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  • PROGETTO DECARB per le PMI dell’Emilia-Romagna che vogliono decarbonizzare l’attività

    PROGETTO DECARB per le PMI dell’Emilia-Romagna che vogliono decarbonizzare l’attività

     

    Bologna, novembre 2021 –  Cinque PMI dell’Emilia-Romagna hanno intrapreso un percorso verso la decarbonizzazione grazie al progetto DECARB promosso dalla Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna.

    L’iniziativa si pone in linea con l’obiettivo fissato dall’Unione europea di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050:  un traguardo ambizioso che l’Emilia-Romagna intende centrare anche prima di questa scadenza, come condiviso nel Patto per il Lavoro e per il Clima.

    «Tutte le imprese sono chiamate ad assumere un ruolo di responsabilità ambientale  –  dichiara il Presidente Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna Giovanni Baroni  − e diventare protagoniste della transizione ecologica. È una sfida ma anche una opportunità: le aziende che già oggi hanno compiuto forti investimenti sostenibili hanno un vantaggio competitivo verso il mercato, verso il mondo finanziario e in generale verso clienti, fornitori e la società in generale.

    Per questo in Emilia-Romagna abbiamo avviato il progetto sperimentale DECARB, che aiuta concretamente le PMI a comprendere i propri impatti in termini di emissioni di gas a effetto serra e ad elaborare strategie per diminuirle.  La collaborazione tra le aziende è indispensabile per diffondere la cultura green, sempre più apprezzata da consumatori e partner commerciali, e progettare nuovi investimenti in questa direzione».

    Le imprese coinvolte sono: After Glass S.p.A. di Parma, che si occupa di decorazione del vetro in particolare nei settori della profumeria e cosmetica; Carlo Riccò F.lli S.p.A. di Correggio (Reggio Emilia) è un’azienda chimica che produce resine poliestere insature; Delicius Rizzoli S.p.A. di San Polo di Torrile (Parma), produttore di conserve ittiche, specialmente alici o acciughe; F.A.M.A.R. S.r.l. di Ferrara, specializzata in progettazione e produzione di abbigliamento di lusso; MEBA Sas di Podenzano (Piacenza) che produce e sviluppa materie prime per bottoni e accessori per l’alta moda.

    Nel percorso di riduzione delle emissioni le imprese sono guidate da Nativa, Regenerative Design Company e prima B Corp e Società Benefit in Europa, scelta come Sustainability Advisor del Progetto DECARB.  Il modello di riferimento è il Climate Neutrality Program, creato da Nativa per supportare le aziende nel cammino verso la decarbonizzazione e basato su tre azioni chiave: la diffusione delle competenze di base sui temi della neutralità climatica, l’analisi dell’impatto delle emissioni di gas a effetto serra e l’identificazione del piano di miglioramento per raggiungere gli obiettivi di riduzione.

    Le cinque imprese lavoreranno assieme per condividere le proprie esperienze e le possibili soluzioni, con il fine di accelerare il più possibile la trasformazione in favore del clima. 

    L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo. «Sostenibilità ambientale e transizione ecologica sono aspetti imperativi, oltre che sotto il profilo etico, anche per la crescita e la competitività delle imprese – sottolinea Stefania Bergamaschi, Direttrice Commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo −. Con questo progetto il sistema delle PMI emiliano-romagnole testimonia la propria sensibilità e reattività in questa fase di profonda e rapida trasformazione. Intesa Sanpaolo non poteva che essere ancora una volta al fianco delle imprese locali, in linea con la strategia di sostenibilità perseguita dal Gruppo per supportare con risorse e servizi mirati la transizione ecologica del sistema produttivo».

    L’investimento in sostenibilità che dovrà essere effettuato a livello globale da qui ai prossimi anni avrà un ritorno importante anche in termini economici. Il recente studio Drawdown ha calcolato che il ritorno di una completa decarbonizzazione della terra è di 74 trilioni di dollari: per ogni trilione investito ne ritornano ben più di tre.

     

     

  • Il Vice Presidente regionale GI Vettorello al Demo Day del Programma Tech-Up Accelerator

    Il Vice Presidente regionale GI Vettorello al Demo Day del Programma Tech-Up Accelerator

     

    Tech-Up Accelerator: DEMO DAY del primo programma di Accelerazione.

    Sei startup hardware hanno presentato le loro soluzioni.

     

    Si è svolto nei giorni scorsi, presso il Tecnopolo di Reggio Emilia, il Demo DAY di HAC – Hardware Acceleration Coaching, il primo programma di accelerazione di Tech-Up Accelerator.

    Sei le startup hardware che hanno presentato le loro soluzioni: Komete , Smart Factory Made Easy Brescia; Reefilla , Charge delivery Torino; Refuel Solutions , BioDiesel Kit Modena; Reviway, Next-Generation Road Maintenance Solution Modena; ResoH+ , Hydrogen fuel cells Reggio Emilia e Sylvalgae, Bio-conversione rifiuti in biomassa algale Reggio Emilia. Il Demo Day si è aperto con i saluti iniziali di Fausto Mazzali, Presidente di Fondazione REI, che ha ribadito: “L’obiettivo di Tech-Up Accelerator del Distretto Digitale reggiano è quello di promuovere il dialogo e lo scambio tra imprese consolidate e startup che, con le loro soluzioni hardware e phygital, rispondono alle esigenze di innovazione tecnologica e digitale del tessuto produttivo del territorioI team di HAC, con il loro altissimo potenziale tecnologico, partecipando a questa prima edizione, hanno avuto modo di confrontarsi con una rete di mentor, partner e imprese manifatturiere d’eccellenza e toccare con mano le esigenze e le traiettorie del mercato”.

    E’ intervenuta poi, Donatella Davoli, Direttore Generale di IREN Smart Solutions, uno dei partner di Tech-Up Accelerator che ha parlato del tema della managerialità e dell’imprenditoria femminile e che ha dichiarato: in qualità di partner di Tech-up Accelerator, Iren Smart Solutions si pone l’obiettivo di supportare e sostenere esperienze e innovazioni sul territorio per i temi legati all’efficientamento energetico e all’ambiente. Questo è anche uno dei focus su cui si canalizza l’azione di Tech-Up Accelerator per la crescita delle startup e per i progetti di open innovation.  Oltre a questo, nel mio ruolo di manager di una grande realtà e per l’attività che svolgo in EWMD-European Women’s Management Development, porto a testimonianza il bisogno di una maggior presenza delle donne nelle posizioni rilevanti;  un tema quanto mai attuale e per il quale bisogna lavorare in sinergia con i diversi attori del territorio – dall’istruzione all’impresa – al fine di promuovere un network che sostenga l’orientamento delle ragazze verso le professioni STEM  e promuova la crescita delle donne nella loro professione, nella loro valorizzazione e nello sviluppo delle proprie competenze”.

    A seguire gli interventi di: Andrea Parmeggiani, Direttore Generale di Fondazione REI, Elena Galli e Gabriele Paglialonga, rispettivamente Responsabile dei programmi di accelerazione di Tech-Up Accelerator e Direttore Generale di Industrio Ventures – partner tecnico, ideatore e promotore del progetto HAC – che hanno seguito direttamente i team nei tre mesi di preparazione, durante le giornate in presenza e in sessioni di mentoring e coaching individuale.

    L’incontro è stato inoltre l’occasione per ascoltare alcune testimonianze di esperienze di successo di open innovation tra le startup di Tech-up Accelerator e realtà aziendali del territorio introdotte da Davide Bezzecchi, Responsabile Area Ricerca e Innovazione Unindustria Reggio Emilia.

    Al termine della sessione di pitch, l’intervento di Luca Vettorello, Vicepresidente  Giovani imprenditori Confindustria Emilia-Romagna, a testimonianza dell’impegno del gruppo a supporto delle iniziative che possano favorire la nascita e la crescita della nuova imprenditoria per lo sviluppo dell’Industria 4.0 e in risposta alle esigenze di innovazione delle imprese consolidate del territorio.

    La conclusione è stata affidata a Filippo Di Gregorio, Direttore Generale di Unindustria Reggio Emilia che ha salutato la platea ribadendo ancora una volta l’impegno degli industriali reggiani sui temi dell’innovazione e della digitalizzazione e che ha parlato, a tal proposito, delle ultime iniziative realizzate per il Digital District.

    HAC – Hardware Acceleration Coaching (HAC) è il programma di accelerazione per startup hardware che intendano innovare il settore industriale con focus su meccatronica e advanced manufacturing, electrification & hydrogen applications, cleantech e sostenibilità.

    Tech-Up Accelerator è il progetto del Distretto Digitale di Reggio Emilia che si occupa di Startup e Open Innovation realizzato da Fondazione REI, con il contributo di Unindustria Reggio EmiliaCamera di Commercio di Reggio EmiliaIren Smart SolutionsSTU Reggiane e Fondazione Manodori, in collaborazione con Industrio VenturesUpidea!Startup Program e IN-ER – Incubators Network of Emilia-Romagna. Supporta la crescita di startup innovative e progetti imprenditoriali anche attraverso percorsi individualizzati cui è possibile accedere contattando lo staff al seguente indirizzo: techup@dd-re.it o attraverso il sito https://techup.dd-re.it/

     

  • New Space Economy Brokerage Event | 13 dicembre 2021

    New Space Economy Brokerage Event | 13 dicembre 2021

     

    La rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, organizza il 13 dicembre 2021 un evento di matchmaking on line dedicato ai temi della new space economy e dell’industria dello spazio.

    New Space Economy Brokerage Event 2021 mira a connettere ricercatori ed esperti accademici che si occupano di economia spaziale, con le aziende, in particolare le PMI, che costituiscono la spina dorsale dell’economia dell’UE. In un luogo virtuale unico, l’evento collega i clienti dell’economia spaziale e i fornitori di servizi spaziali, incluso non solo il settore della produzione spaziale, ma anche tutti i prodotti, servizi e conoscenze correlati.

    Focus tematici

    • Earth & Environment
    • Space-Based Data & ICT for Space Industry
    • Space Services
    • Space Industry
    • Healthcare

     

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 12 dicembre  2021 tramite l’apposita piattaforma on line: https://nse-new-space-economy-2021.b2match.io.  Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per poter beneficiare del supporto gratuito alla partecipazione all’evento.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

    L’iniziativa si svolge nell’ambito del Forum digitale “NSE New Space Economy Expo Forum “ (9-11 dicembre 2021) organizzato da Fondazione Amaldi e Fiera Roma, e patrocinato da ASI – Agenzia Spaziale Italiana.  Per maggiori informazioni:  sito dedicato.

     

    Per informazioni
    Confindustria Emilia-Romagna – Enterprise Europe Network
    Tel +39 051 3399911
    email: simpler@confind.emr.it
     

     

  • PROGETTO DECARB |   Azienda FAMAR Abbigliamento Srl di Ferrara

    PROGETTO DECARB | Azienda FAMAR Abbigliamento Srl di Ferrara

     

    PROGETTO DECARB |   FAMAR Abbigliamento srl di Ferrara partecipa attivamente al Progetto sperimentale DECARB della Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna. 

    Nata oltre 50 anni fa, l’azienda è sinonimo di alta qualità e di lusso nel mondo della moda: specializzata nella progettazione e produzione di abbigliamento, può contare su un’automazione completa dei suoi reparti e di tecnologie all’avanguardia. È oggi una realtà affermata a livello internazionale su prodotti haute couture perché riesce a coniugare evoluzione tecnologica di ultimissima generazione con il mantenimento di know-how artigianale da sartoria di lusso.

    L’azienda è sensibile già da diversi anni al tema di eco sostenibilità e ha intrapreso numerose azioni per ridurre l’impatto ecologico. Nel 2010 è stato installato un impianto fotovoltaico per produrre l’energia e immettere nel mercato quella in eccesso, che produce circa 220.000 kWh all’anno di cui il 50% auto consumati, sono state sostituite le caldaie di vecchia generazione con quelle di ultima generazione a condensazione per ridurre l’inquinamento ambientale, ed è stata acquistata una cappa aspirante a carboni attivi per la macchina smacchiatrice abbattendo le emissioni in rete e riducendole pari a zero. L’azienda si impegna regolarmente nel corretto smaltimento di carta e plastica con apposti contenitori per la raccolta differenziata e ha completato la sostituzione delle vecchie lampadine e di tutti i corpi illuminanti con altre a risparmio energetico.

    “Due sono le principali motivazioni −  dichiara la dirigente Monica Talmelli −   che ci fanno credere nel Progetto DECARB. In primis la consapevolezza che il pianeta non ha risorse sufficienti per tutti e quindi occorre evitare inutili sprechi: la tutela dell’ambiente richiede un processo necessario e senza alternative per una corretta crescita aziendale. Inoltre la nostra clientela internazionale, soprattutto francese, è molto attenta al tema sostenibilità e un fornitore tracciabile sotto questo profilo ne avrà certamente un vantaggio competitivo”

    FAMAR intende analizzare i consumi all’interno del ciclo produttivo dai reparti di produzione alla linea di movimentazione capi in termini di riduzione degli sprechi di materiali e energie. Temi come l’incidenza di emissione di CO2 dei mezzi aziendali e di quelli dei dipendenti, la possibilità di acquistare materiali e accessori tracciabili e provenienti da fonti rinnovabili piuttosto che un corretto e diverso smaltimento degli sfridi di tessuto da lavorazione: si tratta di obiettivi da definire in tempi veloci.

    Il Progetto DECARB è realizzato in partnership con Nativa e in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

     

    Per maggiori informazioni su FAMAR Abbigliamento
    www.famarabbigliamento.it 
     

     

  • GIOVANNI BARONI, PRESIDENTE PICCOLA INDUSTRIA DELL’EMILIA-ROMAGNA,  ELETTO PRESIDENTE NAZIONALE PICCOLA INDUSTRIA

    GIOVANNI BARONI, PRESIDENTE PICCOLA INDUSTRIA DELL’EMILIA-ROMAGNA, ELETTO PRESIDENTE NAZIONALE PICCOLA INDUSTRIA

     

    CONFINDUSTRIA: GIOVANNI BARONI  NUOVO PRESIDENTE PICCOLA INDUSTRIA

    Roma, 30 novembre 2021Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria dell’Emilia-Romagna e delegato per Energia sostenibile ed Economia circolare nella Piccola Industria nazionale, è stato eletto oggi dal Consiglio Centrale Piccola Industria di Confindustria nuovo presidente per il biennio 2021-2023. Come tale, entra di diritto nella squadra del Presidente Carlo Bonomi come vicepresidente di Confindustria.

    Il neo presidente, 48 anni, nato a  Parma, laureato in Ingegneria Civile, coniugato con due figli, è fondatore e amministratore delegato di X3Energy Spa e ricopre ruoli in diverse partecipate appartenenti al gruppo. Nata nel 2010 e attiva nel settore energetico, in particolare in impianti e servizi per l’efficientamento energetico, X3Energy Spa opera anche nella realizzazione e gestione di impianti per la distribuzione stradale di metano e biometano compresso in Italia e negli Stati Uniti.

    Attualmente è membro del Consiglio Generale di Confindustria, del Comitato Tecnico Energia di Confindustria e delegato nazionale per Energia Sostenibile ed Economia circolare nella Piccola Industria.

    Dal 2017 ad oggi è stato presidente del Comitato Piccola Industria dell’Emilia–Romagna. Dal 2014 al 2018 è stato presidente del Comitato Piccola Industria dell’Unione Parmense degli Industriali.
     

  • PROGETTO DECARB |   After Glass S.p.A. di Parma

    PROGETTO DECARB | After Glass S.p.A. di Parma

     

    PROGETTO DECARB |   After Glass S.p.A. di Parma partecipa al Progetto sperimentale DECARB della Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna per condurre la propria attività nel massimo rispetto e tutela dell’ambiente, delle persone, dello sviluppo sostenibile e delle relazioni con fornitori e clienti. 

    L’azienda nasce nel 2013 come società dedicata alle attività di decorazione della flaconeria in vetro e si specializza in lavorazioni ad alto tasso di innovazione. la costante acquisizione di know-how tecnico ha permesso in questi anni ad After Glass di affermarsi nel mondo del packaging di lusso per la profumeria e la cosmetica.

    “La transizione ecologica −  afferma Valentina Calzolari, Area Ricerca e Sviluppo Sostenibile After Glass  −    è fortemente ricercata dai nostri clienti, che trainano in maniera determinante l’evolversi di modalità di sviluppo e di realizzazione di un decoro. Sulla stessa scia di rinnovo, il confronto quotidiano con i fornitori di materie prime sta assumendo sempre più i caratteri tipici della salvaguardia delle attività e dell’ambiente di lavoro. Ecco che la transizione ecologica gioca uno dei ruoli attualmente più determinanti sul prodotto e nel nostro settore. Realizzando processi produttivi industriali come serigrafie, laccature e metallizzazioni del vetro, la transizione riguarda naturalmente anche la gestione e conduzione stessa degli impianti”.

    Con l’adesione al Progetto DECARB − realizzato in partnership con Nativa e in collaborazione con Intesa Sanpaolo − After Glass intende fissare in modo cristallino i concetti relativi alla decarbonizzazione, non sempre facili da recepire e quindi da comunicare.

    L’azienda si è data come obiettivi la crescita formativa del gruppo e il confronto con altre realtà della piccola media impresa che si stanno misurando con l’esigenza di controllare gli impatti delle proprie attività sull’ambiente per intraprendere un percorso strategico di riduzione delle emissioni di gas climalteranti.

     

    Maggiori info sull’azienda
    https://www.bormioliluigi.com/it/decorazione.html |   

     

     

  • CONNEXT A MILANO IL 2 E 3 DICEMBRE 2021

    CONNEXT A MILANO IL 2 E 3 DICEMBRE 2021

     

    Vai al sito CONNEXT per tutti gli aggiornamenti

     

    Il 2 e 3 dicembre 2021 il Mico di Milano apre le porte al mondo del business con la seconda edizione di Connext. Il secondo appuntamento parte con una nuova veste, dopo l’edizione del 2020 annullata a causa della Pandemia, e il successo dell’edizione 2019, che aveva registrato 7000 presenze e 2500 B2B.

    Una grande occasione di confronto tra tutti gli attori di rilievo del mondo economico, che mette al centro la forza del network per supportare in modo concreto le imprese a gestire e guidare il cambiamento, implementando la loro competitività sui mercati globali attraverso percorsi ad alto valore aggiunto e nuove partnership.  Una piattaforma di relazioni basata su dinamiche di integrazione orizzontale e verticale, di crescita delle Filiere, di contaminazione con il mondo delle Startup e di dialogo con la Pubblica Amministrazione.

    La grande Piazza Virtuale è online con il sito dedicato connext.confindustria.it  da cui è possibile accedere alla piattaforma cuore del progetto, si attiveranno le connessioni che daranno vita a B2B, laboratori innovativi ed eventi tematici.

    Questa edizione, organizzata in modalità phygital, prevede un calendario ricco di iniziative, articolate su 4 Driver, tutte accessibili online grazie a un Marketplace dinamico: Fabbrica Intelligente, Città del Futuro, Pianeta Sostenibile, Persone Scienze della Vita e Progresso.

    I Driver guidano la definizione dello spazio, fisico e virtuale, attivando attraverso i laboratori le forze motrici della progettazione e dello sviluppo economico-sostenibile.

    Fabbrica Intelligente è la sede della digitalizzazione dei processi produttivi, dell’integrazione e interconnessione di tecnologie abilitanti e di filiere, intese come chiave per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica.

    All’interno di Città del Futuro progetti di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile si collegano con le grandi infrastrutture digitali per soddisfare le esigenze dei nuovi stili di vita e dell’organizzazione del lavoro (smart working).

    Pianeta Sostenibile valorizza sviluppo tecnologico e sistemi efficienti nella produzione e nell’utilizzo di energia verde, così come modelli di economia circolare delle aziende e di 2 business continuity adottati da comunità e territori, nei quali l’identità industriale si manifesta attraverso moderne infrastrutture logistiche interconnesse e sostenibili.

    Persone, Scienze della Vita Progresso in cui la filiera delle Life Sciences assume una centralità strategica per salvaguardare la salute dei cittadini e per rilanciare l’economia. In questo ambito, i progetti e gli investimenti in Ricerca, Sviluppo e Innovazione e la crescita del Capitale umano orientano lo sviluppo industriale verso soluzioni innovative in grado di vincere le sfide tecnologiche e sociali presenti e future, sia in ambito privato che pubblico.

    Connext vede in campo PMI e grandi aziende, imprese familiari e multinazionali, startup e imprese innovative, reti di impresa, Università, centri di ricerca, cluster tecnologici, Digital Innovation Hub e Competence Center, enti di formazione e di certificazione, attori del credito e della finanza, la Pubblica Amministrazione e la grande committenza privata, le Associazioni e le Camere di Commercio. Un ambiente dove aziende associate e realtà innovative e in crescita, anche non legate all’Organizzazione, avranno la possibilità di individuare nuove opportunità di collaborazione.

    Solida la presenza internazionale, con un forte indirizzo sui principali mercati esteri, grazie al supporto di ICE Agenzia, e a tutte le imprese estere. Sono coinvolte in particolare quelle provenienti dai paesi del Mediterraneo e dell’Europa, aree strategiche per lo sviluppo dei partenariati.

    Le Startup – leva di punta trasversale nella vision di Connext 2021 – sono coinvolte nel percorso di avvicinamento all’evento attraverso una Call nazionale sui 4 driver tematici che verrà lanciata nelle prossime settimane e una serie di iniziative dedicate.

    Per la grande Community pronta a popolare il Marketplace, si apre una vasta gamma di opportunità. Attraverso la piattaforma, infatti, è possibile consultare in tempo reale i profili aziendali dei partecipanti, pianificare i B2B e partecipare a webinar ed eventi. Una profilazione mirata consente, tramite l’intelligenza artificiale, di individuare il partner adatto alle proprie esigenze, proporre competenze, prodotti/servizi alle imprese interessate e ricevere proposte sul laboratorio più in linea con il proprio profilo. Un tool di messaggistica istantanea moltiplica i contatti tra imprese, facilitando le occasioni di business dall’iscrizione fino a dicembre 2021.

    Inoltre, nuove opportunità di matching a distanza consentono di incontrare virtualmente anche le imprese non fisicamente presenti a Milano. La connessione con la piattaforma di open innovation con tecnologia blockchain RetImpresa Registry dà alle imprese partecipanti a Connext la possibilità di lanciare call to action e iniziative di partenariato finalizzate a creare filiere e reti digitali per l’innovazione e la sostenibilità, interagendo con startup e altri attori del sistema economico.

    I Laboratori promossi dalle Associazioni e dalle imprese Leader di Filiera e quelli dedicati ai progetti di ricerca sulle value chain strategiche della Commissione europea promuovono l’integrazione tra filiere produttive per aumentare la trasversalità dei partenariati.

    Il focus sui prodotti e progetti flagship – frutto dell’impegno di numerose realtà – accentua la dimensione di networking, che si completa con la partecipazione di speaker di rilievo e con la presentazione di iniziative di interesse strategico per il Paese sui temi del capitale umano, della transizione ecologica, delle grandi infrastrutture digitali e dell’economia del mare.

  • ACCORDO CONFINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA E SACE:  EXPORT E GREEN PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE

    ACCORDO CONFINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA E SACE: EXPORT E GREEN PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE

     

    Roma, 18 novembre 2021  – Confindustria Emilia-Romagna e SACE insieme per favorire l’esportazione e gli investimenti delle imprese della regione, con l’impegno di rafforzare l’identificazione di nuove opportunità sui mercati.

    L’accordo firmato a Roma dal Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari e dall’Amministratore Delegato di SACE Pierfrancesco Latini ha l’intento di aumentare il numero di aziende di piccole e medie dimensioni che esportano e moltiplicare i mercati di sbocco, fornendo alle imprese le competenze e il know-how per affrontare queste sfide con strumenti e soluzioni per trasformare i rischi in opportunità: coperture assicurative per incassare i crediti, garanzie contrattuali e garanzie finanziarie per aumentare i fidi bancari, factoring e recupero crediti.

    Grazie alla rinnovata collaborazione con il sistema regionale Confindustria e alla presenza diretta a Bologna con uffici e personale specializzato, SACE vuole essere sempre più un punto di riferimento per le aziende emiliano-romagnole che devono far fronte alle esigenze di nuova finanza per crescere e realizzare gli investimenti green e sfruttare i nuovi trend di mercato sui mercati.

    L’intesa consentirà inoltre di supportare le iniziative di internazionalizzazione delle imprese dell’Emilia-Romagna, specie PMI, e delle filiere produttive nei settori strategici attraverso attività di business matching per promuovere le principali filiere. Una speciale attenzione sarà rivolta ai mercati ad alto potenziale, ai progetti relativi alla transizione energetica, al miglioramento dei livelli di emissione del trasporto intermodale, alla mobilità ed economia circolare.

    «Il mandato di SACE è stato ampliato ed oggi, oltre il tradizionale sostegno all’export e all’internazionalizzazione, siamo attuatori del Green New Deal italiano attraverso l’emissione di specifiche  garanzie  green  per progetti  strategici  che consentiranno di raggiungere la transizione energetica dell’economia italiana – ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE –. Ed è per noi davvero importante poter contare su un partner come Confindustria Emilia-Romagna che conosce le esigenze specifiche del tessuto imprenditoriale locale. Attraverso la nostra partnership auspichiamo di guidare le imprese emiliano-romagnole non solo nel processo di internazionalizzazione in cui presentano già ottimi risultati, ma anche nell’ambito del perimetro green di SACE».

    «L’Emilia-Romagna – ha sottolineato il Presidente di Confindustria regionale Pietro Ferrari   ha una forte vocazione all’export: siamo la prima regione italiana quanto ad esportazioni per residente, la seconda dopo la Lombardia per export in valore assoluto, con il 14,1% sul totale nazionale, e la prima per saldo commerciale. Per accrescere questo impegno le imprese  hanno bisogno di competenze professionali innovative e strumenti finanziari ed assicurativi semplici da utilizzare. L’intesa sottoscritta con SACE rafforza l’impegno promosso dal sistema regionale Confindustria per affiancare le aziende che già esportano e sostenere quelle, in particolare PMI, che intendono affacciarsi sui mercati esteri».