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Categoria: Focus

  • CHIUSURA UFFICI PER FESTIVITÀ NATALIZIE

    CHIUSURA UFFICI PER FESTIVITÀ NATALIZIE

     

    In occasione delle Festività Natalizie gli uffici di Confindustria Emilia-Romagna rimarranno chiusi da venerdì 21 dicembre alle ore 13.00 a martedì 1° gennaio compreso.

    Nei giorni 2, 3 e 4 gennaio 2019 gli uffici seguiranno l’orario 9.00-13:00 / 14:00-18:00.

     

     

  • AUGURI DI BUON 2019!

    AUGURI DI BUON 2019!

     

    Vivissimi auguri di Buone Feste e prospero 2019.  

    Confindustria Emilia-Romagna ha deciso di devolvere la somma un tempo destinata ai biglietti di auguri all’Associazione MUS-E, le cui attività multiculturali intendono contrastare l’emarginazione e il disagio infantili, e SAVE THE CHILDREN, che lotta per migliorare la vita dei bambini in tutto il mondo.

     

     

  • FORUM PICCOLA INDUSTRIA “PMI E PERSONE AL CENTRO” – Bologna 1 dicembre 2018

    FORUM PICCOLA INDUSTRIA “PMI E PERSONE AL CENTRO” – Bologna 1 dicembre 2018

     

    Il 1 dicembre si terrà a Bologna, presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi, il Forum “PMI E PERSONE al CENTRO Cultura d’Impresa per la Crescita“,  organizzato da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con Confindustria Emilia Area Centro e Piccola Industria Emilia-Romagna.  
     

    In allegato il programma

    Link per la registrazione al Forum
    http://www.confindustria.it/Aree/opp153.nsf/iscrizione?openform

     

     

  • LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO DEL 26 OTTOBRE SULLA DIGITAL TRANSFORMATION  E L’IMPATTO  SUI PROCESSI COMMERCIALI E PRODUTTIVI INTERNAZIONALI

    LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO DEL 26 OTTOBRE SULLA DIGITAL TRANSFORMATION E L’IMPATTO SUI PROCESSI COMMERCIALI E PRODUTTIVI INTERNAZIONALI

     

    Pubblichiamo la documentazione ad oggi disponibile del seminario che si è svolto a Forlì il 26 ottobre 2018 nell’ambito del Piano “Verso Industria 4.0”.

    L’incontro, promosso da Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Confindustria Forlì-Cesena, ha rappresentato l’occasione per approfondire le nuove strategie di diversificazione della domanda e dell’offerta nel contesto attuale del commercio e degli investimenti esteri, nuovi modelli di marketing “intelligence”, ricadute della trasformazione digitale sui processi commerciali e produttivi.

    Ad aprire l’incontro è stato Mario Corsi, Coordinatore della Commissione Internazionalizzazione Confindustria Forlì-Cesena. A seguire è intervenuto Gianluca Baldoni del Servizio Attrattività e Internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, che ha illustrato misure e interventi della Regione sul tema.

    Andrea Dossena, Senior economist di Prometeia, ha presentato il quadro geo-economico tra fattori di instabilità e nuove alleanze, mentre Fabio Ancarani, docente di marketing dell’Università di Bologna, ha spiegato il fabbisogno delle imprese di dati e informazioni sui mercati. Daniele Rutigliano, fondatore e amministratore di Aproweb, ha parlato di direttrici e canali di sviluppo sui mercati attraverso l’uso dei nuovi canali e tecnologie digitali e Tommaso Becca, executive partner del gruppo Camac, ha illustrato l’esperienza del Gruppo Camac.

    Il seminario, organizzato in collaborazione con Prometeia e Bologna Business School, fa parte del Progetto GLOBB-ER, dedicato ai temi dell’internazionalizzazione nell’ambito del Piano del sistema Confindustria Emilia-Romagna “VERSO INDUSTRIA 4.0” finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e del FSE-Unione europea.

     

    Per informazioni: economico@confind.emr.it

     

     

  • DIALOGO E COLLABORAZIONE: LE PAROLE CHIAVE DELL’INCONTRO OGGI A BOLOGNA “L’INDUSTRIA DELL’EMILIA-ROMAGNA DIALOGA CON I PARLAMENTARI DELLA REGIONE”

    DIALOGO E COLLABORAZIONE: LE PAROLE CHIAVE DELL’INCONTRO OGGI A BOLOGNA “L’INDUSTRIA DELL’EMILIA-ROMAGNA DIALOGA CON I PARLAMENTARI DELLA REGIONE”

     
    Bologna, 15 ottobre 2018 –  Favorire il dialogo sulle esigenze concrete delle imprese e la connessione tra le decisioni della politica, gli investimenti, crescita e occupazione: questo l’obiettivo dell’incontro organizzato oggi a Bologna da Confindustria Emilia-Romagna.
     
    All’iniziativa, promossa dal Presidente Pietro Ferrari insieme ai Presidenti delle Associazioni Industriali dell’Emilia-Romagna, hanno partecipato 13 Parlamentari e tutti i vertici delle Associazioni Industriali della regione.
     
    L’incontro è stato preceduto da una visita agli stabilimenti dell’azienda Euroricambi SpA di Valsamoggia (Bologna), guidata dal Presidente Pierluigi Taddei.
     
    «Credo che questo primo incontro con i Parlamentari dell’Emilia-Romagna sia stato un momento di lavoro importante – ha dichiarato il Presidente Ferrari − che abbiamo voluto organizzare in un’azienda, fuori dalle sedi istituzionali, per dialogare di industria, di imprese, di investimenti e di come, con il nostro impegno comune, possiamo contribuire a costruire aziende più competitive e migliore occupazione.
     
    Dal 2008 ad oggi l’Emilia-Romagna ha intrapreso un percorso che l’ha portata ad essere la regione italiana con il più alto tasso di crescita italiano, il più elevato export pro capite e livelli occupazionali largamente superiori alla media nazionale, in linea con alcune delle più sviluppate regioni d’Europa. L’Emilia-Romagna è diventata uno dei lati di questo nuovo triangolo industriale che unisce Veneto e Lombardia e che ha nella via Emilia uno dei suoi assi fondamentali.  Produciamo il 9% del PIL nazionale il 13% dell’export e il 16% della spesa privata per ricerca e sviluppo, a fronte di un 7% della popolazione nazionale.
     
    L’industria dell’Emilia-Romagna in questi anni ha investito, innovato, si è internazionalizzata. Sono cresciute le imprese grandi, medie e piccole. L’organizzazione in filiere ha saputo trainare le diverse componenti del sistema produttivo e ha generato occupazione e lavoro, al punto che oggi uno dei problemi principali di molte imprese è la fortissima difficoltà a trovare risorse umane qualificate a tutti i livelli». 
     
    «L’azienda in cui siamo oggi – ha aggiunto il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna − è un esempio di questo modo di fare impresa. Un’azienda familiare, cresciuta con impegno e competenza, investimenti e innovazione continua, collaboratori di qualità, che le hanno permesso di diventare il leader di mercato di una nicchia a livello mondiale». 
     
    I numeri positivi di questo territorio sono il risultato della capacità di fare delle persone, ma anche di un sistema capace di confrontarsi nel merito delle questioni, di trovare sintesi e di dialogare tra tutti gli attori in gioco: imprese, Istituzioni, organizzazioni di rappresentanza, sindacati, scuola, università, Enti locali.   
     
    Nel nostro territorio siamo abituati ad un confronto ampio sui contenuti, con discussioni anche aspre.  Questo dialogo ha consentito di creare un ambiente più favorevole rispetto ad altre aree in cui vivere e lavorare, investire, crescere, creare occupazione.  Un confronto che si vede anche dentro le nostre imprese, nel rapporto positivo tra gli imprenditori e i collaboratori, nell’orgoglio di chi ci lavora.  
     
    Un metodo di lavoro − il “format Emilia-Romagna” – che può diventare riferimento utile per tutto il Paese, a prescindere da valutazioni politiche e ideologiche. 
     
    Confindustria è un interlocutore importante e responsabile di questo dialogo.  Oggi la nostra organizzazione rappresenta in Emilia-Romagna, con il suo sistema di Associazioni territoriali, oltre 6.500 imprese per un totale di circa 350 mila dipendenti. Il 95% delle imprese associate ha meno di 50 addetti.
     
    Ritengo – ha concluso il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari – che il riferimento più importante per tutte le forze politiche del Paese e l’obiettivo fondamentale di ogni politica di sviluppo economico e sociale ad ogni livello sia quello di creare occupazione “vera”, consapevoli che solo un sistema di imprese competitivo, capace di crescere e investire può generare lavoro, ricchezza e benessere». 
     
     
    I temi prioritari per le imprese dell’Emilia-Romagna oggetto dell’incontro
     
    Occupazione
    Riduzione del cuneo fiscale e contributivo, partendo dai giovani, dalle nuove assunzioni
    Riduzione del costo del lavoro incentivando in particolare i premi di risultato e la crescita della produttività aziendale
    Investire sulla formazione continua e sulla cultura tecnica  
    Garantire la flessibilità contrattuale necessaria per gestire le fasi di crescita e favorire le nuove assunzioni anche in un contesto di grande incertezza economica (come quello attuale)
     
    Investimenti
    Confermare e rafforzare gli strumenti di sostegno agli investimenti delle imprese (dalla Legge Sabatini alle misure previste dal Piano Industria 4.0)
    Rafforzare le politiche per l’accesso al credito, specie delle PMI (Fondi di garanzia e stabilità del sistema del credito)
    Superare finalmente il problema dei ritardi di pagamento e debiti commerciali della PA
    Tutti questi strumenti sono efficaci solo se le condizioni generali del Paese rafforzano la fiducia delle imprese e contribuiscono a costruire un contesto più certo e più stabile in cui investire 
     
    Ricerca e innovazione
    Confermare gli strumenti fiscali per la R&D a partire dal credito d’imposta
    Aumentare la base delle imprese che innovano anche sviluppando la rete di centri di ricerca industriale pubblici e privati (ad esempio i Competence Center previsti da Industria 4.0)
     
    Infrastrutture
    La crescita dell’Emilia-Romagna è trainata dall’export di prodotti industriali: beni che direttamente o indirettamente vanno all’estero, anche attraverso altre imprese, magari venete e lombarde.  Sono oltre 200 milioni di tonnellate all’anno le merci – senza pensare alle decine di milioni di persone che partono, arrivano o transitano – che hanno origine o destinazione in Emilia-Romagna
    La posizione della regione ne fa necessariamente lo snodo fondamentale Nord-Sud ed Est-Ovest del Paese
    Le priorità infrastrutturali dell’Emilia-Romagna sono priorità per il Paese. Sono state discusse e condivise dopo lunghi percorsi decisionali, spesso durati decenni: oggi non sono più rimandabili.
     
  • I CONSIGLI DI PRESIDENZA DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA E LOMBARDIA IN RIUNIONE CONGIUNTA

    I CONSIGLI DI PRESIDENZA DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA E LOMBARDIA IN RIUNIONE CONGIUNTA

     

    I Consigli di Presidenza di Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Lombardia si sono riuniti congiuntamente il 12 luglio 2018 a Modena, presso il Museo Enzo Ferrari.

    Tra i temi all’ordine del giorno vi sono stati in particolare l’andamento congiunturale e le prospettive per l’economia delle due regioni manifatturiere di traino del Paese, la situazione e gli scenari conseguenti alle richieste di autonomia regionale da parte delle due Regioni secondo l’articolo 116 della Costituzione, nonché progetti ed iniziative comuni.

     

    Nella foto: 

    Il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari
    e il Presidente di Confidustria Lombardia Marco Bonometti

     

     

     

  • EXPERTISE ROAD:  PROSEGUE IL PROGETTO SULLE ALTE COMPETENZE di Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna

    EXPERTISE ROAD: PROSEGUE IL PROGETTO SULLE ALTE COMPETENZE di Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna

     

    Al via la fase di sperimentazione del programma Expertise Road promosso da Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna, con capofila Cis, scuola per la gestione d’impresa di Unindustria Reggio Emilia. 

    Il piano, realizzato con il finanziamento di Fondirigenti, vuole far emergere i nuovi fabbisogni delle aziende in ottica Industria 4.0, per aggiornare i profili professionali più richiesti dalle imprese e innovare i programmi della formazione tecnica e manageriale.

    E’ terminato il ciclo di 9 focus group che hanno coinvolto 51 opinion Leader dei principali settori produttivi dell’Emilia-Romagna, tra cui le imprese reggiane: Argo Tractors, Dalter Alimentari, Elettric 80, Emak, Grissin Bon, Lombardini – Kohler, Rondine, Walvoil – Gruppo Interpump e Assoservizi, società di Unindustria Reggio Emilia che sviluppa servizi per l’amministrazione del personale.

    In particolare sono stati realizzati approfondimenti dedicati a: meccatronica, motoristica, packaging, automazione, alimentare, ceramica, biomedicale, energia-ambiente, logistica e servizi. 

    Le sperimentazioni in atto servono per condividere ed applicare le indicazioni sui fabbisogni emergenti di competenze espresse dalle imprese con i rappresentanti degli istituti tecnici, delle Fondazioni ITS e dei centri di  formazione della regione.

    Premessa del piano è stata un’analisi internazionale che ha comparato la formazione tecnica in Italia con la formazione terziaria in Germania, in particolare le esperienze di Fachhochschule, e alcune best practices in Svezia, Francia e Canada.

    “Cis con la realizzazione di questo progetto − dichiara Claudio Lodi, Presidente Cis − contribuisce a qualificare la programmazione formativa secondo le richieste del mercato del lavoro e del sistema produttivo.  I risultati verranno illustrati alla Regione Emilia-Romagna, che con la Rete Politecnica ha dato un’attenzione crescente alla formazione tecnica. Pensiamo in particolare allo sviluppo degli ITS-Istituti Tecnici Superiori, le “scuole di tecnologia  che in questi anni hanno dimostrato, da un lato, di offrire occupazione qualificata ai giovani e, dall’altro, tecnici preparati alle imprese”.

    Al programma partecipano anche Business School Federmanager Academy e Fondazione Aldini Valeriani (Bologna), Nuova Didactica (Modena), Assoform Romagna e Il Sestante Romagna, Forpin (Piacenza), Cisita (Parma) e Centoform (Cento di Ferrara).

     

    Informazioni: http://www.cis-formazione.it/it/expertise-road