Test CEMR

Blog

  • EMERGENZA CORONAVIRUS |   AIOP EMILIA-ROMAGNA C’E’

    EMERGENZA CORONAVIRUS | AIOP EMILIA-ROMAGNA C’E’

     

    L’ospedalità privata dell’Emilia-Romagna c’è per gestire l’emergenza COVID19.

    Come AIOP Emilia-Romagna abbiamo firmato un accordo con la Regione Emilia-Romagna di completa collaborazione.

    Le nostre strutture sono impegnate quotidianamente a gestire il delicato momento che stiamo vivendo.

    Far parte del Servizio Sanitario Regionale significa esserci nel buono e nel cattivo tempo.

    Cresciamo quando la qualità del nostro sistema cresce così come, nei momenti critici, ci siamo per fare insieme un fronte comune.

    #uniticelafaremo

  • UN NUOVO NETWORK PER L’INNOVAZIONE A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE

    UN NUOVO NETWORK PER L’INNOVAZIONE A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE

     

    Avviare sinergie per accelerare lo sviluppo delle tecnologie digitali 4.0 nei processi produttivi e lavorare al fianco delle imprese per favorire la trasformazione digitale è l’obiettivo dell’accordo di collaborazione sottoscritto dalla rete dei Digital Innovation Hub di Confindustria − di cui fa parte tra gli altri Confindustria Emilia-Romagna − e gli otto Competence Center selezionati dal Ministero dello sviluppo economico.

    Un gioco di squadra che in pochi mesi ha permesso di elaborare un “piano d’azione 4.0” strategico ed operativo, facendo convergere all’interno di un network per l’innovazione gli obiettivi dei DIH di Confindustria e dei Competence Center, 8 su tutto il territorio nazionale.

    I Digital Innovation Hub, con la loro diffusione capillare per lo più presso le strutture associative del sistema Confindustria, sono la porta di accesso al sistema e hanno il ruolo di stimolare la domanda di innovazione delle imprese, rilevare i fabbisogni e rafforzare il livello di conoscenza e di consapevolezza rispetto alle opportunità di Industria 4.0.  Promuovono infatti diverse attività a supporto delle imprese, tra le quali formazione, informazioni di base e orientamento anche sul versante dei finanziamenti.

    I Competence Center sono, invece, i centri di trasferimento tecnologico che costituiscono l’ultimo tassello del Piano Impresa 4.0 e contribuiscono a realizzare progetti innovativi, offrendo anche alle imprese − soprattutto Pmi − la possibilità di testare le tecnologie.

    Il network rappresenta l’infrastruttura per la partecipazione al Programma europeo Digital Europe, che prevede la creazione di un network di European Digital Innovation Hub.

     

     

  • CORONAVIRUS |  PICCOLA INDUSTRIA CONFINDUSTRIA E COMMISSARIO STRAORDINARIO ARCURI INSIEME PER CONTINUITÀ PRODUTTIVA E TUTELA SALUTE DEI LAVORATORI

    CORONAVIRUS | PICCOLA INDUSTRIA CONFINDUSTRIA E COMMISSARIO STRAORDINARIO ARCURI INSIEME PER CONTINUITÀ PRODUTTIVA E TUTELA SALUTE DEI LAVORATORI

     

    È stato siglato l’accordo tra Confindustria e il Commissario straordinario Domenico Arcuri per rispondere all’emergenza Covid-19 sostenendo la continuità produttiva delle imprese e garantendo la tutela della salute dei lavoratori.

    L’intesa, voluta da Piccola Industria Confindustria nell’ambito dell’attività del Programma Gestione Emergenze da questa guidato, è rivolta a facilitare gli approvvigionamenti di mascherine per il sistema industriale e, tramite le donazioni previste da parte delle imprese, per il sistema sanitario nazionale.

    E’ un risultato ottenuto grazie alla stretta collaborazione tra Confindustria e il Commissario Domenico Arcuri che prevede l’impegno comune su diversi fronti per affrontare l’emergenza Covid-19. Rappresenta, inoltre, una risposta concreta alla forte richiesta proveniente dalle imprese di liberalizzare sempre più l’importazione di mascherine per vincere la concorrenza proveniente dagli altri Paesi. 

    L’intesa di fatto semplifica le procedure di sdoganamento dei DPI e delle mascherine chirurgiche ordinate dalle imprese associate a Confindustria tramite gli Accordi Quadro che Piccola Industria sta siglando con produttori ad elevata capacità produttiva e con gli importatori. E’ previsto che il 20% della merce ordinata venga donata al Commissario Straordinario per l’emergenza direttamente dall’importatore, dopo che l’importatore avrà effettuato gli opportuni controlli di conformità. Grazie alle offerte attualmente previste dagli accordi già siglati finora da Piccola Industria con Genertec, Giglio Group e Promo Gift nei prossimi giorni verranno messe a disposizione degli associati circa 2 milioni di mascherine, tra chirurgiche e FFP2, a norma CE con relative certificazioni e schede tecniche che saranno fornite alle aziende al momento dell’ordine. Proprio in questi giorni la Protezione Civile ha ricevuto le prime donazioni generate dall’accordo siglato da Piccola Industria e Genertec.

    “Quello di oggi è un ulteriore tassello del percorso messo in campo dal PGE, Programma gestione emergenze, che sin dall’inizio della crisi si è attivato su tre direttrici d’azione: la continuità produttiva, l’individuazione di fornitori di dispositivi medici per la Protezione Civile, la riconversione di aziende per la produzione di mascherine – ha sottolineato Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria. Un percorso realizzato in stretto contatto con il Commissario Arcuri e il Dipartimento della Protezione Civile, con cui siamo legati da un accordo di collaborazione sin dal 2016. E proprio a loro va il mio ringraziamento. È stato un grande lavoro di squadra, in raccordo con la Task Force Coronavirus di Confindustria e con il supporto di Confindustria Dispositivi Medici e Assosistema. Abbiamo informato, raccolto le esigenze delle imprese e le criticità cercando di identificare le priorità, coordinare le iniziative e fornire procedure uniformi con cui rispondere in modo rapido, efficace ed efficiente alle diverse fasi della crisi. Abbiamo predisposto anche un sondaggio, in collaborazione con il Centro Studi, sui fabbisogni di DM e DPI degli associati, per definire le azioni da realizzare per ridurre il differenziale tra domanda ed offerta.”

  • TECHNOLOGY & BUSINESS COOPERATION DAYS |  VIRTUAL MEETINGS  20-23 APRILE – 13-16 LUGLIO 2020

    TECHNOLOGY & BUSINESS COOPERATION DAYS | VIRTUAL MEETINGS 20-23 APRILE – 13-16 LUGLIO 2020

    La rete Enterprise Eurpe Network, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte, organizza l’evento “Technology & Business Cooperation Days”, finalizzato a creare opportunità di cooperazione commerciale, tecnologica e in ambito R&D tra imprese, università e centri di ricerca italiani ed esteri. attraverso incontri bilaterali virtuali.

    L’evento nasce nell’ambito di Hannover Messe. Ha seguito della cancellazione dell’edizione 2020 dalla fiera, gli incontri saranno realizzati in modalità on line nelle seguenti giornate: 20-24 aprile e 13-16 luglio.

     
    I temi target di questa edizione sono:
    Smart factories
    Industrial manufacturing
    Energy & resource efficient manufacturing
    Sustainable Energy & mobility Solutions
    Measurement tools 
     
    L’edizione 2019 ha visto oltre 600 iscritti, provenienti da diversi Paesi europei e non, che hanno realizzato circa 1000 incontri b2b.
     
    Per partecipare all’iniziativa è necessario registrarsi tramite l’apposita piattaforma on line https://technology-business-cooperation-days-2020.b2match.io/home entro il 30 giugno.
    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del nostro supporto gratuito alla partecipazione.

     

    Per maggiori indicazioni sulle modalità di iscrizione si veda la scheda riassuntiva dell’iniziativa in allegato.
     
     
     
    Per informazioni
    Simpler –Enterprise Europe Network
    Confindustria Emilia-Romagna
    Mail: simpler@confind.emr.it
    Tel. +39 051 33.99.940-960
     
  • CSC |  L’EFFETTO COVID-19 AFFONDA LA PRODUZIONE. PROSPETTIVE IN NETTO PEGGIORAMENTO

    CSC | L’EFFETTO COVID-19 AFFONDA LA PRODUZIONE. PROSPETTIVE IN NETTO PEGGIORAMENTO

    L’effetto Covid-19 affonda la produzione in marzo (-16,6%) e nel primo trimestre (-5,4%). Le prospettive sono in netto peggioramento.

     
    2 aprile 2020 –  La produzione industriale nel primo trimestre 2020 è attesa diminuire del 5,4%, il calo maggiore da undici anni. L’impatto del Covid-19 e delle misure di contenimento del contagio è stato devastante in marzo, quando l’attività è scesa del 16,6% su febbraio, portando l’indice di produzione indietro sui livelli di quarantadue anni fa. Le prospettive sono in forte peggioramento.  
     

     

     

  • TEXTILE CONNECT 2020: B2B VIRTUALI SETTORE MODA, TESSILE, CALZATURIERO |  4-8 MAGGIO 2020

    TEXTILE CONNECT 2020: B2B VIRTUALI SETTORE MODA, TESSILE, CALZATURIERO | 4-8 MAGGIO 2020

     

    Dal 4 all’8 maggio 2020 si terrà l’evento di matchmaking virtuale  “Textile Connect 2020” organizzato dalla rete Enterprise Europe Network di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte.

    L’iniziativa prevede 5 giornate di incontri individuali virtuali  – mediante la piattaforma b2match – tra imprese del settore tessile, moda e calzaturiero e partner di produzione, fornitori di materiali (tessuti) e fornitori di servizi (cucito, design, disegno e classificazione, stampa tessile, laminazione e rivestimento, tintura e finitura, tessitura) per opportunità commerciali (buyer-seller).

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 23 aprile 2020 tramite l’apposita piattaforma on line: https://textile-connect-2020.b2match.io/

    Al momento della registrazione è necessario indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per beneficiare del nostro supporto alla partecipazione all’evento.

    Ad oggi sono già iscritti 74 partecipanti, di cui 25 buyers.

    In allegato una scheda riassuntiva dell’iniziativa, con alcune indicazioni sulle modalità di iscrizione.

     

    Per maggiori informazioni:

    Simpler – Enterprise Europe Network
    Confindustria Emilia-Romagna

    mail: simpler@confind.emr.it
    Tel. +39 051 33.99.940-960

     

  • Coronavirus |  Mascherine chirurgiche, occhiali e visiere protettive made in Emilia-Romagna, grazie alla costruttiva collaborazione di molti attori

    Coronavirus | Mascherine chirurgiche, occhiali e visiere protettive made in Emilia-Romagna, grazie alla costruttiva collaborazione di molti attori

     

    OCCHIALI E VISIERE PROTETTIVE –   Dalla partnership Nannini – Raleri 900 occhiali protettivi al giorno, che diventeranno 3.500 a partire da metà aprile e 1.500-2.000 visiere protettive con volumi di output in crescita nel brevissimo periodo.

    31 marzo 2020 –  Pochi giorni fa i due soci dell’impresa Nannini di Reggio Emilia – Davide Degl’Incerti Tocci, Presidente e Alberto Gallinari, Direttore commerciale e amministratore – ricevono una richiesta di fornitura di occhiali protettivi da parte del comando reggiano dei Vigili del Fuoco, dove scarseggiavano i materiali di protezione individuale.

    Gli imprenditori reggiani capiscono che, per rispondere a questa nuova richiesta particolare ed urgente, serve dare vita ad una fase di progettazione e valutazione tecnica nuova, che vada al di là della gamma di prodotti finora realizzati.

    Dopo un primo contatto con Unindustria Reggio Emilia e, successivamente, con la Sanità regionale capiscono che c’è una grossa necessità anche di visiere copri volto.

    Da qui nasce la preziosa collaborazione con Raleri, azienda del bolognese esperta nella produzione di occhiali protettivi per differenti ambiti di utilizzo, anche sportivi e visiere proteggi volto.

    Grazie all’apporto tecnico sulle visiere del partner bolognese e forti delle competenze di Nannini, in meno di una settimana vengono realizzati una visiera protettiva, progettata e sviluppata da Raleri, e un modello di occhiali protettivi derivati dal progetto Modular, già esistente in Nannini.

    Verso metà aprile il modello Modular “DPI” verrà affiancato da un secondo occhiale protettivo dalla produttività maggiore, ed è allo studio in Raleri un protettore di tipo maschera.

    Tutti i prodotti proposti sono al 100% made in Italy e si caratterizzano per scelte progettuali performanti e per la scelta di materiali di primissima qualità, certificati e anallergici, capaci di proteggere al meglio il personale sanitario coinvolto nell’emergenza Coronavirus.

    Dopo una rapidissima fase progettuale e la realizzazione di prototipi per l’approvazione e certificazione la partnership Nannini – Raleri è in grado di fornire da mercoledì 1° aprile 900 occhiali protettivi al giorno, che diventeranno 3.500 a partire da metà aprile, e 1.500-2.000 visiere protettive al giorno con volumi in crescita nel brevissimo periodo grazie ad una architettura produttiva che inizia negli stabilimenti di Raleri e Nannini, ma che coinvolgerà anche altre imprese provenienti da altri settori e filiere.

    Si vuole infatti evitare una concentrazione produttiva, rischiosa nell’attuale periodo di emergenza, e permettere ai singoli laboratori o aziende manifatturiere interessate a prendere parte al progetto di fornire supporto anche su singole fasi produttive.

    Fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo è stata la collaborazione di Valentina Solfrini, Professional Area Farmaco e Dispositivi Medici Regione Emilia-Romagna, il lavoro di networking Filippo di Gregorio, Direttore Generale di Unindustria Reggio Emilia e il supporto normativo di Giuliana Gavioli, coordinatrice del gruppo di lavoro di Confindustria Emilia-Romagna per le scienze della vita e riferimento tecnico presso il Tecnopolo di Mirandola (MO).

     

    MASCHERINE CHIRURGICHE –  L’idea nasce dall’azienda Nuova Sapi di San Donnino di Casalgrande (RE). Unindustria Reggio EmiliaConfindustria Emilia-RomagnaSanità Regionale, Comune di Reggio Emilia e Tecnopolo del Biomedicale di Mirandola fanno sistema per produrre 150 mila pezzi al giorno.

    24 marzo 2020 –  L’attuale emergenza legata al Coronavirus ha mosso l’ingegno dell’azienda Nuova Sapi di San Donnino di Casalgrande di Reggio Emilia, che vanta oltre 40 anni di esperienza nel campo del medicale e della pulizia industriale, per trovare una soluzione alla carenza di mascherine chirurgiche.

    Il progetto di riconversione industriale è caratterizzato da alcuni elementi distintivi.

    Eco-sistema territoriale: il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione di imprese, Amministrazioni locali e regionali, Sanità e Tecnopoli e Associazioni di categoria.

    Qualità dei materiali: i tessuti utilizzati sono di ambito medicale testati e validati grazie alle loro eccellenti caratteristiche.

    Quantità della produzione: nel giro di pochi giorni la produzione supererà le 150.000 unità quotidiane.

    Giovedì 12 marzo i soci dell’azienda Marco e Lorena Bondi, Albano, Enrica e Giampaolo Giacobazzi, hanno progettato e prototipato, partendo da zero, il primo esemplare di mascherina chirurgica composta da tre strati di tessuto non tessuto: quello esterno è idrorepellente, quello più interno è antibatterico, il terzo è delicato e anallergico per evitare abrasioni sul volto di chi lo indossa. Ulteriore accortezza distintiva è data dal taglio particolare nella zona degli occhi che segue la forma del viso e la rende compatibile con l’uso degli occhiali protettivi.

    Consapevoli di non riuscire a gestire tutta la filiera necessaria per industrializzare il prodotto, si sono rivolti alla propria Associazione, Unindustria Reggio Emilia, la quale ha immediatamente compreso l’opportunità di sviluppare un progetto che potesse mettere a sistema un’iniziativa ambiziosa in grado di portare benefici all’intera Regione Emilia-Romagna.

    Con questo obiettivo si è creata una rete che ha coinvolto Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Emilia-Romagna, Sanità Regionale, Comune di Reggio Emilia e Tecnopolo del Biomedicale di Mirandola (MO).

    Domenica 15 marzo si è tenuto un incontro presso la sede aziendale con i soci di Nuova Sapi, Unindustria e Kyriakoula Petropulacos, Direttore Generale dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, che, con la sua equipe di tecnici, ha esaminato il prodotto e ne ha constatato le ottime caratteristiche tecniche.

    Poche ore dopo è stata coinvolta Giuliana Gavioli, coordinatrice del gruppo di lavoro di Confindustria regionale per le scienze della vita e figura di riferimento nei confronti del Tecnopolo di Mirandola, con la quale è stato effettuato un videocollegamento al fine di definire le procedure necessarie alla certificazione del prodotto.

    Nei giorni successivi il team ha lavorato in stretta sinergia per trovare persone qualificate e materiali necessari a garantire un’elevata produzione giornaliera.

    La collaborazione si è allargata ad altri portatori di interesse di Reggio Emilia che, grazie al coordinamento del Sindaco Luca Vecchi, hanno contribuito alla riuscita del progetto.

    Venerdì 20 marzo la richiesta di certificazione è stata inoltrata all’Istituto Superiore di Sanità.

    Tra sabato 21 marzo e lunedì 23 marzo ha preso il via una pre-produzione di 20.000 esemplari prototipali per testare l’efficienza del processo produttivo di taglio e di confezionamento, nonché l’affidabilità del sistema di approvvigionamento.

    Da martedì 24 marzo ha preso il via la produzione di oltre 100.000 mascherine al giorno (comprendendo sia il modello a 3 strati che quello a 2 strati) con l’obiettivo di superare le 150.000 unità quotidiane nel giro di alcuni giorni.

    La produzione verrà assicurata quasi interamente alla Sanità regionale, ma una quota resterà a disposizione della provincia di Reggio Emilia, grazie ad una centrale unica di acquisto che farà capo alle Farmacie Comunali Riunite, che riserveranno questo prodotto alla tutela dei lavoratori e dei cittadini.

     

  • CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA |  CADUTA DEL PIL DEL 10% NEL PRIMO SEMESTRE 2020

    CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA | CADUTA DEL PIL DEL 10% NEL PRIMO SEMESTRE 2020

     

    Il Rapporto del Centro Studi di Confindustria presentato il 31 marzo sottolinea come il 2020 si fosse aperto per l’industria italiana con segnali di miglioramento, ma le prospettive sono di nuovo bruscamente peggiorate da febbraio in seguito alla diffusione del Covid-19.

    La spesa delle famiglie italiane è in contrazione, la domanda estera langue. Gli impatti della minore domanda di beni e servizi, e dell’accresciuta incertezza, frenano gli investimenti. Le imprese si trovano a fronteggiare seri problemi di liquidità ed inedite procedure amministrative di emergenza.

    Le reazioni dei mercati finanziari possono produrre un ulteriore avvitamento della crisi, penalizzando i paesi percepiti a maggior rischio.

    È cruciale l’efficacia e la tempestività della risposta di politica economica ad una congiuntura economica eccezionale, che combina shock di domanda e di offerta.
     

  • CORONA VIRUS |   Confindustria Emilia-Romagna insieme alla Regione per sostenere le imprese nella riconversione industriale per la produzione straordinaria di dispositivi

    CORONA VIRUS | Confindustria Emilia-Romagna insieme alla Regione per sostenere le imprese nella riconversione industriale per la produzione straordinaria di dispositivi

     

    Confindustria Emilia-Romagna sta collaborando attivamente con gli Assessorati Attività produttive, Salute, Difesa del Suolo e Protezione Civile per facilitare le imprese che intendono procedere alla produzione − anche attraverso l’attivazione di nuove linee produttive − di mascherine facciali, dispositivi di protezione individuale, disinfettanti, materiale sanitario e tutto ciò che è necessario e urgente in risposta all’epidemia da Covid-19.

    Il gruppo operativo ha elaborato un Vademecum, in allegato, utile alle imprese per orientarsi nelle procedure di produzione straordinaria di dispositivi medici (DM), tra cui le mascherine chirurgiche, e dispositivi di protezione individuale (DPI).

    È stato inoltre redatto un elenco dettagliato dei DM e DPI necessari per gli operatori del Sistema Sanitario Regionale.

    Al gruppo di lavoro partecipano anche ART-ER, Società Consortile dell’Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, Clust-ER Industrie Salute e Benessere, Tecnopolo di Mirandola e Università di Bologna.

     

    Maggiori info 

  • CORONA VIRUS |  Le proposte dei Presidenti della Piccola Industria delle Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

    CORONA VIRUS | Le proposte dei Presidenti della Piccola Industria delle Confindustrie Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

     

    EMERGENZA COVID19 – PROPOSTE DI SOSTEGNO PER LE PMI

     

    Premessa

    Il 20 marzo scorso il sistema Confindustriale ha pubblicato un documento “Affrontiamo l’emergenza economica per la tutela del lavoro” nel quale vengono ampiamente illustrate le linee strategiche per sostenere il mondo delle imprese in questa emergenza.

    In linea con i suoi contenuti, i Presidenti Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Lombardia, e Confindustria Veneto con i rispettivi Comitati regionali, le cui regioni che hanno subito i maggiori impatti del Covid19, auspicano l’adozione di quanto previsto nel documento quanto prima e, alla luce dell’ulteriore restrizione imposta alle attività produttive con il DPCM del 22 marzo, ritengono fondamentali ulteriori misure urgenti per le PMI.

    L’emergenza Covid19 che sta attraversando l’Italia presenta già un tributo incalcolabile di vittime a cui si aggiungeranno presto anche ferite difficilmente sanabili all’economia.  

    L’economia è infatti a grave rischio e con essa i posti di lavoro di milioni di persone; da una prima stima a seguito dell’ulteriore chiusura imposta correttamente alle attività produttive per tutelare il bene primario della salute, in mancanza di misure straordinarie sembra probabile il fallimento o chiusura del 60% delle PMI, cioè imprese con meno di 250 addetti e/o 50 milioni di euro di fatturato.

    Secondo il rapporto Cerved 2018 le PMI italiane occupano oltre 4.000.000 di addetti: 2,2 in micro e piccole aziende e 1,9 in medie aziende. Di conseguenza, se non interverrà in modo deciso e lungimirante, la perdita di posti di lavoro potrà raggiungere e superare 2.500.000 persone.

    Senza lavoro le persone rischiano di perdere la dignità, compromettendo anche gli equilibri familiari con un impatto sociale di effetti senza precedenti nella nostra storia moderna.

    In questo momento di completa emergenza l’intervento dello Stato Italiano deve essere imponente, con misure shock immediate che diano prospettiva e respiro alle imprese stimolando fiducia e consumi.

     

    Proposte

    Le seguenti proposte confermano e rafforzano quelle già presentate da Confindustria, tra cui quelle contenute nel documento del 20 marzo scorso “Affrontiamo l’emergenza economica per la tutela del lavoro”.

     

    1. Riduzione temporanea delle Imposte

    Riduzione progressiva, fino all’annullamento, del versamento di tutte le imposte dovute nel 2020 e 2021 (sia acconti che saldi) per tutte le imprese e persone che subiranno un impatto significativo nel bilancio aziendale o reddito personale al di sopra del 20%.

    Con questa azione è possibile lasciare liquidità alle aziende e alle persone con la possibilità di stimolare i consumi, gli investimenti e superare momentanee crisi.

     

    2. Pagamenti della PA

    Liquidazione immediata dei crediti tributari (IVA, imposte, accise) sia a livello nazionale che locale come anche tutti i crediti che le imprese vantano con la Pubblica Amministrazione  che ammontano ad oltre 45 miliardi di Euro.

     

    3. Sospensione fallimenti per le PMI

    Sospensione di tutte le procedure fallimentari e concorsuali come anche la possibilità di presentare nuove istanze di fallimento per le PMI. In tal modo le aziende potranno lavorare in modo più sereno con la possibilità di traguardare periodi oltre i 12 mesi necessari per ristabilire le attività dopo una crisi così intensa.

    Si propone inoltre di estendere anche alle PMI per un periodo di tempo limitato (12-24 mesi) quanto già previsto per le Start-Up innovative del registro speciale, ovvero la non fallibilità per i primi 5 anni di esercizio.

     

    4. Sospensione dalla segnalazione in Centrale Rischi per le PMI

    Spesso la segnalazione in Centrale Rischi rappresenta per l’azienda l’inizio di una spirale viziosa del credito. Un’eventuale crisi finanziaria transitoria con un istituto si estende anche agli altri.
    Sospendere la segnalazione permette di arginare le situazioni di crisi e l’impatto sul rating.

     

    5. Sospensione DURC

    In attesa di definire con certezza ambiti e termini di differimento o sconto delle imposte e dei contributi andrebbe avviato un periodo di almeno 6-12 mesi di sospensione negli aggiornamenti DURC per permettere ad aziende con difficoltà nella liquidità, e quindi nei versamenti, di non perdere commesse, blocco dei pagamenti da PA e imprese private che pongono come condizione la regolarità del DURC.

    6. Garanzia pubblica al 100% sugli affidamenti per le PMI

    Estendere al 100% la garanzia pubblica sugli affidamenti e finanziamenti alle PMI attraverso i fondi di garanzia e i confidi o tramite una garanzia regionale. Ciò permetterebbe di proteggere gli istituti di credito e non fermare l’erogazione verso le PMI di nuovo credito per sostenere la liquidità.

     

    7. Iper ammortamento semplificato

    Semplificazione dell’iper ammortamento per gli investimenti materiali e immateriali con eventuali procedure di verifica semplificata.

     

    8. Ampliamento del perimetro del cuneo fiscale

    Estensione dei 100 euro di cuneo fiscale, già previsti per alcune categorie dal D.L. Cura Italia, a beneficio di tutti i lavoratori per almeno 1 anno.

     

    25 marzo 2020