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  • ASSISE PICCOLA INDUSTRIA  “ASCOLTO CORAGGIO IMPRESA”  |  Bari, 17 giugno 2022

    ASSISE PICCOLA INDUSTRIA “ASCOLTO CORAGGIO IMPRESA” | Bari, 17 giugno 2022

     

    Il 17 giugno si terranno a Bari, presso il Teatro Kursaal Santalucia, le Assise di Piccola Industria, presieduta dall’imprenditore parmense Giovanni Baroni.

    Piccola Industria ha deciso di compiere un percorso di ascolto, confronto e condivisione della propria base associativa che culmina proprio con l’appuntamento di Bari, per sentire dalla viva voce degli imprenditori problemi, sfide e opportunità che presenta questa fase così complessa e delicata.

    L’obiettivo è definire un’agenda di proposte per il rafforzamento delle piccole imprese, asse portante del sistema produttivo italiano, affinché possano affrontare con successo le transizioni necessarie a rimanere competitive e i cambiamenti imposti dalla congiuntura attuale.

    Le Assise arrivano dopo due anni di pandemia e contemporaneamente all’esplosione del conflitto in Ucraina: eventi che hanno prodotto e stanno ancora producendo forti impatti sul tessuto economico italiano mettendo a dura prova la capacità di resilienza e innovazione delle nostre imprese.

    L’evento di Bari è stato preceduto da un percorso di nove tappe su tutto il territorio italiano e ha coinvolto attivamente oltre mille imprenditori. Una roadmap partita il 7 aprile da Cagliari che ha toccato Catania, Bologna, Torino, Milano, Vicenza, Napoli, Pisa, e si è chiusa il 3 maggio a Pescara.

    Agli incontri sul territorio sono seguiti quattro workshop tematici online. L’obiettivo è stato duplice: da un lato, aprire un confronto serrato sulla fase che stiamo attraversando; dall’altro, individuare opportunità e formulare soluzioni concrete da condividere e proporre a tutti stakeholder.

    Il 17 giugno si tireranno le fila dei dibattiti che si sono concentrati su quattro macroaree tematiche: competenze e capitale umano; finanza e crescita; nuova impresa tra digitale e fisico; sostenibilità e transizione green.

    “Bisogna riportare le Pmi al centro dell’agenda del Paese. Chiediamo alla politica di raccogliere le indicazioni degli imprenditori che rappresentano la parte più produttiva e sana del sistema. Tra un anno si andrà alle elezioni, se Governo e Parlamento riusciranno a tenere conto delle nostre proposte, facendole diventare agenda politica, potremo superare questa fase, altrimenti rischiamo di cadere in un immobilismo che può essere fatale per l’economia e l’industria italiana”, ha affermato il presidente della Piccola Industria Giovanni Baroni sintetizzando lo scopo dell’iniziativa.

    I lavori saranno aperti dall’intervento di Giovanni Baroni. Seguirà l’intervista ad Anna Grassellino, Direttrice Superconducting Quantum Materials and Systems al Fermilab di Chicago. E’ poi previsto un dialogo tra Giovanni Brugnoli, Vice Presidente per il Capitale Umano di Confindustria e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
    Modera i lavori Monica Maggioni, giornalista e direttore del TG1.

    L’evento vede Intesa Sanpaolo come Main Partner e sarà realizzato con il sostegno di 4.Manager, con la Partnership di Audi ed in collaborazione con Deloitte Private, Fondirigenti e Umana. Trenitalia sarà il Vettore Ufficiale e la rivista della Piccola Industria L’Imprenditore Media Partner dell’iniziativa. Sponsor delle Assise anche Caradonna Logistics-Art Movers, Comunica.Live, Exprivia, Felicia, ICAM, La Lucente, Masmec, Promomedia e Quarta Caffè. L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio dell’Assessore al Turismo, Sviluppo e impresa turistica della Regione Puglia.
     

    Per partecipare è necessario iscriversi al link
    https://www.confindustria.it/aree/opp257.nsf/iscrizione?openform

     

     

  • CERR A RESEARCH TO BUSINESS 2022

    CERR A RESEARCH TO BUSINESS 2022

    Incontri online: 8 e 9 giugno 2022

    Webinar online: 13, 14 e 15 giugno 2022

     

    Si svolge dall’8 al 15 giugno in modalità ibrida e diffusa in presenza e su piattaforma digitale R2B 2022 Research to Business, Salone internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e BolognaFiere, in collaborazione con ARTER.

    Il pay off dell’edizione 2022 è Transition Trasformation,  come parole d’ordine per rispondere alle sfide complesse e globali davanti a cui si trova il Paese: la transizione ecologica ed energetica, la trasformazione digitale sempre più pervasiva che riguarda istituzioni, imprese, territori e cittadini, le competenze e i saperi indispensabili per il futuro.

    CERR sarà presente, a livello di Centro per l’innovazione e di Digital Innovation Hub Emilia-Romagna, come:

     

    Speaker con contenuti digitali – dal 13 al 15 giugno

    La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle imprese: assessment e casi d’uso (lunedì 13 giugno ore 12-13) 

    La sostenibilità come leva per la competitività: buone pratiche e assessment di Confindustria (martedì 14 giugno ore 12-13) 

    L’innovazione come leva per la competitività delle imprese (mercoledì 15 giugno ore 12-13) 

    Programma e iscrizioni al link

     

    Partecipante al brokerage event Innovat&Match – dall’8 al 9 giugno

    Consultazione del profilo e dei servizi e richiesta incontri online al link

    Innovat&Match Brokerage Event è un evento organizzato da Confindustria EmiliaRomagna e il consorzio Simpler, nell’ambito delle attività Enterprise Europe Network.

    L’iniziativa prevede 2 giornate di incontri individuali virtuali (mediante la piattaforma del b2b) tra imprese, università, centri di ricerca e altri partner/stakeholder a livello di tecnologia, ricerca e innovazione.

    I focus tematici di questa edizione sono Just Transition e Digital Transformation.

     

     

  • INDAGINE RAPIDA CSC  |  4 giugno 2022

    INDAGINE RAPIDA CSC | 4 giugno 2022

     

    L’attività industriale italiana è stimata in flessione a maggio (-1,4%), dopo l’arretramento in aprile. 

    Nel 2° trimestre 2022 si avrebbe così una contrazione già acquisita di -0,6% della produzione industriale, dovuta in particolare al rialzo dei costi dell’energia e alle difficoltà di approvvigionamento, acuiti dalle operazioni militari russe in Ucraina. Le indagini qualitative (ISTAT e IHS-Markit) continuano ad evidenziare timori riguardo la persistenza dei fattori che frenano l’attività produttiva delle imprese.

     

    Vedi la Nota integrale del CSC

     

  • CREI-AMO L’IMPRESA |  LE SCUOLE PREMIATE DAI GIOVANI IMPRENDITORI DELL’EMILIA-ROMAGNA

    CREI-AMO L’IMPRESA | LE SCUOLE PREMIATE DAI GIOVANI IMPRENDITORI DELL’EMILIA-ROMAGNA

     

    Otto scuole superiori dell’Emilia-Romagna protagoniste del Progetto Crei-amo l’impresa promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna

     

    Bologna, 3 giugno 2022 –  Si è conclusa l’edizione 2021-22 del progetto CREI-AMO L’IMPRESA! promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna con il sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e la collaborazione della rappresentanza regionale dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.

    L’iniziativa, giunta alla ventiduesima edizione, ha l’obiettivo di far vivere agli studenti l’esperienza dell’impresa, a partire dall’ideazione sino alla messa a punto di un business plan dettagliato in ogni aspetto della vita aziendale, con il coordinamento dei docenti e la supervisione dei giovani imprenditori in qualità di tutor.

    Hanno partecipato 8 istituti secondari superiori dell’Emilia-Romagna.  Negli anni l’iniziativa ha coinvolto complessivamente circa 3.500 studenti di tutte le province dell’Emilia-Romagna.

    Si è classificato primo il progetto YOUFARM presentato dall’Istituto Galileo Galilei di San Secondo Parmense (Parma): un’azienda cooperativa agricola che offre tramite App prodotti biologici a km zero a clienti abbonati, nell’ottica della sostenibilità e qualità dell’alimentazione.

    «Per noi giovani imprenditori – ha dichiarato il Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna Ivan Franco Bottoni –   è una grande soddisfazione vedere l’entusiasmo di tanti studenti nel vivere per la prima volta il clima dell’impresa. Anche quest’anno gli studenti e i loro docenti, nonostante le difficoltà della ripartenza, hanno presentato progetti d’impresa di grande qualità. L’impegno e la responsabilità sono valori fondamentali anche nel mondo del lavoro, che ha bisogno di giovani meritevoli come questi».

    «Iniziative come queste integrano in modo efficace l’offerta formativa − ha sottolineato il Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Bruno Di Palma – in quanto gli studenti vengono invitati a mettere in gioco le conoscenze già acquisite ed a approfondirne di nuove, attraverso la realizzazione di compiti reali. È una metodologia didattica, tanto più preziosa in un anno scolastico ancora segnato dalla pandemia, che contribuisce anche allo sviluppo dell’auto-imprenditorialità, elemento che qualifica il nostro territorio».

    La Giuria ha premiato per l’originalità il progetto SMART MOBILITY CITY presentato dall’Istituto Pier Crescenzi Pacinotti Sirani di Bologna: un servizio innovativo di monitoraggio della disponibilità di parcheggio nei centri storici delle città, a partire da Bologna, grazie ad un’App dedicata.

    Ha vinto il premio per la realizzabilità e utilità il progetto SPIRITO DI ROMAGNA ideato dall’Istituto Persolino-Strocchi di Faenza (Ravenna): un’azienda di produzione di liquori tramite alcool distillato dalle vinacce, in ottica di economia circolare.

    Si è distinto per attinenza alle vocazioni e alle opportunità del territorio il progetto POCKET BOLO ideato dall’Istituto Luigi Veronelli di Casalecchio di Reno (Bologna): un’azienda di software per la creazione di App, a partire da un servizio per orientare i turisti nella città di Bologna.

    La Giuria ha premiato per attinenza al settore/prodotto/servizio dell’impresa oggetto della visita aziendale il progetto L’OASI DI DANTE presentato dall’Istituto Giuseppe Ginanni di Ravenna: un locale multiuso per i giovani ispirato ai gironi della Divina Commedia.

    Si è distinto per la qualità della presentazione il progetto HUB SMOKE presentato dal Liceo Fermo Corni di Modena, un sistema di raccolta di mozziconi di sigaretta con successivo utilizzo per la produzione di abbigliamento e accessori ecosostenibili.

    Quanto alla qualità delle challenges il progetti premiati ex aequo sono stati FIXED ideato dall’Istituto Enrico Fermi di Modena, un prodotto per agevolare il consumo personale di acqua con una borraccia innovativa munita di un dispositivo intelligente, e LINGUE IN TASCA! del Liceo Dante Alighieri di Ravenna: un’agenzia di consulenza linguistica che offre servizi di traduzione, interpretariato, speakeraggio in numerose lingue straniere, con App e social dedicati.

    Sono intervenuti, oltre al Presidente regionale dei Giovani Imprenditori Ivan Franco Bottoni, il  Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Giovanni Desco, il Vice Presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Emilia Centro Andrea Pizzardi, la rappresentante dell’Associazione Giovani per l’Unesco Coordinamento Emilia-Romagna Francesca Fecoli, la delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale Chiara Scardoni e la coordinatrice del progetto Beatrice De Gaspari.

    L’iniziativa si svolge nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), in quanto il tempo impiegato per la realizzazione dei business plan può essere valutato come tale, sulla base delle intese con le scuole.

    Alla classe vincitrice assoluta è stato assegnato un premio in buoni per l’acquisto di libri. Tutti gli studenti hanno ricevuto le pergamene offerte da Tecnostudi e i gadget offerti da Sercom.

    L’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, partner di Crei-amo l’impresa da quattro anni, supporta le attività della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco nel campo dell’educazione, scienza, cultura e comunicazione, promuovendone progetti, valori e priorità nelle comunità locali attraverso la partecipazione attiva dei giovani.

     

  • ENERGIA:  PIENO APPOGGIO AL RIGASSIFICATORE A RAVENNA E AVVIO CONCRETO DI UNA POLITICA ENERGETICA DI MIX DI FONTI ENERGETICHE

    ENERGIA: PIENO APPOGGIO AL RIGASSIFICATORE A RAVENNA E AVVIO CONCRETO DI UNA POLITICA ENERGETICA DI MIX DI FONTI ENERGETICHE

     

    Confindustria Emilia-Romagna: pieno appoggio al rigassificatore a Ravenna e avvio concreto di una politica energetica di mix di fonti energetiche

    L’Emilia-Romagna davanti ad una sfida: dimostrare la capacità di tradurre obiettivi ambiziosi e urgenze immediate in una grande occasione di investimenti e innovazione nella produzione di energia

     

    Bologna, 5 maggio 2022 − Confindustria Emilia-Romagna condivide in pieno l’iniziativa della Regione e del territorio di lavorare per creare le condizioni affinché Ravenna possa ospitare il rigassificatore e assumere un ruolo chiave nella strategia energetica della regione e del Paese.

    Ravenna, il suo Porto e il contesto produttivo dell’area rappresentano un’infrastruttura strategica al servizio della politica energetica nazionale. 

    L’operatività in tempi brevi di un rigassificatore contribuirà a diversificare e mettere in sicurezza l’approvvigionamento di gas naturale, importante per la produzione di energia elettrica e fonte energetica fondamentale anche per l’industria regionale. 

    In questo senso altrettanto importante sarà accelerare la capacità di estrazione nazionale a partire proprio dall’Adriatico. 

    Oggi abbiamo assoluta urgenza di costruire ed attuare, senza ritardi, una strategia articolata di medio lungo periodo in grado di realizzare un mix di fonti, investendo con decisione sulla capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili e cogliendo ogni opportunità che la tecnologia offre senza preclusioni. 

    Dobbiamo saper cogliere le opportunità collegate agli investimenti nell’idroelettrico, nell’eolico, nel fotovoltaico, oltre che nella produzione di biogas e biometano, che rappresentano anche concrete applicazioni dell’economia circolare. 

    L’Emilia-Romagna può rappresentare un esempio virtuoso di capacità di tradurre obiettivi ambiziosi e urgenze immediate in una grande occasione di investimenti e innovazione nella produzione di energia. 

    La transizione energetica comporta l’esigenza di tenere insieme in modo pragmatico una puntuale pianificazione, importanti investimenti adeguati ai bisogni, semplificazione delle norme autorizzative per l’installazione di fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima.

     

     

  • CONGIUNTURA FLASH CSC |  28 maggio 2022

    CONGIUNTURA FLASH CSC | 28 maggio 2022

     

    Rincari delle materie prime e scarsità colpiscono l’industria, che è ancora in ribasso.

    I minori contagi aiutano i servizi, che sono in parziale miglioramento.

    Ci sono più occupati, l’export è debole ma regge, intanto però i tassi di interesse sono in aumento.

    Un impatto pesante per l’economia italiana verrebbe da un eventuale blocco all’import di gas russo.

    L’Eurozona procede a due velocità, gli USA tra luci e ombre, mentre diversi fattori frenano gli emergenti.

     

    Vai alla Congiuntura Flash integrale 

     

  • INDAGINE RAPIDA CSC |  MAGGIO 2022

    INDAGINE RAPIDA CSC | MAGGIO 2022

     

    Il CSC stima un calo della produzione industriale italiana a marzo (-2,0%), dopo il rimbalzo statistico di febbraio (+4,0%) legato alla caduta a dicembre e gennaio.

    I prezzi delle commodity, in particolare quello del gas naturale (+698% in media ad aprile rispetto al pre-Covid) e del Brent (+56%), sono ancora elevati, frenando l’attività produttiva lungo tutte le filiere.

    Le indagini sul sentiment imprenditoriale e le ridimensionate dinamiche di ordini e attese delle imprese non lasciano intravedere miglioramenti significativi nel breve termine.
     
     

    Per leggere la Nota integrale del Centro Studi Confindustria

     
     

  • ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO | 13,2 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO | 13,2 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO: 13,2 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA

    • Oggi a Bologna la tappa regionale del roadshow di presentazione del protocollo siglato lo scorso ottobre
    • Plafond nazionale di 150 miliardi di euro dedicato a innovazione e transizione digitale, sostenibilità, rafforzamento patrimoniale e sostegno alle filiere in coerenza con il PNRR
    • L’economia italiana, secondo le previsioni del Csc Confindustria, dopo il forte rimbalzo dello scorso anno (+6,6% la variazione del PIL) ha frenato nel primo trimestre (-0,2%) confermando un quadro in netto peggioramento a causa dell’invasione russa in Ucraina. Per il trimestre in corso non ci si attende un sostanziale miglioramento. L’incertezza è ancora molto elevata.
    • L’Emilia-Romagna, prima regione italiana per vocazione all’export, spicca per investimenti in ricerca e sviluppo. Con la ridefinizione delle catene globali del valore le filiere locali sempre più strategiche per lo sviluppo del territorio.

     

    Bologna, 10 maggio 2022  Oggi a Bologna la tappa regionale del roadshow di presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese.

    Emanuele Orsini, Vice Presidente per Credito, Finanza e Fisco di Confindustria, e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, hanno presentato l’Accordo basato sul percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” che mette a disposizione 13,2 miliardi di euro per le imprese emiliano-romagnole, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.

    Ad aprire i lavori, tenutisi presso l’Auditorium Marco Biagi, i saluti del Presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Valter Caiumi, della Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi, e della Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, Alessandra Florio.

    Nel corso dell’incontro sono intervenute Anna Roscio, Responsabile Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, che ha approfondito gli assi strategici dell’accordo e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, che ha illustrato il contesto economico nel quale si trovano ad operare le imprese regionali.

    L’Accordo presentato oggi alle imprese regionali – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo – pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.

    “Nell’attuale scenario geopolitico ed economico le nostre imprese sono pressate da sfide senza precedenti che mettono a rischio crescita e benessere dell’intera società. In questa fase di emergenza è indispensabile continuare far arrivare loro la liquidità necessaria per affrontare le tensioni legate alla guerra e allo shock energetico – ha detto Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco –. Ma bisogna anche guardare al futuro, puntando a consentire alle imprese di continuare a investire per esprimere pienamente le loro potenzialità e cogliere le opportunità offerte dai grandi processi di trasformazione in atto. La ripresa è a portata di mano a patto di sfruttare l’occasione di investimento e riforma offerta dal PNRR e di promuovere investimenti in innovazione e ricerca, favorendo lo sviluppo delle filiere, la patrimonializzazione e il riequilibrio della struttura finanziaria delle aziende. Senza dimenticare l’importanza di assicurare il massimo sostegno, finanziario e di servizio, nella doppia transizione digitale e sostenibile”.

    “Mettiamo in campo oltre 13 miliardi di euro per i piani di crescita delle imprese emiliano-romagnole, nell’ambito del plafond nazionale di 150 miliardi di euro, rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione e il sostegno al sistema produttivo per superare questa fase di rinnovata incertezza e ridare forza alla ripresa che si stava dispiegando dopo la pandemia, per dare vita ad un’economia strutturalmente più robusta incentivando gli investimenti in transizione ambientale e digitale e valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI”.

    È importante per le imprese, in uno scenario nazionale e internazionale così fortemente complesso, trovare nel sistema bancario un interlocutore costante e trasparente. Le nostre aziende sono consapevoli di quanto sia necessario investire in innovazione e transizione digitale, perché la sfida di oggi e del prossimo futuro sarà rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese, potenziare le filiere e la sostenibilità del nostro tessuto produttivo. In questo, il plafond messo a disposizione delle imprese emiliane consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse disponibili per gli investimenti pubblici. È una vera e propria chiave di volta per guardare al futuro, anche alla luce delle linee guida individuate dal Pnrr”, dichiara il Presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi.

    “Al di là della situazione attuale, complessa e molto incerta – aggiunge la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi – le direttrici di sviluppo dell’accordo sono orientate alle priorità delle imprese industriali dell’Emilia-Romagna: innovazione, digitalizzazione, sviluppo delle filiere, sostenibilità e transizione energetica, capitale umano e competenze manageriali. Sono le priorità su cui le imprese da anni stanno investendo con continuità e determinazione. L’accordo tra Intesa e Confindustria va proprio in questa direzione. A noi tutti il compito di dare concretezza anche nel nostro territorio per continuare a supportare  e accompagnare le imprese nelle proprie strategie di crescita e sviluppo”.

    “Le imprese emiliano-romagnole hanno confermato anche durante la pandemia la loro elevata capacità di reazione caratterizzata dalla grande predisposizione all’innovazione e alla vocazione all’export. Questo accordo, anche rispetto alle difficoltà sopraggiunte con il conflitto russo-ucraino, mira a rafforzare la competitività del sistema economico e produttivo del territorio supportando le aziende nel percorso di sviluppo, dotandole di strumenti e soluzioni utili in termini di sostenibilità ambientale e sociale, come per la valorizzazione del capitale umano e delle filiere – ha sottolineato Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. Le filiere sono state un elemento peculiare di resilienza durante la crisi pandemica e oggi possono confermarsi tali, nonché un propulsore per la ripartenza, anche alla luce del riposizionamento delle catene di fornitura. In Emilia-Romagna, attraverso il nostro Programma Sviluppo Filiere, abbiamo già favorito oltre 100 accordi di filiera per un giro d’affari complessivo di 14 miliardi di euro”.

    L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.

     

    IL SISTEMA PRODUTTIVO DELL’EMILIA-ROMAGNA: GLI ASSET STRATEGICI
    A cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

    L’Emilia-Romagna è caratterizzata da una forte vocazione industriale: sviluppa un terzo circa del valore aggiunto regionale; al contempo la regione mostra la propensione all’export più alta d’Italia: le esportazioni rappresentano, infatti, il 46% del valore aggiunto, una percentuale superiore a quella osservata in Veneto (43,9%) e Lombardia (34,6%).

    La regione spicca per propensione a investire in ricerca e sviluppo e a brevettare: primeggia infatti sia per numero di addetti alla R&S (10,1 ogni mille abitanti vs i 6 dell’Italia), sia per numero di brevetti (156,8 ogni milione di abitanti, più del doppio della media italiana; Lombardia e Veneto si fermano rispettivamente a 133,1 e 115,3).

    L’Emilia-Romagna mostra una specializzazione diffusa nella filiera metalmeccanica, con la presenza di molti distretti industriali. E’ presente una buona specializzazione anche nel sistema moda, nell’agro-alimentare, nei prodotti e materiali da costruzione (soprattutto piastrelle), nella chimica e nell’elettrotecnica.

    La competitività regionale si manifesta soprattutto sui mercati esteri: nel 2021 l’export della regione ha toccato quota 72,4 miliardi di euro (+8,7% vs il 2019), mostrando un aumento del 52% rispetto al 2008. Dei 19 distretti monitorati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo in questa regione, 13 hanno superato i livelli di export pre-pandemici. Tra quelli con migliori risultati le Piastrelle di Sassuolo (in crescita del +13,5% sul 2019), l’Alimentare di Parma (+28,1%), i Mobili imbottiti di Forlì (+64,2%) e i Ciclomotori di Bologna (+27,7%).

    Il conflitto in Ucraina è arrivato in un momento di ripresa per l’economia emiliano-romagnola. Nel complesso, l’Emilia-Romagna, pur essendo la seconda regione per export verso Russia e Ucraina (1,9 miliardi di euro nel 2021), presenta un’incidenza contenuta di questi mercati sul totale esportato (2,7%). In alcuni distretti però si evidenzia un’esposizione più rilevante: è il caso dell’Abbigliamento di Rimini (14,9%), delle Calzature di San Mauro Pascoli (13,2%), delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (4,2%) e della Maglieria e abbigliamento di Carpi (3,7%).

    Il maggiore canale di trasmissione della guerra è rappresentato dai rincari dei prezzi delle materie prime. Il balzo dei prezzi di petrolio e, soprattutto, del gas naturale, penalizzerà in modo significativo il reddito disponibile dei consumatori e i margini delle imprese con effetti sia sui consumi che sugli investimenti.

    Il conflitto in Ucraina rende ancora più urgenti i temi dell’ambiente e della tecnologia che possono favorire il risparmio di materie prime, l’efficientamento dei processi e la diversificazione dei mercati di sbocco. Al contempo, se i problemi di approvvigionamento innestati dalla pandemia e poi amplificati dall’invasione russa porteranno a una regionalizzazione su base continentale delle catene globali del valore, si potranno aprire opportunità per i territori italiani che come l’Emilia-Romagna sono caratterizzati dalla presenza di filiere strutturate a livello locale.

    I prossimi anni saranno dunque decisivi per l’economia italiana e anche per quella dell’Emilia-Romagna. Il PNRR potrà favorire un intenso processo di riforme per poter rilanciare investimenti in digitale, transizione green, infrastrutture, formazione e ricerca, con un’attenzione particolare a giovani, donne e precari.

  • IL RAPPORTO «50 ANNI! RADICI E VALORI PER IL FUTURO» |  PRESENTATO ALL’INCONTRO DEL 27 APRILE 2022

    IL RAPPORTO «50 ANNI! RADICI E VALORI PER IL FUTURO» | PRESENTATO ALL’INCONTRO DEL 27 APRILE 2022

     

    «50 ANNI!  RADICI E VALORI PER IL FUTURO»
    Il 27 aprile Confindustria Emilia-Romagna ha celebrato i propri 50 anni all’Opificio Golinelli

     

    Quest’anno Confindustria Emilia-Romagna celebra il Cinquantennale della propria fondazione, avvenuta il 23 febbraio 1972. 

    Per festeggiare la ricorrenza gli imprenditori emiliano-romagnoli si sono trovati a Bologna, insieme ai Past President e a tanti protagonisti della società regionale, per una riflessione sul passato e sulle prospettive dell’Emilia-Romagna.

    Nell’occasione Confindustria regionale ha realizzato, con la collaborazione scientifica di Prometeia, un’analisi che è stata presentata durante l’incontro “50 anni! Radici e valori per il futuro” il 27 aprile all’Opificio Golinelli.  

    Il rapporto approfondisce i cambiamenti dell’Emilia-Romagna dal 1972 ad oggi partendo dai quattro pilastri dello sviluppo economico sociale indagati con il Progetto “Traiettoria 2030”: benessere economico, ambiente e qualità della vita; capitale umano; imprese e innovazione; reti e internazionalizzazione.

    «In questi cinquant’anni la nostra regione – ha dichiarato Pietro Ferrari, nel giorno in cui ha lasciato la guida di Confindustria Emilia-Romagna alla neo Presidente Annalisa Sassi ha profondamente mutato il proprio volto dal punto di vista economico, demografico e sociale. Conoscere le proprie radici è fondamentale per avere una visione del futuro. L’analisi dei cambiamenti dagli anni Settanta ad oggi delinea traiettorie fondamentali anche per gli anni a venire: penso prima di tutto alla demografia, all’immigrazione e al capitale umano».

    All’incontro sono intervenuti il Presidente di Prometeia Angelo Tantazzi, l’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, l’editorialista de La Stampa e docente dell’Università Mercatorum Massimiliano Panarari e l’astronauta Maurizio Cheli.                                                                  

    Ha concluso i lavori il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

     

    La registrazione dell’incontro è pubblicata sul canale Youtube di Confindustria Emilia-Romagna   

     

    Nella foto:
    Maurizio Marchesini, Massimo Bucci, Annalisa Sassi, Pietro Ferrri, Anna Maria Artoni, Carlo Bonomi

     

     

  • INNOVATION DAYS EMILIA-ROMAGNA A REGGIO EMILIA

    INNOVATION DAYS EMILIA-ROMAGNA A REGGIO EMILIA

     

    Il 10 maggio si è svolta a Reggio Emilia, presso il Teatro Municipale Romolo Valli, la tappa emiliano-romagnola degli “Innovation Days”, il viaggio del Sole 24 Ore e Confindustria attraverso le regioni italiane, giunto alla quarta edizione.

    L’incontro, a cui sono intervenuti rappresentanti di imprese e Istituzioni, è dedicato alla transizione delle imprese verso la sostenibilità e la digitalizzazione anche in relazione alle misure del PNRR.

     

    Per informazioni
    https://virtualevent.ilsole24ore.com/innovationdays2022/emilia-romagna/