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  • LE START UP PRESENTATE NEL WEBINAR “SOLUZIONI PER IMPRESE TURISTICHE PIU’ DIGITALI E SOSTENIBILI” | 13 DICEMBRE 2022

    LE START UP PRESENTATE NEL WEBINAR “SOLUZIONI PER IMPRESE TURISTICHE PIU’ DIGITALI E SOSTENIBILI” | 13 DICEMBRE 2022

     

    Il 13 dicembre si è svolto on line l’incontro “Soluzioni per imprese turistiche più digitali e sostenibili”, organizzato da ART-ER e Sistema Confindustria Emilia-Romagna.

    L’iniziativa si è rivolta a micro e PMI del settore turismo che hanno potuto conoscere alcune selezionate start up regionali, parte della rete EmiliaRomagnaSTARTUP, che hanno sviluppato soluzioni innovative a supporto della transizione digitale e green delle aziende della filiera turistica.

    Obiettivo dell’incontro è stato agevolare la conoscenza di proposte disponibili sul territorio che possano permettere alle imprese turistiche di incrementare il proprio grado di digitalizzazione e sostenibilità, rendendole più competitive.

    Le startup che si sono presentate hanno sviluppato soluzioni per fronteggiare diverse necessità, ad esempio nella gestione dei propri clienti e nelle tematiche legate alla sostenibilità: 

    Awhy propone dei chat bot per ridurre i tempi dedicati all’assistenza dei clienti e migliorarne la user experience,

    Simple Networks è un’agenzia digitale specializzata in web e sviluppo software che mescola competenze tecniche e creative.

    Per il settore turistico-alberghiero, Dishcovery facilita la predisposizione di menu multilingua e rende i clienti autonomi nel momento dell’ordinazione accelerando la comunicazione tra sala e cucina.

    Horeca Job è una piattaforma nata per rivoluzionare il paradigma della ricerca e selezione del personale nel settore dell’ospitalità (alberghi, ristorazione e catering).

    Commodo, infine, propone arredi da esterno che permettono a ristoranti e bar di sfruttare i dehors tutto l’anno.

    I-EH supporta gli esercizi nella scelta delle migliori soluzioni per il risparmio energetico;

    Parkie ha ideato rastrelliere per monopattini e bici elettriche: hotel, ristoranti, bar, negozi possono proporre un nuovo servizio ai propri clienti.

    Acune startup green hanno anche una proposta specifica per il turismo, come:

    Cyclando, una piattaforma di vendita online di viaggi cicloturistici che raccoglie e seleziona le migliori proposte di viaggio in bicicletta in Italia e in Europa dai migliori tour operator del settore.

    Nowmyplace è specializzata nel turismo esperienziale;

    Walk+ è il portale dedicato al turismo lento italiano utilizzando la tecnologia per migliorare la sicurezza, la digitalizzazione, la fruizione culturale ed il contesto economico intorno a itinerari pedonali e ciclabili.

    Sea the change trasforma la relazione tra settore turistico e ambiente rendendo i protagonisti del settore turismo i custodi degli ecosistemi marini: attraverso una piattaforma web e accordi strategici con gli hotel, i singoli turisti possono compensare le proprie emissioni e finanziare interventi di tutela di mare e coste

     

    L’attività è sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna e si colloca in un ciclo di incontri promosso da ART-ER – società consortile della Regione Emilia-Romagna che si occupa di attrattività, innovazione e internazionalizzazione – in collaborazione con le Associazioni di categoria parte del Comitato Tecnico e Scientifico di ART-ER.

     

     

  • Indagine Investimenti 2022 – Le imprese dell’Emilia-Romagna continuano ad investire

    Indagine Investimenti 2022 – Le imprese dell’Emilia-Romagna continuano ad investire

    Bologna, 9 settembre 2022 – L’Indagine sugli investimenti delle imprese industriali dell’Emilia-Romagna, realizzata da Confindustria Emilia-Romagna insieme alle Associazioni e Unioni Industriali della regione, conferma una forte capacità di sviluppo del sistema industriale dell’Emilia-Romagna, che ha intrapreso un percorso sempre più all’insegna della transizione digitale e della crescita professionale dei lavoratori.

    Le imprese hanno investito il 4,5% del proprio fatturato nel corso del 2021, con un aumento del 35,4% rispetto al 2020. Oltre l’88% delle aziende interpellate ha realizzato investimenti.

    Le scelte di investimento si sono concentrate prioritariamente su aspetti di natura organizzativa e gestionale e, per la prima volta da quando si realizza l’indagine, gli investimenti in formazione sono la principale tipologia.  Il 55% delle imprese ha investito in formazione, il 50% in ICT, il 45,7% in ricerca e sviluppo e il 42,7% in linee di produzione

    Anche le previsioni per il 2022, nonostante la forte complessità dello scenario generale, sono positive: le imprese che prevedono di effettuare investimenti sono il 93,7%.

    «La spinta agli investimenti delle imprese – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi − conferma che il nostro sistema industriale è reattivo e strutturalmente solido. Una dinamica così vivace si spiega soprattutto con la tenacia degli imprenditori che, nonostante le difficoltà di reperimento di materie prime e i costi energetici altissimi, hanno continuato ad investire con convinzione per garantire sviluppo alle aziende, supportati dagli interventi pubblici fiscali e monetari messi in campo nella fase post pandemia. In questo scenario, in cui la domanda di mercato non è mai venuta meno, le aziende sono fortemente impegnate a cogliere le sfide della transizione digitale e ambientale, che richiedono importanti investimenti in tecnologie e in conoscenza».

    La ripresa registrata nel 2021, dopo il crollo dovuto alla pandemia, ha consentito all’Emilia-Romagna di chiudere l’anno con una crescita del PIL pari al 7,2% (stime Prometeia luglio 2022) e confermarsi prima regione del Paese quanto ad aumento del prodotto interno lordo. L’export aveva superato i livelli pre crisi già a fine 2021 con un incremento dell’8,7% rispetto al 2019: anche il primo trimestre 2022 conferma il trend positivo, con un aumento del 24% in valore rispetto allo stesso periodo 2021. Per il 2022 Prometeia stima un tasso di disoccupazione regionale al 5,1%, tornato quindi a livelli fisiologici.

    La carenza di risorse umane e la burocrazia sono i principali fattori di ostacolo alle decisioni di investimento, indicati rispettivamente dal 45,7% e 32,9% delle imprese. Un’impresa su cinque dichiara carenza di personale da dedicare allo sviluppo di nuovi progetti.

    In fasi turbolente come quella attuale la dimensione d’impresa è un fattore discriminante: una piccola azienda su cinque non ha effettuato investimenti nel 2021 a causa di mancanza di liquidità e calo del fatturato.

    Un numero sempre maggiore di imprese sta puntando sulla transizione digitale, oggetto di un focus specifico dell’Indagine di quest’anno: il 79% delle aziende intervistate ha effettuato investimenti in questo ambito nel periodo 2019-2021.

    Tutte le dimensioni investono in digitalizzazione: tre piccole imprese su quattro e ben il 95% delle medie-grandi. Tra le piccole e le medio-grandi sono differenti le complessità dell’investimento. medio-grandi dimensioni riescono ad investire in modo integrato nei tre asset necessari per rendere efficaci i percorsi di transizione digitale: i beni materiali, ad esempio macchinari interconnessi, i beni immateriali come il software e la formazione del capitale umano.

    Circa le aree aziendali, il percorso di transizione parte da quelle “a monte”: produzione e amministrazione, indicate nell’83% dei casi, qualità (76,6%), progettazione (75,9%). Il , in quanto le tecnologie digitali consentono importanti guadagni di efficienza, , specie in logistica e supply chain.

    Per quanto riguarda il capitale umano, le grandi imprese sono più consapevoli della necessità di affiancare nuovo personale alle risorse umane interne, già formate o da formare, che apporti nuove competenze (37,9% rispetto al 16,4% delle piccole imprese e al 23,7% delle medie).

    «Il prezzo dell’energia – sottolinea la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi – sta mettendo in forte difficoltà la tenuta delle nostre filiere produttive, che non sono in grado di reggere il peso di costi in molti casi decuplicati rispetto a due anni fa. Siamo consapevoli che parte degli interventi coinvolgono il livello europeo e nazionale, ma è urgente una forte accelerazione anche da parte della Regione sugli investimenti nelle fonti rinnovabili, a partire da fotovoltaico, biometano, biogas, idroelettrico, attraverso un pacchetto di interventi normativi da avviare nei tempi più brevi possibili. In tal senso è positiva e strategica la decisione di ospitare a Ravenna uno dei due nuovi rigassificatori».

    L’Indagine conferma che la burocrazia continua ad essere un forte ostacolo agli investimenti delle imprese. «Occorre che assieme alla Regione – aggiunge la Presidente Sassi – acceleriamo con decisione e urgenza l’attuazione di tutte le misure previste dal Patto per la Semplificazione sottoscritto ad ottobre 2021. Penso ad esempio ad alcuni provvedimenti in materia ambientale, territoriale e di accesso ai bandi per i finanziamenti. Un primo importante riscontro positivo in ambito ambientale a fine luglio, relativo alle aziende in autorizzazione integrata ambientale, ha confermato che la semplificazione può avere un impatto diretto e immediato sull’operatività delle imprese».

    Altro tema fondamentale è il capitale umano: dall’indagine emerge la spinta delle imprese ad investire sulla formazione e la difficoltà a reperire risorse umane da inserire in azienda. Gli imprenditori sottolineano la forte necessità di figure professionali qualificate in ottica 4.0, in particolare responsabili di produzione, specialisti di controllo di gestione, tecnici di manutenzione e assistenza, specialisti in logistica.

    Le imprese indicano in primis gli ITS e i percorsi universitari tra gli strumenti più adeguati a rispondere alle necessità di nuove competenze e all’esigenza di creare lavori e ruoli nuovi. I percorsi di formazione breve o oltre le 120 ore, sono utili per l’aggiornamento dei lavoratori già presenti in azienda.

    «La nuova programmazione regionale del Fondo Sociale Europeo – conclude la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Sassi deve puntare a cogliere tempestivamente i fabbisogni delle imprese in termini di capitale umano e competenze, perché nei prossimi anni ci sarà una decisa accelerazione dei fenomeni di ricomposizione professionale e dei livelli di qualificazione del personale richiesto dalle aziende. L’attuale contesto socio-economico è caratterizzato anche da un’altra importante transizione, quella demografica, che influenzerà profondamente la società sotto diversi aspetti, compresa la struttura occupazionale nel prossimo futuro».

    L’Indagine sugli investimenti delle imprese industriali dell’Emilia-Romagna, giunta nel 2021 alla ventitreesima edizione, ha coinvolto 400 imprese (59% piccole, 33% medie e 8% grandi), con un giro d’affari di 16,3 miliardi di euro e 45 mila addetti. L’indagine include anche imprese dei servizi associate al sistema Confindustria.

  • CONGIUNTURA FLASH CSC |  30 novembre 2022

    CONGIUNTURA FLASH CSC | 30 novembre 2022

     

    Ancora in rallentamento l’economia italiana: il caro-energia è persistente, con una brusca risalita del prezzo del gas, e l’inflazione è a valori record.

    Inoltre, con il rialzo dei tassi di interesse e la minore liquidità a causa delle bollette energetiche, le imprese italiane rischiano di indebitarsi a costi alti.

    La manifattura tiene, i servizi sono andati bene in estate, le costruzioni sono in frenata.

    L’export italiano è in espansione finora, ma l’Eurozona è attesa debole e negli USA il rimbalzo potrebbe essere temporaneo.

    Per la Nota integrale: https://bit.ly/CF_nov22

     

  • WEBINAR ORIONE |  Fondimpresa ha formato 174.000 lavoratori di 9.400 imprese emiliano-romagnole

    WEBINAR ORIONE | Fondimpresa ha formato 174.000 lavoratori di 9.400 imprese emiliano-romagnole

     

    WEBINAR ORIONE |  LA FORMAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA TRA PRESENTE E FUTURO

    In due anni e mezzo Fondimpresa ha formato 174.000 lavoratori di 9.400 imprese emiliano-romagnole

     

    Bologna, 30 novembre 2022 –  Tra il 2020 e il 31 agosto di quest’anno 174 mila lavoratori di oltre 9.400 imprese dell’Emilia-Romagna hanno partecipato a corsi formativi finanziati da Fondimpresa, Fondo interprofessionale per la formazione continua costituito da Confindustria e CGIL CISL e UIL che consente di utilizzare le risorse dello 0,30% del monte salari tramite due strumenti: gli Avvisi nazionali e il Conto Formazione di ogni azienda. 

    Le imprese dell’Emilia-Romagna aderenti a Fondimpresa, il maggiore tra i Fondi interprofessionali, sono circa 12.600, con quasi mezzo milione di occupati.  Tra il 2020 e il 31 agosto 2022 i piani formativi presentati dalle imprese emiliano-romagnole hanno consentito di realizzare oltre 2,3 milioni di ore di formazione per un valore complessivo di oltre 93 milioni di euro. 

    Sono alcuni dei dati illustrati in occasione dell’incontro “La formazione in Emilia-Romagna tra presente e futuro” organizzato oggi a Bologna da Orione, Organismo bilaterale per la formazione costituito da Confindustria e CGIL, CISL e UIL dell’Emilia-Romagna.

    Si evidenzia una grande vivacità delle piccole imprese: il 53% delle imprese che hanno organizzato corsi di formazione con Fondimpresa ha meno di 50 dipendenti. Il 91% dei lavoratori esprime soddisfazione sull’utilità della formazione e sulla trasferibilità nell’attività lavorativa delle conoscenze apprese.

    La fase di forte trasformazione che le imprese stanno vivendo, a partire dalle innovazioni necessarie per perseguire gli obiettivi di digitalizzazione e sostenibilità, ha subìto un’ulteriore accelerazione a causa della pandemia e, più recentemente, dell’importante incremento dei costi dell’energia e delle materie prime.

    In questo scenario le imprese sono impegnate a rafforzare le competenze digitali indispensabili per ottimizzare i processi e sviluppare il modello di business. Le nuove competenze tecnico-specialistiche riguardano tecnologie robotiche, Big Data e Analytics, Internet of Things, in linea con il Piano Impresa 4.0.

    Le competenze trasversali e soft skills leadership, problem solving, team working − sono sempre molto richieste ed emergono, soprattutto dopo la pandemia, nuove esigenze formative legate all’organizzazione aziendale e allo sviluppo dello smart working, nonché all’acquisizione di soft skills sulla gestione di una situazione incerta e di una organizzazione del lavoro sempre più flessibile, ad esempio la formazione su stress lavoro correlato e benessere lavorativo.  Inoltre, l’urgenza di reagire sul piano organizzativo ha messo in luce la necessità di competenze manageriali e di coordinamento per una gestione flessibile delle attività aziendali.

    L’incontro è stato introdotto da Daniele Botti e Roberto Rinaldi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Orione, che hanno illustrato l’andamento di Fondimpresa in Emilia-Romagna e i risultati rilevati nell’ambito delle attività di monitoraggio realizzate.  

    A seguire è stata avviata una riflessione, affidata ai Segretari regionali di CGIL, CISL e UIL e al Delegato di Confindustria Emilia-Romagna per il Capitale Umano, circa le sfide da affrontare nel campo della formazione per dare risposte adeguate ai fabbisogni di competenze del territorio, anche grazie all’azione sinergica delle programmazioni di Fondimpresa, FSE+ e PNRR.

    «Le imprese continuano a manifestare serie difficoltà nel soddisfare i propri fabbisogni di professionalità − sottolinea Corrado Beldì, Delegato di Confindustria Emilia-Romagna per il Capitale Umano  – e gli imprenditori faticano a reperire le figure professionali che cercano. Dobbiamo continuare a rafforzare l’impegno a tutti i livelli per sfruttare al meglio le molte risorse che abbiamo a disposizione. Ci troviamo anche di fronte ad una sfida demografica particolarmente importante, che ci impone di intensificare gli sforzi per una maggiore partecipazione al lavoro di soggetti come le donne e i NEET. In questo quadro, dobbiamo pensare a politiche e interventi per attrarre giovani da altre regioni. È fondamentale poi continuare ad investire anche da parte della Regione sulla formazione continua dei lavoratori».

    «Tra una decina di anni il 30% dei lavori di oggi non ci sarà più − dichiara il Segretario generale di CGIL Emilia-Romagna Massimo Bussandri −. La formazione diventerà quindi ancora più cruciale, soprattutto per affrontare tre grandi trasformazioni che ci attendono: quella energetica, digitale e green. Un cambiamento che richiederà nuove competenze per entrare e restare nel mercato del lavoro. La formazione oggi ha tre grandi strumenti a disposizione: il Fondo sociale europeo, il Pnrr e il programma Gol (Garanzia occupabilità del lavoratori). Solo un rapporto sempre più virtuoso ed efficiente tra Regione, sindacato e associazioni datoriali riuscirà a definire l’importanza strategica di questi strumenti così da affrontare senza timori un modello di sviluppo destinato a cambiare».

    «È il capitale umano la chiave di volta per lasciarci alle spalle questi anni di crisi e guardare con nuove prospettive al futuro», afferma il Segretario generale della CISL Emilia-Romagna Filippo Pieri.  Non potranno esserci crescita e sviluppo senza innovazione, ma non potrà esserci innovazione senza formazione. Serve un salto culturale. La formazione deve diventare il fulcro su cui sviluppare politiche istituzionali e contrattuali che puntino a una costante riqualificazione delle professionalità e, nello stesso tempo, a una moderna idea di partecipazione. Occorre cambiare passo usando al meglio le risorse previste dal PNRR e dai tanti altri strumenti a disposizione, rafforzando la complementarietà di azione tra gli stessi, con una chiara individuazione delle aree di competenza e con un coinvolgimento dei diversi soggetti interessati, a partire dal livello aziendale/territoriale. Un’ assunzione di responsabilità da parte di tutti che può trovare una corretta sintesi in un Patto per le competenze. Un’intesa che potrebbe così garantire l’accesso alla formazione anche a realtà più piccole e meno strutturate».

    «L’incertezza e la flessibilità continuano a caratterizzare il mondo del lavoro che non solo non ha ‘assorbito’ i contraccolpi della pandemia, ma ora si trova a fronteggiare l’instabilità internazionale −  osserva il Segretario confederale UIL Emilia-Romagna  Massimo Zanirato − . Soprattutto da parte delle pmi, rileviamo l’esigenza di un’offerta formativa “costruita su misura” allo scopo di agganciare le sfide tecnologiche che si prospettano. Digitalizzazione, informatica e transizione sono le chiavi di volta per un mercato del lavoro che ancora oggi, purtroppo, offre poche opportunità stabili, in particolare per donne e giovani. Ecco perché occorre individuare nuove proposte formative affinché le persone trovino un’occupazione specializzata in settori strategici come quelli del terziario, della logistica, dell’edilizia e dell’agroalimentare. Questo tenuto conto della sicurezza sul lavoro che, per noi, è prioritaria. Con i fondi del Pnrr, governativi e regionali, la nostra comunità si gioca una chance importante del suo futuro».

    «I dati presentati oggi dimostrano che il nostro ecosistema economico sta investendo in modo deciso sulla transizione digitale e sostenibile anche attraverso la formazione delle competenze − dichiara  Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo Economico, Green Economy, Formazione e Lavoro della Regione Emilia-Romagna −. La Regione ha individuato nella conoscenza e nei saperi un asset strategico di sviluppo e nel sessennio che si è aperto metterà a disposizione 100 milioni all’anno per il sistema dell’istruzione e formazione, perché senza le teste e senza l’intelligenza delle mani non si creano buoni manufatti. Con il programma nazionale GOL abbiamo inoltre avviato la profilazione ed accompagnamento di neet, delle donne e dei soggetti fragili verso una qualificazione e riqualificazione delle competenze, trasformando i centri per l’impiego in centri di comunità, per incrociare domanda e offerta di lavoro. E abbiamo bisogno di un nuovo orientamento che coinvolga famiglie e scuole, oltre che il sistema delle imprese, per indirizzare i nostri giovani verso le discipline STEM. Il mercato del lavoro sta cambiando rapidamente e come Regione siamo impegnati in prima linea per accompagnare le imprese nella qualità e creare lavoro buono».

    «La formazione continua −  conclude Annamaria Trovò, Vice Presidente Fondimpresa   – è uno strumento essenziale per programmare e pianificare il futuro, specie in un momento come questo  Fondimpresa si muove già da tempo lungo due direttrici promuovendo la formazione di competenze connesse all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale. La sfida più attuale che ci troviamo ad affrontare è certamente quella di riqualificare nel futuro prossimo migliaia di lavoratori, con un focus attento anche all’ageismo e al gender gap, per consentire loro di rimanere sul mercato del lavoro, assicurando competenze adeguate ed evolute che garantiscano occupabilità e competitività a lavoratori ed aziende».

     

    ORIONE – Organismo Bilaterale Emilia-Romagna
    Via Barberia, 13 – 40123 Bologna BO
    tel. 051 0195511

     

  • I GIOVANI IMPRENDITORI INSIEME PER SOSTENERE LA FONDAZIONE GRACE

    I GIOVANI IMPRENDITORI INSIEME PER SOSTENERE LA FONDAZIONE GRACE

    Giovani Imprenditori di Unindustria Reggio Emilia e Confindustria Emilia-Romagna e Giovani Commercialisti di Reggio Emilia insieme per sostenere Fondazione Grade Onlus e la ricerca sui linfomi

     

    Si tiene lunedì 5 dicembre al Balsamico Village di Carpi (Modena) la Cena di Natale organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Reggio Emilia, insieme all’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Emilia e al Comitato Regionale del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna, un’occasione di incontro, ma anche di sostegno alla comunità.

    Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Grade Onlus per finanziare due importanti progetti di ricerca sui linfomi, FOLL19 e PREVID per introdurre innovativi protocolli terapeutici a livello nazionale. Questi studi sono promossi dalla Fondazione Italiana Linfomi e condotti presso 50 centri italiani di ematologia e oncologia, sono coordinati dal Dott. Francesco Merli, direttore del reparto di Ematologia di Reggio Emilia e dal prof. Stefano Luminari, responsabile della ricerca nella medesima unità operativa.

    Siamo lieti di poter offrire un piccolo contributo all’importante impegno scientifico della Fondazione Grade – ha affermato il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco BottoniLa ricerca è alla base del progresso economico e del benessere collettivo. Dobbiamo puntare sempre di più sulla cultura scientifica e rafforzare i legami tra università, centri di ricerca e imprese. Come giovani imprenditori siamo molto impegnati su questo fronte, sia nelle nostre aziende sia come sistema Confindustria”.

    Questa raccolta fondi non è solo un’iniziativa del nostro Gruppo – aggiunge il Presidente del Gruppo Giovani di Unindustria Marco Righi ­rappresenta la speranza di contribuire, anche solo in piccola parte, ad un progetto più ampio di ricerca per l’innovazione dei protocolli nazionali ed internazionali, è una visione a lungo termine di responsabilità sociale che ci vede coinvolti come imprese, ma anche come membri di una comunità. Ogni piccolo mattoncino può fare davvero la differenza.”

    Poter coniugare un tradizionale momento di ritrovo della nostra Associazione al sostegno di una causa così importante è un’occasione unica per permetterci di dare un contributo tangibile – conclude Andrea Friggeri, Presidente dell’Unione Giovani Commercialisti di Reggio Emilia – Siamo quindi onorati di poter affiancare i Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna e Reggio Emilia in questa iniziativa, lo spirito di unione che da sempre ci contraddistingue è il medesimo spirito che spinge questi professionisti alla ricerca di soluzioni che possano migliorare la vita di tanti”.

    Infine, De Nigris, titolare del Balsamico Village, che accoglierà l’evento ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di ospitare un’iniziativa di valore per la comunità. Per noi essere parte di una comunità significa essere presenti, contribuire, proteggerci gli uni con gli altri e il sostegno alla ricerca può migliorare la qualità di vita dei singoli e della comunità stessa. Per questo oltre all’ospitalità abbiamo voluto essere anche noi tra i sostenitori del dott. Merli, del suo staff e della Fondazione Grade, che desideriamo ringraziare l’impegno che continuamente svolgono”.

     

  • SELEZIONATE LE SCUOLE DI CREI-AMO L’IMPRESA 2022-23, BUSINESS PLAN PER FAR CONOSCERE IL MONDO DELL’IMPRESA

    SELEZIONATE LE SCUOLE DI CREI-AMO L’IMPRESA 2022-23, BUSINESS PLAN PER FAR CONOSCERE IL MONDO DELL’IMPRESA

     

    Si è avviato il progetto CREI-AMO L’IMPRESA! promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna con il sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

    L’iniziativa, giunta alla ventitreesima edizione, ha l’obiettivo di far vivere agli studenti l’esperienza dell’impresa, a partire dall’ideazione sino alla messa a punto di un business plan dettagliato in ogni aspetto della vita aziendale, con il coordinamento dei docenti e la supervisione dei giovani imprenditori in qualità di tutor.

    Partecipano all’iniziativa 8 istituti di istruzione secondaria dell’Emilia-Romagna, che hanno aderito ad una call diffusa alle scuole da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

    Il progetto si svolge nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), in quanto il tempo impiegato per la realizzazione dei business plan può essere valutato come tale sulla base delle intese con le scuole.

     

    Per informazioni
    giovani-ind@confind.emr.ir
    tel. 0513399911

     

  • SMART CITY EXPO WORLD CONGRESS: INCONTRI B2B ON LINE | 22-24 NOVEMBRE

    SMART CITY EXPO WORLD CONGRESS: INCONTRI B2B ON LINE | 22-24 NOVEMBRE

    La rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, ha organizzato nell’ambito di Smart City Expo World Congress di Barcellona, dal 22 al 24 novembre 2022 un evento di matchmaking dedicato ai temi delle smart cities.

    L’iniziativa “Smart City 2022” ha previsto la possibilità di realizzare incontri individuali virtuali (mediante la piattaforma del b2b) tra imprese, università e centri di ricerca, autorità pubbliche e municipalità per discutere proposte progettuali ed eventuali collaborazioni.

    Focus tematici:

    • City Challenges:  Cities/regions exposing their upcoming procurement plans in different Smart City areas, interacting with the market to enhance their ef­ficiency and effectiveness.
    • Open Innovation Challenges: matchmaking between public entities and private corporations, launching innovation procurement, with the market’s innovative solutions to each specific demand.
    • Green Transition Challenges: key technology challenges faced by cities to go circular and climate-neutral, plus innovative solutions to foster their sustainability and green transition.

     

    La partecipazione all’evento era gratuita previa registrazione entro il 24 novembre 2022 tramite l’apposita piattaforma on line: https://smartcity2022.b2match.io/

    Al momento della registrazione eranecessario indicare IT – Confindustria Emilia-Romagna come Support office affinché le imprese dell’Emilia-Romagna partecipanti possano beneficiare del supporto del sistema alla partecipazione all’evento.

    Per maggiori informazioni, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it 

     

     

  • ANSER, SETTORE AERONAUTICA E AEROSPAZIO, IN VISITA ALL’EXPO DI ABU DHABI

    ANSER, SETTORE AERONAUTICA E AEROSPAZIO, IN VISITA ALL’EXPO DI ABU DHABI

     

    Dal 1° al 3 novembre 2022 ANSER, la compagine regionale di imprese operanti nel settore aeronautics e aerospace, visiterà la fiera Abu Dhabi Air Expo, che si terrà presso Al Bateen Executive Airport.

    Si tratta della seconda tappa internazionale di ANSER – dopo quella di Tel Aviv dello scorso settembre – nell’ambito del programma regionale dedicato ai mercati del Medio Oriente, compartecipato da Regione Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna, Intesa Sanpaolo.

    La missione, mirata alla promozione dell’offerta integrata di tecnologie, prodotti e servizi emiliano-romagnoli negli EAU, prevede anche una visita alla Khalifa University di Abu Dhabi, con la quale ANSER sta avviando una importante collaborazione su alcuni progetti nel campo dell’innovazione e della formazione. Il tutto grazie anche all’impegno del prof. Roberto Sabatini, a capo del Dipartimento Aerospace Engineering della Khalifa University.

     

     

  • DEICy 2021 Digital Economy, Internet of Things, Cybersecurity | 21-25 novembre 2022

    DEICy 2021 Digital Economy, Internet of Things, Cybersecurity | 21-25 novembre 2022

     

    La rete Enterprise Europe Network organizza un evento virtuale di matchmaking dedicato ai temi Economia Digitale, Internet of Things e Cybersecurity il 21-25 novembre 2022.

    L’iniziativa “DEICy 2021 Digital Economy, Internet of Things, Cybersecurity” prevede 5 giornate di sessioni plenarie, workshop e incontri individuali virtuali (mediante la piattaforma del b2b) tra imprese, centri di ricerca e istituzioni per opportunità commerciali e tecnologiche nelle aree della Trasformazione Digitale, Internet of Things e Cybersecurity.

    Per le startup che lo desiderano, su richiesta, c’è la possibilità di presentare la propria soluzione durante i workshop.

    Focus Tematici

    • Digital transformation: Artificial Intelligence for Business, Digital Economy, Digital Society, Digital Market, Digital Work, Digital Government, Digital Consumption, Digital Production.
    • Internet of Things: Consumer application IoT, Energy IoT, Environmental engineering IoT, Industrial IoT, Healthcare IoT, Agriculture IoT, Automotive Industry IoT, Dual-use technology.
    • Cybersecurity: Digital Economy and Cybersecurity challenges, Cybersecurity digital tools, Security of digital services, Artificial intelligence & Cybersecurity.

     

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 25 novembre 2022 tramite l’apposita piattaforma on line: https://deicy2022.b2match.io

    Al momento della registrazione è necessario indicare IT – Confindustria Emilia-Romagna come Support office affinché le imprese dell’Emilia-Romagna partecipanti possano beneficiare del supporto del sistema alla partecipazione all’evento.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it