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LE INTERVISTE VIDEO SULLA “TRASFORMAZIONE DIGITALE” DELLE IMPRESE
TUTTE LE INFORMAZIONI SUL PIANO “VERSO INDUSTRIA 4.0”
PER LE IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA
SMARTI-ER 4.0 SEMINARI Operazione Rif. PA N 2016-5456/RER approvata dalla Regione Emilia-Romagna con DGR n.1450/2016 del 12/09/2016 finanziata con fondi POR FSE 2014/2020 – Obiettivo tematico 8
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8-9 GIUGNO INNOVAT&MATCH 2017. INCONTRI BILATERALI CON PARTNER ITALIANI E ESTERI
L’8 e 9 giugno si è tenuto a Bologna R2B – Research to Business 2017, il Salone internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e BolognaFiere, in collaborazione con ASTER e SMAU.
Nell’ambito del Salone si è svolta l’iniziativa Innovat&Match, due giorni di incontri bilaterali gratuiti tra imprese, start up, ricercatori, università e altri stakeholder focalizzati su tecnologia, ricerca e innovazione e finalizzati a incontrare partner tecnologici, di ricerca e commerciali a livello internazionale.
L’iniziativa è stata sviluppata all’interno di Enterprise Europe Network, la più grande rete europea di supporto alle PMI, cui Confindustria Emilia-Romagna aderisce.
L’evento ha permesso di realizzare incontri con altre imprese, centri di ricerca e università per presentare, discutere e sviluppare nuove idee progettuali a livello internazionale, trovare nuovi partner per lo sviluppo di tecnologie, costruire partnership in ottica di partecipazione a progetti europei, (H2020) ed ampliare il proprio network internazionale.
I temi dell’edizione 2017 di Innovat&Match sono stati:
- Agroalimentare
- Edilizia e costruzioni
- Energia e sviluppo sostenibile
- Industrie culturali e creative
- Industrie della salute e del benessere
- Innovazione nei servizi
- Meccatronica e motoristica
Le iscrizioni di sono chiuse lo scorso 17 maggio.
In allegato una presentazione dell’iniziativa
Per informazioni: simpler@confind.emr.it; +39 051 3399940
Sito dell’evento: https://www.b2match.eu/r2b2017 -

A BOLOGNA LA PRIMA GIORNATA DEDICATA ALL’INIZIATIVA EUROPEA DI RICERCA E INNOVAZIONE “ECSEL”
Si è svolta il 4 maggio a Bologna, presso la sede di Confindustria Emilia-Romagna, la prima edizione della Giornata Nazionale dell’ECSEL Mirror Group Italy.
Il forum ha avuto l’obiettivo di promuovere la partecipazione italiana ai bandi della ECSEL Joint Technology Iniziative. Durante l’incontro sono stati presentati e discussi la situazione attuale della ECSEL JTI, con particolare riferimento ai bandi per il 2017, l’evoluzione futura e le varie possibilità di finanziamento a livello nazionale e regionale.
La Ecsel Joint Technology Initiative rappresenta la più ambiziosa delle Public-Private Partnership lanciate dalla Commissione Europea nell’ambito del programma HORIZON 2020 con l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel campo della Nanoelettronica, Cyber-Physical Systems e Smart Systems.
L’iniziativa prevede un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro, metà dei quali provenienti dalla Commissione europea e metà dai Governi nazionali.
Per informazioni:
economico@confind.emr.it -

ACCORDO SULLE MOLESTIE E LA VIOLENZA NEI LUOGHI DI LAVORO TRA CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA E CGIL, CISL, UIL DELL’EMILIA-ROMAGNA
Confindustria Emilia-Romagna e CGIL, CISL, UIL dell’Emilia-Romagna hanno firmato il 3 maggio 2017 a Bologna un importante accordo sul tema delle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro.
L’accordo – anche nel quadro della normativa statale e regionale in materia di prevenzione e contrasto alla violenza – si inserisce all’interno dell’intesa quadro delle parti sociali europee del 2007 e di quanto sottoscritto a gennaio 2016 tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil nazionali, e intende diffondere una cultura per contrastare e prevenire ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza nei luoghi di lavoro.
Le parti hanno condiviso che il rispetto reciproco della dignità a tutti i livelli all’interno dei luoghi di lavoro è una delle caratteristiche fondamentali delle organizzazioni di successo. Questa è la ragione per cui ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nei luoghi di lavoro è inaccettabile. La dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza.
I comportamenti molesti o la violenza subiti nei luoghi di lavoro vanno denunciati. Le lavoratrici, i lavoratori e le imprese hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di uguaglianza e reciproca correttezza.
Tutto ciò assume anche un particolare rilevo per le aziende in quanto l’adozione di buone prassi in materia è fondamentale per il riconoscimento delle certificazioni etiche e della riduzione dei premi assicurativi INAIL.
Confindustria Emilia-Romagna e CGIL, CISL, UIL dell’Emilia-Romagna hanno quindi espresso concorde volontà di puntare sulla prevenzione di questi fenomeni, tramite iniziative di informazione e formazione da realizzare nei territori e nelle imprese, anche attraverso l’utilizzo delle risorse pubbliche a supporto delle attività di formazione.
Le parti hanno inoltre individuato negli Uffici delle Consigliere di parità le strutture a livello regionale e territoriale alle quali le eventuali vittime di molestie o violenza nei luoghi di lavoro potranno liberamente rivolgersi. In questo quadro, si ritiene particolarmente rilevante l’impegno della Regione Emilia-Romagna a valutare la fattibilità di due sperimentazioni di percorsi di ascolto e supporto dedicati al tema, uno in Emilia e l’altro in Romagna.
Le parti hanno deciso di verificare periodicamente, almeno una volta all’anno, l’attuazione dei contenuti dell’Accordo.
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TRASFORMAZIONE DIGITALE: LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO DEL 9 MAGGIO A RAVENNA
Si è svolto il 9 maggio 2017 a Ravenna il seminario “TRASFORMAZIONE DIGITALE DEI PROCESSI MANIFATTURIERI. NUOVE DIMENSIONI DI CREAZIONE DEL VALORE E CYBER SECURITY”, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna nell’ambito del Piano “Verso Industria 4.0”.
Il seminario, organizzato con la collaborazione di Confindustria Romagna, fa parte di un ciclo di incontri sul tema della Fabbrica intelligente, che intende approfondire come l’affermarsi della digitalizzazione stia cambiando le regole del gioco per le aziende di ogni dimensione, all’interno e all’esterno della fabbrica, nonché percorsi e strategie da intraprendere per esplorare e sfruttare nuove fonti di creazione del valore che derivano dalla trasformazione digitale: nuovi modelli di business, investimenti nella formazione delle persone, capacità di gestione ed interpretazione dei dati.
E’ stato dedicato un focus specifico al tema della sicurezza informatica e della protezione dei dati.
L’iniziativa è stata l’occasione per illustrare il programma SMARTI-ER 4.0, percorso di sensibilizzazione, formazione specialistica, accompagnamento e consulenza finanziato dall’Unione europea-FSE e dalla Regione Emilia-Romagna, dedicato ai temi della digitalizzazione e riservato alle imprese emiliano-romagnole.
Ad aprire l’incontro è stato Tomaso Tarozzi, Vice Presidente Confindustria Romagna con delega all’innovazione e internazionalizzazione.
Sono seguiti gli interventi di Ruggero Contu di GARTNER sul tema “IoT-OT and IT Security Convergence”, il Direttore Scientifico dell’Executive Master in Design Business Innovation
di Bologna Business School Flaviano Celaschi sul tema “Il campo da gioco di Industry 4.0 e gli specialisti dell’innovazione”, Alessandro Garibbo di Technology Scouting Electronics Defence & Security Systems Leonardo sul tema ” Value chain, Tecnologie abilitanti e Cyber security” ed Enrico Annacondia di Ucimu-Sistemi per produrre e AITA-Associazione Italiana Tecnologie Additive che illustrerà “Un esempio di digitalizzazione della produzione manifatturiera: le tecnologie additive”.Alla tavola rotonda, coordinata dal Founder&Ceo ARCADIA Orazio Stangherlin, hanno partecipato Dario Regazzoni di SAP, Gianluca Marchetti di MT e Giampaolo Morandi di BUCCI INDUSTRIES.
Informazioni: economico@confind.emr.it
NB. Ulteriore documentazione sarà pubblicata nei prossimi giorni
SMARTI-ER 4.0 SEMINARI Operazione Rif. PA. N 2016-5456/RER approvata dalla Regione Emilia-Romagna con DGR n. 1450/2016 del 12/09/2016 finanziata con fondi POR FSE 2014/2020 – Obiettivo tematico 8
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LA DOCUMENTAZIONE DEL SEMINARIO “INDIA: OPPORTUNITÀ COMMERCIALI E DI INVESTIMENTO”
Si è svolto ill 19 aprile l’incontro “Opportunità commerciali e di investimento in India”, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna con la collaborazione di BNL Gruppo BNP Paribas e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna per approfondire le opportunità commerciali e di investimento offerte dal mercato indiano.
Con un interscambio di 7,5 miliardi di euro nel 2016, l’Italia rappresenta il 5° partner commerciale dell’India tra i paesi UE, con oltre 500 imprese presenti nel Paese. In questo contesto, le imprese dell’Emilia-Romagna hanno registrato negli ultimi dieci anni un aumento delle esportazioni in India del 42%. Il settore della meccanica e degli apparecchi meccanici rappresenta il 60% del totale dell’export regionale verso l’India. Anche altri settori regionali come elettronica, apparecchi elettrici e comparto alimentare registrano significativi tassi di crescita dell’export in India.
Durante l’evento è stato presentato alle imprese un progetto regionale interassociativo dedicato al mercato indiano e promosso dal Sistema Confindustria Emilia-Romagna. Il programma, che sarà realizzato nella seconda parte del 2017, è in raccordo con gli obiettivi della missione nazionale di sistema in India che si svolgerà dal 26 al 28 aprile prossimi.
Pubblichiamo la documentazione presentata in occasione dell’incontro.
Per informazioni:
tel. 051 3399960 – internazionale@confind.emr.it -

CONGIUNTURA IN EMILIA-ROMAGNA: I SEGNI DELLA RIPRESA SI FANNO PIU’ EVIDENTI
Unioncamere Emilia-Romagna: “Trasformare i numeri positivi in vera ripresa dipenderà dalla capacità delle imprese e del governo del territorio di evolvere con la velocità e direzione della società in trasformazione, mantenendo un approccio critico”
Intesa Sanpaolo: “Accelera il credito alle famiglie, grazie soprattutto ai mutui, ancora debole, ma in miglioramento, quello alle imprese. Forte disponibilità a finanziare gli investimenti delle imprese”
Confindustria Emilia-Romagna: “Segni della ripresa più evidenti, vivacità internazionale, fiducia e investimenti. Le imprese mostrano intensità di reazione positiva. Restano rischi geopolitici e necessità di stabilità politica e istituzionale. Il Patto per il lavoro conferma la sua validità. Alla Regione chiediamo di rafforzare l’impegno per ricerca e innovazione, internazionalizzazione, competenze e semplificazione”
Bologna, 4 aprile 2017 – La strada per tornare ai livelli precedenti alla crisi è avviata e prevale la fiducia, perché per l’economia dell’Emilia-Romagna il 2016 è stato positivo, specie se confrontato con gli ultimi anni.
I numeri, ancora di ridotta entità, non permettono di parlare di ripresa, ma, sommati tra loro, indicano una regione che ha saputo reagire imboccando il percorso giusto per affrontare le prossime sfide.È questa l’immagine che emerge dall’indagine congiunturale sul quarto trimestre e anno 2016, con previsioni 2017 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.
L’Emilia-Romagna ha chiuso il 2016 con una variazione del PIL, rispetto al 2015, del +1,4% e una previsione di crescita dell’1,1% nel 2017.
Si conferma la forte vocazione manifatturiera che nel 2016 ha trainato ancora l’economia regionale.Nel quarto trimestre 2016, il volume della produzione dell’industria in senso stretto è aumentato dell’1,7 % e quello delle vendite del 2,1%, rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il bilancio dell’anno 2016 si è chiuso con un una crescita produttiva dell’1,5% – identica al 2015, mentre il fatturato, pure salito dell’1,5 %, è stato leggermente inferiore all’anno precedente (+1,8%).
L’incremento degli ordini è stato appena più modesto (+1,3%) rispetto al fatturato, ma comunque, seppur di poco, superiore al 2015 (+1,1%).
Tutti i settori, con l’eccezione della moda (-0,9%), hanno registrato un aumento della produzione: la metallurgia e le lavorazioni metalliche (+1,3%), la piccola industria del legno e del mobile (+1,9%), l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+2,1%), e le “altre industrie” (+2,0%), limitato invece per l’industria alimentare (+0,8%).Secondo l’indagine Istat, in Emilia-Romagna, l’occupazione dell’industria in senso stretto ha chiuso il 2016 con una flessione dello 0,7%, pari a 3.800 unità, se però si guarda all’intera economia regionale il saldo è positivo, più 2,5% nell’anno 2016, pari a 49 mila occupati in più.
La cassa integrazione mette in archivio un 2016 in aumento con un ammontare totale di 43 milioni e 669 mila ore autorizzate, vale a dire +3,2%.Nel 2016, il saldo fra iscrizioni e cessazioni dell’industria in senso stretto è stato negativo (-1,7%). Ad aumentare sono solo le società di capitale, mentre sensibile è il calo delle società di persone e ditte individuali. Tengono le imprese straniere e le femminili.
I dati Istat dell’export 2016 attestano una dinamica meno intensa, conseguenza della frenata del commercio mondiale. Tuttavia, le esportazioni dell’industria emiliano-romagnola in senso stretto sono ammontate a circa 54 miliardi e 761 milioni di euro, vale a dire un lieve aumento dell’1,3 per cento, rispetto all’anno precedente in linea con quelle nazionali (+1,2%).
Emerge una sensibile differenziazione dei risultati settoriali. Il segno meno campeggia per i mezzi di trasporto (-5,3%), quindi su quelle della piccola industria del legno e del mobile e dell’aggregato delle industrie chimiche, farmaceutiche, della gomma e materie plastiche (a causa dei farmaceutici). Al contrario, in positivo, l’industria dei prodotti dei minerali non metallici (ceramica e vetro) e l’insieme di apparecchiature elettriche, elettroniche, medicali e di misura, oltre che, in seconda battuta quelle delle industrie della moda. Più lenta crescita, ma comunque superiore alla media, delle vendite estere della industria delle macchine e apparecchiature a fornire il più ampio contributo allo sviluppo dell’export manifatturiero regionale.
Riguardo ai mercati di sbocco, a fare da traino alle esportazioni, l’Unione europea (+5,5 per cento) specie la Francia (+5,1%) e la Spagna (+11,8%), e in seconda battuta la Germania, nonostante una crescita limitata al 3,2 %. Segno rosso al di fuori dell’Unione, in Turchia (-7,1%), e negli altri continenti, in America (-6,5%), per le difficoltà nel fondamentale mercato statunitense (-9,4%), e in Asia (-2,4 per cento), che risente dell’andamento negativo nei Paesi produttori di petrolio, nonostante una buona crescita sul mercato cinese e su quello indiano.
Nel 2017 l’economia regionale (secondo gli scenari di previsione di Prometeia) dovrebbe registrare una crescita reale del 1,8% del valore aggiunto dell’industria in senso stretto, più elevata rispetto a quanto prospettato per l’Italia (+1,3%).
“I tratti comuni delle imprese manifatturiere che sono cresciute continuando a creare occupazione e fatturato, sono riconducibili a tre aspetti. Primo: investimenti, in particolare in macchinari, attrezzature, ma anche in capitale umano perché puntare sul costo del lavoro più basso non è efficace. Secondo: forte legame con il territorio e la comunità d’appartenenza, pur seguendo traiettorie di sviluppo globali. Terzo: l’appartenenza a filiere, aperte alla contaminazione con altri comparti, secondo un processo di ibridazione. Inoltre le imprese di successo mantengono un ruolo strategico all’interno delle filiere stesse, un primato garantito da competenze distintive che le rendono difficilmente sostituibili – sottolinea il Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi – Il percorso seguito – investimenti, internazionalizzazione, filiere, radicamento territoriale – va nella stessa direzione di Industria 4.0. Dobbiamo guardare avanti, essere digitali, come richiesto da Industria 4.0 potrebbe non essere sufficiente, occorre “pensare digitale”, vale a dire portare all’interno delle imprese, ma anche della governance del territorio, le logiche che caratterizzano le piattaforme digitali. Si tratta innanzitutto di un salto culturale, significa abbandonare logiche dall’alto verso il basso a favore di strategie co-create coinvolgendo i clienti e i consumatori”.
A livello di sistema bancario, sul finire del 2016 e a inizio 2017 il credito in Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha registrato un’accelerazione dei prestiti alle famiglie mentre l’andamento di quelli alle imprese è rimasto sotto tono. In regione questo dualismo continua a essere più accentuato che a livello nazionale.
Per i prestiti alle imprese, il 2016 si è chiuso con un calo prossimo alla media dell’anno mentre l’esordio del 2017 ha riportato una riduzione più contenuta, indicativa di un possibile miglioramento del trend (-2,8% a/a la media 2016 e -1,9% a gennaio 2017).
A ciò si contrappone la buona dinamica dai prestiti alle famiglie consumatrici che hanno proseguito nel trend di crescita con un’evidente accelerazione del ritmo nel 2° semestre 2016 fino all’1,4% a/a di dicembre e al +1,5% di gennaio 2017. Questa dinamica, raggiunta in due anni di crescita senza soluzione di continuità, è ai massimi da marzo 2012. I mutui residenziali, in particolare, hanno consolidato il trend di crescita (lo stock al netto delle sofferenze è passato dal +0,1% a/a di fine 2015 al +1,3% di dicembre 2016). è proseguito, infatti, il buon momento dei finanziamenti alle famiglie per acquisto abitazioni, sebbene la dinamica sia risultata in frenata dopo il periodo di forte espansione da settembre 2014 a metà 2016. In Emilia-Romagna i flussi lordi trimestrali hanno totalizzato 4 miliardi nel 2016, in aumento rispetto ai 3,5 del 2015. La dinamica è stata trainata dai nuovi mutui, mentre surroghe e sostituzioni sono risultate in calo, pari a solo il 15% delle erogazioni del 4° trimestre 2016, una percentuale in riduzione rispetto all’anno precedente così come osservato a livello nazionale. Il trend dei nuovi mutui è correlato con la buona dinamica delle compravendite di immobili residenziali, in crescita del 20% a/a in Emilia Romagna nel 4° trimestre 2016, più della media nazionale.
Il mercato bancario continua a registrare condizioni favorevoli di accesso al credito, con tassi d’interesse ancora straordinariamente bassi e un’offerta distesa. Tuttavia, il ritmo di emersione delle sofferenze delle imprese è rimasto elevato in Emilia-Romagna, dove il tasso di ingresso in sofferenza ha cominciato a ridursi solo nel 2° semestre 2016 (scendendo a 4,1% a fine 2016 dal 4,4% del 1° semestre; dati annualizzati), seguendo con ritardo il trend nazionale. A causa di questa diversa velocità di riduzione, l’indice dell’emersione delle sofferenze delle imprese dell’Emilia-Romagna da cinque trimestri è sopra la media italiana. Nel caso delle famiglie consumatrici, invece, il tasso di ingresso in sofferenza è saldamente sotto la media nazionale (1,34% nel 4° trimestre 2016 rispetto a 1,56% del dato italiano), mostrando anch’esso una tendenza in calo.
“Il credito in Emilia-Romagna continua a registrare segnali positivi nei finanziamenti alle famiglie, tanto che Intesa Sanpaolo nel 2016 ha registrato una crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Tale trend di crescita prosegue nei primi mesi del 2017 – commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo –. Per Intesa Sanpaolo, in controtendenza rispetto al sistema, continua il trend di crescita anche nella domanda di credito da parte delle imprese. Nel 2016 Intesa Sanpaolo ha erogato alle imprese emiliano-romagnole 1.773 milioni di finanziamenti a medio lungo termine, con una crescita del 4,8% rispetto al 2015. Da sottolineare l’importante contributo agli investimenti delle imprese, grazie all’iniziativa di Intesa Sanpaolo a valere sulla legge di stabilità 2016 che ha consentito di erogare in Emilia-Romagna oltre 218 milioni di finanziamenti.”
“Il clima di fiducia delle imprese dell’Emilia-Romagna è migliorato – dichiara il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini – grazie a diversi fattori: lo scenario mondiale che mostra segnali di accelerazione, la dinamica della produzione industriale nazionale in graduale risalita e la reazione positiva del sistema produttivo ad una serie di interventi di politica industriale messi in campo dal Governo, come superammortamento, credito d’imposta per la ricerca, Patent Box, Fondo Centrale di Garanzia. Le aziende, anche grazie agli strumenti del Piano nazionale Industria 4.0, stanno affrontando la sfida della digitalizzazione della manifattura. Sul piano internazionale, però, i rischi legati alle misure protezionistiche potrebbero spingere al ribasso le prospettive di crescita del commercio globale, indebolite anche dall’incertezza geopolitica dovuta ad elezioni importanti in Europa e agli esiti di Brexit e delle presidenziali americane”.
Le prospettive per il primo semestre dell’anno – rilevate da Confindustria Emilia-Romagna con la propria indagine semestrale su 669 imprese manifatturiere associate, per un totale di 56.920 addetti e circa 20,2 miliardi di euro di fatturato – mostrano un miglioramento delle aspettative delle imprese più solide rispetto ai semestri precedenti, per quanto riguarda produzione, ordini e occupazione.
In sintesi, per quanto riguarda la produzione il 40,3% degli imprenditori intervistati si aspetta un aumento, il 46,8 una stazionarietà e il 12,9 una riduzione. Il saldo ottimisti-pessimisti è di +27,3 punti, in netto aumento rispetto a quanto registrato a metà 2016 (+14,2 punti).Gli ordini totali sono previsti in crescita dal 42,9% delle imprese (stabili il 43,4% e in calo il 13,7%) con un saldo ottimisti-pessimisti pari a +29,2 punti, in deciso aumento rispetto ai 15,8% registrato l’anno scorso. Gli ordini esteri sono attesi in aumento dal 41,% degli intervistati e stazionari dal 48,5%, con un saldo ottimisti-pessimisti pari a +32,2 punti (era +15,5 punti a metà 2016).
Un imprenditore su cinque si attende un aumento dell’occupazione, con un incremento del saldo ottimisti-pessimisti pari a +13,6 punti (in netto aumento rispetto ai +6,3% di metà 2016).
“Investimenti, ricerca e innovazione, internazionalizzazione e formazione – afferma il Presidente Marchesini – sono i quattro ambiti in cui le imprese dell’Emilia-Romagna hanno mostrato vivacità e impegno. Tutto ciò ha trovato stimolo nelle politiche industriali della Regione, che ha dato tempestiva attuazione a quanto condiviso nel Patto per il Lavoro e ai programmi operativi dei Fondi strutturali. Nel 2017 occorre rafforzare le risorse negli ambiti più strategici, in particolare ricerca e innovazione e internazionalizzazione, sollecitando il mondo del credito ad una partnership e un sostegno rafforzato. Un’attenzione particolare va riservata alle azioni per l’attrattività messe in campo dalla Regione con la Legge 14/2014 e ad accelerare la semplificazione istituzionale, amministrativa e procedurale come elemento indispensabile e comune a tutte le azioni di politica industriale”.
“Per riprendere un solido percorso di crescita – conclude il Presidente regionale degli industriali – servono però stabilità politica e istituzionale e riforme amministrative:. Il nostro Paese non sembra andare in questa direzione, se si pensa ad esempio al semplicistico intervento di abolizione dei voucher e alla riconferma del regime di responsabilità oggettiva e solidale negli appalti tra privati”.
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INDUSTRIA 4.0: LE VIDEOINTERVISTE DEL SEMINARIO “FABBRICA INTELLIGENTE E TECNOLOGIE ABILITANTI”
Pubblichiamo le videointerviste ai relatori del seminario FABBRICA INTELLIGENTE E TECNOLOGIE ABILITANTI, organizzato il 20 marzo 2017 a Bologna da Confindustria Emilia-Romagna nell’ambito del Piano VERSO INDUSTRIA 4.0 per accompagnare le imprese nei processi di innovazione e sviluppo.
Si tratta del primo di un ciclo di seminari che approfondiranno il tema della Fabbrica intelligente (digitalizzazione della manifattura) e delle principali tecnologie abilitanti (internet of things, advanced automation, additive manufacturing, advanced human machine interface).
Il seminario ‒ al quale hanno partecipato oltre 150 rappresentanti di imprese ‒ è stata l’occasione per presentare il progetto SMARTI-ER 4.0, promosso dal sistema regionale Confindustria e finanziato dall’Unione europea-FSE e dalla Regione Emilia-Romagna, che mette a disposizione delle imprese la possibilità di partecipare gratuitamente a seminari di informazione, corsi di formazione specialistica e di accompagnamento in azienda. Il Progetto fa parte del Piano VERSO INDUSTRIA 4.0, che comprende anche GLOBB-ER dedicato all’internazionalizzazione e GREEN UP-ER per l’economia circolare.
Sono intervenuti all’incontro, organizzato in collaborazione con BBS-Bologna Business School, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, il Dean di BBS Massimo Bergami, la Research Director di Gartner Federica Troni, il Founder&Ceo di Arcadia Orazio Stangherlin, il Direttore Executive MBA Bologna Business School Andrea Lipparini, il Responsabile Servizio Technology Scouting Electronics Defence & Security Systems di Leonardo Alessandro Garibbo, il Direttore MCE Divisione software di MCM Giuseppe Fogliazza e il General Manager di Datalogic Cosimo Capuzzello.
VAI ALLA DOCUMENTAZIONE PRESENTATA IN OCCASIONE DEL SEMINARIO
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ECONOMIA CIRCOLARE: LE VIDEOINTERVISTE DEL SEMINARIO “GREEN UP-ER” A PARMA
Pubblichiamo una sintesi degli interventi del seminario VERSO UN’ECONOMIA SEMPRE PIÙ CIRCOLARE promosso da Confindustria Emilia-Romagna il 24 febbraio a Parma nell’ambito del Piano “VERSO INDUSTRIA 4.0” per accompagnare le imprese nei processi di innovazione e sviluppo.
L’iniziativa, finanziata dall’Unione europea-FSE e dalla Regione Emilia-Romagna e organizzata in collaborazione con Unione Parmense degli Industriali, ha avuto l’obiettivo di promuovere un nuovo approccio green che assicuri alle aziende prospettive di crescita e maggiore competitività. Il seminario è stata anche l’occasione per presentare il progetto GREEN UP-ER, che offre alle imprese la possibilità di partecipare gratuitamente a seminari di informazione, corsi di formazione specialistica e di accompagnamento in azienda.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali Cesare Azzali, ha presentato l’iniziativa il Responsabile Affari legislativi e istituzionali Confindustria Emilia-Romagna Gianluca Rusconi.
Barbara Mariani della Delegazione di Confindustria a Bruxelles ha illustrato, dalla sede in Belgio, il “Pacchetto” dell’Unione europea e Giulia Sagnotti del Ministero dell’Ambiente le misure italiane a supporto e stimolo dell’economia circolare. Massimiliano Mazzanti dell’Università di Ferrara e Direttore SEEDS ha presentato il benchmark europeo sulle politiche green e Agostino Gambarotta dell’Università di Parma e Direttore Cidea le tecnologie e soluzioni, mentre Alessandra Pellegrini di Federchimica ha sottolineato il ruolo centrale dell’industria chimica.
Sono seguite le testimonianze aziendali di Laura Marchelli della Barilla G. e R. Fratelli, Erika Simonazzi della Flo Spa e Sonia Ziveri della Davines.
GREEN UP-ER SEMINARI Operazione Rif. PA. N 2016-5457/RER approvata dalla Regione Emilia-Romagna con DGR n. 1450/2016 del 12/09/2016 finanziata con fondi POR FSE 2014/2020 – Obiettivo tematico 8
