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Categoria: Focus

  • CORONA VIRUS |   Confindustria Emilia-Romagna insieme alla Regione per sostenere le imprese nella riconversione industriale per la produzione straordinaria di dispositivi

    CORONA VIRUS | Confindustria Emilia-Romagna insieme alla Regione per sostenere le imprese nella riconversione industriale per la produzione straordinaria di dispositivi

     

    Confindustria Emilia-Romagna sta collaborando attivamente con gli Assessorati Attività produttive, Salute, Difesa del Suolo e Protezione Civile per facilitare le imprese che intendono procedere alla produzione − anche attraverso l’attivazione di nuove linee produttive − di mascherine facciali, dispositivi di protezione individuale, disinfettanti, materiale sanitario e tutto ciò che è necessario e urgente in risposta all’epidemia da Covid-19.

    Il gruppo operativo ha elaborato un Vademecum, in allegato, utile alle imprese per orientarsi nelle procedure di produzione straordinaria di dispositivi medici (DM), tra cui le mascherine chirurgiche, e dispositivi di protezione individuale (DPI).

    È stato inoltre redatto un elenco dettagliato dei DM e DPI necessari per gli operatori del Sistema Sanitario Regionale.

    Al gruppo di lavoro partecipano anche ART-ER, Società Consortile dell’Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, Clust-ER Industrie Salute e Benessere, Tecnopolo di Mirandola e Università di Bologna.

     

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  • CORONA VIRUS |  Le proposte dei Presidenti della Piccola Industria delle Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

    CORONA VIRUS | Le proposte dei Presidenti della Piccola Industria delle Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

     

    EMERGENZA COVID19 – PROPOSTE DI SOSTEGNO PER LE PMI

     

    Premessa

    Il 20 marzo scorso il sistema Confindustriale ha pubblicato un documento “Affrontiamo l’emergenza economica per la tutela del lavoro” nel quale vengono ampiamente illustrate le linee strategiche per sostenere il mondo delle imprese in questa emergenza.

    In linea con i suoi contenuti, i Presidenti Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Lombardia, e Confindustria Veneto con i rispettivi Comitati regionali, le cui regioni che hanno subito i maggiori impatti del Covid19, auspicano l’adozione di quanto previsto nel documento quanto prima e, alla luce dell’ulteriore restrizione imposta alle attività produttive con il DPCM del 22 marzo, ritengono fondamentali ulteriori misure urgenti per le PMI.

    L’emergenza Covid19 che sta attraversando l’Italia presenta già un tributo incalcolabile di vittime a cui si aggiungeranno presto anche ferite difficilmente sanabili all’economia.  

    L’economia è infatti a grave rischio e con essa i posti di lavoro di milioni di persone; da una prima stima a seguito dell’ulteriore chiusura imposta correttamente alle attività produttive per tutelare il bene primario della salute, in mancanza di misure straordinarie sembra probabile il fallimento o chiusura del 60% delle PMI, cioè imprese con meno di 250 addetti e/o 50 milioni di euro di fatturato.

    Secondo il rapporto Cerved 2018 le PMI italiane occupano oltre 4.000.000 di addetti: 2,2 in micro e piccole aziende e 1,9 in medie aziende. Di conseguenza, se non interverrà in modo deciso e lungimirante, la perdita di posti di lavoro potrà raggiungere e superare 2.500.000 persone.

    Senza lavoro le persone rischiano di perdere la dignità, compromettendo anche gli equilibri familiari con un impatto sociale di effetti senza precedenti nella nostra storia moderna.

    In questo momento di completa emergenza l’intervento dello Stato Italiano deve essere imponente, con misure shock immediate che diano prospettiva e respiro alle imprese stimolando fiducia e consumi.

     

    Proposte

    Le seguenti proposte confermano e rafforzano quelle già presentate da Confindustria, tra cui quelle contenute nel documento del 20 marzo scorso “Affrontiamo l’emergenza economica per la tutela del lavoro”.

     

    1. Riduzione temporanea delle Imposte

    Riduzione progressiva, fino all’annullamento, del versamento di tutte le imposte dovute nel 2020 e 2021 (sia acconti che saldi) per tutte le imprese e persone che subiranno un impatto significativo nel bilancio aziendale o reddito personale al di sopra del 20%.

    Con questa azione è possibile lasciare liquidità alle aziende e alle persone con la possibilità di stimolare i consumi, gli investimenti e superare momentanee crisi.

     

    2. Pagamenti della PA

    Liquidazione immediata dei crediti tributari (IVA, imposte, accise) sia a livello nazionale che locale come anche tutti i crediti che le imprese vantano con la Pubblica Amministrazione  che ammontano ad oltre 45 miliardi di Euro.

     

    3. Sospensione fallimenti per le PMI

    Sospensione di tutte le procedure fallimentari e concorsuali come anche la possibilità di presentare nuove istanze di fallimento per le PMI. In tal modo le aziende potranno lavorare in modo più sereno con la possibilità di traguardare periodi oltre i 12 mesi necessari per ristabilire le attività dopo una crisi così intensa.

    Si propone inoltre di estendere anche alle PMI per un periodo di tempo limitato (12-24 mesi) quanto già previsto per le Start-Up innovative del registro speciale, ovvero la non fallibilità per i primi 5 anni di esercizio.

     

    4. Sospensione dalla segnalazione in Centrale Rischi per le PMI

    Spesso la segnalazione in Centrale Rischi rappresenta per l’azienda l’inizio di una spirale viziosa del credito. Un’eventuale crisi finanziaria transitoria con un istituto si estende anche agli altri.
    Sospendere la segnalazione permette di arginare le situazioni di crisi e l’impatto sul rating.

     

    5. Sospensione DURC

    In attesa di definire con certezza ambiti e termini di differimento o sconto delle imposte e dei contributi andrebbe avviato un periodo di almeno 6-12 mesi di sospensione negli aggiornamenti DURC per permettere ad aziende con difficoltà nella liquidità, e quindi nei versamenti, di non perdere commesse, blocco dei pagamenti da PA e imprese private che pongono come condizione la regolarità del DURC.

    6. Garanzia pubblica al 100% sugli affidamenti per le PMI

    Estendere al 100% la garanzia pubblica sugli affidamenti e finanziamenti alle PMI attraverso i fondi di garanzia e i confidi o tramite una garanzia regionale. Ciò permetterebbe di proteggere gli istituti di credito e non fermare l’erogazione verso le PMI di nuovo credito per sostenere la liquidità.

     

    7. Iper ammortamento semplificato

    Semplificazione dell’iper ammortamento per gli investimenti materiali e immateriali con eventuali procedure di verifica semplificata.

     

    8. Ampliamento del perimetro del cuneo fiscale

    Estensione dei 100 euro di cuneo fiscale, già previsti per alcune categorie dal D.L. Cura Italia, a beneficio di tutti i lavoratori per almeno 1 anno.

     

    25 marzo 2020

     

     

  • CORONAVIRUS –  DAL GOVERNO CI ATTENDIAMO SCELTE CORAGGIOSE ED INCISIVE

    CORONAVIRUS – DAL GOVERNO CI ATTENDIAMO SCELTE CORAGGIOSE ED INCISIVE

     

    «Il decreto legge “Cura Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri – dichiara il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari – dà alcune prime risposte all’emergenza sanitaria ed economica. Il Paese ha però bisogno urgente di un piano straordinario di interventi in grado di dare una forte scossa all’economia. Serviranno interventi di portata ed entità molto più ampia di quelli attuali.

    Le risposte offerte sinora dal Governo, pur apprezzabili nei contenuti, perché intervengono prioritariamente sulle questioni di emergenza, prima di tutto sanitaria e di tutela dell’occupazione, appaiono ancora molto deboli dal punto di vista economico, sia dal punto di vista delle risorse messe in campo sia per l’esiguità degli interventi, in particolare quelli per la liquidità delle imprese, in alcuni casi quasi simbolici.

    Prevedere una proroga generalizzata di quattro giorni per i versamenti fiscali, pur consapevoli degli spazi di manovra limitati della finanza pubblica, è assolutamente incoerente con il momento che la gran parte delle imprese italiane stanno vivendo. 

    L’emergenza sanitaria che sta colpendo tutto il mondo, e l’Europa in modo particolare, sta di fatto fermando l’economia di un intero continente con imprese e lavoratori – a partire da quelli delle filiere più critiche e strategiche – impegnati a tenere faticosamente acceso il motore del sistema produttivo. Per questo, rinviare scadenze, versamenti e adempimenti, anche quelli burocratici e amministrativi, diventa essenziale. 

    Anche su questo molto ancora si potrebbe fare. Pensiamo alla sospensione di alcuni adempimenti in materia ambientale che riguarda soltanto una minima parte degli oneri che gravano sulle imprese: è necessario sospendere una serie di adempimenti amministrativi in campo ambientale ed energetico che le imprese sono impossibilitate a rispettare in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

    Le stime diffuse oggi dal Cerved, che prevedono una perdita di fatturato dai 220 ai 470 miliardi di euro a livello nazionale a seconda della durata della pandemia, danno il segno della gravità della situazione.

    L’eccezionalità della crisi che il Paese sta vivendo richiede misure straordinarie di contrasto, che vanno indirizzate a tutte le tipologie e le dimensioni di impresa.

    Gli imprenditori dell’Emilia-Romagna e del Paese – conclude il Presidente Ferrari – attendono dal Governo nei tempi più celeri possibili un provvedimento di portata ben più ampia, in grado di attenuare gli effetti della pesante recessione economica che abbiamo davanti e di ridare forza al sistema economico per ripartire finalmente con la spinta necessaria.

    La crisi economica rischia ancora una volta di pesare più di tutti sull’Italia, già in rallentamento prima dell’emergenza e con spazi di manovra ben più limitati degli altri Paesi europei.

    Serviranno scelte davvero coraggiose e incisive, al di là della retorica e delle affermazioni di principio, in grado di mobilitare investimenti pubblici e privati per centinaia di miliardi, non per qualche decina».

     

  • CAMPAGNA #NOICISIAMO DI AIOP EMILIA-ROMAGNA

    CAMPAGNA #NOICISIAMO DI AIOP EMILIA-ROMAGNA

     

    Campagna stampa #Noicisiamo promossa da AIOP-Associazione Ospedali Privati dell’Emilia-Romagna, che insieme al Sistema Sanitario Regionale stanno affrontato l’emergenza COVID-19 in regione

     

    Pagina Facebook https://www.facebook.com/AIOPER/

    Pagina Twitter https://twitter.com/AiopEmilia

    Pagina LinkedIn https://www.linkedin.com/company/aiop-emilia-romagna/

     

     

  • Raccolta fondi “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus”

    Raccolta fondi “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus”

    La Regione Emilia-Romagna ha lanciato una raccolta fondi per la gestione dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus collegata al conto corrente della Protezione civile regionale dell’Emilia-Romagna:

    IBAN: IT69G0200802435000104428964

    DALL’ESTERO codice Bic Swift: UNCRITM1BA2

    CAUSALE: Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus

    INTESTATARIO: Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna

     

    Altre informazioni: https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus/donazioni

    Ogni euro raccolto e il suo utilizzo saranno oggetto di una pubblica rendicontazione, così come è stato fatto per la ricostruzione post sisma, in un’area dedicata del sito della Regione.

     

  • CORONAVIRUS – “TENERE ACCESO IL MOTORE DEL PAESE” – DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PIETRO FERRARI

    CORONAVIRUS – “TENERE ACCESO IL MOTORE DEL PAESE” – DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PIETRO FERRARI

     

    Gli imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna, ben consapevoli della gravità dell’emergenza, dichiarano l’assoluta necessità di tenere acceso il motore dell’economia del Paese.

    La continuità di tutte le attività produttive e la libera circolazione delle merci sono indispensabili per salvaguardare, in un momento così complesso, la tenuta sociale ed economica del Paese in quadro di forte difficoltà e incertezza.  

    L’economia deve continuare a “funzionare” nel pieno rispetto delle disposizioni già assunte dal Governo per evitare il propagarsi del contagio, che tutte le nostre aziende stanno applicando con assoluto rigore.

    Siamo pronti ad attuare misure sanitarie anche più restrittive nelle imprese, purché ci sia consentito di continuare a tenere aperte le attività e dare lavoro a milioni di cittadini e famiglie italiane, appellandoci ancora di più al senso di responsabilità dei cittadini e dei lavoratori.

     

  • ER SMART INDUSTRY |  IL PIANO FORMATIVO PER ACCOMPAGNARE LA CRESCITA DELLE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    ER SMART INDUSTRY | IL PIANO FORMATIVO PER ACCOMPAGNARE LA CRESCITA DELLE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

     
    Il Piano di azione ER SMART INDUSTRY consente ad imprenditori, manager e figure chiave delle aziende di partecipare ad attività formative in cinque filiere strategiche suddivise nelle Operazioni:
    ER SMART FOOD per la filiera agroalimentare 
    ER SMART MECH per la filiera meccanica, meccatronica, motoristica
    ER SMART FASHION per la filiera tessile e moda
    ER SMART HEALTH & WELLNESS per la filiera salute e benessere 
    ER SMART HOME per la filiera casa-arredo.
     
    Il programma è promosso con il finanziamento dell’Unione europea-FSE e della Regione Emilia-Romagna. Tutte le attività sono realizzate con il coordinamento di Formindustria Emilia-Romagna dai centri formativi di riferimento del sistema regionale Confindustria: Assoform Romagna, Cerform, Cis Scuola per la gestione d’impresa, Cisita Parma, Fondazione Aldini Valeriani, Forpin, Nuova Didactica e Il Sestante Romagna.
     
    Si tratta, dopo il Piano Verso Industria 4.0, di una nuova opportunità di crescita per le imprese dell’Emilia-Romagna che vogliono sviluppare processi di innovazione tecnologica, organizzativa e di mercato per migliorare il proprio posizionamento competitivo.
     
    I temi principali proposti ad imprenditori, manager e figure chiave delle aziende riguardano l’innovazione by design, l’innovazione tecnologica di prodotto/processo, l’innovazione market-driven, l’innovazione digitale e l’innovazione aperta.
     

    Le azioni formative interaziendali, della durata di 24 ore, potranno essere integrate da un supporto di accompagnamento consulenziale di 8 ore, mirato per ogni impresa interessata, per trasferire i contenuti formativi in specifiche strategie aziendali.

    I numeri sono importanti: il Piano coinvolgerà in tutto il territorio regionale oltre 1.100 imprese e 3.500 persone con attività di formazione in aula e interventi di accompagnamento consulenziale in azienda per un totale di quasi 20 mila ore. Anche il valore economico complessivo è di rilievo: € 2,9 milioni di euro, per un’iniziativa della durata complessiva di 18 mesi.

    I promotori del Piano rappresentano la comunità imprenditoriale e scientifica dell’Emilia-Romagna e del Paese: Confindustria Emilia-Romagna e le Confindustrie e Unioni Industriali della regione, Confindustria Ceramica, Ance Emilia-Romagna, Aiop Emilia-Romagna, Assinform, Assovetro, Confindustria Servizi innovativi e tecnologici, Farmindustria, Federalimentare, Federazione Gomma Plastica, Federchimica, Federlegno Arredo, Ucimu e tutte le Università della regione.

    Tutti questi soggetti fanno parte del Comitato di pilotaggio, coordinato da Confindustria Emilia-Romagna, che ha il compito di indirizzare l’attuazione del Piano dal punto di vista scientifico e metodologico.

      


      Per informazioni

     
     

    L’intervista al Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna
    Corrado Beldì

       

     
     
  • CONGIUNTURA FLASH E INDAGINE RAPIDA SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE  – GENNAIO 2020

    CONGIUNTURA FLASH E INDAGINE RAPIDA SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE – GENNAIO 2020

     

    “L’economia italiana è appena sopra lo zero, con più occupazione, consumi in debole aumento e tassi sovrani stabili. Per la crescita mancano gli investimenti, che non ripartono, e il credito, che è in calo. 
    L’export cresce a fatica, con i mercati extra-UE cruciali, ma aumentano i rischi. L’instabilità in Iran e Libia potrebbe causare uno shock petrolifero. 
    Scambi mondiali deboli, così come l’Eurozona, ma la crescita USA è solida, migliora la Cina e reggono i mercati finanziari.”