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Categoria: Internazionalizzazione

  • CAUTELA DELLE IMPRESE SUGLI INVESTIMENTI NEL 2025. PRESENTATA L’INDAGINE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

    CAUTELA DELLE IMPRESE SUGLI INVESTIMENTI NEL 2025. PRESENTATA L’INDAGINE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA

     

    Le imprese dell’Emilia-Romagna propendono per gli investimenti ma dimostrano maggiore cautela per il 2025.

    La minaccia dei dazi, i costi dell’energia e la burocrazia frenano gli investimenti. Serve lo sforzo di tutti, anche della Regione, per sostenere la crescita dell’economia

     

    Bologna, 17 luglio 2025 –  L’Indagine sugli investimenti delle imprese industriali dell’Emilia-Romagna, realizzata da Confindustria Emilia-Romagna insieme alle Confindustrie e Unioni Industriali della regione, conferma la proattività del sistema produttivo regionale, nonostante l’incertezza e le criticità che caratterizzano lo scenario economico internazionale.

    Le aziende emiliano-romagnole interpellate hanno investito in media il 5,3 per cento del fatturato nel corso del 2024, per un ammontare di 871 milioni di euro, e hanno puntato soprattutto su investimenti in beni tangibili e digitali. Il 68 per cento ha investito in impianti e macchinari, il 61 per cento in software e IT, il 51 per cento in formazione del personale, dimostrando in questa fase di attuare scelte strategiche volte all’innovazione incrementale e all’efficienza operativa.

    Le previsioni di investimento delle imprese interpellate sono più caute per il 2025, in ragione di un contesto generale di incertezza e crescente instabilità geopolitica. L’88,5 per cento prevede investimenti nel 2025 rispetto al 92 per cento che li ha realizzati l’anno scorso. Il valore complessivo degli investimenti previsti risulta in calo dell’1,7 per cento.

    «La volontà di investire degli imprenditori – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassiè fondamentale per contribuire alla tenuta dell’economia regionale. Oggi le imprese sono penalizzate da un costo dell’energia tra i più alti d’Europa e dal possibile inasprimento dei dazi statunitensi, una vera e propria minaccia per l’industria regionale, che dal 2000 ha quadruplicato il proprio export verso gli USA. Siamo la seconda regione del Paese dopo la Lombardia quanto a valore di export: i settori più esposti sono i mezzi di trasporto, la meccanica, l’alimentare e i minerali non metalliferi. L’attuale volatilità delle politiche commerciali statunitensi scoraggia la pianificazione di investimenti o progetti di medio-lungo periodo sul mercato USA e non solo. Le imprese dovranno diversificare i mercati di sbocco e riconvertire le produzioni, ma si tratta di scelte che richiedono tempo, risorse e visione strategica. Oggi dobbiamo ricostituire un clima di fiducia e una prospettiva che consentano di dare spinta agli investimenti.  In questo contesto la Regione è chiamata ad accompagnare il sistema produttivo con misure mirate di politiche per l’internazionalizzazione e rimuovere i tanti ostacoli burocratici che frenano le imprese, che rappresentano il primo vincolo agli investimenti industriali.  Su quest’ultimo tema abbiamo un enorme lavoro da fare nel Paese e come Confindustria abbiamo fatto – non da oggi  – specifiche proposte sia al Governo sia alla Regione».

    Il 40 per cento delle imprese ha realizzato investimenti in ricerca e sviluppo nel 2024, con differenze marcate tra piccole, medie e grandi imprese. Le piccole aziende faticano ad affrontare l’elevato rischio e l’orizzonte temporale di medio lungo termine tipico di progetti di ricerca e sviluppo, oltre che sostenerne l’onere finanziario, e sono quindi più propense ad adottare tecnologie esistenti. Le medie e grandi hanno in parte sospeso o rinviato i propri programmi di investimento produttivo e tecnologico, in attesa della piena operatività della misura Transizione 5.0. L’elevato grado di complessità normativa, le incertezze interpretative e i ritardi attuativi del provvedimento hanno ostacolato l’accesso anche alle imprese più strutturate.

    Più di un’impresa su quattro ha investito in digitalizzazione nel 2024 e le prospettive per il 2025 sono di ulteriore crescita. Anche in questo ambito è significativa la distanza fra piccole imprese (20%) rispetto alle medio/grandi (35%). Inoltre, le medio grandi imprese stanno investendo sull’organizzazione e i modelli di business (25%), molto meno le piccole (10%).

    Tra gli ostacoli agli investimenti la burocrazia rappresenta il principale vincolo percepito dalle imprese, indicata dal 37 per cento. Subito dopo, con il 35 per cento delle risposte, l’incertezza geopolitica e la debolezza della domanda attesa, alimentate dal clima di instabilità.

    La difficoltà a reperire risorse umane qualificate si conferma uno dei maggiori ostacoli alla crescita, in particolare per le grandi imprese che esprimono una domanda più articolata e specializzata di competenze. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è marcato nei profili tecnici, digitali e gestionali, essenziali per gestire le nuove tecnologie necessarie ad affrontare le sfide dell’innovazione, della transizione digitale e della sostenibilità.

    Il 43% delle grandi imprese investe in iniziative di sostenibilità ambientale contro appena il 19% delle piccole. Questo divario riflette fattori strutturali importanti: le grandi imprese dispongono di maggiori risorse finanziarie e competenze tecniche, operano più spesso in mercati internazionali in cui la pressione regolatoria e reputazionale è più elevata, e sono soggette a obblighi normativi ambientali più stringenti. Le piccole imprese, pur mostrando crescente attenzione, si trovano spesso in difficoltà nel trasformarla in azioni concrete, a causa di vincoli economici, gestionali e informativi. Questa asimmetria rischia di accentuare gli squilibri competitivi, rallentando la transizione ecologica del tessuto produttivo nel suo complesso, e rende urgente un rafforzamento del supporto alle PMI attraverso strumenti mirati, più semplici e accessibili.

    Circa le fonti di finanziamento le imprese realizzano gli investimenti principalmente attraverso risorse proprie, utilizzate nel 78% dei casi.  In seconda battuta ricorrono al credito bancario, mentre rimane marginale l’utilizzo di fonti alternative come i finanziamenti pubblici e il capitale di rischio. Ciò comporta potenziali criticità sia sul versante dell’efficacia degli strumenti di policy sia in termini di accessibilità, soprattutto per le piccole e medie imprese.

    Alla presentazione dell’Indagine sugli investimenti, che si è svolta il 17 luglio a Bologna presso la sede di Confindustria regionale, sono intervenuti – oltre alla Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi  –  il Direttore del Centro Studi Confindustria Alessandro Fontana, il CEO AMA SpA Alessandro Malavolti e il Responsabile Direzione Banca d’Impresa Crédit Agricole Italia Marco Perocchi.

     

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    L’Indagine sugli investimenti delle imprese industriali dell’Emilia-Romagna, giunta alla ventiseiesima edizione, ha coinvolto quest’anno 382 imprese con un giro d’affari di 19 miliardi di euro di fatturato e oltre 48mila addetti. Il campione rispecchia la struttura industriale della regione: 86% di PMI, per tre quarti manifatturiere, con il 58% di fatturato realizzato all’estero.

     

  • 24 e 25 giugno 2025 |  LIFE Info Days Italia 2025

    24 e 25 giugno 2025 | LIFE Info Days Italia 2025

     

    Confindustria Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività di Enterprise Europe Network,  promuove i LIFE Info Days Italia 2025 organizzati dal National Contact Point del Programma LIFE 2021-2027 (LIFE NCP IT) – operante presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – in collaborazione con l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA), che gestisce LIFE per conto della Commission europea.

    L’iniziativa si svolgerà il 24 e 25 giugno on line sulla piattaforma Teams.

    LIFE è l’unico Programma europeo dedicato esclusivamente all’ambiente, alla conservazione della natura e alle tematiche del cambiamento climatico, incluse l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. 

    Il 24 aprile sono stati pubblicati, sul Portale “UE Funding & tender”, gli “Inviti a presentare proposte” per le diverse tipologie di progetti ammissibili nell’ambito dei 4 Sottoprogrammi in cui si articola di LIFE per il ciclo di programmazione 2021-2027:

    Settore “Ambiente”

    · Sottoprogramma “Natura e Biodiversità” – LIFE NAT;

    · Sottoprogramma “Economia Circolare e Qualità della Vita” – LIFE ENV;

    Settore “Azione per il Clima”

    · Sottoprogramma “Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici” – LIFE CLIMA;

    · Sottoprogramma “Transizione all’Energia Pulita” – LIFE CET.

     

    I “LIFE Info Days nazionali 2025” sono rivolti ai proponenti e ai potenziali candidati LIFE italiani (enti pubblici o privati), e rappresentano un appuntamento per conoscere più nel dettaglio le caratteristiche del Programma, le novità del periodo 2025-2027  e le opportunità di dare vita a idee di progetti “green” e legati alla transizione all’energia pulita grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalle LIFE Calls for proposals 2025.

    Per partecipare all’evento, è necessario registrarsi qui.

    Per l’agenda dettagliata visitare la pagina web dedicata all’evento.

     

    Confindustria Emilia-Romagna, in qualità di partner della rete EEN, è a disposizione per fornire approfondimenti sui bandi LIFE e le modalità di partecipazione. Per maggiori informazioni: simpler@confind.emr.it

     

  • Matchmaking@GITEX EUROPE |  INCONTRI B2B START UP, TECNOLOGIA E DIGITALE DAL 21 AL 27 MAGGIO 2025

    Matchmaking@GITEX EUROPE | INCONTRI B2B START UP, TECNOLOGIA E DIGITALE DAL 21 AL 27 MAGGIO 2025

     

    Confindustria Emilia-Romagna promuove, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, l’iniziativa “Matchmaking@GITEX EUROPE” connessa all’evento GITEX EUROPE di Berlino, dedicato a start up, tecnologia e digitale.

    A GITEX EUROPE parteciperanno 1.400 espositori, tra cui 750 startup e 500 investitori che faranno di Berlino, nelle giornate dell’evento, la piattaforma più importante per il settore tecnologico, dove sarà possibile esplorare innovazioni all’avanguardia in settori come AI e Cloud, Deep Tech, Spazio e Quantum, Green Tech, Cybersecurity, Banche e Asset Digitali, Edtech, Telecomunicazioni, Retail e Commercio.

    L’evento di matchmaking si terrà in formato ibrido:

    • dal 21 al 23 maggio sarà possibile realizzare incontri in presenza a Berlino, secondo un’agenda predefinita, nell’ambito della fiera in uno spazio dedicato (INVESTORS LOUNGE Hall 4.2 @Messe Berlin)
    • dal 26 al 27 maggio sarà possibile realizzare incontri on line, secondo un’agenda predefinita, tramite il sistema di videoconferenza integrato nella piattaforma stessa di registrazione all’evento: https://gitex-2025.b2match.io/

    Durante queste giornate le aziende (sia buyer sia fornitori) potranno incontrare partners internazionali in fiera e/o on line, seconda un’agenda predefinita, per valutare ed avviare nuove opportunità di business e collaborazione.

    Temi Focus

    • AI/Robotics
    • Cloud Computing, Data, IoT
    • Consumer Electronics
    • Cybersecurity
    • Digital Cities
    • Finance & Digital Assets
    • Health Tech
    • Future Mobility & UAV
    • Intelligent Connectivity & Telecom
    • Science & Tech
    • Sustainability Tech

     

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro il 27 maggio 2025 tramite la piattaforma  https://gitex-2025.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del supporto alla partecipazione.

    Per saperne di più sulle modalità di iscrizione in allegato una scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni

    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel: +39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

     

  • HEALTH REVOLUTION CONGRESS 14-28 MAGGIO 2025| B2B A BARCELLONA E ON LINE

    HEALTH REVOLUTION CONGRESS 14-28 MAGGIO 2025| B2B A BARCELLONA E ON LINE

     

    Nell’ambito dell’Health Revolution Congress di Barcellona, la rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, organizza dal 14 al 28 maggio a Barcellona e on line l’evento internazionale “Open Innovation Challenge @Health Revolution Congress” durante il quale solution e technology providers attivi nel settore digital health potranno incontrare Corporation catalane, PMI innovative ed Ospedali alla ricerca nuove tecnologie/soluzioni in ambito digital health in grado di rispondere alle sfide tecnologiche lanciate.

    L’iniziativa si rivolge a solution providers e technological providers, in particolare start up, spin off, PMI innovative, centri di R&S, in target con le challenge individuate, consultabili in dettaglio al seguente link: https://www.b2match.com/e/health-revolution-congress-openinnovationchallenge/components/51911  

    I fornitori tecnologici devono essere in grado di fornire soluzioni specifiche o di sviluppare soluzioni su misura per la challenge di digital health proposta.

    Gli incontri si terranno:

    Ai partecipanti con almeno un incontro confermato (on site) con le Corporation verrà fornito gratuitamente il pass di ingresso a Health Revolution Congress.

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione attraverso il sito: https://www.b2match.com/e/health-revolution-congress-openinnovationchallenge/components/51909

    La deadline per le iscrizioni è fissata al 12 maggio, per realizzare gli incontri on site, mentre al 28 maggio per gli incontri on line.

    Al momento dell’iscrizione le aziende potranno indicare Confindustria Emilia-Romagna come support office per beneficiare del  supporto alla partecipazione.

    In allegato un flyer con alcune informazioni utili.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler

    Tel:+39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

  • CONVEGNO “INTEGRAZIONE ECONOMICA FRANCIA-ITALIA” PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

    CONVEGNO “INTEGRAZIONE ECONOMICA FRANCIA-ITALIA” PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

     

    Aerospazio e agroalimentare, l’asse Italia-Francia passa per l’Emilia-Romagna

    Un confronto diretto tra Istituzioni, imprese e attori dell’innovazione, per rafforzare la collaborazione economica tra Francia e Italia, a partire dall’Emilia-Romagna. È questo l’obiettivo del convegno “L’innovazione al servizio dell’integrazione economica tra Emilia-Romagna e Francia” che si è svolto a Bologna il 3 aprile 2025, presso Bologna Business School.

    Promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dal Consolato Generale di Francia a Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio Francese in Italia e Business France, l’evento è stato organizzato con il supporto di RPLT RP legalitax.

    La Francia è il secondo partner commerciale dell’Emilia-Romagna, con un interscambio commerciale di 13 miliardi di euro, sostenuto da quasi 9 miliardi di export e oltre 4 miliardi di import (dati 2024). E lo stesso posizionamento si ritrova anche a livello nazionale, con un interscambio tra Italia e Francia che sfiora i 110 miliardi di euro. All’integrazione commerciale si affianca una presenza imprenditoriale strutturata. In Emilia-Romagna operano 145 imprese a capitale francese, con un fatturato aggregato di oltre 9,2 miliardi di euro. Parallelamente, sono 257 le imprese emiliano-romagnole che controllano 372 società attive in Francia, per un fatturato complessivo di quasi 50 miliardi di euro (fonte Unioncamere Emilia-Romagna).

    L’incontro si è aperto con una sessione plenaria istituzionale che vedrà la partecipazione dell’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, della Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi, nonché del Vicepresidente della Regione Vincenzo Colla e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.

    La Presidente Sassi ha recentemente richiamato l’urgenza di «ricreare un clima di fiducia per fare ripartire gli investimenti», sottolineando l’importanza di un impegno condiviso tra istituzioni e imprese per affrontare le trasformazioni in atto. Un messaggio in linea con lo spirito del convegno, che punta a valorizzare la complementarità produttiva europea e a rafforzare le sinergie industriali e tecnologiche.

    A seguire, due sessioni parallele hanno messo a confronto imprese, manager ed esperti su due ambiti: la new space economy e l’agroalimentare.

    Tra le realtà coinvolte Airbus, Leonardo, Dassault Systèmes, Sitael, Poggipolini, Curti, Bercella – protagonisti nel comparto spaziale – e grandi nomi del settore agroalimentare come Granarolo, Danone, Carrefour, Eridania, Lactalis, Unitec.

    Un’occasione per rafforzare la collaborazione tra attori pubblici e privati, promuovere nuove progettualità e consolidare il ruolo dell’Emilia-Romagna come territorio chiave per l’innovazione e la cooperazione europea.

    La partecipazione è gratuita.

     

    Programma: www.rplt.it/convegno-italia-francia-bbs

     

     

     

  • GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY |  LA PRESIDENTE SASSI ALL’INCONTRO DEL MINISTRO URSO CON I RAPPRESENTANTI DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE ITALIANA

    GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY | LA PRESIDENTE SASSI ALL’INCONTRO DEL MINISTRO URSO CON I RAPPRESENTANTI DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE ITALIANA

     

     

    I rappresentanti dell’industria agroalimentare italiana hanno incontrato il 2 aprile a Parma il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy che si terrà il 15 aprile prossimo.

    In cima alle preoccupazioni dell’industria agroalimentare l’introduzione dei dazi americani e il loro impatto sul commercio mondiale, lo sviluppo dell’export, la promozione del Made in Italy, la competitività dell’industria e la crescente rilevanza del Green & Tech, ovvero l’importanza della transizione tecnologica dell’agroalimentare per un’industria più sostenibile e innovativa.

    Secondo Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare: “La giornata odierna riveste una importanza strategica per il mondo dell’industria agroalimentare e per le nostre filiere. La presenza del ministro Urso testimonia la vicinanza del Governo al mondo dell’industria agroalimentare e questo rappresenta un elemento di grande fiducia e di attenzione. Il Made in Italy identifica l’italianità nel mondo, è uno dei migliori ambasciatori all’estero per qualità, sicurezza e sostenibilità dei prodotti com’è dimostrato dai dati dell’export, che nell’ultimo anno è cresciuto dell’8,6%. Tuttavia, le fibrillazioni che arrivano da Occidente e da Oriente ci spingono a riflettere su quali strategie dovremo adottare per restare competitivi e per continuare a incidere positivamente sul PIL nazionale. Come industria abbiamo bisogno di certezze per poter programmare gli investimenti, e di politiche nazionali e comunitarie che ci proteggano. In questo scenario, l’eventuale applicazione dei dazi americani al nostro export ci preoccupa. Ulteriore elemento che ci preoccupa è la Sugar Tax. Per noi è fondamentale che l’introduzione della tassa venga prorogata almeno di un anno ma auspichiamo che nel corso della legislatura, e nelle future Leggi di Bilancio, si possano trovare le coperture finanziarie strutturali per eliminarla definitivamente. Federalimentare è pronta a collaborare con il Governo per affrontare le sfide del presente e per continuare a costruire un futuro in cui l’industria alimentare italiana possa crescere, innovare e rappresentare con orgoglio il nostro Paese nel mondo”. 

    La Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi ha affermato “Il settore agroalimentare rappresenta uno degli elementi portanti del Made in Italy ed è asset fondamentale della competitività dell’industria italiana nel mondo. Il commercio estero gioca un ruolo centrale: occorre una politica industriale che utilizzi in modo sinergico tutti gli strumenti per mettere le imprese nelle migliori condizioni di continuare a investire ed esportare, dagli accordi commerciali alla promozione sino alle infrastrutture strategiche. Il momento è complesso e richiede grande capacità di adattamento. Dobbiamo fare tutto il possibile per rilanciare l’eccellenza del settore a livello internazionale, anche individuando nuove opportunità e mercati grazie allo spirito di collaborazione e creatività che ci contraddistingue. Per questo guardiamo con attesa positiva alla definizione di una visione e di una strategia di sviluppo per l’industria italiana nel mondo”.

    Per Gabriele Buia, Presidente Unione Parmense degli Industriali: “Con oltre mille imprese e 15mila dipendenti, un fatturato di 9,2 miliardi di euro e un valore delle esportazioni pari al 5% del totale nazionale, il comparto alimentare parmense rappresenta un unicum nel panorama italiano per qualità, diversificazione e apprezzamento dei suoi tanti prodotti sulle tavole di tutto il mondo. Un immenso patrimonio che contribuisce alla riconoscibilità internazionale del Made in Italy e che anche per questo va valorizzato”.

    Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha osservato: “L’incontro di oggi è particolarmente significativo in vista della Giornata Nazionale del Made in Italy, che abbiamo istituito per celebrare il genio italiano. Identità e innovazione sono i due asset strategici a cui aggiungo internazionalizzazione. Alle tradizionali caratteristiche del nostro prodotto, bello, buono e ben fatto, va aggiunta anche la sostenibilità per affrontare al meglio le numerose sfide sul piano globale. L’agroalimentare è un settore trainante, che ci ha fatto diventare grandi nel mondo. Oggi siamo il quarto Paese esportatore proprio grazie all’alimentazione e anche alla farmaceutica. Siamo un grande attore e possiamo esserlo sempre più nel futuro. Nel 2024 i nostri lavoratori hanno recuperato il potere d’acquisto sia perché l’inflazione è diminuita, sia perché si sono firmati numerosi contratti collettivi nazionali. È stato un anno di svolta in cui è cresciuta anche la produttività e gli investimenti esteri nel nostro Paese. Inoltre, abbiamo insediato il tavolo sull’agroindustria nell’ottica di favorire una visione di sistema indispensabile per il rilancio e la tutela del comparto. Il Governo è in prima fila per contrastare il Nutriscore, uno strumento che danneggia le eccellenze Made in Italy. Dobbiamo capire che dopo la guerra fredda e la piena globalizzazione siamo in una nuova fase. Oggi occorre affrontare la realtà in considerazione anche dei dazi. Si tratta di una materia che rientra nella competenza europea, pertanto, chiederemo cautela nel reagire ai dazi con altri dazi per evitare un impatto negativo che colpirebbe fortemente un Paese come il nostro. Ragioniamo con responsabilità per utilizzare misure più efficaci nel convincere gli Stati Uniti a cambiare o ridurre le minacce daziarie. È opportuno accelerare la stipulazione di accordi bilaterali di libero scambio per accompagnare le nostre imprese in nuovi mercati in crescita nell’area indopacifica, puntando anche all’Africa e all’America Latina. Vanno, infine, previste misure compensative per i settori più esposti, e, soprattutto, bisogna puntare su una nuova politica industriale che tuteli il mercato interno”.

    Tra gli altri, hanno preso parte all’incontro Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Michele Guerra, Sindaco di Parma; Paolo Barilla, Presidente Unione Italiana Food; Lorenzo Beretta, Presidente Assica; Riccardo Cassetta; Vicepresidente Federalimentare, past President Assitol; Francesco Mutti, Presidente Centromarca, Vicepresidente Vicario Anicav e Paolo Zanetti, Presidente Assolatte.

     

    #giornatamadeinitaly2025

     

  • BIONNALE A BERLINO E ON LINE IL 14 E 15 MAGGIO |  SCIENZE DELLA VITA E INDUSTRIA DELLA SALUTE

    BIONNALE A BERLINO E ON LINE IL 14 E 15 MAGGIO | SCIENZE DELLA VITA E INDUSTRIA DELLA SALUTE

     

    Confindustria Emilia-Romagna assieme a Health Capital Berlin Brandeburg organizza, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, l’evento di networking e matchmaking “Bionnale 2025” dedicato al settore delle scienze della vita e all’industria della salute, che si terrà a Berlino e on line il 14 e 15 maggio.

    Obiettivo dell’iniziativa è creare opportunità di partnership e collaborazioni in ambito di ricerca a livello internazionale tra aziende, start up, centri di ricerca, investitori, VC, istituzioni e stakeholder appartenenti al settore Scienze della vita e all’industria della salute.

    L’agenda dell’evento prevede:

    • 14 maggio a Berlino: incontri b2b on site arricchiti da alcuni momenti di approfondimento con key note speech, workshop e sessioni di networking informale.
    • 15 maggio on line: incontri b2b esclusivamente on line tramite piattaforma b2match.

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione, entro il 15 maggio 2025 tramite l’apposita piattaforma on line: https://bionnale2025.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del supporto alla partecipazione.

    Sono già oltre 650 i partecipanti iscritti, provenienti da oltre 30 Paesi.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione in allegato un flyer con alcune informazioni utili alla partecipazione.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    tel. +39 051 3399911
    e-mail simpler@confind.emr.it 

     

  • L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELL’INTEGRAZIONE ECONOMICA TRA EMILIA-ROMAGNA E FRANCIA  |  CONVEGNO PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

    L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELL’INTEGRAZIONE ECONOMICA TRA EMILIA-ROMAGNA E FRANCIA | CONVEGNO PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

     

    Il 3 aprile prossimo si terrà a Bologna, con inizio alle ore 14.30, il convegno “L’innovazione al servizio dell’integrazione economica tra Emilia-Romagna e Francia”, presso la sede di Bologna Business School in via degli Scalini 23.

    L’incontro vedrà la partecipazione dell’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, di rappresentanti di Istituzioni e imprese emiliano-romagnole per un confronto sui temi dell’aerospace e dell’industria agroalimentare.

    Interverrà tra gli altri anche la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi.

    L’iniziativa è promossa dal Consolato Generale di Francia, da Business France, dalla Camera di Commercio Franco-Italiana, da Regione e Federmanager in collaborazione con Bologna Business School, ed è organizzata da RPLT RP legalitax.

    In allegato il programma dell’incontro, che si articola in una sessione comune plenaria e due sessioni parallele: una dedicata alla New Space Economy e l’altra sull’industria e l’impiantistica agroalimentare.

     

    Per info e registrazioni
    convegno Italia Francia BBS – RPLT RP legalitax

     

  • PROGETTO DI SVILUPPO AFFARI NEGLI USA PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    PROGETTO DI SVILUPPO AFFARI NEGLI USA PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    È al via il progetto di sviluppo affari sugli Stati Uniti “HI-Mech + F&B”, promosso da Unindustria Reggio Emilia assieme a Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Octagona – Gruppo Bonfiglioli Consulting.

    Il 20 febbraio si è svolto un webinar che ha approfondito le opportunità offerte dal mercato statunitense e le misure utili per aggirare eventuali dazi e barriere nel mercato statunitense, anche nella logica di apertura di nuove filiali sul territorio statunitense.

    Nonostante la politica commerciale del Presidente Trump presenti elementi di incertezza, è importante analizzare come valorizzare l’offerta di prodotti e servizi delle nostre imprese, anche alla luce delle barriere daziarie che gli USA stanno adottando verso altri grandi paesi fornitori come Cina, Messico e Canada.

    L’iniziativa è dedicata ai settori:

    • Area Mech: meccanica agricola, movimento terra, macchine da cantiere, automotive, oleodinamica, tecnologie per il packaging e macchine per la produzione e lavorazione di piastrelle.
    • Area Food & Beverage: parmigiano reggiano, aceto balsamico, prodotti da forno, affettati e insaccati, pasta fresca e secca, conserve, vino.

    Il progetto prevede un percorso qualificato di business scouting negli USA. Raggiunto un congruo numero di imprese partecipanti, il progetto sarà presentato su un bando dedicato all’internazionalizzazione promosso dalla Regione Emilia-Romagna, che consentirà l’abbattimento del 50% dei costi di partecipazione delle imprese.

    Gli Stati Uniti sono diventati nel 2024, superando la Germania, il primo mercato di destinazione dell’export dell’Emilia-Romagna – con un valore che supera oramai i 10,5 miliardi di euro annui – e sono il primo mercato per numero di filiali estere controllate da multinazionali emiliano romagnole (oltre 400) e il primo Paese di provenienza degli investimenti esteri nella regione.

     

    Per info:
    internazionale@confind.emr.it

  • SVILUPPO AFFARI NEGLI USA |  WEBINAR 20 FEBBRAIO 2025 ORE 11.00

    SVILUPPO AFFARI NEGLI USA | WEBINAR 20 FEBBRAIO 2025 ORE 11.00

     

    Il 20 febbraio si terrà, con inizio alle ore 11.00, un webinar promosso da Unindustria Reggio Emilia assieme a Confindustria Emilia-Romagna per presentare un progetto regionale di sviluppo affari sugli Stati Uniti in collaborazione con Octagona – Gruppo Bonfiglioli Consulting.

    L’incontro rappresenta un’occasione per approfondire le opportunità offerte dal mercato statunitense. Nonostante la politica commerciale del Presidente Trump presenti elementi di incertezza, è importante analizzare come valorizzare l’offerta di prodotti e servizi delle nostre imprese, anche alla luce delle barriere daziarie che gli USA stanno adottando verso altri grandi paesi fornitori come Cina, Messico e Canada.

    PROGETTO “HI-Mech + F&B
    Il progetto offrirà l’occasione per approfondire misure e modalità utili per aggirare eventuali dazi e barriere nel mercato statunitense, anche nella logica di apertura di nuove filiali sul territorio statunitense.

    L’iniziativa è dedicata ai settori:

    • Area Mech: meccanica agricola, movimento terra, macchine da cantiere, automotive, oleodinamica, tecnologie per il packaging e macchine per la produzione e lavorazione di piastrelle.
    • Area Food & Beverage: parmigiano reggiano, aceto balsamico, prodotti da forno, affettati e insaccati, pasta fresca e secca, conserve, vino.

    Il progetto prevede un percorso qualificato di business scouting negli USA, da realizzare nel 2025, supportato dalla società di sviluppo affari Octagona (negli USA da più di 15 anni, con uffici a New York ed un magazzino ad Orlando).

    Raggiunto un congruo numero di imprese partecipanti, il progetto sarà presentato su un bando dedicato all’internazionalizzazione promosso dalla Regione Emilia-Romagna, che consentirà l’abbattimento del 50% dei costi di partecipazione delle imprese.

    PERCHÉ GLI USA
    Gli Stati Uniti sono diventati nel 2024, superando la Germania, il primo mercato di destinazione dell’export dell’Emilia-Romagna – con un valore che supera oramai i 10,5 miliardi di euro annui – e sono il primo mercato per numero di filiali estere controllate da multinazionali emiliano romagnole (oltre 400) e il primo Paese di provenienza degli investimenti esteri nella regione.

    La partecipazione all’incontro è gratuita e non impegnativa in merito alla partecipazione al progetto.

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    PROGRAMMA

    11:00 – Saluto e introduzione ai lavori
    Giuseppe Reggiani – Consigliere Unindustria Reggio Emilia delegato all’internazionalizzazione – AD Clevertech Spa

    11:15 – Il mercato USA alla luce degli ultimi sviluppi e il progetto HI-Mech + F&B del sistema regionale di Confindustria Emilia-Romagna
    Alessandro Fichera – CEO Octagona srl and Equity Partner Bonfiglioli Consulting

    12:00 – Dettagli operativi per la partecipazione al progetto
    Silvia Margaria – Unindustria Reggio Emilia

    12:15 – Risposte ai quesiti

    12:30 – Chiusura lavori