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  • LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA PER FRONTEGGIARE LA SICCITÀ E LE CALAMITÀ NATURALI

    LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA PER FRONTEGGIARE LA SICCITÀ E LE CALAMITÀ NATURALI

     

    Le proposte di Confindustria Emilia-Romagna per fronteggiare la siccità e le calamità naturali.
    Gestire le risorse idriche anche attraverso una nuova governance dei corsi d’acqua

     

    14 aprile 2025  –   Confindustria Emilia-Romagna ha presentato oggi a Bologna un’analisi sul tema delle infrastrutture idriche e delle competenze amministrative e gestionali dei corsi d’acqua in regione.  Obiettivo del convegno “Verso il nuovo Piano di Tutela delle Acque attraverso un nuovo modello di gestione”  è stato fare il punto sulle possibili soluzioni per una corretta gestione delle risorse idriche, nell’ottica di fronteggiare la siccità e le calamità naturali anche attraverso nuovi modelli di governance.

    «La gestione dell’acqua – ha affermato la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi  –   rappresenta un fattore fondamentale per lo sviluppo e la competitività del territorio, della società e del sistema produttivo. Sinora il tema è stato gestito con un approccio ordinario perché non si erano verificate situazioni di grave rischio, ma da un lato le recenti alluvioni e dall’altro la siccità hanno messo in luce la necessità di realizzare in tempi brevi un piano di interventi infrastrutturali. La visione di futuro che vogliamo costruire per l’Emilia-Romagna passa anche da una nuova ed efficace gestione della risorsa idrica. Per questo proponiamo alla Regione di avviare una stagione concreta di investimenti che metta in sicurezza il territorio, le popolazioni e le imprese».

    Le conclusioni dell’incontro sono state tratte dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale«Nei giorni immediatamente antecedenti alle alluvioni di maggio 2023 – ha dichiarato – il Governo Meloni aveva giustamente provveduto alla nomina del commissario straordinario alla scarsità idrica, in quanto eravamo in una vera e propria situazione di emergenza. Questa emblematica concomitanza ci richiama però all’esigenza di mettere in campo una nuova strategia che tenga insieme tutti gli aspetti legati al ciclo idrico, la valorizzazione di ogni risorsa disponibile, investimenti su risparmio e riuso, opere per la sicurezza del territorio. Come Regione Emilia-Romagna accogliamo con favore lo spirito di collaborazione di Confindustria e mi sento di dire che siamo in sintonia rispetto agli obbiettivi. Sulla sicurezza come Regione abbiamo raddoppiato le risorse e aspettiamo a giorni la definizione del nuovo decreto da parte del governo, sul Piano di tutela delle acque dobbiamo segnare una svolta e sono certo che la comunità emiliano-romagnola saprà essere all’altezza della sua storia».

    Gli studi commissionati da Confindustria Emilia-Romagna hanno evidenziato come l’Emilia-Romagna sia particolarmente interessata dall’alternanza di alluvioni e inondazioni a momenti di siccità e carenza idrica stia diventando. Questo fenomeno fa sì che i terreni non siano in grado di assorbire in poco tempo e tutta insieme l’acqua di cui hanno bisogno.  L’aumento della subsidenza, fenomeno naturale in un territorio pianeggiante, rischia di avere effetti molto dannosi se non si interviene preventivamente con azioni di controllo e gestione.  Da qui l’esigenza della regimazione delle acque superficiali.

    All’emergenza idrica è collegata la siccità, che impatta negativamente sull’agricoltura, sulla portata dei corsi d’acqua e sulla ricarica delle falde sotterranee che si abbassano.  Circa il 70 per cento delle acque utilizzate in regione proviene dal Po e in parte da corsi d’acqua appenninici: una quantità importante che sostituisce le acque piovane non sufficientemente trattenute tramite invasi.

    In particolare l’area nord dell’Emilia-Romagna è la più critica sotto il profilo della siccità: ciò è dovuto alla scarsità di infrastrutture di raccolta delle acque, che sono state viceversa costruite negli anni in Romagna e nel territorio bolognese. Dagli anni Settanta ad oggi stata realizzata solo un’opera di rilievo rispetto alle decine pianificate o ipotizzate, la diga di Ridacoli, che ancora oggi rappresenta un caso di eccellenza per visione ed efficacia.  Lo studio di Confindustria sottolinea la necessità di progettare una nuova rete scolante attraverso opere di ingegneria idraulica delle acque di superficie che tenga conto delle nuove altimetrie e pendenze dovute ai deficit sotterranei.

    L’analisi di Confindustria regionale ha poi evidenziato come ci siano diverse criticità nel sistema di gestione delle risorse idriche, legate soprattutto alla complessità normativa e alla sovrapposizione di competenze legislative e amministrative tra i vari livelli di governo tra Stato, Regioni, enti pubblici e privati.

    Ad oggi il quadro normativo a livello nazionale e regionale è troppo articolato e rende complesso l’operato di enti pubblici e privati.  Le difficoltà sono evidenti durante gli eventi emergenziali, che mettono in luce la scarsa preparazione delle strutture di contenimento e di gestione.  Occorre avviare una riflessione volta ad una riforma legislativa che chiarisca le competenze di ciascun attore pubblico e privato nella gestione delle risorse idriche.  È opportuno da un lato ripartire dall’applicazione diretta delle normative nazionali per centralizzare la gestione a livello regionale, permettendo alla Regione di definire piani, procedure e interventi operativi senza la frammentazione delle competenze, e dall’altro rivedere il modello di governance in Emilia-Romagna con una gestione integrata e snella, in grado di evitare l’allocazione delle competenze su troppi livelli amministrativi.  Ed è indispensabile creare un sistema più efficace per gestire le emergenze idriche attraverso politiche di prevenzione e una più adeguata dotazione infrastrutturale.

    Lo studio sulle infrastrutture idriche è stato illustrato da Giovanni Martinelli, ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e dal geologo Andrea Dadomo. Il Vice Direttore di Confindustria Emilia-Romagna Gianluca Rusconi ha presentato lo studio sulla governance dei fiumi.

    Alla tavola rotonda, moderata dal Vicedirettore del Resto del Carlino QN Valerio Baroncini, sono intervenuti l’Assessora all’Ambiente, Programmazione Territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, il Presidente e Amministratore Delegato di Pizzoli SpA Nicola Pizzoli, il Presidente di Romagna Acque – Società delle Fonti SpA Tonino Bernabè, il Presidente di AIPo-Agenzia Interregionale per il Fiume Po Gianpaolo Bottacin e il Presidente di ANBI-Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue Francesco Vincenzi.

     

    Vai al testo integrale dello studioVerso il nuovo Piano di tutela delle acque, Le proposte dell’industria

    Vai al testo integrale dello studio Competenze legislative e amministrative per la tutela delle risorse idriche dell’Emilia-Romagna

     

     

  • HEALTH REVOLUTION CONGRESS 14-28 MAGGIO 2025| B2B A BARCELLONA E ON LINE

    HEALTH REVOLUTION CONGRESS 14-28 MAGGIO 2025| B2B A BARCELLONA E ON LINE

     

    Nell’ambito dell’Health Revolution Congress di Barcellona, la rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, organizza dal 14 al 28 maggio a Barcellona e on line l’evento internazionale “Open Innovation Challenge @Health Revolution Congress” durante il quale solution e technology providers attivi nel settore digital health potranno incontrare Corporation catalane, PMI innovative ed Ospedali alla ricerca nuove tecnologie/soluzioni in ambito digital health in grado di rispondere alle sfide tecnologiche lanciate.

    L’iniziativa si rivolge a solution providers e technological providers, in particolare start up, spin off, PMI innovative, centri di R&S, in target con le challenge individuate, consultabili in dettaglio al seguente link: https://www.b2match.com/e/health-revolution-congress-openinnovationchallenge/components/51911  

    I fornitori tecnologici devono essere in grado di fornire soluzioni specifiche o di sviluppare soluzioni su misura per la challenge di digital health proposta.

    Gli incontri si terranno:

    Ai partecipanti con almeno un incontro confermato (on site) con le Corporation verrà fornito gratuitamente il pass di ingresso a Health Revolution Congress.

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione attraverso il sito: https://www.b2match.com/e/health-revolution-congress-openinnovationchallenge/components/51909

    La deadline per le iscrizioni è fissata al 12 maggio, per realizzare gli incontri on site, mentre al 28 maggio per gli incontri on line.

    Al momento dell’iscrizione le aziende potranno indicare Confindustria Emilia-Romagna come support office per beneficiare del  supporto alla partecipazione.

    In allegato un flyer con alcune informazioni utili.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler

    Tel:+39 051 3399911
    E-mail: simpler@confind.emr.it 

  • CONVEGNO “INTEGRAZIONE ECONOMICA FRANCIA-ITALIA” PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

    CONVEGNO “INTEGRAZIONE ECONOMICA FRANCIA-ITALIA” PRESSO BOLOGNA BUSINESS SCHOOL

     

    Aerospazio e agroalimentare, l’asse Italia-Francia passa per l’Emilia-Romagna

    Un confronto diretto tra Istituzioni, imprese e attori dell’innovazione, per rafforzare la collaborazione economica tra Francia e Italia, a partire dall’Emilia-Romagna. È questo l’obiettivo del convegno “L’innovazione al servizio dell’integrazione economica tra Emilia-Romagna e Francia” che si è svolto a Bologna il 3 aprile 2025, presso Bologna Business School.

    Promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dal Consolato Generale di Francia a Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio Francese in Italia e Business France, l’evento è stato organizzato con il supporto di RPLT RP legalitax.

    La Francia è il secondo partner commerciale dell’Emilia-Romagna, con un interscambio commerciale di 13 miliardi di euro, sostenuto da quasi 9 miliardi di export e oltre 4 miliardi di import (dati 2024). E lo stesso posizionamento si ritrova anche a livello nazionale, con un interscambio tra Italia e Francia che sfiora i 110 miliardi di euro. All’integrazione commerciale si affianca una presenza imprenditoriale strutturata. In Emilia-Romagna operano 145 imprese a capitale francese, con un fatturato aggregato di oltre 9,2 miliardi di euro. Parallelamente, sono 257 le imprese emiliano-romagnole che controllano 372 società attive in Francia, per un fatturato complessivo di quasi 50 miliardi di euro (fonte Unioncamere Emilia-Romagna).

    L’incontro si è aperto con una sessione plenaria istituzionale che vedrà la partecipazione dell’Ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, della Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi, nonché del Vicepresidente della Regione Vincenzo Colla e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.

    La Presidente Sassi ha recentemente richiamato l’urgenza di «ricreare un clima di fiducia per fare ripartire gli investimenti», sottolineando l’importanza di un impegno condiviso tra istituzioni e imprese per affrontare le trasformazioni in atto. Un messaggio in linea con lo spirito del convegno, che punta a valorizzare la complementarità produttiva europea e a rafforzare le sinergie industriali e tecnologiche.

    A seguire, due sessioni parallele hanno messo a confronto imprese, manager ed esperti su due ambiti: la new space economy e l’agroalimentare.

    Tra le realtà coinvolte Airbus, Leonardo, Dassault Systèmes, Sitael, Poggipolini, Curti, Bercella – protagonisti nel comparto spaziale – e grandi nomi del settore agroalimentare come Granarolo, Danone, Carrefour, Eridania, Lactalis, Unitec.

    Un’occasione per rafforzare la collaborazione tra attori pubblici e privati, promuovere nuove progettualità e consolidare il ruolo dell’Emilia-Romagna come territorio chiave per l’innovazione e la cooperazione europea.

    La partecipazione è gratuita.

     

    Programma: www.rplt.it/convegno-italia-francia-bbs

     

     

     

  • GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY |  LA PRESIDENTE SASSI ALL’INCONTRO DEL MINISTRO URSO CON I RAPPRESENTANTI DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE ITALIANA

    GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY | LA PRESIDENTE SASSI ALL’INCONTRO DEL MINISTRO URSO CON I RAPPRESENTANTI DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE ITALIANA

     

     

    I rappresentanti dell’industria agroalimentare italiana hanno incontrato il 2 aprile a Parma il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy che si terrà il 15 aprile prossimo.

    In cima alle preoccupazioni dell’industria agroalimentare l’introduzione dei dazi americani e il loro impatto sul commercio mondiale, lo sviluppo dell’export, la promozione del Made in Italy, la competitività dell’industria e la crescente rilevanza del Green & Tech, ovvero l’importanza della transizione tecnologica dell’agroalimentare per un’industria più sostenibile e innovativa.

    Secondo Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare: “La giornata odierna riveste una importanza strategica per il mondo dell’industria agroalimentare e per le nostre filiere. La presenza del ministro Urso testimonia la vicinanza del Governo al mondo dell’industria agroalimentare e questo rappresenta un elemento di grande fiducia e di attenzione. Il Made in Italy identifica l’italianità nel mondo, è uno dei migliori ambasciatori all’estero per qualità, sicurezza e sostenibilità dei prodotti com’è dimostrato dai dati dell’export, che nell’ultimo anno è cresciuto dell’8,6%. Tuttavia, le fibrillazioni che arrivano da Occidente e da Oriente ci spingono a riflettere su quali strategie dovremo adottare per restare competitivi e per continuare a incidere positivamente sul PIL nazionale. Come industria abbiamo bisogno di certezze per poter programmare gli investimenti, e di politiche nazionali e comunitarie che ci proteggano. In questo scenario, l’eventuale applicazione dei dazi americani al nostro export ci preoccupa. Ulteriore elemento che ci preoccupa è la Sugar Tax. Per noi è fondamentale che l’introduzione della tassa venga prorogata almeno di un anno ma auspichiamo che nel corso della legislatura, e nelle future Leggi di Bilancio, si possano trovare le coperture finanziarie strutturali per eliminarla definitivamente. Federalimentare è pronta a collaborare con il Governo per affrontare le sfide del presente e per continuare a costruire un futuro in cui l’industria alimentare italiana possa crescere, innovare e rappresentare con orgoglio il nostro Paese nel mondo”. 

    La Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi ha affermato “Il settore agroalimentare rappresenta uno degli elementi portanti del Made in Italy ed è asset fondamentale della competitività dell’industria italiana nel mondo. Il commercio estero gioca un ruolo centrale: occorre una politica industriale che utilizzi in modo sinergico tutti gli strumenti per mettere le imprese nelle migliori condizioni di continuare a investire ed esportare, dagli accordi commerciali alla promozione sino alle infrastrutture strategiche. Il momento è complesso e richiede grande capacità di adattamento. Dobbiamo fare tutto il possibile per rilanciare l’eccellenza del settore a livello internazionale, anche individuando nuove opportunità e mercati grazie allo spirito di collaborazione e creatività che ci contraddistingue. Per questo guardiamo con attesa positiva alla definizione di una visione e di una strategia di sviluppo per l’industria italiana nel mondo”.

    Per Gabriele Buia, Presidente Unione Parmense degli Industriali: “Con oltre mille imprese e 15mila dipendenti, un fatturato di 9,2 miliardi di euro e un valore delle esportazioni pari al 5% del totale nazionale, il comparto alimentare parmense rappresenta un unicum nel panorama italiano per qualità, diversificazione e apprezzamento dei suoi tanti prodotti sulle tavole di tutto il mondo. Un immenso patrimonio che contribuisce alla riconoscibilità internazionale del Made in Italy e che anche per questo va valorizzato”.

    Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha osservato: “L’incontro di oggi è particolarmente significativo in vista della Giornata Nazionale del Made in Italy, che abbiamo istituito per celebrare il genio italiano. Identità e innovazione sono i due asset strategici a cui aggiungo internazionalizzazione. Alle tradizionali caratteristiche del nostro prodotto, bello, buono e ben fatto, va aggiunta anche la sostenibilità per affrontare al meglio le numerose sfide sul piano globale. L’agroalimentare è un settore trainante, che ci ha fatto diventare grandi nel mondo. Oggi siamo il quarto Paese esportatore proprio grazie all’alimentazione e anche alla farmaceutica. Siamo un grande attore e possiamo esserlo sempre più nel futuro. Nel 2024 i nostri lavoratori hanno recuperato il potere d’acquisto sia perché l’inflazione è diminuita, sia perché si sono firmati numerosi contratti collettivi nazionali. È stato un anno di svolta in cui è cresciuta anche la produttività e gli investimenti esteri nel nostro Paese. Inoltre, abbiamo insediato il tavolo sull’agroindustria nell’ottica di favorire una visione di sistema indispensabile per il rilancio e la tutela del comparto. Il Governo è in prima fila per contrastare il Nutriscore, uno strumento che danneggia le eccellenze Made in Italy. Dobbiamo capire che dopo la guerra fredda e la piena globalizzazione siamo in una nuova fase. Oggi occorre affrontare la realtà in considerazione anche dei dazi. Si tratta di una materia che rientra nella competenza europea, pertanto, chiederemo cautela nel reagire ai dazi con altri dazi per evitare un impatto negativo che colpirebbe fortemente un Paese come il nostro. Ragioniamo con responsabilità per utilizzare misure più efficaci nel convincere gli Stati Uniti a cambiare o ridurre le minacce daziarie. È opportuno accelerare la stipulazione di accordi bilaterali di libero scambio per accompagnare le nostre imprese in nuovi mercati in crescita nell’area indopacifica, puntando anche all’Africa e all’America Latina. Vanno, infine, previste misure compensative per i settori più esposti, e, soprattutto, bisogna puntare su una nuova politica industriale che tuteli il mercato interno”.

    Tra gli altri, hanno preso parte all’incontro Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Michele Guerra, Sindaco di Parma; Paolo Barilla, Presidente Unione Italiana Food; Lorenzo Beretta, Presidente Assica; Riccardo Cassetta; Vicepresidente Federalimentare, past President Assitol; Francesco Mutti, Presidente Centromarca, Vicepresidente Vicario Anicav e Paolo Zanetti, Presidente Assolatte.

     

    #giornatamadeinitaly2025

     

  • RICOSTRUZIONE POST ALLUVIONE |  LE DONAZIONI DI CONFINDUSTRIA E CGIL, CISL E UIL FINANZIERANNO QUATTRO PROGETTI DI PUBBLICA UTILITÀ

    RICOSTRUZIONE POST ALLUVIONE | LE DONAZIONI DI CONFINDUSTRIA E CGIL, CISL E UIL FINANZIERANNO QUATTRO PROGETTI DI PUBBLICA UTILITÀ

     

    Ricostruzione post alluvione. Le donazioni di Confindustria e Cgil, Cisl e Uil, quasi 2,4 milioni raccolti grazie alla generosità di imprese, lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, finanzieranno quattro progetti di pubblica utilità

    Il “Fondo di intervento per la popolazione dell’Emilia-Romagna” era stato attivato a maggio 2023, all’indomani dei drammatici eventi di maltempo. Oggi la sigla dell’Accordo con i sindaci delle amministrazioni interessate

    Bologna – La nuova ala di una casa di riposo, il piano interrato e il giardino di una scuola elementare, un centro sportivo e un club atletico. Luoghi pesantemente danneggiati dalle alluvioni del 2023 e del 2024, che saranno restituiti alle proprie comunità grazie alla generosità di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e imprese.

    Sono loro, infatti, ad aver risposto senza esitazione all’appello lanciato da Confindustria e da Cgil, Cisl e Uil all’indomani dei drammatici eventi di quasi due anni fa: all’epoca fu attivato un conto corrente per raccogliere donazioni a favore dell’Emilia-Romagna alluvionata e il risultato sono quasi 2,4 milioni di euro che andranno a finanziare quattro progetti in alcuni dei Comuni più colpiti dalle ondate di maltempo: Pianoro e Budrio (BO) Tredozio (FC) e Faenza (RA).

    L’accordo relativo all’erogazione delle risorse raccolte tramite il “Fondo di intervento per la popolazione dell’Emilia Romagna” è stato sottoscritto oggi in Regione, alla presenza del presidente Michele de Pascale, della sottosegretaria alla presidenza, con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, Luca Rossi, direttore generale di Confindustria Emilia-Romagna, Luigi Giove, segretario organizzativo della Cgil Nazionale, Massimo Bussandri, segretario della Cgil Emilia-Romagna, Federico Libertino, del dipartimento nazionale di organizzazione Cgil, Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl, Orietta Ruccolo, della segretaria organizzativa regionale Cisl Emilia-Romagna, Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna, Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo confederale Uil, e Luca Cerusa, di Uil nazionale. Presenti anche i sindaci dei Comuni interessati: Debora Badiali (Budrio), Giovanni Ravagli (Tredozio), Massimo Isola (Faenza) e Luca Vecchiettini (Pianoro).

    I progetti, tutti di pubblica utilità, sono stati individuati dalla Regione in seguito a un’istruttoria e dopo un’attenta ricognizione, d’intesa con i referenti regionali di Anci, Upi e Città Metropolitana di Bologna.

    “Abbiamo voluto dare concretezza alla solidarietà di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e imprese – sottolineano Confindustria e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, nazionali e dell’Emilia-Romagna – trasformando le donazioni raccolte in interventi di pubblica utilità, capaci di restituire spazi e servizi essenziali alle comunità colpite. Interventi che vanno oltre il semplice sostegno economico, ma che puntano a ricostruire, non solo le infrastrutture, ma anche il senso di appartenenza e coesione sociale, valori fondamentali per il futuro di queste comunità”.

    “Questa donazione è un segnale concreto di vicinanza e sostegno alle comunità colpite dalle alluvioni– affermano de Pascale e Rontini–. Un gesto di straordinaria generosità da parte del mondo produttivo, che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra imprese, lavoratori e istituzioni, che uniscono le forze per la ricostruzione e il rilancio dei territori colpiti. Un ringraziamento a Confindustria, ai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e a tutte le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati e le aziende che hanno offerto il proprio generoso contributo, dimostrando ancora una volta quanto la solidarietà e il senso di comunità siano valori profondamente radicati nel nostro tessuto produttivo e sociale”.

    “Questi fondi– aggiungono– rappresentano un contributo prezioso per restituire ai cittadini servizi essenziali. La tempestività con cui imprese e lavoratori hanno risposto all’emergenza conferma il forte legame con il territorio e la volontà concreta di aiutare chi ha subito danni. La Regione garantirà il buon esito degli interventi, monitorandone l’avanzamento e assicurando che ogni risorsa venga impiegata in modo efficace e trasparente”.

     

    I progetti finanziati

    A Budrio, grazie a un finanziamento di oltre 550mila euro, saranno ripristinati e valorizzati gli spazi della Cittadella dello Sport, un’area strategica nel centro cittadino e un punto di riferimento per le attività sportive e ricreative della comunità.

    A Faenza le risorse, pari a 550mila euro, saranno destinate alla riqualificazione del Club Atletico Lotta, una realtà storica che ha formato generazioni di atleti, raggiungendo risultati di rilievo anche a livello internazionale. L’intervento permetterà di ripristinare la struttura e garantirne la piena operatività.

    A Pianoro, grazie a un contributo di 700mila euro, verranno ripristinati il piano interrato e l’area esterna della scuola primaria Salvo D’Acquisto di Pianoro Vecchio, danneggiati dall’alluvione. Inoltre, sarà realizzato uno spazio ludico-motorio, indispensabile per le attività educative, di cui l’istituto è attualmente sprovvisto.

    A Tredozio, infine, 590mila euro saranno investiti nell’ampliamento della casa di riposo, con la costruzione di una nuova ala destinata a potenziare i servizi per la popolazione anziana, migliorando la qualità dell’assistenza offerta alla comunità.

    La Regione Emilia-Romagna garantirà il coordinamento e il monitoraggio degli interventi, assicurando trasparenza nell’utilizzo delle risorse e il rispetto dei tempi di realizzazione.

  • IL 2 APRILE A PARMA IL MINISTRO URSO INCONTRA L’INDUSTRIA AGROALIMENTARE ITALIANA

    IL 2 APRILE A PARMA IL MINISTRO URSO INCONTRA L’INDUSTRIA AGROALIMENTARE ITALIANA

    Giornata Nazionale del Made in Italy: il Ministro Urso incontra l’industria agroalimentare italiana

     

    Il 2 aprile prossimo il Ministro Urso incontra l’industria agroalimentare italiana a Parma, presso l’Unione Parmense degli Industriali, in vista della Giornata Nazionale del Made in Italy.

    L’evento sarà l’occasione per fare il punto sulle sfide legate alla promozione del Made in Italy, allo sviluppo dell’export, della competitività industriale e all’importanza del Green & Tech.

    All’inizio si terranno i saluti istituzionali di: Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Michele Guerra, Sindaco di Parma; Gabriele Buia, Presidente Unione Parmense degli Industriali; Paolo Mascarino, Presidente Federalimentare.

    Successivamente interverrà Annalisa Sassi, Vicepresidente Confindustria, Presidente Confindustria Emilia-Romagna, membro del Board ICE-Agenzia e poi si terrà un panel dal titolo “Promozione del Made in Italy, Competitività Industriale, e Green & Tech come fattori di sviluppo”, a cui prenderanno parte Paolo Barilla, Presidente Unione Italiana Food; Lorenzo Beretta, Presidente Assica; Riccardo Cassetta, Vicepresidente Federalimentare, past President Assitol; Francesco Mutti, Presidente Centromarca, Vicepresidente Vicario Anicav; Paolo Zanetti, Presidente Assolatte.

    Le conclusioni saranno affidate ad Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

     

    L’ingresso è ad inviti

     

    #giornatamadeinitaly2025 

     

     

  • 14 APRILE 2025 |  CONVEGNO “VERSO IL NUOVO PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE ATTRAVERSO UN NUOVO MODELLO DI GESTIONE”

    14 APRILE 2025 | CONVEGNO “VERSO IL NUOVO PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE ATTRAVERSO UN NUOVO MODELLO DI GESTIONE”

     

    Lunedì 14 aprile si terrà a Bologna il convegno “Verso il nuovo Piano di Tutela delle Acque attraverso un nuovo modello di gestione”, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna per presentare due studi sul tema delle infrastrutture idriche e delle competenze amministrative e gestionali dei corsi d’acqua in regione.  

    L’incontro avrà luogo nella Sala conferenze del MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna, in via don Minzoni 14, con inizio alle ore 9.30.

    L’obiettivo è fare il punto sulle possibili soluzioni per una corretta gestione delle risorse idriche, nell’obiettivo di fronteggiare la siccità e le calamità naturali anche attraverso nuovi modelli di governance.

    La Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi introdurrà i lavori del convegno.

    Giovanni Martinelli, Ricercatore associato Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e Andrea Dadomo, geologo, presenteranno lo studio sulle infrastrutture idriche. Il Vice Direttore Confindustria Emilia-Romagna Gianluca Rusconi presenterà lo studio sulla governance. 

    Alla tavola rotonda, moderata dal Vicedirettore de Il Resto del Carlino QN Valerio Baroncini, interverranno
    . Irene Priolo,  Assessora Ambiente, Programmazione Territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture Regione Emilia-Romagna
    . Nicola Pizzoli, Presidente e Amministratore Delegato Pizzoli SpA
    . Tonino Bernabè, Presidente Romagna Acque – Società delle Fonti SpA
    . Gianpaolo Bottacin, Presidente AIPo – Agenzia Interregionale per il Fiume Po
    . Francesco Vincenzi, Presidente ANBI-Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue

    Le conclusioni saranno tratte dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale.

    In allegato il programma.

    Per aderire ->  Adesioni Convegno 14 aprile 2025

     

  • BIONNALE A BERLINO E ON LINE IL 14 E 15 MAGGIO |  SCIENZE DELLA VITA E INDUSTRIA DELLA SALUTE

    BIONNALE A BERLINO E ON LINE IL 14 E 15 MAGGIO | SCIENZE DELLA VITA E INDUSTRIA DELLA SALUTE

     

    Confindustria Emilia-Romagna assieme a Health Capital Berlin Brandeburg organizza, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, l’evento di networking e matchmaking “Bionnale 2025” dedicato al settore delle scienze della vita e all’industria della salute, che si terrà a Berlino e on line il 14 e 15 maggio.

    Obiettivo dell’iniziativa è creare opportunità di partnership e collaborazioni in ambito di ricerca a livello internazionale tra aziende, start up, centri di ricerca, investitori, VC, istituzioni e stakeholder appartenenti al settore Scienze della vita e all’industria della salute.

    L’agenda dell’evento prevede:

    • 14 maggio a Berlino: incontri b2b on site arricchiti da alcuni momenti di approfondimento con key note speech, workshop e sessioni di networking informale.
    • 15 maggio on line: incontri b2b esclusivamente on line tramite piattaforma b2match.

    La partecipazione è gratuita previa iscrizione, entro il 15 maggio 2025 tramite l’apposita piattaforma on line: https://bionnale2025.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del supporto alla partecipazione.

    Sono già oltre 650 i partecipanti iscritti, provenienti da oltre 30 Paesi.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione in allegato un flyer con alcune informazioni utili alla partecipazione.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    tel. +39 051 3399911
    e-mail simpler@confind.emr.it 

     

  • GREEN ECONOMY FESTIVAL |  DAL 28 AL 30 MARZO A PARMA

    GREEN ECONOMY FESTIVAL | DAL 28 AL 30 MARZO A PARMA

     

    Il Green Economy Festival si è svolto a Parma dal 28 al 30 marzo.  L’incontro di apertura “La via pragmatica alla sostenibilità” si è tenuto presso l’Auditorium Crédit Agricole Green Life.

    Nella mattinata ha avuto luogo la tavola rotonda “Decarbonizzazione, gli ostacoli da superare”, al quale sono intervenuti:
    Luca Valerio Camerano, managing director Algebris Investments
    Antonio Copercini, chief supply chain office Barilla
    Mauro Fanin, presidente Cereal Docks
    Piero Petrucco, amministratore delegato ICOP e presidente FIEC – Federazione Europea dell’Industria delle Costruzioni
    Annalisa Sassi, presidente Confindustria Emilia-Romagna

     

    Vai al programma su
    greeneconomyfestival.it