Vivissimi auguri di Buone Feste e felice Anno Nuovo 2024!
Gli uffici di Confindustria Emilia-Romagna sono chiusi dal 22 dicembre 2023 al 2 gennaio 2024 compresi


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Gli uffici di Confindustria Emilia-Romagna sono chiusi dal 22 dicembre 2023 al 2 gennaio 2024 compresi


L’inflazione è rientrata, ma i tassi sono ancora alti e l’economia è debole. Ancora in difficoltà sia i servizi, sia l’industria, che vede qualche luce.
Il credito caro frena gli investimenti, mentre il mercato del lavoro non spinge i consumi.
Il turismo da record tiene a galla l’economia italiana nel 2023.
Faticosa la ripresa dell’export italiano, a fronte di consumi in fragile risalita nell’Eurozona. L’economia USA è in buona salute, gli emergenti quasi tutti in crescita.
Per approfondimenti vai alla Congiuntura Flash del Centro Studi Confindustria

Scuola e impresa al centro dell’iniziativa dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna
Al via l’edizione 2023-24 dell’iniziativa di creazione d’impresa rivolta agli istituti di istruzione superiore emiliano-romagnoli promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna.
In occasione del 25esimo anno del Progetto “Crei-amo l’impresa!” i Giovani imprenditori hanno deciso di rinnovarlo per renderlo più aderente alla realtà attuale: l’hanno ridenominato “Cre-iamo la startup!” e rimodulato nell’ottica di stimolare maggiormente la creatività e l’attitudine all’innovazione dei giovani.
«Obiettivo del nostro progetto – dichiara il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni – è far vivere agli studenti l’esperienza dell’impresa, a partire dall’ideazione sino alla messa a punto di una presentazione aziendale che illustri il valore dell’idea, le tecnologie utilizzate, le relazioni con il territorio e la qualità del team. Gli studenti sono liberi nell’elaborazione dell’idea d’impresa, grazie anche ai nuovi criteri di valutazione simili a quelli utilizzati per la presentazione delle startup ai possibili finanziatori».
Il progetto è promosso con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e la collaborazione della rappresentanza regionale dell’Associazione Giovani per l’Unesco.
Per informazioni
giovani-ind@confind.emr.it
tel. 0513399911

L’innovazione diventa business con GrowER League, il progetto di open innovation tra startup e imprese promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Intesa Sanpaolo
L’innovazione diventa business con GrowER League, il progetto dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Intesa Sanpaolo per promuovere la cultura dell’open innovation nelle imprese emiliano-romagnole.
Si è conclusa positivamente l’edizione 2022-23 del progetto, che ha consentito di realizzare nuovi business e nuovi progetti imprenditoriali nati dal matching tra le imprese associate al sistema Confindustria Emilia-Romagna e le startup selezionate dal network di Intesa Sanpaolo Innovation Center, uno dei principali attori italiani nell’ambito dello startup development e dell’Open Innovation, e con il supporto della società Growix.
Le startup operano nel settore foodtech a cui è dedicata quest’anno l’iniziativa, in particolare le tecnologie innovative e digitali applicate alla filiera della produzione, conservazione, lavorazione, confezionamento, controllo e distribuzione alimentare.
I progetti di innovazione hanno visto una proficua collaborazione tra l’azienda Agugiaro & Figna spa di Collecchio (Parma) e la startup Qwarzo, l’azienda Coswell spa di Castello d’Argile (Bologna) e la startup Mixcycling, l’azienda Olitalia di Forlì e la startup Farzati Tech. l’azienda Montanari & Gruzza spa di Reggio Emilia e la startup xFarm. Hanno partecipato all’iniziativa anche l’azienda Seat Plastic di Reggio Emilia e la startup Kaymacor.
Le imprese e le startup si sono incontrate il 10 ottobre a Villa Angelica, prestigiosa villa a Ozzano Emilia messa a disposizione dal Gruppo Coswell. Sono intervenuti il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni, l’Head of business development-startup and corporate Intesa Sanpaolo Innovation Center Simona Padoan, lo Specialista Innovazione Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Emilia-Romagna e Marche Claudio Chiti e il Vice Presidente Growix Vittorio Cavani. Conclude l’incontro il Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Andrea Marangione.
«L’innovazione – ha dichiarato il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni – può riguardare nuove tecnologie, modelli di business, approcci diversi a problemi esistenti. Il progetto GrowER League ha fatto da collante tra le startup, che spesso sono piccole aziende con grandi idee, e le imprese tradizionali, che hanno individuato nuove soluzioni e opportunità di crescita. Sia le startup sia le imprese hanno tratto valore aggiunto dal lavoro comune, e sono certo che ne trarranno ancora in futuro».
«Siamo orgogliosi – ha aggiunto Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – di essere parte dell’ecosistema dell’innovazione che in Emilia-Romagna è così forte e attivo. Crescita e innovazione del sistema imprenditoriale sono obiettivi prioritari per Intesa Sanpaolo, banca di riferimento per PMI e startup italiane. Il sostegno al progetto GrowER League, in un comparto di primaria importanza come il food, si iscrive a pieno titolo nella nostra ampia e strutturata attenzione agli ambiti a maggior potenziale. Non è un caso che ad oggi circa il 50% delle PMI innovative ed il 30% delle startup italiane abbiano colto le opportunità, anche non finanziarie, che siamo in grado di offrire».
«L’open innovation – ha concluso Andrea Marangione, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria – è la chiave per rispondere ai bisogni di innovazione delle imprese che devono essere sempre più competitive sul mercato globale. Questo si traduce in accesso a competenze, risorse e conoscenze esterne che, per essere conosciute dalle aziende, necessitano di luoghi di incontro capaci di favorire il networking tra innovatori, imprenditori e manager del settore. Un progetto come quello di GrowER League è quindi una porta di accesso importante per lo sviluppo e la creazioni di partnership e sinergie a supporto di un territorio che ha una lunga storia».
Tutte le informazioni sul progetto GrowER League sono disponibili sul sito https://growerleague.it/
Per approfondimenti:
giovani-ind@confind.emr.it

Dal 29 novembre al 2 dicembre i Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna sono in Turchia per il loro annuale Study Tour, che segue alle interessanti esperienze a Dubai e Dublino degli anni scorsi.
Il viaggio ha l’obiettivo di conoscere la Turchia dal punto di vista economico-produttivo e le opportunità che può offrire alle imprese emiliano-romagnole.
La delegazione dei giovani imprenditori, guidati dal Presidente Ivan Franco Bottoni e dalla Vice Presidente Eleonora Missere, ha incontrato la Console Generale d’Italia a Istanbul Elena Clemente, un’ampia rappresentanza di TUSIAD-Confindustria Turca e alcuni esponenti dell’Assemblea degli esportatori turchi.
Ha inoltre avuto un incontro con due area manager di Barilla nella sede di rappresentanza dell’azienda a Istanbul.

Il 27 novembre si è svolta, nella sede di Confindustria Emilia-Romagna, la conferenza stampa indetta da AIOP Emilia-Romagna e Anisap Emilia-Romagna per fare il punto della situazione sul calo delle “tariffe” relative a visite specialistiche sulle TAC, risonanze magnetiche e altre attività diagnostiche che riguardano ospedali e poliambulatori accreditati distribuiti su tutto il territorio regionale.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti i presidenti delle associazioni regionali AIOP e ANISAP, rispettivamente Luciano Natali e Massimo Carpigiani assieme a Marco Govoni, responsabile della consulenza di Nomisma, quest’ultima nominata quale soggetto terzo e autorevole per esaminare la realtà esistente sui costi.
L’intento, anche dopo la conferenza stampa, rimane quello di discutere assieme alla Regione sulle strategie utili a non mettere in difficoltà tutta la rete dei servizi erogati, e non rischiare di fare saltare il progetto di recupero delle liste d’attesa.
Questo in particolare uno dei concetti ben evidenziati alla platea dei giornalisti, alcuni dei quali collegati via Zoom:
Non è possibile accettare di lavorare sottocosto o regredire sulla qualità fin qui erogata, non possiamo non denunciare che chiedere ai medici di lavorare per 8/9 euro per una visita specialistica non è più sostenibile. Rischiamo che i medici vadano verso attività più remunerative o verso altre Regioni vicine che non applicheranno le tariffe in questione. Senza medici non saremo più in grado di continuare il nostro lavoro.
Gli ospedali e i poliambulatori accreditati sono parte integrante del Sistema Sanitario Pubblico regionale:
Quando un cittadino entra nelle nostre strutture riceve lo stesso trattamento che avrebbe in qualsiasi struttura pubblica. E paga solo il ticket se è dovuto. Chiediamo di non fare saltare l’equilibrio economico delle nostre attività che lavorano in percentuale per oltre il 90/95 % con pazienti che arrivano dai CUP alla pari degli ospedali pubblici.
Rileviamo che sarebbe grave assecondare una privatizzazione spinta tale da fare pagare interamente le prestazioni ai cittadini.
AIOP e ANISAP hanno chiesto l’apertura di un tavolo con la Regione Emilia-Romagna che proprio in questi ultimi giorni ha riaperto la disponibilità ad attivare un tavolo condiviso.
In chiusura dei lavori l’ottimismo di trovare una soluzione che possa fare bene a tutti, in primis al cittadino:
“Siamo fiduciosi che, così come abbiamo affrontato in questi ultimi anni questioni complesse e difficili, come l’emergenza pandemica del COVID, dando un contributo nel contenere il deficit Regionale, anche questa volta, riusciremo a trovare le strade e le soluzioni giuste anche insieme alla Regione”.

SINTESI STAMPA
15 novembre 2023 – Nei primi sei mesi dell’anno in corso l’attività economica in Emilia-Romagna ha rallentato, in linea con quanto accaduto nel resto del Paese. L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia mostra un aumento tendenziale del prodotto dell’1,2 per cento, un valore in linea con la media nazionale ma ampiamente inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2022. Dopo un primo trimestre ancora vivace, il quadro congiunturale è sensibilmente peggiorato nei mesi primaverili.
L’alluvione che ha colpito la regione a maggio scorso avrebbe avuto un impatto rilevante sul settore primario: circa un terzo delle superfici coltivate è stato interessato da frane e allagamenti. I dati sulle assunzioni nette mostrano effetti negativi nel bimestre maggio-giugno solo nel settore agricolo.
Nell’industria la produzione del primo semestre è rimasta sui livelli dell’anno precedente; l’attività ha risentito del calo delle esportazioni in termini reali, sulle quali ha gravato la frenata del commercio mondiale. L’espansione del settore edile si è attenuata, risentendo della rimodulazione degli incentivi fiscali che avevano spinto fortemente il comparto nell’ultimo biennio. Anche l’attività nel terziario ha rallentato, soprattutto per l’esaurirsi della fase di recupero iniziata con l’uscita dalla pandemia; alla crescita dei comparti legati al turismo si è contrapposto un calo nel commercio.
L’occupazione e le ore lavorate hanno continuato ad aumentare; il ricorso alle misure di integrazione salariale è ulteriormente diminuito. Il tasso di disoccupazione si è assestato su livelli molto contenuti nel confronto storico. Nonostante le migliori condizioni sul mercato del lavoro, i consumi hanno significativamente rallentato: l’elevata inflazione, sebbene in riduzione, ha eroso il potere di acquisto delle famiglie.
La situazione economica delle imprese è risultata complessivamente favorevole: la quota di aziende che prevede di chiudere l’esercizio in utile si è attestata sui livelli storicamente elevati dell’anno precedente. La liquidità del settore produttivo è rimasta abbondante. Il credito bancario è diminuito, condizionato dagli effetti della restrizione monetaria e dalle minori necessità di finanziamento degli investimenti. Anche i prestiti alle famiglie hanno risentito dell’aumento del costo dell’indebitamento, registrando un rallentamento; i mutui per l’acquisto di abitazioni erogati nei primi sei mesi sono sensibilmente diminuiti, in concomitanza con la flessione delle transazioni immobiliari. La qualità del credito non ha subito variazioni di rilievo: il tasso di rischiosità dei prestiti è rimasto su livelli molto contenuti.
Gli indicatori disponibili suggeriscono che la fase di debolezza sia proseguita anche nel terzo trimestre. Le persistenti tensioni geopolitiche, aggravate dalle ultime vicende in Medio Oriente, e l’inasprimento monetario condizionano le aspettative di crescita delle imprese che appaiono improntate all’incertezza. Nel settore manifatturiero le previsioni formulate per i mesi finali dell’anno in corso e gli inizi del prossimo appaiono leggermente più favorevoli rispetto a quelle dei servizi. Per il comparto delle costruzioni l’incertezza è legata anche all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che non ha ancora pienamente dispiegato i suoi effetti.

Scende l’inflazione in Italia, ma i tassi sono alti e forse non ancora fermi, perciò il credito è troppo caro e meno disponibile.
La crescita dell’economia italiana è ferma: i servizi sono in flessione e l’industria ancora debole.
Gli investimenti vanno giù, i consumi sono quasi fermi, meglio l’export ma le prospettive non sono buone.
L’Eurozona è vicina allo zero, la Cina stanzia 137 miliardi di stimoli, mentre negli USA sorprende in positivo la crescita nel 2023.

PMI DAY CONFINDUSTRIA: OLTRE 6.000 STUDENTI VISITANO 200 FABBRICHE APERTE IN EMILIA-ROMAGNA
Bologna, 16 novembre 2023 – In questi giorni oltre 6.000 studenti delle scuole secondarie di primo grado dell’Emilia-Romagna entreranno in azienda, spesso per la prima volta nella loro vita.
Complessivamente nella regione sono circa 200 le fabbriche aperte in occasione del PMI Day, la Giornata Nazionale delle piccole e medie imprese organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni Industriali del territori: un’iniziativa che coinvolge centinaia di aziende e migliaia di partecipanti in tutto il Paese e consente di scoprire da vicino come nascono i prodotti e i servizi industriali.
«Il PMI Day − dichiara il Presidente della Piccola Industria Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Minghelli − rappresenta un’occasione per raccontare agli studenti, agli insegnanti e alle comunità locali le nostre imprese, il nostro ruolo produttivo e sociale, la nostra organizzazione.
L’edizione di quest’anno – sottolinea Minghelli − è dedicata al tema della libertà, intesa come possibilità per i giovani di crescere e sviluppare, attraverso lo studio, le competenze che li guideranno verso un percorso di successo e di soddisfazione. Pensiamo che vedere l’orgoglio e l’impegno delle persone che lavorano in azienda serva a trasmettere ai ragazzi i valori e la cultura d’impresa. Curiosità, responsabilità, fiducia nelle proprie possibilità sono elementi fondamentali per uno studente che vuole costruire il proprio futuro».
Il PMI Day, giunto alla 14esima edizione, ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ed è inserito nella Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana europea delle PMI promossa dalla Commissione europea.

REGOLAMENTO UE IMBALLAGGI, IMPRESE IN AUDIZIONE: FORTE ALLARME, A RISCHIO INTERE FILIERE
“COSTRUIRE ALLEANZA EUROPEA PER INTERVENIRE CON MAGGIORE BUON SENSO ED EQUILIBRIO”
Roma, 14 novembre 2023 – Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, Federdistribuzione, Casartigiani e CLAAI, oggi in audizione alla Camera sulla Proposta di Regolamento europeo in materia di imballaggi e rifiuti, hanno espresso al Parlamento l’assoluta necessità di fare pressione sulle Istituzioni Europee per un maggiore buon senso ed equilibrio nell’introduzione della nuova disciplina. Abbiamo ribadito l’allarme che deriva dall’applicazione delle nuove norme. Sono molti gli aspetti del provvedimento valutati come critici che, se approvato, rischiano di danneggiare un intero sistema di eccellenza.
È a rischio oltre il 30% del Prodotto Interno Lordo del Paese, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Parliamo dei molteplici settori produttori di imballaggi, i loro fornitori di materie prime, dell’intera industria italiana del riciclo, delle imprese che utilizzano tali imballaggi per commercializzare ed esportare merci in Italia e all’estero, dall’agricoltura a tutte le filiere della produzione alimentare e della ristorazione, dalla cosmetica alla farmaceutica, dai pubblici esercizi al turismo, dalla piccola, media e grande distribuzione organizzata, al vending, alla logistica, ai produttori di macchinari. Ciò che più preoccupa della proposta è la mancanza totale di neutralità tecnologica.
Il Governo si è assunto l’impegno di farsi portatore delle istanze delle imprese. Ma nelle prossime settimane i negoziati istituzionali giungeranno ad una fase decisiva. In vista del voto in plenaria del Parlamento europeo, previsto per il prossimo 22 novembre, e dell’intenzione della Presidenza spagnola di accelerare ulteriormente il negoziato e far approvare un orientamento generale già al Consiglio ambiente del 18 dicembre, abbiamo ritenuto doveroso richiamare di nuovo l’attenzione delle Istituzioni italiane per i forti timori di pregiudizi irreversibili per l’economia e le filiere strategiche del Paese.
Pur condividendo la necessità imprescindibile di lavorare insieme ad obiettivi ambientali sempre più ambiziosi, in questo caso non ci sono evidenze scientifiche che confermano che il riuso sia migliore del riciclo sotto il profilo ambientale, anzi per quanto riguarda i beni alimentari è vero il contrario. Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano un maggior consumo di acqua ed energia e le emissioni di CO2 sono nettamente peggiorative. L’Italia è tra i Paesi dell’Unione che, a detta della stessa Commissione, non corre il rischio di mancare gli obiettivi di riciclo né per gli imballaggi, né per i rifiuti urbani. Non si capisce quindi il motivo di penalizzare il riciclo a favore del riuso, sia sotto il profilo ambientale che economico.
Le criticità del provvedimento, purtroppo, non sono “limitate” solo al tema del riuso a scapito del riciclo. Sono presenti, infatti, anche divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso.
Infine, un’ulteriore e importante criticità è rappresentata dall’identificazione, per alcune tipologie di imballaggi monouso, del cauzionamento (ovvero nel c.d. Deposit Return System, DRS).
Per tutto quanto, non possiamo che rinnovare l’auspicio, anche in questa sede, di una sostanziale e profonda rivisitazione dell’intero provvedimento, per orientarlo ad un maggiore equilibrio e flessibilità.
E’ fondamentale a nostro avviso concentrare con urgenza tutti gli sforzi su tre fronti: la presentazione e il sostegno di emendamenti per il voto in Parlamento europeo; il dialogo con la Presidenza spagnola e i Paesi che sostengono la proposta per evitare scelte arbitrarie ed estremamente impattanti per la nostra economia; il consolidamento delle alleanze con gli altri Stati membri – ve ne sono molti – che come l’Italia non condividono le misure del Regolamento, poiché non consentono la necessaria flessibilità e non riconoscono il principio di neutralità tecnologica per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi ambientali attraverso l’economia circolare. siamo a chiedervi, facendo seguito alla positiva esperienza degli anni scorsi, la conferma della vostra collaborazione all’iniziativa di creazione d’impresa rivolta agli istituti di istruzione superiore dell’Emilia-Romagna.
Sul tema Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro, in collaborazione con UCIMA, nel luglio scorso organizzarono un incontro di approfondimento al quale parteciparono tra gli altri l’onorevole Massimiliano Salini, Membro del Parlamento europeo, e Maurizio Marchesini, Vice Presidente Confindustria per le Filiere e le Medie imprese.
https://www.confind.emr.it/news/regolamento-unione-europea-imballaggi-focus-bologna-organizzato-da-confindustria-emilia-romagna