiesi, e Marco Righi in qualità di componente CdA DIH Emilia-Romagna e Ceo e Founder Flash Battery.

     

    L’evento, trasmesso dagli studi del BI-REX, il Competence Center Industria 4.0 di Bologna, ha analizzato le strategie di sviluppo e di innovazione adottate dalle imprese emiliano romagnole.

    I lavori si sono aperti con l’intervento del Presidente Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari, che ha sottolineato che “le imprese dell’Emilia Romagna hanno continuato a investire anche durante la pandemia: nel 2020 lo ha fatto l’87% e nel 2021 i dati sono simili, il 58% delle aziende ha investito nella formazione e il 49% in ricerca e sviluppo. In 10 anni le imprese hanno raddoppiato gli investimenti nella sostenibilità e questo ha riguardato tutte le dimensioni aziendali, mentre 10 anni fa era tipico delle grandi imprese. Per creare condizioni strutturali di benessere, occupazione e sviluppo l’aspetto cruciale del PNRR deve essere stabilità e chiarezza nei processi, per sapere chi fa che cosa a livello nazionale e regionale”.

    Innovation Days ha quindi posto l’attenzione sulle modalità con cui il digitale cambia la fabbrica: a discuterne sono stati Raffaele Zingone, Responsabile della Direzione Centrale Affari di Banca Ifis, Sonia Bonfiglioli, Presidente e CEO Bonfiglioli, Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia, e Alessandra Michelini, Responsabile Sales Manufacturing TIM.

    Raffaele Zingone, responsabile Direzione Centrale Affari di Banca Ifis ha sottolineato che “la ripresa è possibile e come Banca dobbiamo contribuire in maniera efficace al sostegno delle aziende, stabilendo un dialogo aperto con gli imprenditori con l’obiettivo di distinguere i rischi apparenti da quelli effettivi. Questa è la vera scommessa: saper ascoltare per comprendere le reali prospettive di business e risolvere la complessità. Solo così sarà possibile mettere in atto una vera ripartenza”. Zingone ha presentato i risultati del Market Watch PMI di Banca Ifis, realizzato su un campione significativo di imprese con sede in Emilia Romagna, secondo il quale il 45% delle aziende ha continuato a investire nel biennio 2020-2021 e la percentuale è destinata a salire fino al 49% entro il 2023. Il finanziamento bancario ha ancora un peso rilevante nel supporto agli investimenti ed è utilizzato oggi dal 44% delle PMI intervistate. Nei prossimi due anni, gli imprenditori punteranno soprattutto sullo sviluppo delle tecnologie digitali per rinnovare l’offerta di prodotti e servizi. Ma sono centrali, nell’allocazione delle risorse, anche la sostenibilità e la gestione della relazione con i clienti, due obiettivi su cui le imprese dell’Emilia Romagna si posizionano al di sopra della media nazionale.

    “Quest’anno il ruolo strategico dell’Emilia-Romagna e dell’Italia nella nostra missione globale di eliminare le sigarette nel più breve tempo possibile crescerà ulteriormente” ha detto il Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia Marco Hannappel, e ha proseguito annunciando: “I nostri impianti nel Bolognese evolveranno grazie alla creazione di un Centro di Servizi per l’Innovazione e la Ricerca e Sviluppo – concentrato su servizi di R&S in aree come l’industrializzazione, l’innovazione di processo, l’ingegnerizzazione e la sostenibilità. Sarà il più grande al mondo per Philip Morris su queste tematiche e coinvolgerà complessivamente, a regime, circa 250 persone altamente qualificate, tra le risorse che attualmente ricoprono queste attività in Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e le nuove posizioni lavorative che saranno trasferite e create in Italia. Queste importanti evoluzioni posizionano l’Italia nelle migliori condizioni per poter attrarre ulteriori investimenti: a livello globale abbiamo da poco annunciato un piano di investimenti complessivi in capitale fisso pari a circa 2,4 miliardi di dollari nel corso del triennio 2021-2023. Il piano include investimenti in ambito manifatturiero, in nuovi macchinari e tecnologie, il tutto collegato ai nuovi prodotti senza combustione di Phillip Morris. Una parte significativa di questi investimenti sarà destinata all’Italia”.

    “Vogliamo accelerare la trasformazione digitale delle imprese ed essere il motore dell’innovazione dell’industria e delle filiere produttive”, ha dichiarato Alessandra Michelini, Responsabile Sales Manufacturing Enterprise Market, TIM. “Siamo certi che le nuove tecnologie, in particolare il 5G, l’Internet delle Cose, il Cloud e l’Edge Computing siano determinanti per la competitività del settore e quindi per l’economia dell’intero Paese. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione soluzioni, competenze ed infrastrutture all’avanguardia in grado di rispondere concretamente ai bisogni delle aziende, trasformandole in opportunità di crescita per tutto il comparto. Proprio da Carpi, nel Modenese, ha preso il via il nostro progetto Smart District per la digitalizzazione dei distretti industriali e sono numerose le collaborazioni in ambito Smart Factory che abbiamo avviato con importanti realtà del mondo produttivo e della ricerca sul territorio emiliano”.

    I lavori sono proseguiti con un dibattito sul ruolo giocato dalla sostenibilità e sulla spinta che può offrire allo sviluppo industriale: ad intervenire su questo tema sono stati Renzo Avesani, Chief Innovation Officer Gruppo Unipol, Amministratore Delegato Leithà, Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Regione Emilia-Romagna, Marco Frattini, Responsabile Macro Area Nord Est, Mercato Italia di Enel, Radek Jelinek, Presidente e Amministratore Delegato Mercedes-Benz Italia, e Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato IMA.

    Parlando di sostenibilità e rischi climatici Renzo Avesani, Chief Innovation Officer Gruppo Unipol, Amministratore Delegato Leithà ha affermato: “Gli eventi atmosferici sono una liability per la quale attualmente non c’è mercato. Ma se i valori dell’indice E³CI (European Extreme Events Climate Index) diventassero indicatori per i prezzi, allora diventerebbe possibile costruire un mercato liquido, in cui gli scambi non sono più gestiti attraverso transazioni bilaterali, ma valutati in base a valori certi. In questo modo si può ampliare la domanda e l’offerta di protezione. Il fatto che possa emergere un mercato – ha sottolineato Avesani durante il suo intervento a Innovation Days – dipende dal fatto che gli operatori possano contare su una metodologia comune attraverso cui stabilire un prezzo. Il potenziale dell’E³CI è quindi quello di cambiare il modo in cui operano i mercati finanziari e assicurativi, fornendo indici rispetto ai quali i pericoli legati alle condizioni meteorologiche possono essere misurati con maggiore precisione. Il vantaggio – ha osservato il CEO di Leithà – è che, rendendo negoziabili queste passività, si aumenta la trasparenza e la concorrenza, con vantaggi sia per gli assicuratori, sia per gli stessi assicurati”.

    Il Responsabile della Macro Area Nord Est, Mercato Italia di Enel Marco Frattini ha dichiarato: “Enel è uno dei principali protagonisti della transizione energetica e intende esserlo anche attraverso le competenze e le soluzioni che quotidianamente mette al servizio del Paese e delle sue imprese. Oggi siamo qui per portare questa esperienza agli attori regionali sia del settore pubblico che privato che intendono impegnarsi per accelerare il raggiungimento degli obiettivi cimatici ed ambientali, oggi imprescindibili”.

    “Carl Benz amava ripetere che la passione per l’innovazione non muore mai e di questa convinzione, unita ad un’eccellenza produttiva riconosciuta a livello globale, si fanno ambasciatrici le tante aziende italiane coinvolte nell’industria dell’automotive. Un settore che da sempre genera valore diffuso attraverso l’innovazione, la leadership tecnologica, l’impegno verso la sostenibilità ambientale e l’occupazione, oltre ad un forte contributo economico al sistema Paese” ha detto il Presidente e Amministratore Delegato Mercedes-Benz Italia Radek Jelinek.

    Il focus successivo è stato centrato sulle nuove competenze e conoscenze necessarie e connesse al processo di innovazione: alla tavola rotonda su questo tema hanno partecipato Domenico Bambi, Presidente BI-REX, Andrea Chiesi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (CERR) e DIH Emilia-Romagna, Alessandro Talamelli, Responsabile Progetto Internazionale CICLOPE, e Francesco Ubertini, Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

    “I Competence Center rappresentano un’enorme opportunità per l’innovazione in Italia – ha affermato Domenico Bambi, Presidente di BI-REX – e mi sento di poter dire che in questi due anni abbiano dato grande prova della loro validità. In particolare BI-REX ha avuto di modo di farsi conoscere dalle imprese per la sua capacità di trattare il tema dei Big Data e della Manifattura Additiva, grazie alla sua Linea Pilota già completamente operativa. Guardando in prospettiva, alla luce del PNRR e della partita europea degli EDIH, il nostro obiettivo è di moltiplicare gli sforzi per permettere al nostro tessuto produttivo di colmare quel gap tecnologico che ci separa dai paesi più tecnologicamente avanzati”.

    Con la spesa in R&S sul PIL pari al 2% – ha affermato Andrea Chiesi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e DIH Emilia-Romagna – la nostra regione ha un’ottima performance del sistema della ricerca e innovazione. Abbiamo ancora spazi di miglioramento nel confronto con le regioni europee avanzate, specie sulla collaborazione tra PMI innovative e sul numero di laureati. Sono due gli aspetti su cui far leva: se il sistema industriale deve continuare ad investire in R&S, il sistema pubblico deve garantire una formazione adeguata sia sulle materie tecnico-scientifiche sia sulle competenze trasversali sempre più richieste dalle nuove forme di lavoro“.

    La sfida dell’innovazione non riguarda solo l’ambito industriale ma anche contesti molto differenti: se ne è parlato, nel corso di un’intervista one-to-one, con Giovanni Carnevali, Amministratore Delegato e Direttore Generale Sassuolo Calcio.

    La mattinata di lavori di Innovation Days si è conclusa con un dibattito sulla tecnologia e l’innovazione digitale nelle PMI, a cui hanno partecipato Antonello D’Elia, Consulting Manager della unit Business Intelligence & Insight di GroupM (media investment company del Gruppo WPP), Giovanni Bartucci, Vice Presidente Esecutivo Alperia Bartucci, Dino Brancale, Amministratore Delegato AVL Italia, e Michele Mormile, Managing Partner AQuest.

    “Il contributo di WPP agli Innovation Days è mostrare come il digitale non si limiti al possesso di tecnologie o di competenze informatiche ma sia un vero e proprio modo di pensare e di agire – ha dichiarato Antonello D’Elia presentando la ricerca “L’innovazione digitale nelle PMI italiane: lo stato dell’arte e le prossime sfide”. “Le evidenze emerse dalla nostra ricerca mostrano che un’azienda diventa digitale quando i dati e le informazioni si combinano con le idee e la creatività. Ci proponiamo, dunque, di accompagnare le PMI, motore economico dell’Italia, nella transizione verso questo nuovo modello di business”.

    “La nostra ricerca evidenzia da un lato la grande vivacità della PMI italiana, spina dorsale dell’economia nazionale, e dall’altro la difficoltà che ha nel comunicare il proprio prodotto, sul mercato italiano e internazionale. Per questo motivo il nostro Gruppo si impegna nel supportare le piccole e medie imprese nel processo di trasformazione e di acquisizione di competenze necessarie ad orientarsi nel mercato digitale.” – ha aggiunto Michele Mormile, Managing Partner AQuest (a WPP Company).

    Le sfide della transizione ecologica non sono più rimandabili. Per vincerle servono competenze, specialisti qualificati e tecnologie all’avanguardia. Il nostro impegno come azienda si traduce in soluzioni di Intelligenza Artificiale brevettate e basate su modelli matematici predittivi che consentono di ridurre emissioni e consumi energetici, ottimizzare processi industriali, migliorare il comfort delle persone – ha dichiarato Giovanni Bartucci, vice presidente esecutivo di Alperia Bartucci –. La nostra è un’offerta win-win, che dimostra come coniugare una visione profonda del mercato con una capacità tecnica innovativa non solo sia possibile, ma sia anche la strada da percorrere verso un futuro sostenibile”.

    Innovation Days è proseguito nel pomeriggio con un webinar dedicato all’approfondimento tecnico di alcuni temi legati all’innovazione digitale e sostenibile nelle imprese: grazie a visite aziendali virtuali e all’analisi di best practices si è parlato del ruolo dei Digital Innovation Hub e dei Competence Center a supporto dell’innovazione aziendale, di agevolazioni fiscali e finanziarie per l’innovazione 4.0 e green, e di tecnologie, competenze e formazione per le fabbriche del futuro.

     

  • Infrastrutture “al palo”: nel 2020 avanza solo il 31% dei progetti nel Nord Italia. L’APPELLO DELLE CONFINDUSTRIE DEL NORD

    Infrastrutture “al palo”: nel 2020 avanza solo il 31% dei progetti nel Nord Italia. L’APPELLO DELLE CONFINDUSTRIE DEL NORD

     

    ASSOIMPRENDITORI ALTO ADIGE • ASSOLOMBARDA • CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA • CONFINDUSTRIA FRIULI-VENEZIA GIULIA • CONFINDUSTRIA GENOVA • CONFINDUSTRIA LIGURIA • CONFINDUSTRIA LOMBARDIA • CONFINDUSTRIA PIEMONTE •CONFINDUSTRIA TRENTO • CONFINDUSTRIA VENETO • UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO

     

    Infrastrutture “al palo”: nel 2020 avanza solo il 31% dei progetti nel Nord Italia

    Le priorità rivolte al Governo: completare i corridoi europei, agevolare la mobilità del trasporto merci, semplificare la burocrazia che rallenta l’esecuzione e la manutenzione di opere centrali

     

    25 maggio 2021 –  Nel 2020 su 68 progetti infrastrutturali monitorati in tutto il Nord Italia, 23 risultano completamente fermi (pari al 34%); 24 invece (35%) hanno avuto un avanzamento inferiore ai programmi e solamente 21 (31%) hanno soddisfatto le aspettative. Tra le cause, oltre alla pandemia, si riscontra il mancato finanziamento di molti progetti, come nel caso delle ferrovie di adduzione ai Tunnel svizzeri del Gottardo e del Loetchberg; la burocrazia legata alle procedure e ai processi decisionali, per esempio nelle opere di accessibilità ferroviaria e stradale a Malpensa; e il persistere di veti e indecisioni politiche su diversi progetti, come la Gronda di Genova e il collegamento stradale Vigevano-Malpensa. Sono invece proseguite secondo le aspettative le opere dove è stato forte il commitment politico come il tunnel ferroviario del Brennero e le tratte di alta velocità Brescia-Verona e Verona-Padova.

    Sono alcune delle principali evidenze contenute nell’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord (OTI Nord), giunto alla 20° edizione. Quest’anno l’Osservatorio, grazie all’adesione – per la prima volta – di tutte le Confindustrie del Nord Italia, amplia il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali strategici di questa parte del Paese, proponendo soluzioni per affrontare le criticità esistenti. Ad Assolombarda, Confindustria Genova e Unione Industriale di Torino – promotori dell’analisi – si aggiungono Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Friuli Venezia Giulia, Confindustria Liguria, Confindustria Lombardia, Confindustria Piemonte, Confindustria Trento, Assoimprenditori Alto Adige e Confindustria Veneto, dando al progetto un respiro nazionale.

    I risultati di OTI Nord sono stati presentati questa mattina nel corso dell’evento “Il futuro delle infrastrutture per un’Europa più vicina”, trasmesso in live streaming su Genio & Impresa”, webmagazine di Assolombarda. L’appuntamento è stato anche l’occasione per rimarcare il ruolo delle infrastrutture per il rilancio economico del Paese e per portare all’attenzione del Governo la necessità di fare scelte strategiche per la competitività del Nord.

    Al dibattito hanno preso parte Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda; Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriale di Torino; Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto; Giovanni Mondini, Presidente Confindustria Genova. Tra gli altri relatori: Umberto Lebruto, Amministratore Delegato FS Sistemi Urbani;  Vittorio Biondi, Direttore Politiche Industriali e Competitività del Territorio Assolombarda; Armando Brunini, Amministratore Delegato SEA Aeroporti di Milano; Marco Bucci, Commissario straordinario per la Ricostruzione e Sindaco di Genova; Matteo Gasparato, Presidente UIR – Unione degli Interporti Riuniti; Guido Ottolenghi, Presidente Comitato Tecnico Logistica e Trasporti, Confindustria; Mario Virano, Direttore Generale TELT.

    “Non dovrebbero mai capitare drammi come quello della funivia Stresa-Mottarone. L’investimento nelle infrastrutture deve essere una priorità per lo sviluppo del territorio che, per essere realmente vivibile, competitivo e attrattivo, deve puntare ad essere sempre più sicuro e connesso. In questo scenario, il Nord Italia, al centro della grande manifattura europea, gioca un ruolo fondamentale di traino – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. L’obiettivo deve essere quello di rafforzare, attraverso un sistema infrastrutturale integrato, i collegamenti tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto ed Emilia-Romagna che, insieme, rappresentano un grande “rettangolo produttivo nel cuore dell’Europa”. Una piattaforma unica di rilancio del Paese.  È dunque fondamentale valorizzare la grande occasione del PNRR, dimostrando capacità di esecuzione rispetto alle opere strategiche e contrastando la burocrazia per realizzarle. Da questo punto di vista, un primo importante banco di prova riguarderà le infrastrutture previste per le Olimpiadi di Milano-Cortina, una straordinaria opportunità di crescita e di innovazione per i nostri territori. Infine, per promuovere un Paese davvero integrato, propongo di costruire un monitoraggio di sistema anche per le infrastrutture digitali, che sono condizione essenziale per lo sviluppo”.

    “L’Osservatorio è nato vent’anni fa per divulgare i programmi, le strategie, i progetti e le priorità relativi alle infrastrutture – ha sottolineato Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino -. Lo scopo è da sempre sensibilizzare e stimolare i soggetti politici ed economici, affinché i programmi vengano pianificati e gli interventi realizzati con adeguate risorse, con procedure trasparenti e nel rispetto dei tempi previsti e delle esigenze dei territori interessati. Con l’ampliamento dell’Osservatorio a tutto il Nord Italia, il progetto assume un respiro nazionale. È un passo molto importante nella direzione di creare un sistema armonico di tutte le infrastrutture della mobilità, collegando in modo efficiente tra di loro e con il resto dell’Europa aree strategiche per l’economia italiana. Completare le infrastrutture utili a connettere il Nord con il resto del Paese e con l’Europa è una responsabilità inderogabile. Penso, ad esempio, alla urgente necessità di completare la progettazione della tratta nazionale della Tav, di cui ancora in questi ultimi giorni si sta discutendo”.

    «OTI Nord è la naturale evoluzione del progetto OTI Nord Ovest – ha commentato Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto – Confindustria Veneto, insieme alle altre Confindustrie Regionali del Nord Est, ha voluto esserci perché riteniamo che sia fondamentale, in una logica di sistema, considerare il Nord del Paese come area privilegiata di interconnessione con l’Europa per innescare processi virtuosi di mobilità sostenibile e di sviluppo della logistica. Attraverso le nostre regioni passano infatti diversi corridoi europei che garantiscono i collegamenti est-ovest e nord-sud, favorendo l’integrazione di relazioni e filiere produttive rilevanti per tutta Europa e garantendo gli indispensabili flussi di merci, materie prime, componentistica, necessarie a tutto il sistema paese e a tutta l’Unione Europea

    “Nel nostro Paese i tempi che intercorrono tra la progettazione di un’opera e la sua realizzazione sono estremamente lunghi – ha sottolineato Giovanni Mondini, Presidente Confindustria Genova –. Terzo Valico ferroviario e Gronda di Ponente, le due principali opere infrastrutturali attese dal nostro territorio e, in generale, da tutto il nord ovest, sono state concepite quando i traffici su gomma e via ferro, sia di merci che di persone, erano ben inferiori agli attuali. La fine lavori del Terzo Valico è slittata al 2024; della Gronda di Ponente, invece, non sono stati ancora aperti i cantieri. Il nodo metropolitano genovese e in particolare la rete autostradale ligure – già fortemente “stressati” dall’agosto del 2018 a seguito del crollo del ponte Morandi, sull’autostrada A10 Genova-Ventimiglia, e dal crollo di un viadotto sull’autostrada A6 Savona-Torino, avvenuto il 24 novembre 2019 – sono stati interessati nel corso del 2020 da importanti lavori di manutenzione che ne hanno fortemente limitato la capacità e percorribilità. Urgenti e indifferibili interventi sui viadotti gravemente ammalorati e nelle gallerie ritenute non rispondenti agli standard europei hanno determinato nell’estate scorsa chiusure giornaliere e notturne della rete, nonché gravi limitazioni per massa e sagoma imposte dai concessionari autostradali con conseguenti congestionamenti sia della rete autostradale che di quella ordinaria, sulla quale si è inevitabilmente riversato il traffico sia leggero che pesante”.

    “Il Rapporto OTI Nord è un formidabile strumento di ragionamento sullo stato delle infrastrutture e sulla loro programmazione – ha osservato Guido Ottolenghi, Presidente Comitato Tecnico Logistica e Trasporti di Confindustria –. Il sistema produttivo italiano, e i milioni di famiglie che ne traggono sostentamento, ha bisogno di un’ottima logistica per approvvigionarsi e per inviare le merci prodotte ai mercati di destinazione. Per questo serve ammodernare strade e ferrovie, interporti e aeroporti, snodi ferroviari e porti marittimi. Lo stato di avanzamento dei progetti già adottati è modesto e, inoltre, servirebbe elaborarne di nuovi. Per progredire occorre dialogo tra decisori politici e ceto produttivo, molta e costante buona volontà e migliori regole di attuazione. Infatti, molti ritardi sono dovuti proprio a complessità a livello amministrativo e giudiziario. Il PNRR si ripropone di affrontare alcuni di questi temi, ma non tutti, quindi occorre mantenere viva la visione complessiva del sistema infrastrutturale e logistico”.

    Come si legge nell’OTI Nord, rimane drammatica la mobilità del trasporto merci – e in particolare dei trasporti eccezionali – sulla rete stradale esistente. La mancata programmazione delle chiusure di tratte stradali e autostradali ai mezzi pesanti per i necessari lavori di ammodernamento e manutenzione ha paralizzato e continua a paralizzare la circolazione in Liguria.  Ne derivano conseguenze pesanti, come l’aumento, anche di un terzo, dei costi dei trasporti e della logistica da e per i porti liguri e l’incremento, di circa sei volte, del tempo impiegato dai trasporti eccezionali in partenza da Genova per raggiungere il Terzo Valico, vista l’inutilizzabilità della strada statale dei Giovi. Anche nelle altre Regioni non è garantita la continuità degli itinerari stradali, in particolare laddove limitazioni al transito su ponti e viadotti impediscono la possibilità di passare da una Regione all’altra e di raggiungere i porti di partenza dei manufatti eccezionali come quelli di Marghera e Ravenna.

    Per quanto riguarda le opere di potenziamento dei grandi assi stradali, che consentirebbero di garantire itinerari merci sicuri, si evidenzia un grave ritardo. Delle 15 opere monitorate, solamente il 20% (quindi 3 opere) sono proseguite secondo le aspettative, mentre il rimanente 80% ha visto avanzamenti inferiori alle attese o è rimasto fermo. In particolare, sono rimasti fermi i potenziamenti autostradali connessi al nodo politico non ancora sciolto della revoca o meno delle concessioni autostradali come, ad esempio, la Gronda di Ponente di Genova e i potenziamenti autostradali lungo la A13 e la A14.

    Inoltre, risultano in sofferenza i nodi infrastrutturali delle città metropolitane del Nord. Sulle 26 opere monitorate, 22 (l’84%) non hanno avuto avanzamenti oppure hanno avuto avanzamenti inferiori a quelli previsti. In particolare, è rimasto fermo il 33% dei progetti di linee metropolitane, il 40% dei nodi ferroviari, il 50% dei nodi viari.

    Anche le opere afferenti alle reti TEN-T, che permettono all’Italia sia di rimanere agganciata ai grandi flussi europei sia di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dal Green Deal Europeo (ovvero trasferire il 75% delle merci trasportate su ferrovia), vanno avanti a rilento. Delle 15 opere riguardanti i grandi assi ferroviari, 6 sono avanzate secondo le aspettative (il 40%), mentre 7 (il 47%) sono rimaste sostanzialmente ferme e le altre hanno avuto avanzamenti inferiori alle attese.  In particolare, se sono andate avanti le opere lungo il Corridoio Mediterraneo, Baltico-Adriatico e Scandinavo-Mediterraneo, hanno subito ritardi quelle poste lungo il Corridoio Reno-Alpi così come la ferrovia del Ponente Ligure e il corridoio plurimodale Tirreno Brennero (TI.BRE). Analogamente è ferma la realizzazione del Passante di Bologna, della Bretella Campogalliano Sassuolo e della Cispadana.

    Infine, tra le priorità condivise dai promotori di OTI Nord, c’è il completamento di alcune opere strategiche per il territorio, che si sarebbero dovute concludere tra la fine di quest’anno e il prossimo. Dalle opere di connessione ai valichi svizzeri lungo il Corridoio Reno-Alpi al nodo stradale di San Benigno, dal nodo ferroviario di Genova al completamento del servizio ferroviario metropolitano di Torino; dal potenziamento stradale tra Rho-Monza, la variante stradale Varesina e il prolungamento della metropolitana 1 a Monza; alla nuova strada Magenta-Abbiategrasso-Vigevano per quanto riguarda le connessioni all’aeroporto di Malpensa. Oltre al potenziamento del terminal intermodale di Milano Smistamento; alle opere di potenziamento infrastrutturale del porto di La Spezia, alla Pedemontana Veneta.

     

  • I Presidenti delle Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte contrari alla proposta del Ministro Orlando sulla proroga dei licenziamenti

    I Presidenti delle Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte contrari alla proposta del Ministro Orlando sulla proroga dei licenziamenti

    I Presidenti Marco Bonometti (Confindustria Lombardia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto), Pietro Ferrari (Confindustria Emilia Romagna) e Marco Gay (Confindustria Piemonte), esprimono contrarietà alla proposta del ministro Orlando sulla proroga del blocco dei licenziamenti proposta nel decreto sostegni-bis 

     

    23 maggio 2021 

    “La norma proposta dal ministro del Lavoro Orlando al decreto Sostegni-bis che proroga il blocco dei licenziamenti, oltre a non essere in alcun modo condivisa con le parti Sociali – diversamente da quanto confermato dal Parlamento in sede di conversione del decreto Sostegni 1 – non fa che prolungare ulteriormente l’incertezza delle imprese in un momento in cui invece servirebbe grande chiarezza.

    La norma pone anche alcune criticità tecniche perché va a toccare anche quei datori di lavoro che finora non hanno fruito della cassa integrazione ma che avrebbero necessità di farlo oggi per potersi riorganizzare per ripartire.

    Ma è soprattutto la scarsa affidabilità nelle regole che erano state condivise, a creare disorientamento posto che un accordo sulle misure emergenziali già si era trovato, con l’avvallo dello stesso premier Draghi.

    Rinnovare il blocco dei licenziamenti significa rimandare l’attuazione delle indispensabili riforme degli ammortizzatori e delle politiche attive per il cambiamento e l’accrescimento delle competenze che il nostro Paese necessita.

    Per noi resta fondamentale il dialogo tra governo e categorie economiche che sono in grado di leggere i mutamenti e di traguardare il futuro. Nelle nostre regioni la ripartenza è già in atto e il tema è più quello delle politiche formative piuttosto che dei licenziamenti. Se i governi avessero investito di più in formazione e occupabilità, avremmo sicuramente reso più competitive le imprese che adesso non trovano quei profili professionali servono per rispondere alle sfide della trasformazione tecnologica.

    Per questo ci appelliamo al premier Draghi per la sua competenza, affidabilità e coerenza affinché trovi una soluzione nell’interesse di tutti gli italiani, per una vera ripresa economica.” 

  • Innovat&Match Brokerage Event |  Il 16 e 17 giugno 2021 nell’ambito di R2B

    Innovat&Match Brokerage Event | Il 16 e 17 giugno 2021 nell’ambito di R2B

     

    Il 16 e 17 giugno 2021 la rete Enterprise Europe Network  organizza la quindicesima edizione dell’evento di matching “Innovat&Match Brokerage Event” nell’ambito di R2B On Air- Research to Business, Salone Internazionale della Ricerca industriale e delle Competenze per l’innovazione.

    L’iniziativa, che anche nel 2021 si svolgerà completamente in modalità virtuale, prevede 2 giornate di incontri individuali on line tra imprese, università, centri di ricerca e altri partner/stakeholder, italiani ed esteri, con focus su tecnologia, ricerca e innovazione.                                                                            

    I temi target di questa edizione sono:

    • Digital Transformation
    • Green & Blue Growth
    • Arts & Culture Resilience

     

    Per una maggiore declinazione delle tematiche vai al link.  

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro le ore 13.00 del 9 giugno 2021 tramite l’apposita piattaforma on line: https://innovatmatch-2021.b2match.io/ 

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per poter beneficiare del supporto alla partecipazione all’evento.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per maggiori informazioni:
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it 

     

  • 18 MAGGIO 2021 | WEBINAR EUROPEAN INNOVATION COUNCIL: EIC ACCELERATOR PER FINANZIARE L’INNOVAZIONE

    18 MAGGIO 2021 | WEBINAR EUROPEAN INNOVATION COUNCIL: EIC ACCELERATOR PER FINANZIARE L’INNOVAZIONE

     

    Martedì 18 maggio 2021 alle ore 15.00 si terrà il webinar EUROPEAN INNOVATION COUNCIL: EIC ACCELERATOR PER FINANZIARE L’INNOVAZIONE, organizzato da Confindustria Piacenza in collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna e la rete Enterprise Europe Network.

    Obiettivo dell’incontro è offrire una panoramica delle novità introdotte dallo strumento EIC Accelerator, che punta a selezionare e supportare le migliori PMI, scale-up e start-up nello sviluppo delle loro innovazioni tecnologiche rivoluzionarie ad alto rischio e alto impatto.

    L’incontro si concentrerà sull’importanza per le imprese di presentare in maniera chiara gli elementi fondamentali a livello strategico, tecnologico e di business, nonché la fase di “pitch”.

    Lo strumento EIC Accelerator opera nell’ambito dell’European Innovation Council (EIC), istituito all’interno dell’UE Horizon Europe, che mira ad identificare e supportare tecnologie ed innovazioni che abbiano il potenziale di sviluppare prodotti o servizi in grado di avere impatto a livello internazionale e diventare leader di mercato. L’EIC supporta tutte le fasi dell’innovazione ed a qualunque grado di tecnologia , attraverso l’erogazione di supporto finanziario e di servizi di business acceleration e di networking con società, investitori e attori leader dell’ecosistema.

     

    PROGRAMMA

    Federica Mori, Confindustria Emilia-Romagna, Enterprise Europe Network

    • Introduzione EIC e Horizon Europe
    • EIC Accelerator Open, approccio “bottom up”
    • EIC Accelerator Challenges in specifiche aree di rilevanza strategica (priorità 2021: Tecnologie digitali e sanitarie strategiche + Innovazioni del Green Deal per la ripresa economica)
    • Esempi di casi applicativi | Use Case

     

    ADESIONE AL WEBINAR

    E’ possibile partecipare all’incontro da remoto (in modalità WEBINAR) registrandosi entro il prossimo 17 maggio al seguente link:
    https://attendee.gotowebinar.com/register/8726597704994350859