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  • LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO “COMPETITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ – PERCHÉ SCEGLIERE DI ESSERE CIRCOLARI” – RIMINI, 10 MAGGIO 2018

    LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO “COMPETITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ – PERCHÉ SCEGLIERE DI ESSERE CIRCOLARI” – RIMINI, 10 MAGGIO 2018

     

    L’economia circolare è stata al centro dell’incontro promosso da Confindustria Emilia-Romagna in collaborazione con Confindustria Romagna  il 10 maggio a Rimini.

    L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di approfondire aspetti innovativi dell’economia circolare per promuovere un modello di fare impresa che assicuri, da un lato, nuove prospettive di crescita e, dall’altro, maggiore competitività.  Il nuovo approccio green comprende azioni per introdurre l’economia circolare in ogni fase aziendale, dalla produzione al recupero e al riuso e coinvolge tutti gli attori, sia della produzione sia del consumo. 

    Dopo il saluto introduttivo a cura di Confindustria Romagna, Gianluca Rusconi di Confindustria Emilia-Romagna ha presentato il Piano “Verso Industria 4.0”.

    Sono intervenuti  Giulio Molinaro di Confindustria, che ha esposto le misure previste nel Piano d’Azione europeo in materia di economia circolare e gli esiti del processo di revisione della normativa in materia di rifiuti, Enrico Cancila di ERVET e Massimiliano Mazzanti dell’Università degli Studi di Ferrara, che hanno illustrato rispettivamente i business models dell’economia circolare e il benchmark europeo sulle politiche green. Sono seguite le testimonianze delle imprese Pesaresi Giuseppe Spa, Hera Ambiente Spa e Sogliano Ambiente Spa, che hanno già adottato una politica di economia circolare.

    Il seminario fa parte del programma GLOBB-ER del Piano del sistema Confindustria Emilia-Romagna “VERSO INDUSTRIA 4.0”, finanziato dall’Unione europea-FSE e dalla Regione Emilia-Romagna, che mette a disposizione delle imprese la possibilità di partecipare gratuitamente a seminari di informazione, attività di formazione e di accompagnamento su ambiti strategici per il futuro dell’industria quali la digitalizzazione, l’internazionalizzazione e l’economia circolare. 

     

    In allegato la documentazione 

  • Il Presidente della Piccola Industria Baroni all’incontro Intesa Sanpaolo sui distretti industriali dell’Emilia-Romagna

    Il Presidente della Piccola Industria Baroni all’incontro Intesa Sanpaolo sui distretti industriali dell’Emilia-Romagna

    Prosegue la crescita dei 19 distretti industriali dell’Emilia-Romagna: +4,1% nel trimestre, +2,7% nel 2017

    In Emilia-Romagna i distretti sono protagonisti della ripresa grazie soprattutto all’export e alla spinta di imprese “champion” vincenti e a guida giovane

    13,2 miliardi le esportazioni nel 2017 (più del 50% del fatturato complessivo). Sta

     

    “L’analisi realizzata da Intesa Sanpaolo dimostra come i distretti industriali della nostra regione  – ha dichiarato Giovanni Baroni, Presidente Piccola industria di Confindustria Emilia-Romagn, in occasione dell’incontro stampa del 24 aprile 2018 –   siano portatori del valore del made in Italy nel mondo, grazie a caratteristiche distintive di qualità e creatività, capacità di adattamento e legame ai territori e ai saperi locali. Deve certamente crescere in tutte le filiere produttive la consapevolezza dell’importanza del digitale e della necessità di una crescita dimensionale delle imprese. Come conferma la nostra recente indagine previsionale, c’è un clima di fiducia positivo tra le imprese manifatturiere dell’Emilia-Romagna. Le nostre aziende, grazie agli investimenti realizzati in questi anni per ristrutturare e innovare, hanno l’opportunità di agganciare la crescita globale. È necessario però che il contesto esterno accompagni questo sforzo creando le condizioni favorevoli al fare impresa.”

     

  • Il Rapporto PMI Centro-Nord 2018 di Confindustria e Cerved presentato il 5 maggio a Bologna

    Il Rapporto PMI Centro-Nord 2018 di Confindustria e Cerved presentato il 5 maggio a Bologna

     

    Pubblichiamo la sintesi della documentazione del seminario “Crescita delle imprese, competitività dei territori”, organizzato da promosso da Confindustria Emilia-Romagna il 4 maggio a Bologna:  si tratta della presentazione del Rapporto PMI Centro-Nord 2018, realizzato da Confindustria e Cerved su un campione rilevante del sistema produttivo delle regioni più sviluppate del Paese.

    Il Rapporto fa il punto sulle principali caratteristiche e sugli aspetti demografici, economici e finanziari delle PMI di capitali, comprese tra 10 e 250 addetti, e ne osserva il comportamento negli anni di crisi e in quelli successivi, evidenziandone punti di forza, criticità e le significative differenze regionali. 

    Il seminario è stato l’occasione per confrontarsi sulla fotografia che emerge dallo studio, sull’evoluzione più recente e sugli interventi più opportuni per dare risposta ai punti di forza e di debolezza e rendere più stabili e duraturi i segnali di ripresa.   

    Il Rapporto è stato presentato, dopo l’intervento di apertura del Presidente Pietro Ferrari, dal Responsabile Studi Economici Cerved Guido Romano e dal Direttore Politiche Regionali e Coesione territoriale Confindustria Massimo Sabatini. Sono poi intervenuti il Direttore tecnico TomWare Marco Guardigli e l’Amministratore unico Vismap Gianluca Pesarini.

    Hanno discusso dei risultati del Rapporto il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Carlo Robiglio, il Segretario confederale CISL Angelo Colombini e l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Palma Costi. Ha chiuso i lavori il Vice Presidente per le Politiche regionali e Coesione territoriale di Confindustria Stefan Pan.

     

    Ulteriore documentazione, compreso il Rapporto completo, 
    è disponibile sul sito Confindustria

     

     

  • Il 22 e 23 maggio a Parma incontri individuali con aziende tedesche a SPS IPC Drives Italia – iscrizioni entro il 18 maggio

    Il 22 e 23 maggio a Parma incontri individuali con aziende tedesche a SPS IPC Drives Italia – iscrizioni entro il 18 maggio

     

    Nell’ambito della fiera SPS IPC Drives Italia dedicata a automazione e  digitalizzazione industriale (Parma, 22-24 maggio 2018), Confindustria Emilia-Romagna organizza, tramite la rete Enterprise Europe Network, un evento di matchmaking che offrirà alle imprese emiliano-romagnole l’opportunità di realizzare incontri b2b con imprese tedesche provenienti dai Land Essen e del Baden-Württemberg.

    Gli incontri b2b si terranno martedì 22 maggio e mercoledì 23 maggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00 presso la Lounge dell’area espositiva Baden-Württemberg  – Hessen (situata nella Hall 03 della fiera).

    L’evento è aperto agli espositori e ai visitatori italiani della fiera SPS Italia 2018.

    La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione entro il 18 maggio  tramite l’apposita piattaforma on line https://spsitalia2018.b2match.io/

    Al momento della registrazione suggeriamo di indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office. Questo ci permetterà di offrire alle imprese dell’Emilia-Romagna interessate un supporto alla partecipazione fornendo assistenza gratuita prima, durante e dopo l’evento.

    Settori target dell’iniziativa sono: sistemi e componenti di azionamento, componenti elettromeccanici e dispositivi periferici, sensori, tecnologia di controllo, IPC, Software industriale, tecnologia di interfacciamento, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator.

    Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione si veda la scheda riassuntiva dell’iniziativa in allegato.

     

    Per informazioni:
    mail: simpler@confind.emr.it;
    tel. +39 051 3399940-50

     

     

  • LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO “DIGITAL MARKETING E BIG DATA PER LO SVILUPPO INTERNAZIONALE” DEL 17 APRILE A RAVENNA

    LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO “DIGITAL MARKETING E BIG DATA PER LO SVILUPPO INTERNAZIONALE” DEL 17 APRILE A RAVENNA

     

    L’internazionalizzazione  è stata al centro dell’incontro promosso da Confindustria Emilia-Romagna il 17 aprile a Ravenna nell’ambito del Piano “Verso Industria 4.0” per accompagnare le imprese nei processi di innovazione e sviluppo.

    L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Confindustria Romagna, è stata l’occasione per approfondire i nuovi strumenti di digital marketing in ottica 4.0, che stanno rivoluzionando, insieme ai “big data”, il modo di comunicare delle imprese, la ricerca di clienti e committenti anche sui mercati internazionali, l’analisi della domanda di prodotti e servizi partendo dai bisogni e dai gusti dei consumatori. 

    Ad aprire l’incontro è stato Tomaso Tarozzi, Vice Presidente di Confindustria Romagna con delega all’internazionalizzazione.  Nereo Sciutto, presidente e co-fondatore di Webranking, ha presentato le implicazioni strategiche e commerciali per le aziende che sono state indotte dal digitale sui mercati.  Alessandro Lelli, docente dell’Università di Bologna, Pescara e BBS, ha spiegato le strategie efficaci di marketing per gestire e mantenere i clienti internazionali. Regina Moretto, formatrice in Scrittura creativa e comunicazione e collaboratrice presso ThinkIN, ha parlato di un tema attuale quale il comunicare e ottimizzare i profili e le pagine aziendali sui social.

    E’ stato presentato il progetto GLOBB-ER, promosso dal sistema regionale Confindustria e finanziato dall’Unione europea-FSE e dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Piano “Verso Industria 4.0”, che offre alle imprese la possibilità di partecipare gratuitamente a seminari di informazione, corsi di formazione specialistica e di accompagnamento in azienda su ambiti strategici quali la digitalizzazione, l’internazionalizzazione e l’economia circolare.  

  • CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA. DATI POSITIVI DI PRODUZIONE, EXPORT E OCCUPAZIONE. MA SIAMO AD UN BIVIO CHE PUÒ FARE LA DIFFERENZA

    CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA. DATI POSITIVI DI PRODUZIONE, EXPORT E OCCUPAZIONE. MA SIAMO AD UN BIVIO CHE PUÒ FARE LA DIFFERENZA

     

    Confindustria Emilia-Romagna: clima di fiducia positivo tra gli imprenditori, buoni risultati per export, occupazione e investimenti. Siamo ad un bivio che può fare la differenza sulla crescita. Occorre mettere al primo posto la semplificazione e lo sblocco delle infrastrutture strategiche

    Unioncamere Emilia-Romagna: oggi nel manifatturiero possiamo cogliere segnali positivi. A fare la differenza non tanto dimensione di impresa o settore di attività, ma capacità di stare sui mercati, investire, essere all’interno di filiere. Occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti che si affiancano alla crescita

    Intesa Sanpaolo: cresce il credito alle famiglie e migliora quello alle imprese, con un balzo dei prestiti all’industria e l’aumento dei finanziamenti per investimenti in macchinari. Condizioni favorevoli di accesso al credito

     

    I segnali positivi si consolidano e si estendono a un numero sempre maggiore di imprese. Pur con la consapevolezza di alcune criticità ancora da superare, l’Emilia-Romagna ha messo in archivio un 2017 caratterizzato da una ripresa condivisa da tutti i settori.
    È questa l’immagine che emerge dall’indagine congiunturale sul quarto trimestre e anno 2017, con previsioni 2018 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.
    Si conferma la forte vocazione manifatturiera dell’economia regionale in cui resta determinante il ruolo del settore industriale cresciuto nell’anno del 2,3% e importante il contributo del comparto costruzioni, tornato a crescere dopo nove anni di recessione.
    La prospettiva è per un 2018 con trend positivo, in cui secondo le previsioni di Prometeia, l’Emilia-Romagna si confermerà prima regione italiana per crescita davanti alla Lombardia, con un incremento del PIL stimato intorno all’1,9 per cento. 
    Venendo all’analisi del quarto trimestre 2017, il volume della produzione dell’industria in senso stretto, rispetto all’analogo periodo del 2016, è aumentato del 4,1% con una forte accelerazione riguardo al trimestre precedente e quello delle vendite del 4,7%.
    Allargando l’analisi all’intero anno, il 2017 si è chiuso con una crescita produttiva del 3,2% ben superiore all’1,5% del 2016, mentre il fatturato è salito del 3,6%, sostenuto dall’aumento del 4,2% del fatturato estero. L’incremento degli ordini è stato più contenuto (+3,2%).
    Tutti i settori hanno registrato un aumento della produzione: a fare da traino l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+4,5%), la metallurgia e le lavorazioni metalliche (+4,0%); notevole l’accelerazione anche per l’industria alimentare (+2,6%). Qualche affanno per la moda
    Secondo l’indagine Istat, in Emilia-Romagna, l’occupazione dell’industria in senso stretto ha chiuso il 2017 con una flessione del 2,6%, dato su cui incidono vari fattori, dalla difficoltà di reperire figure professionali cercate dalle imprese alla progressiva automazione di alcune fasi del processo produttivo. Se però si guarda all’intera economia regionale il saldo è positivo, più 0,3% nell’anno 2017, e la disoccupazione è scesa al 6,5%.
    Nel 2017, il saldo fra iscrizioni e cessazioni dell’industria in senso stretto è stato negativo (-1,5%). Lieve tendenza negativa per le società di capitale (-0,3%), mentre è più sensibile il calo delle società di persone (-4,3%) e ditte individuali (-0,9%). Sono soprattutto i comparti della ceramica e del sistema moda a perdere imprese soprattutto società di persone: questo significa che il dato può essere letto anche positivamente se si associa a rafforzamento delle imprese esistenti.
    I dati Istat dell’export 2017 attestano una forte accelerazione delle esportazioni dell’industria emiliano-romagnola in senso stretto che sono ammontate a circa 58 miliardi e 508 milioni di euro, vale a dire un lieve aumento del 6,8%. 
    A livello settoriale, il risultato è da attribuire principalmente all’importante industria dei macchinari e delle apparecchiature (+30,3 per cento), seguito da metallurgia e prodotti in metallo (+11,4%).
    Riguardo ai mercati di sbocco, le imprese emiliano-romagnole hanno aumentato le vendite dei prodotti in tutto il mondo, con la sola eccezione dell’Africa. L’export si rivolge per due terzi all’Europa. Buona quindi l’accelerazione sui mercati europei (+7,9%) per il 65% del totale. Stessa tendenza, all’interno (+7,9%) per il mercato Ue (59,6%). In accelerazione le esportazioni verso la Russia (+14%), e tornano a crescere i mercati asiatici (+7,1%) e quelli americani (+6,8%). Verso la Cina è boom (+20,9%)
    Nel 2018, l’economia regionale (secondo gli scenari di previsione di Prometeia) dovrebbe registrare una crescita reale del 3,3% del valore aggiunto dell’industria in senso stretto, più elevata rispetto a quanto prospettato per l’Italia (+3,1%). 

    “Oggi nel manifatturiero possiamo cogliere segnali positivi. A fare la differenza non sono tanto dimensione di impresa o settore di attività, bensì la capacità di stare sui mercati, investire, essere all’interno di filiere. Sono le esportazioni e l’accelerazione del ciclo di investimenti a trainare la crescita dell’economia regionale, mentre i consumi delle famiglie, pur presentando qualche segnale, faticano ancora. – sottolinea il Vice Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Giorgio Tabellini – I dati presentano molte luci di un percorso di crescita, che dalle imprese driver più strutturate ha coinvolto poi quelle più piccole. C’è però qualche ombra perché diminuiscono le imprese e cala l’occupazione manifatturiera. Si tratta di un aspetto da tenere sotto osservazione nei prossimi mesi, per valutare quanto sia dovuto ad aggiustamenti congiunturali che si ridurranno di fronte al consolidarsi della ripresa, oppure quanto sia l’effetto di un cambiamento strutturale nel tessuto produttivo regionale”. 

    Anche a fine 2017 il credito bancario in Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha visto andamenti differenziati per settori e per destinazione dei finanziamenti. Accanto alla conferma della dinamica positiva dei finanziamenti alle famiglie consumatrici, i prestiti alle imprese hanno manifestato alcuni segnali di miglioramento.
    “Le condizioni di accesso al credito continuano ad essere favorevoli, con tassi d’interesse ancora straordinariamente bassi e un’offerta distesa, anche alla luce di una crescita economica ormai consolidata. – commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – Nel 2017 Intesa Sanpaolo ha erogato alle imprese emiliano-romagnole 1,7 miliardi di finanziamenti a medio lungo termine e 1,1 miliardi alle famiglie.”
    In particolare, a dicembre 2017 i prestiti alle imprese dell’industria hanno riportato un balzo del tasso di crescita a +4,9% a/a (al netto delle sofferenze), una dinamica che non si vedeva da metà 2011, dopo aver evidenziato un dato già leggermente positivo a settembre. L’andamento registrato in Regione risulta più forte rispetto al lieve recupero emerso a livello nazionale ma è possibile che il ritmo ritorni più moderato nei mesi successivi. D’altro canto, è proseguito l’incremento dei finanziamenti a medio-lungo termine destinati agli investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto. In Emilia Romagna la crescita di tale tipologia di prestiti (+2,4% a fine 2017) si è avvicinata alla media nazionale (+2,3%), dopo essere stata più vivace nei trimestri precedenti. A livello provinciale, il trend dei prestiti per investimenti in macchinari è rimasto molto differenziato. Le dinamiche più robuste sono state registrate a Rimini e Modena, tenendo conto non solo del ritmo di crescita ma anche della sua persistenza. Alcune province come Bologna, Piacenza, Reggio Emilia e Parma sono apparse in frenata, altre si sono mostrate continuativamente più deboli, come Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna, che però a fine 2017 ha evidenziato un notevole rimbalzo.
    Una crescita robusta continua a caratterizzare i prestiti alle famiglie consumatrici che in media nel 2017 hanno segnato un ritmo dell’1,5%, ma di recente hanno manifestato un lieve rallentamento al +1,2% di fine 2017 e inizio 2018. Il ritmo sembra quindi essersi consolidato, dopo tre anni di crescita senza soluzione di continuità. I mutui residenziali, in particolare, hanno registrato un tasso di crescita ancora superiore al 2%, sebbene più moderato, pari a +2,1% a fine 2017 rispetto al +2,6% dei due trimestri centrali dell’anno per lo stock al netto delle sofferenze. In Emilia-Romagna i flussi lordi di mutui residenziali hanno totalizzato 3,9 miliardi nel 2017, in leggero calo rispetto all’anno prima (-2,8%), ma meno di quanto registrato a livello nazionale (-4%). La frenata del trend, evidenziata a partire dal 2° trimestre 2017, è dovuta soprattutto al calo delle surroghe e sostituzioni, ma anche i nuovi contratti sono risultati leggermente in riduzione. Questo andamento è correlato con la crescita più moderata delle compravendite immobiliari (+5,3% in Regione nel 4° trimestre 2017, +6,3% il dato nazionale), rispetto alla fase di forte accelerazione evidenziata nel 2016. A livello provinciale gli stock di mutui sono quasi tutti in crescita intorno al 2%, variando tra il +2,8% di Bologna, gli andamenti poco diversi dalla media regionale di Forlì-Cesena e Ravenna (entrambe +2,3%), Modena, Parma e Rimini (+2,2%), Piacenza (+2%), rispetto al ritmo più moderato di Reggio Emilia (+1,4%). Al contempo, persiste la debolezza di Ferrara, unica provincia ancora in negativo (-0,8%).
    Buone notizie per il sistema bancario dell’Emilia-Romagna vengono anche degli indicatori di qualità del credito, tutti in miglioramento. Il ritmo di emersione delle sofferenze delle imprese è rallentato significativamente nel 4° trimestre 2017, pur restando superiore alla media nazionale. In dettaglio, il tasso di ingresso in sofferenza delle imprese è sceso a 3,5%, un livello che non si vedeva da fine 2012, rispetto al 2,9% del dato nazionale. Nel caso delle famiglie consumatrici, il tasso di ingresso in sofferenza si è ridotto a 1,12% nel 4° trimestre, minimo da metà 2009, confermandosi sotto la media nazionale (1,21% il dato italiano, significativamente in calo sui trimestri precedenti). Non solo i flussi, ma anche gli stock di sofferenze sono risultati ulteriormente in riduzione. In particolare, in Emilia Romagna le sofferenze delle imprese sono scese a gennaio 2018 al 15% del totale dei prestiti al lordo delle rettifiche di valore, dal massimo di 17,5% raggiunto ad aprile 2017, restando su valori più bassi della media nazionale (15,8% a gennaio 2018).

    “Le previsioni per il primo semestre del 2018 mostrano un clima di fiducia positivo tra le imprese emiliano-romagnole – dichiara il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari – a conferma della tendenza positiva di crescita di fine 2017. Prosegue il processo di recupero degli investimenti, i consumi interni mostrano segnali di ripresa: le aspettative ottimistiche degli imprenditori lasciano intravedere ulteriori incrementi di attività nei prossimi mesi”.
    Le prospettive per il primo semestre dell’anno – rilevate da Confindustria Emilia-Romagna con la propria indagine semestrale su 590 imprese manifatturiere associate, per un totale di 57.000 addetti e circa 20,5 miliardi di euro di fatturato – mostrano buone aspettative per quanto riguarda produzione, ordini e occupazione, in miglioramento rispetto al clima registrato a metà 2017. Il 44% degli imprenditori intervistati si aspetta un aumento della produzione nella prima metà del 2018, il 45% una stazionarietà, con un saldo ottimisti-pessimisti di 33 punti, più alto di quello registrato a metà 2017 (24 punti).  Molto positive le aspettative sulla domanda, totale ed estera: per la prima oltre il 46% delle imprese intervistate si attende un aumento degli ordini, mentre per gli ordini esteri il 37% li prevede in aumento.
    Sul fronte del mercato del lavoro quasi un imprenditore su 4 si attende un aumento dell’occupazione, con un saldo ottimisti/pessimisti pari a + 16,5 punti (in aumento rispetto ai +12,2 punti di metà 2017). 
    Rispetto ai settori, saldi positivi nelle aspettative nella quasi totalità dei casi, più evidenti per chimica, meccanica, tessile e legno, sia per produzione sia per domanda attesa. Aspettative positive, ma più caute, nel settore dei mezzi di trasporto. 
    “Il clima di fiducia delle imprese dell’Emilia-Romagna è migliorato – sottolinea il Presidente regionale degli industriali –  grazie a diversi fattori, specie l’espansione a livello mondale, ma ci sono all’orizzonte instabilità geopolitiche, aumento del protezionismo e incertezze del quadro politico nazionale che possono incidere negativamente sulla crescita. In questo scenario gli industriali ribadiscono l’importanza delle infrastrutture strategiche per lo sviluppo, che non possono essere ostaggio di dispute elettorali o di continue strumentalizzazioni politiche. Penso al Passante, alla Cispadana, alla Tirreno Brennero e alle altre ben note opere prioritarie. Un altro punto fondamentale è la semplificazione: occorre sviluppare questa consapevolezza a livello di apparati amministrativi che ancora oggi sono diffidenti, e il livello decisionale e di Governo deve porre la semplificazione al primo posto nella sua agenda. Anche la nostra Regione deve spingere di più in questa direzione.
    Nei prossimi giorni – conclude il Presidente Ferrari – è prevista l’approvazione di un disegno di legge regionale in materia di valutazione d’impatto ambientale che recepisce una normativa nazionale e comunitaria. Si tratta di un’occasione utile per dare un segnale forte di concrete semplificazioni per le imprese, che chiedono due cose: rapidità nelle decisioni, certezza dei tempi e dell’applicazione delle norme e delle procedure”.

     

     

  • 7-8 GIUGNO INNOVAT&MATCH 2018 A BOLOGNA: INCONTRI BILATERALI CON PARTNER ITALIANI E ESTERI

    7-8 GIUGNO INNOVAT&MATCH 2018 A BOLOGNA: INCONTRI BILATERALI CON PARTNER ITALIANI E ESTERI

     

    Il prossimo 7 e 8 giugno avrà luogo a Bologna R2B – Re­sear­ch to Bu­si­ness 2018, Sa­lo­ne in­ter­na­zio­na­le della ri­cer­ca in­du­stria­le e del­l’in­no­va­zione, pro­mos­so dalla Re­gio­ne Emi­lia-Ro­ma­gna e Bo­lo­gna­Fie­re, in col­la­bo­ra­zio­ne con ASTER e SMAU.

    Nell’ambito del Salone si terrà la dodicesima edizione dell’iniziativa Innovat&Match, promossa da Enterprise Europe Network, la più grande rete europea di supporto alle PMI, di cui Confindustria Emilia-Romagna è parte.

    Si tratta di due giorni di incontri bilaterali gratuiti tra imprese, start up, ricercatori, università e altri stakeholder focalizzati su tecnologia, ricerca e innovazione e finalizzati a incontrare partner tecnologici, di ricerca e commerciali a livello internazionale.

    Sarà possibile costruire nei due giorni di Salone un’agenda di incontri con altre imprese, centri di ricerca, università con l’obiettivo di presentare, discutere e sviluppare nuove idee progettuali a livello internazionale, trovare nuovi partner per lo sviluppo di tecnologie, costruire partnership in ottica di partecipazione a progetti europei, (H2020) ampliare il proprio network internazionale.

    Principali temi target dell’iniziativa sono: meccatronica e trasporti, servizi per l’innovazione e Big Data, agroalimentare, costruzioni, energia e sviluppo sostenibile, industrie culturali e creative, scienze della vita, wellness.

    La partecipazione è gratuita previa registrazione entro il 18  maggio al seguente indirizzo: https://innovatematch2018.b2match.io/home

    Vi invitiamo ad indicare Confindustria Emilia-Romagna come Support office per poter usufruire della nostra assistenza gratuita prima, durante e dopo l’evento.

    In allegato una presentazione dell’iniziativa ed alcune informazioni utili per la partecipazione.

     

    Per informazioni:
    mail: simpler@confind.emr.it;
    tel. +39 051 3399940-50

  • LE INTERVISTE AI GIOVANI IMPRENDITORI AL CONVEGNO “GIOVANI: MOTORE D’ITALIA”

    LE INTERVISTE AI GIOVANI IMPRENDITORI AL CONVEGNO “GIOVANI: MOTORE D’ITALIA”

     

    Investire sui giovani, investire sulle ottime idee significa investire sul futuro dell’economia.

    I giovani possono rafforzare le capacità di innovazione delle imprese, non solo per motivi anagrafici, ma per indole e formazione.
     
    Sono alcuni dei temi sviluppati nel convegno “GIOVANI: MOTORE D’ITALIA” organizzato dai Giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto il 23 marzo 2018 a Reggio Emilia.
     
    Reteconomy ha seguito l’evento e raccolto le voci e le storie di giovani intraprendenti.  
     
     
     
     
    LINK AL SERVIZIO RETECONOMY  – seconda parte 
     
     
     
     
     
     
     
  • EXPERTISE ROAD, UN PROGETTO DI CONFINDUSTRIA ER E FEDERMANAGER ER PER SCOPRIRE LE COMPETENZE PER L’INDUSTRIA DA QUI AL 2021

    EXPERTISE ROAD, UN PROGETTO DI CONFINDUSTRIA ER E FEDERMANAGER ER PER SCOPRIRE LE COMPETENZE PER L’INDUSTRIA DA QUI AL 2021

     

    EXPERTISE ROAD. QUALI COMPETENZE PER L’INDUSTRIA DA QUI AL 2021

    Imprenditori e manager di Confindustria e Federmanager Emilia-Romagna insieme per scoprire le competenze per il futuro

     

    Confindustria Emilia-Romagna e Federmanager Emilia-Romagna presentano il programma “Expertise Road” per contribuire a dare risposta alle esigenze delle imprese emiliano-romagnole che hanno sempre maggiore bisogno di professionalità tecniche qualificate.

    Il piano, realizzato con il finanziamento di Fondirigenti, ha l’obiettivo di far emergere i nuovi fabbisogni delle aziende in ottica Industria 4.0, così da aggiornare i contenuti dei profili professionali più richiesti dalle imprese e innovare i programmi della formazione tecnica e manageriale.

    “Con questo progetto −  dichiara il Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Corrado Beldì −  vogliamo contribuire a qualificare la programmazione pubblica secondo le richieste del mercato del lavoro e del sistema produttivo.  Per questo proporremo i risultati alla Regione Emilia-Romagna, che con la Rete Politecnica ha dato un’attenzione crescente alla formazione tecnica. Pensiamo in particolare allo sviluppo degli ITS-Istituti Tecnici Superiori, le “scuole di tecnologia  che in questi anni hanno dimostrato, da un lato, di offrire occupazione qualificata ai giovani e, dall’altro, tecnici preparati alle imprese”.

    “I manager  −  aggiunge la Presidente di Federmanager Emilia-Romagna Eliana Grossi −  in quanto partner degli imprenditori nell’attuazione delle strategie aziendali, sono ugualmente corresponsabili nell’elaborazione di proposte volte a favorire il continuo aggiornamento dei programmi didattici degli Istituti Tecnici Superiori, affinché si mantengano rispondenti alla evoluzione del contesto competitivo”. 

    Partecipano al Piano “Expertise Road” la Business School Federmanager Academy e i centri di formazione Fondazione Aldini Valeriani di Bologna,  Nuova Didactica di Modena,  Assoform Romagna e Il Sestante Romagna, Forpin di Piacenza,  Cisita di Parma, Centoform di Cento (Ferrara) e il CIS di Reggio Emilia, che fa da capofila.

    È al via in questi giorni un ciclo di  9 focus group  che coinvolgono  manager delle risorse umane e delle aree tecniche di oltre 60 imprese dei principali settori produttivi dell’Emilia-Romagna. In particolare sono previsti focus dedicati a meccatronica, motoristica, packaging, automazione, alimentare, ceramica, biomedicale, energia/ambiente, logistica e servizi. 

    Dopo i focus group seguiranno alcune sperimentazioni  per condividere e applicare le indicazioni sui fabbisogni emergenti di competenze espressi dalle imprese con i rappresentanti degli Istituti Tecnici, delle Fondazioni ITS e dei centri di  formazione della regione.

    Premessa del Piano Expertise Road è stata un’analisi internazionale che ha comparato la formazione tecnica in Italia con la formazione terziaria in Germania, in particolare le esperienze di Fachhochschule, e alcune best practices in Svezia, Francia e Canada.

     

    Per maggiori informazioni:
    link al sito http://www.cis-formazione.it/it/expertise-road