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  • INDAGINE RAPIDA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE |  8 novembre  2021

    INDAGINE RAPIDA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE | 8 novembre 2021

     

    Nel 3° trimestre del 2021 la produzione industriale italiana è cresciuta dell’1,0% rispetto al 2°, un ritmo più contenuto di quanto osservato nei primi due (rispettivamente +1,5% e +1,2% trimestrale).

    Il 4° si sarebbe aperto in crescita (+0,2% in ottobre). In settembre si era rilevata una riduzione dell’attività dello 0,1% (dopo quella dello 0,2% riscontrata dall’ISTAT e dal CSC ad agosto).

    Le ragioni del rallentamento tra luglio e settembre sono riconducibili a fattori limitativi della produzione, quali la scarsità di alcune componenti e materie prime, al maggior ricorso alle scorte di magazzino, al rallentamento produttivo dei principali partner commerciali e al maggior grado di incertezza.
     

    Vai alla Nota completa del Centro Studi Confindustria 

     

  • I Giovani Imprenditori dell’Emilia-Romagna in missione a DUBAI

    I Giovani Imprenditori dell’Emilia-Romagna in missione a DUBAI

     

    I Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna guidati dal Presidente Ivan Franco Bottoni sono stati in missione a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 29 ottobre al 3 novembre 2021.

    Gli Emirati Arabi Uniti hanno una solidità politica ed economica che li ha portati ad essere una delle economie più importanti del Medio Oriente, anche grazie ad una posizione geografica strategica al centro delle principali direttrici est-ovest.

    «In occasione dell’EXPO abbiamo deciso di organizzare una missione a Dubai − dichiara il Presidente Ivan Franco Bottoni per conoscere da vicino gli Emirati Arabi Uniti, settimo Paese al mondo per PIL pro capite, hub ideale per raggiungere diversi mercati asiatici e africani. Gli investimenti di larga scala intrapresi a Dubai rappresentano una grande opportunità per le imprese dell’Emilia-Romagna, in particolare nei settori delle energie rinnovabili, infrastrutture e mobilità».

    L’Emilia-Romagna è la quarta regione italiana per export verso gli Emirati, con l’11.3% del totale dell’export italiano. I settori che esportano di più sono meccanica, automotive, moda, plastica e gomma. La bilancia commerciale è favorevole: nel 2020 le esportazioni dell’Emilia-Romagna sono state di 495 milioni di euro e le importazioni di circa 44 milioni. Anche dall’interscambio nell’ultimo decennio emerge un andamento positivo: le esportazioni sono aumentate del +23% e le importazioni del 97%.

    I giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna hanno organizzato la missione insieme ai colleghi di Assolombarda, Como, Macerata, Napoli e Ance Giovani, complessivamente circa 200 persone. Hanno partecipato tra gli altri il Presidente nazionale Riccardo Di Stefano e la Vice Presidente Licia Angeli.

    Il programma ha previsto, oltre alla visita ad EXPO Dubai e al Padiglione Italia, un incontro con l’Ambasciatore presso gli Emirati Arabi Uniti Nicola Lener, la visita alla Dubai Future Foundation e alla Dubai Sustainable City, eco-esperimento residenziale innovativo sorto in mezzo al deserto.

     

     

  • RAPPORTO CSC “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?”  | 16 ottobre 2021

    RAPPORTO CSC “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?” | 16 ottobre 2021

     

    Il Rapporto del Centro Studi “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?” presentato il 16 ottobre 2021 evidenzia come la risalita del PIL italiano sia più forte delle attese: si prevede un +6,1% nel 2021, 2 punti in più rispetto alle stime di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022.

    Questa robusta ripartenza del PIL, pari a oltre +10% nel biennio, dopo il quasi -9% del 2020, riporterebbe la nostra economia sopra i livelli pre-crisi nella prima metà del 2022, in anticipo rispetto alle attese iniziali.

    Sebbene il recupero stia procedendo più spedito che altrove, il gap rispetto al pre-pandemia è, al momento, ancora più ampio di quello degli altri principali partner perché la caduta del 2020 in Italia è stata maggiore.

     

    Sintesi Stampa Rapporto CSC di ottobre 2021

    • Vicina a completare il recupero poi inizierà la vera crescita. La risalita del PIL italiano nel 2021 è più forte delle attese: il Centro Studi Confindustria prevede un +6,1%, 2 punti in più rispetto alle stime di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022. Ciò è spiegato dall’impatto più contenuto della variante Delta del Covid che, anche grazie a efficacia e capillarità delle vaccinazioni in Italia, ha reso possibile da maggio 2021 l’allentamento delle misure di contenimento. Questo riporta l’economia sopra i livelli pre-crisi in anticipo, già nella prima metà del 2022.
       
    • Dal 4° trimestre 2021 il PIL si attesterà su un profilo più moderato, perché si va esaurendo la spinta legata al gap da colmare. Ma l’Italia crescerebbe comunque nel 2022 a un ritmo trimestrale più alto rispetto al passato. Il motivo principale della maggior crescita attesa è dato dagli effetti benefici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che vale 235 miliardi tra 2021 e 2026 e che finanzierà le riforme e alimenterà gli investimenti.  Per i primi anni, l’impatto positivo è attribuibile soprattutto all’aumento di spesa e agli investimenti pubblici. Col tempo, invece, l’attuazione del Piano avrà effetti positivi sulla crescita, aumentandone il potenziale. Nello scenario CSC, tuttavia, non si tiene conto della politica di bilancio espansiva nel 2022.
       
    • La ripartenza italiana è caratterizzata da due passaggi di testimone. Primo, i consumi stanno subentrando all’export come traino della risalita, ponendosi al fianco degli investimenti. Secondo, i servizi stanno diventando più dinamici rispetto all’industria.
       
    • I due sviluppi sono strettamente connessi: si prevede nella seconda parte del 2021 e nel 2022 un recupero della spesa delle famiglie, soprattutto in servizi. Fino ad aprile le spese fuori casa e per i viaggi sono state penalizzate dalle limitazioni anti-pandemia e i consumi sono in parte stati dirottati sui beni durevoli. Da maggio 2021 sono potuti ripartire, anche in servizi quali ristoranti, alloggi, intrattenimento, oltre che nei beni non durevoli. Il solo parziale recupero finora dei flussi turistici, di stranieri verso l’Italia e italiani verso l’estero, fornisce margini di crescita da sfruttare per la ripresa dei servizi. Tuttavia, è immaginabile che la propensione al risparmio rimanga più elevata che in passato, perciò lo scenario CSC prevede consumi privati ancora sotto i livelli pre-crisi nel 2022.
       
    • Le esportazioni italiane risaliranno del 12,4% nel 2021 e di un ulteriore 7,7% nel 2022. L’export di beni si conferma tornare già nel 2021 sul sentiero di espansione pre-crisi, anche grazie a un commercio mondiale che registrerà una buona crescita, nonostante la frenata patita a metà anno. Viceversa, l’export di servizi non è più atteso ripartire quest’anno, ma solo nel 2022, rimanendo molto sotto i livelli pre-crisi: pesa la debolezza persistente di alcune tipologie di viaggio, come il turismo a lunga distanza e gli spostamenti per lavoro. Inoltre, a riflesso della crescita elevata degli investimenti, l’import riparte più forte delle vendite, per cui le esportazioni nette non forniscono un contributo significativo alla risalita del PIL.
       
    • Gli investimenti sono il motore principale della ripresa italiana: nel 2022 saliranno su un livello molto superiore al pre-crisi (+17,7%). Finora, il contributo prevalente è venuto dagli investimenti in costruzioni, residenziali e no, spinti dagli incentivi sulle ristrutturazioni e dagli investimenti pubblici. Gli investimenti in impianti, macchinari e mezzi di trasporto, invece, sono ancora su livelli compressi, ma continueranno la ripresa grazie alla fiducia ancora alta delle imprese e al traino dei nuovi investimenti pubblici. Ma saranno in parte frenati dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dalla difficoltà a reperire alcuni materiali.
       
    • Nell’industria, nella prima metà del 2021 la produzione è salita gradualmente, riportandosi a giugno sopra il livello pre-pandemia. Più di recente, però, l’attività e anche la fiducia delle imprese hanno registrato una leggera attenuazione. L’insufficienza di materiali è diventata un fattore di crescente ostacolo alla produzione: hanno pesato le interruzioni sulla catena di distribuzione e l’allungamento dei tempi di consegna. Inoltre, ha effetti sfavorevoli la dinamica negativa dell’attività industriale nei principali partner commerciali (Germania e Francia).
       
    • L’andamento dell’economia durante la crisi si è riflesso sull’input di lavoro con immediatezza, quasi uno a uno in termini di ampiezza, sia nella contrazione che nella ripresa. Il numero di persone occupate, dopo il minimo nel 1° trimestre 2021 (-811mila unità dal 4° 2019), ha recuperato quasi la metà della caduta (+398mila unità a luglio-agosto da inizio 2021, ma ancora -413mila da fine 2019). Con la rimozione da luglio della sospensione delle procedure di licenziamento nei comparti edile e industriale non si è avuta la temuta emorragia di lavoratori. Il numero di occupati è previsto crescere, nel 2021, di 461mila unità da inizio anno. E poi nel 2022 è atteso il recupero degli occupati ai livelli pre-pandemia (ulteriori +306mila).
    • Gli enormi aumenti nei prezzi delle commodity, da fine 2020, riguardano tutte le economie occidentali, importatrici di materie prime e a vocazione manifatturiera. Ma nel 2021 sono emersi profondi divari nell’inflazione: altissima negli USA, moderata in Italia. Nel 2022 la spinta all’inflazione dovrebbe attenuarsi: parzialmente negli USA, in misura più marcata in Europa e, soprattutto, in Italia, dove ha pesato di più l’energia. Sta perciò maturando un consenso per un rialzo dei tassi USA a fine 2022, mentre nell’Eurozona appare lontano.
       
    • Nonostante le prospettive positive, lo scenario presenta alcuni rischi al ribasso, che riguardano diversi elementi di incertezza: recrudescenza pandemica e nuove restrizioni, carenze prolungate di materie prime, inflazione elevata e ri rialzo prematuro dei tassi di interesse, inefficace gestione del PNRR, difficoltà del mercato immobiliare cinese.

     

    Vai al Rapporto completo del Centro Studi Confindustria

  • DATA LAB: la formazione sui Big Data per tutti i neolaureati dell’Emilia-Romagna

    DATA LAB: la formazione sui Big Data per tutti i neolaureati dell’Emilia-Romagna

     

    Bologna, 15 ottobre 2021 –  Data Lab è un progetto rivolto a tutti i neolaureati dell’Emilia-Romagna per formarsi sui fronti più avanzati dello sviluppo delle imprese della regione, dall’innovazione tecnologica alla digitalizzazione dell’informazione e dei dati.

    Possono iscriversi gratuitamente ai nove percorsi finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo i giovani residenti che si sono laureati da non oltre 24 mesi in qualsiasi area disciplinare, umanistica, economico-giuridica, scientifica.

    «Sui Big Data si gioca il futuro del lavoro – dichiara il Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Corrado Beldì  – e  le nostre imprese hanno bisogno di conoscerne  le potenzialità per competere su scala globale. Con Data Lab vogliamo offrire ai giovani laureati le competenze innovative per trovare le migliori opportunità di lavoro».

    Alle prime due edizioni hanno partecipato circa 1400 neolaureati che hanno terminato con successo i percorsi formativi. La terza edizione permetterà di formare sino a 800 giovani che, grazie all’architettura modulare e flessibile del progetto, potranno iscriversi ad uno o più temi e percorsi formativi scegliendo i più idonei al proprio profilo, sino ad un massimo di 480 ore di formazione.

    Per partecipare ai corsi, in partenza con varie edizioni in tutto il territorio regionale da ottobre 2021 sino a dicembre 2022, occorre registrarsi nella sezione dedicata del sito www.bigdata-lab.it/3edizione.

    Il progetto “Anticipare la crescita con le nuove competenze sui Big Data” è attuato e gestito in partnership da Formindustria Emilia-Romagna (capofila del progetto), Assoform Romagna, CIS, Cisita Parma, Fondazione Aldini Valeriani, For.p.in, Ifoa, Nuova Cerform, Nuova Didactica, Il Sestante Romagna, Reiss Romoli, UniMoRe, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, Università di Parma, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, con la collaborazione di importanti aziende ed enti del territorio, contribuendo a rafforzare l’integrazione auspicata e promossa dalle politiche regionali nel “Patto per il Lavoro e per il Clima” e nella “Data Valley Bene Comune”.

    «I Big Data –  sottolinea Elisabetta Zini, amministratore delegato di Formindustria, espressione del sistema Confindustria dell’Emilia-Romagna −  veicolano investimenti importanti da parte delle aziende della regione,  con intensità diverse a seconda delle caratterizzazioni locali. Le imprese  hanno bisogno delle nuove competenze offerte da Data Lab, che vuole strutturare, qualificare e aggiornare le conoscenze già possedute e acquisite dai giovani attraverso differenti percorsi individuali, educativi, formativi e professionali, per ricondurle alla domanda del sistema produttivo e anticipare le traiettorie di innovazione e sviluppo. La collaborazione con gli Atenei della regione e con i loro Dipartimenti specialistici di Informatica, in coerenza con l’ecosistema regionale per l’innovazione, consente di esprimere le migliori competenze e diffondere conoscenze nell’uso dei Big Data per rispondere alla complessità crescente derivata dall’evoluzione tecnologica».

    Umberto Lonardoni, direttore generale di Ifoa, aggiunge: «Se l’Emilia-Romagna vuole diventare la Data Valley italiana ed europea non ha bisogno solo di investimenti in super calcolatori, ma soprattutto deve saper contare su quelle competenze che sono necessarie oltre che per elaborare i dati, anche per comprenderli, rappresentarli e utilizzarli come base delle decisioni. Ancora prima di abilità tecniche è necessaria una cultura del dato e dell’informazione volta a costruire un pensiero critico che permetta di affrontare la complessità della realtà che ci circonda. Per questo bisogna puntare su una formazione diffusa su tutti i laureati dei più svariati percorsi accademici emiliano-romagnoli ma non solo. Dobbiamo poter attrarre competenze da altri territori per diventare realmente protagonisti della trasformazione digitale che ci aspetta e che è in parte già in atto».

     

    Per ulteriori informazioni:
    Tel. 800 036425 (Numero verde)
    Mail bigdata@formindustria.it
    Sito www.bigdata-lab.it/3edizione

  • World Manufacturing Forum | 20-21 ottobre 2021

    World Manufacturing Forum | 20-21 ottobre 2021

     

    L’edizione 2021 del World Manufacturing Forum – promosso dalla WM Foundation di cui Confindustria Emilia-Romagna è partner istituzionale – si terrà quest’anno il 20 e 21 ottobre a Cernobbio e in diretta streaming.

    Si concentrerà sui principali temi emergenti rilevanti per la resilienza del Manufacturing. Un’attenzione particolare sarà dedicata all’importanza dell’economia circolare e al modo in cui le tecnologie digitali vengono utilizzate per raggiungere la sostenibilità ambientale nella produzione.

    I partecipanti avranno la possibilità di acquisire una conoscenza approfondita dei temi più rilevanti nello scenario manifatturiero, grazie a sessioni in streamingmateriali di approfondimentovideodiscussioni guidate da relatori e interviste con esperti di istituzioni internazionali di alto livello, organismi di ricerca, e aziende.

    In occasione del World Manufacturing Forum politici globali, leader del settore e innovatori accademici e di ricerca affrontano e discutono le sfide e le tendenze della produzione globale.

    La manifestazione si tiene dal 2011 ed è cresciuta fino a diventare uno degli eventi più rilevanti del settore per trovare soluzioni innovative e diffondere la cultura industriale in tutto il mondo.

     
    Il programma completo si può visionare al link
    https://worldmanufacturing.org/activities/world-manufacturing-forum-2021/

    La partecipazione on line è gratuita e illimitata previa iscrizione alla piattaforma  https://registrations.worldmanufacturing.org/register/

     

  • SMART CITY BROKERAGE EVENT |  16-18 novembre 2021

    SMART CITY BROKERAGE EVENT | 16-18 novembre 2021

     

    La rete Enterprise Europe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, organizza un evento ibrido di matchmaking e conferenza dedicato ai temi delle Smart Cities che si svolgerà dal 16 al 18 novembre 2021.

    Quest’anno sarà possibile scegliere se partecipare da remoto, tramite apposita piattaforma on line, o fisicamente a Barcellona in fiera.

    L’iniziativa “Smart City Brokerage Event” si svolge nell’ambito della fiera Smart City Expo World Congress e prevede 3 giornate di incontri individuali tra imprese, università e centri di ricerca, autorità pubbliche e municipalità per discutere proposte progettuali ed eventuali collaborazioni.

    Sono previsti anche eventi collaterali (workshop, interviste, dibattiti e storie di successo) dedicati alle tematiche di Public Procurement of Innovation e dell’economia circolare.

    Focus Tematici

    • Enabling Technologies
    • Energy & Environment
    • Tomorrow Mobility
    • Governance & Economy
    • Living & Inclusion
    • Infrastructures & Buildings
    • Safety & Security

     

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro l’8 novembre 2021 tramite l’apposita piattaforma on line: https://smartcity2021.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per poter beneficiare del supporto gratuito alla partecipazione all’evento.

    Per maggiori dettagli sulle modalità di iscrizione e partecipazione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per informazioni:

    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    Tel +39 051 3399911
    Email simpler@confind.emr.it 

     

  • IL VICE PRESIDENTE BELDI’: LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA HANNO DIFFICOLTA’ A TROVARE PERSONALE

    IL VICE PRESIDENTE BELDI’: LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA HANNO DIFFICOLTA’ A TROVARE PERSONALE

     

    “In Emilia-Romagna le imprese faticano a trovare il 40% dei profili professionali. Per crescere abbiamo bisogno sia di competenze qualificate, trasversali e specialistiche, sia di base”.  Lo ha affermato il 24 settembre 2021 a Bologna il Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Corrado Beldì in occasione del seminario Patto educativo globale e internazionalizzazione promosso da CEER SCF AECA.

    “Gli ITS offrono percorsi biennali per tecnici specializzati molto richiesti dalle aziende. Entro il 13 ottobre 2021 i giovani dell’Emilia-Romagna possono iscriversi a ITS in ambiti strategici come meccanica, meccatronica, motoristica, automazione, packaging, agroalimentare, biomedicale, ICT, territorio, energia, edilizia, logistica, turismo”. 

     

    Per maggiori informazioni: www.itsemiliaromagna.it 

     

     

     

  • IFIB 2021 Conference and Brokerage Event |  Settori bioeconomia, economia Circolare e biotecnologie

    IFIB 2021 Conference and Brokerage Event | Settori bioeconomia, economia Circolare e biotecnologie

     

    La rete Enterprise Europe Network organizza un evento virtuale di matchmaking dedicato ai temi Bioeconomia, Economia Circolare e Biotecnologie il 30 settembre e il 1° ottobre 2021.

    L’iniziativa “IFIB 2021 Conference and Brokerage Event” prevede 2 giornate di conferenze e incontri individuali virtuali (mediante la piattaforma del b2b) tra imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati per opportunità commerciali e tecnologiche nel campo delle Biotecnologie industriali e della Bioeconomia.

    Focus Tematici

    • Bioeconomy and circular economy
    • Bio-based industries
    • Agro-food
    • Marine biotechnology
    • White biotechnology

     

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 29 settembre 2021 tramite l’apposita piattaforma on line: https://ifib-2021.b2match.io/home

    Al momento della registrazione è necessario indicare IT – Confindustria Emilia-Romagna come Support office affinché le imprese dell’Emilia-Romagna partecipanti possano beneficiare del supporto del sistema Confindustria alla partecipazione all’evento.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, in allegato la scheda riassuntiva dell’iniziativa.

     

    Per info:
    Federica Mori
    Enterprise Europe Network – Consorzio Simpler
    +39 051 3399911
    simpler@confind.emr.it 

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA  |  SITUAZIONE E PROSPETTIVE SECONDO CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | SITUAZIONE E PROSPETTIVE SECONDO CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO

     

    Confindustria Emilia-Romagna: Clima di fiducia molto positivo, con previsioni di crescita di produzione e ordini. Restano da affrontare nodi strutturali come riforme, infrastrutture e gestione ponderata della transizione energetica. Serve un impegno straordinario per accompagnare gli investimenti pubblici e privati, a partire dall’attuazione del PNRR

    Unioncamere Emilia-Romagna: Digitale, formazione, ricomposizione delle filiere, presenza sui mercati esteri: a questi aspetti si lega la competitività. Dal rapporto virtuoso tra imprese e territorio, radicato in Emilia-Romagna, e dalla capacità di declinarlo su questi elementi, deriva la possibilità di dare continuità alla ripresa

    Intesa Sanpaolo: prosegue il trend di crescita dei prestiti, dinamiche uniformi tra piccole e grandi imprese. Sostegno a digitalizzazione e transizione green tra le priorità da sostenere, con un ruolo strategico per le filiere regionali

    Bologna, 16 settembre 2021