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Categoria: Focus

  • LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO REFRAME “Apprendimento sul luogo di lavoro” – Bologna, 28 gennaio 2020

    LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO REFRAME “Apprendimento sul luogo di lavoro” – Bologna, 28 gennaio 2020

     

    Martedì 28 gennaio 2020 si è svolta a Bologna la Conferenza internazionale 

    WORK BASED LEARNING: MIND THE GAP!
    Innovare i percorsi di apprendimento sul luogo di lavoro: sfide e barriere, politiche e strategie
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    La Conferenza finale del Progetto Erasmus+ REFRAME ha approfondito modalità e contenuti per realizzare esperienze di alternanza di qualità a livello nazionale e internazionale, partendo da una co-progettazione dei soggetti coinvolti dei percorsi di apprendimento sul posto di lavoro.

    Durante la seconda parte della conferenza si sono svolti tre workshops, coordinati dai partners del progetto REFRAME, sui temi dell’apprendimento sul luogo di lavoro e della mobilità internazionale.

    L’incontro, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Cis-Gestione d’Impresa, si è rivolto a parti sociali, istituti secondari superiori, enti di formazione e imprese.  

    In allegato documentazione del seminario. 

     

    Maggiori informazioni sul sito REFRAME  https://www.reframe-wbl.eu/it/ .

    Per informazioni: education@confind.emr.it.

     

  • Incontro “Brexit: prospettive, scenari e impatto per le aziende” – Parma 28 gennaio 2020

    Incontro “Brexit: prospettive, scenari e impatto per le aziende” – Parma 28 gennaio 2020

     

    Martedì 28 gennaio 2020 alle ore 15:00 si terrà a Parma, Palazzo Soragna, un incontro relativo a “Brexit: prospettive, scenari e impatto per le aziende”, organizzato dall’Unione Parmense degli Industriali in collaborazione con Confindustria e Confindustria Emilia-Romagna.

    A partire dal prossimo 31 gennaio, il Regno Unito diventerà a tutti gli effetti un paese terzo ed entrerà in vigore l’Accordo di Recesso che disciplina il divorzio dall’UE del Regno Unito. Inoltre, nelle prossime settimane inizieranno i negoziati tra UE e UK per l’accordo di relazione futuro.

    Durante l’incontro saranno illustrati dal punto di vista normativo, commerciale e doganale i possibili scenari e le conseguenze derivanti dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, le prospettive e l’impatto per le aziende.

     

    Per maggiori informazioni:

    Unione Parmense degli Industriali – Laetitia Siea; e-mail: laetitia.siea@upi.pr.it Tel. 0521.2266 

  • LE PROPOSTE AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

    LE PROPOSTE AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

     

    Confindustria Emilia-Romagna ha lanciato, insieme a tutte le Associazioni Industriali dell’Emilia-Romagna, Ance Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica, il progetto TRAIETTORIA 2030 > Lo sviluppo dell’Emilia-Romagna, per favorire un dibattito informato sulle prospettive di sviluppo sostenibile della regione, individuare le priorità di intervento e proposte di politiche regionali di medio lungo termine.

    «Abbiamo presentato ai candidati alla Presidenza della Regione Simone Benini,  Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni  − ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari  le proposte del mondo delle imprese in vista dell’avvio della nuova legislatura regionale e della programmazione comunitaria 2021-27, nell’ottica di sottolineare la volontà delle imprese di contribuire alla costruzione di una visione di sviluppo regionale.

    La visione di lungo termine proposta dalle imprese per l’Emilia-Romagna – sottolinea il Presidente Ferrari –  è quella di un territorio che deve diventare, all’orizzonte 2030, un punto di riferimento europeo in termini di coerenza tra stile di vita dei cittadini e modello economico. Un modello sostenibile, orientato all’innovazione e all’internazionalizzazione, in una regione che è riuscita a trasformare le attuali best practices in standard diffusi in tutto il territorio».

    Il percorso di analisi, realizzato dal sistema Confindustria con la consulenza scientifica di Prometeia,  ha delineato la situazione attuale dell’Emilia-Romagna, comparata rispetto alle aree italiane ed europee più avanzate, e le prospettive da qui al 2030.

    Le variabili chiave che influenzeranno lo sviluppo dell’Emilia-Romagna individuate dal progetto sono dieci: le tendenze demografiche, il cambiamento climatico, gli shock geopolitici, la regolamentazione, i nuovi concorrenti, i nuovi modelli di business, i digital enablers, università e ricerca e sviluppo, capitale umano, attrattività del territorio.

    Gli industriali dell’Emilia-Romagna hanno individuato, anche alla luce di queste variabili,  14 proposte di policy suddivise nei quattro pilastri che sostengono l’economia e l’attrattività del territorio: benessere e qualità della vita, capitale umano, imprese ed innovazione, reti internazionali. 

    In termini di benessere e qualità della vita l’Emilia-Romagna deve porsi l’obiettivo di diventare un territorio di riferimento nel contesto europeo, vocato all’internazionalizzazione, che trattenga e attragga imprese, filiere e talenti. Occorre diffondere le partnership pubblico-privato per perseguire obiettivi sostenibili, anche attraverso buone pratiche green delle aziende.

    Vi è poi il tema centrale delle imprese, dove le proposte si concentrano sull’esigenza di un quadro regolatorio di sostegno che riduca l’incertezza nell’applicazione della legislazione e favorisca un dialogo più semplice e chiaro tra imprese e pubblica amministrazione.  Inoltre, sul tema sempre più strategico della sostenibilità, serve un approccio sinergico con la Regione che privilegi meccanismi premiali e non punitivi e favorisca la transizione verso un modello di economia circolare.  Altro tema fondamentale è l’innovazione. Per raggiungere livelli di eccellenza servirà il sostegno agli investimenti in innovazione e digitalizzazione attraverso strumenti stabili e certi e in sinergia con il livello nazionale ed europeo. Gli sforzi della Regione per la creazione di una Data Valley regionale devono poter generare esternalità positive per tutto il territorio e consentire alle imprese e filiere di trarre valore aggiunto dalla presenza di un’infrastruttura di eccellenza internazionale.

    Sul fronte del capitale umano occorre fronteggiare il tema del gap formativo tra offerta regionale e domanda delle imprese, sviluppare competenze aziendali sia tecnico-scientifiche sia manageriali e colmare il mismatch di competenze nella formazione terziaria. Occorrerà, ad esempio, migliorare qualitativamente e quantitativamente l’offerta regionale di talenti, vedi esperienza sugli ITS positiva, da potenziare per rispondere alle necessità del sistema economico e industriale.

    Sul tema delle reti internazionali l’Emilia-Romagna dovrà raggiungere un livello di integrazione internazionale ancora più pronunciato rispetto alla situazione attuale, rafforzando la presenza delle imprese sui mercati globali, in particolare quelli ad alto potenziale e promuovendo momenti di maggior confronto e approfondimento delle aree di rischio e opportunità dei mercati esteri.

    «Le nostre proposte   − ha concluso il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari –  si concentrano da un lato su interventi a costo zero e, dall’altro, su azioni che presuppongono un contributo finanziario regionale con elevati effetti moltiplicatori sulla crescita e forti benefici sul fronte della sostenibilità.   Il percorso di analisi prevede un costante monitoraggio della capacità del territorio di perseguire gli obiettivi di crescita sostenibile, sulla base di una serie di indicatori, non solo di tipo economico ma anche e soprattutto sociale, che saranno periodicamente oggetto di analisi a partire dal 2021».

     

     

  • TRAIETTORIA 2030 > LE PRIORITÀ PER LO SVILUPPO: IMPRESE E INNOVAZIONE

    TRAIETTORIA 2030 > LE PRIORITÀ PER LO SVILUPPO: IMPRESE E INNOVAZIONE

     

    Bologna, 19 dicembre 2019.    Da qui al 2030 l’Emilia-Romagna ha importanti sfide da affrontare per essere una regione sempre più attrattiva e competitiva.

    Capitale umano, imprese e innovazione, reti internazionali, benessere economico e qualità della vita sono le priorità su cui si concentra il progetto TRAIETTORIA 2030 > Lo sviluppo dell’Emilia-Romagna lanciato in vista delle prossime elezioni da Confindustria Emilia-Romagna insieme a tutte le Associazioni Industriali della regione, Ance Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica.

    «Di particolare rilievo −  afferma il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari − è il tema imprese e innovazione,  per il quale la nostra situazione è nettamente superiore alla media italiana. L’Emilia-Romagna è leader in Italia per spesa in ricerca e innovazione, a cui dedica il 2% del PIL contro la media nazionale dell’1,3%, con un contributo dominante delle imprese, pari al 76%, rispetto ad Università ed istituzioni pubbliche.  Siamo la seconda regione quanto a brevetti industriali e il 15% dei brevetti 4.0 a livello nazionale appartiene ad imprese emiliano-romagnole (siamo secondi solo alla Lombardia). Siamo la quarta regione per fatturato del sistema delle imprese a livello nazionale (9,5%). Le nostre aziende hanno una forte resilienza, con un’età media di 25 anni, superiore ai benchmark italiani.»

    Ci sono anche alcune aree su cui è necessario porre l’attenzione per mettere le basi di un ulteriore sviluppo futuro della regione.  «In Emilia-Romagna − sottolinea il Presidente Ferrari −   convivono imprese in forte crescita (31% del totale), con molte altre (24%) che hanno visto contrarsi l’attività nel triennio 2015-2017.  Inoltre, l’attività brevettuale risulta poco dinamica in alcune aree tecnologiche strategiche come quelle legate all’lIT e alla comunicazione digitale.»

    Se poi allarghiamo l’orizzonte alla sfera europea, la prospettiva cambia e la spesa in ricerca e innovazione, pur prima in Italia, resta inferiore a quella delle regioni europee più competitive (4,9% Baden-Württemberg, 2,9% Rhône-Alpes, 2,9% Ile-de-France).

    Per questo e per gli altri temi il sistema regionale Confindustria sta definendo una serie di proposte di intervento che saranno presentate ai candidati alle elezioni regionali nel gennaio 2020, partendo dall’analisi dei dati e degli indicatori.

     

    LlNK AL VIDEO IMPRESE E INNOVAZIONE

     

     

  • DECRETO FISCALE – DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PRESIDENTI DELLE CONFINDUSTRIE EMILIA-ROMAGNA, LOMBARDIA, PIEMONTE E VENETO

    DECRETO FISCALE – DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PRESIDENTI DELLE CONFINDUSTRIE EMILIA-ROMAGNA, LOMBARDIA, PIEMONTE E VENETO

     

    DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PRESIDENTI DELLE CONFINDUSTRIE EMILIA-ROMAGNA, LOMBARDIA, PIEMONTE E VENETO

    IL DECRETO FISCALE METTE A RISCHIO L’ATTIVITÀ D’IMPRESA E GLI INVESTIMENTI

     

    12 dicembre 2019   −   Marco Bonometti, Enrico Carraro, Pietro Ferrari e Fabio Ravanelli, rispettivamente Presidenti delle Confindustrie Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, sentono la necessità di esprimere la forte preoccupazione di tutti gli imprenditori delle quattro regioni sul decreto legge fiscale collegato alla manovra di bilancio.

    Come richiamato dal Presidente della Repubblica, sono per noi punti irrinunciabili il contrasto all’evasione fiscale e la salvaguardia delle imprese sane che tutti i giorni si confrontano sui mercati nel rispetto delle norme.

    Le misure del decreto rischiano di mettere fortemente a repentaglio l’esercizio dell’attività di impresa, generano forte incertezza nell’attività d’azienda sotto il profilo giuridico e allontanano qualsiasi nuovo investimento nel Paese.

    L’introduzione dell’ipotesi di confisca allargata − strumento pensato per combattere la criminalità organizzata, applicabile anche nel caso di un ordinario controllo fiscale − porterebbe, senza alcuna sentenza neppure di primo grado, al blocco dei conti correnti aziendali e dunque al blocco sine die delle attività ordinarie delle imprese, dal pagamento degli stipendi ai fornitori.

    Nei principali provvedimenti approvati dall’inizio della legislatura − dal decreto dignità alle norme sulle crisi d’impresa e alle ultime leggi finanziarie, sino al decreto fiscale in discussione in questi giorni − emerge un approccio che alimenta le divisioni tra componenti della società civile, come se tra cittadini ed imprese vi fosse una separazione ideologica nei comportamenti e nei valori.

    Il clima di criminalizzazione delle imprese, come sottolineato più volte dal Presidente di Confindustria Boccia, non è utile al contrasto dell’evasione e rischia solo di avere effetti negativi sulle attività economiche e sul lavoro.

    Infatti, se si collega questa ipotesi legislativa con l’entrata in vigore al 1° gennaio 2020 delle nuove norme già approvate sulla prescrizione, emerge il rischio che le attività produttive restino sospese per tempi lunghissimi, a causa dei ben noti tempi della giustizia, con danni irreparabili anche nei casi in cui venga accertata la non colpevolezza.

    Da questo quadro complessivo emerge un approccio anti impresa, fondato sulla presunzione di colpevolezza e con un anticipo delle misure sanzionatorie che appaiono in evidente contrasto con la presunzione di innocenza, con i tempi ragionevoli del processo e con la libertà di impresa.

    Siamo convinti che la crescita economica, la piena occupazione, il benessere delle persone e il sistema di welfare siano valori comuni e centrali per una società moderna di un Paese industriale fondatore dell’Unione europea.

    Abbiamo bisogno di una vera unità di intenti tra mondo dell’impresa, mondo del lavoro e Istituzioni per perseguire insieme l’idea di un Paese migliore, sostenibile e più giusto.

     

     

  • USA – BUSINESS DEVELOPMENT PROJECT IN THE AGRIFOOD AND AGRO-INDUSTRIAL SECTORS

    USA – BUSINESS DEVELOPMENT PROJECT IN THE AGRIFOOD AND AGRO-INDUSTRIAL SECTORS

     
    Il 9 dicembre si è svolto a Parma, presso la sede dell’Unione Parmense degli Industriali, e si terrà il 12 dicembre a Bologna, presso la sede di Confindustria Emilia Area Centro, due incontri di presentazione del Progetto regionale: 
     
    “USA- Business Development Project in the Agrifood and 
    Agro-Industrial Sectors”.
     
    Si tratta di un progetto di cui l’Unione Parmense degli Industriali è capofila regionale, realizzato in collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della misura regionale 4.1. dedicata all’internazionalizzazione.
     
    Il progetto mira a promuovere sul mercato statunitense la filiera alimentare e agroindustriale (nei comparti alimentare, food processing equipment, meccanica alimentare, macchine agricole, macchine per il packaging alimentare e imballaggi alimentari), attraverso un’articolata offerta di servizi alle imprese.
     
    Il Progetto sarà, inoltre, occasione per mettere a confronto, attraverso imprese innovative, Università e Centri di ricerca regionali dell’Emilia-Romagna e dello Stato della Pennsylvania, i temi che stanno caratterizzando lo sviluppo e quindi il futuro della filiera agroalimentare e delle sue value chains negli USA e in Italia. 
     
    L’iniziativa ha inoltre l’obiettivo di presentare alla business community statunitense le opportunità di investimento in Emilia-Romagna, con particolare riferimento al settore agroindustriale, evidenziando gli assets tangibili (infrastrutture, agevolazioni, tecnologie) e intangibili (education, cultura e tradizione industriale) offerti dall’Emilia-Romagna e dalla filiera regionale.
     
    Il Progetto si svolgerà nel corso del 2020 ed è articolato in 4 fasi:  
     
    1. Prefattibilità 
    2. Check-up e swot analysis
    3. Scouting di opportunità di affari negli USA e missioni all’estero
    4. Incoming di partners statunitensi 
     
    Durante i due incontri saranno illustrate alle aziende partecipanti le opportunità sul mercato statunitense, il progetto ed i vantaggi offerti, le partnership, le modalità di realizzazione ed i costi.
     
    Al termine sarà possibile, prenotandosi con la scheda allegata, incontrare i partner tecnici, per una prima analisi individuale circa la fattibilità del progetto. 
     
    Per soddisfare il maggior numero di richieste da parte delle aziende, per la sola tappa di Parma, tali incontri individuali potranno essere programmati anche nel giorno successivo (10 dicembre), con orari che saranno comunicati in tempo utile agli interessati.
     
     
    In allegato il programma delle tue tappe di presentazione del progetto e la scheda di partecipazione, da rispedire compilata secondo le modalità previste sulla stessa. 
  • FIERA MODEFABRIEK – AMSTERDAM: OPPORTUNITA’ DI INCONTRI B2B. ISCRIZIONI ENTRO IL 21 GENNAIO

    FIERA MODEFABRIEK – AMSTERDAM: OPPORTUNITA’ DI INCONTRI B2B. ISCRIZIONI ENTRO IL 21 GENNAIO

     
     
    Nell’ambito della fiera Modefabriek, evento commerciale biennale di moda che mixa presentazioni di marchi, sfilate di moda, esposizioni, negozi e conferenze, che si terrà ad Amsterdam dal 26 al 27 gennaio 2020, Confindustria Emilia-Romagna organizza, tramite la rete Enterprise Europe Network di cui è parte, l’evento di matchmaking “EU Fashion Match”.
     
    Due giornate di incontri individuali durante le quali le imprese dell’Emilia-Romagna potranno incontrare imprese estere attive nel settore dell’abbigliamento e degli accessori moda al fine di avviare collaborazioni commerciali, produzione, innovazione e tecnologiche.
     
    La scorsa edizione dell’evento di matchmaking ha coinvolto più di 220 partecipanti provenienti da 20 Paesi.
     
    Le imprese partecipanti alla presente edizione sono: 
    Rivenditori, acquirenti, piattaforme di vendita, distributori e agenti
    Produttori e società di produzione
    Aziende di servizi (consulenza legale, fotografia, sviluppo del business, logistica)
    Marchi di moda e designer
     
    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 21 gennaio 2020 tramite l’apposita piattaforma on line: https://fashionmatch-9thedition.b2match.io/ 
     
    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per poter beneficiare del supporto del nostro sistema alla partecipazione all’evento.
    In allegato una scheda riassuntiva con alcune informazioni sulle modalità di iscrizione e partecipazione.
     
     
    Per maggiori informazioni:
    Simpler –Enterprise Europe Network
    Confindustria Emilia-Romagna
    Mail: simpler@confind.emr.it
    Tel. +39 051 33.99.940-960