La documentazione dell’incontro del 13 febbraio 2015 presso Confindustria Emilia-Romagna.
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L’INDUSTRIA DELL’EMILIA-ROMAGNA SCHIERATA NELLA DIFESA DELLA LEGALITÀ
Gli imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna condividono e sostengono l’impegno per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nella regione e per la diffusione della cultura della legalità, che rappresenta una priorità per tutto il sistema associativo.
Siamo a fianco delle Istituzioni, civili e militari, della Regione e del Presidente Bonaccini, che ha preannunciato la costituzione di una “cabina di regia regionale” per monitorare le possibili forme di infiltrazione della malavita nella nostra economia.
E’ importante sottolineare che, se una regione ricca e sviluppata come l’Emilia-Romagna può attrarre le organizzazioni criminali, il sistema manifatturiero emiliano-romagnolo nel suo complesso è una realtà sana, che fonda la propria azione su principi di etica, legalità e rispetto delle regole.
I gravi recenti episodi rappresentano, comunque, casi isolati, e proprio per questo determinano una forte reazione nella società emiliano-romagnola. Ciò spiega l’enfasi che viene giustamente data dai media regionali.
Confindustria in tutte le sue articolazioni è costantemente impegnata, con regole e comportamenti concreti, ad impedire ogni possibile forma di contiguità tra le aziende presenti sul territorio e le organizzazioni criminali. In questa direzione vanno tutti i Protocolli di legalità sottoscritti dalle Associazioni Industriali dell’Emilia-Romagna con le rispettive Prefetture, in coerenza con l’intesa siglata a livello nazionale con il Ministero dell’Interno.
Inoltre, da più di vent’anni Confindustria si è dotata di un Codice etico che prevede, tra l’altro, di espellere le imprese che non denunciano ricatti ed estorsioni o i cui esponenti siano collusi con organizzazioni di tipo malavitoso.
Sono ispirate a questo impegno anche tutte le nostre proposte per qualificare la legislazione regionale in materia di sistema degli appalti, di qualificazione delle imprese, di legalità e trasparenza, attraverso meccanismi come le “white list” adottate in occasione del dopo sisma; le nostre sollecitazioni a mantenere tariffe per determinati beni e servizi – a partire dal settore estrattivo – a livelli tali da non indebolire la competitività delle imprese ed evitare l’introduzione di prodotti e materiali di incerta provenienza; i nostri appelli al mondo del credito affinché continui ad alimentare una economia sana, così da evitare forme occulte e pericolose di finanziamenti, specie alle piccole imprese che oggi sono le più penalizzate.
E’ importante anche concretizzare in tempi rapidi la riforma della giustizia civile e penale, sia nell’ottica di accelerare i tempi decisionali sia per una più adeguata disponibilità di mezzi e risorse alle forze dell’ordine.
Un altro aspetto fondamentale, infine, riguarda l’efficienza delle procedure amministrative – tema su cui siamo attivamente impegnati – attraverso meccanismi in grado di facilitare rapporti diretti e trasparenti tra imprese e Pubbliche amministrazioni.
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SEMINARIO “BANCA EUROPEA INVESTIMENTI: STRUMENTI INNOVATIVI PER LA CRESCITA DI IMPRESE E TERRITORI”
Tutta la documentazione del seminario del rivolto alle imprese dell’Emilia-Romagna per conoscere gli strumenti finanziari della Banca Europea, promosso da Confindustria e BEI in collaborazione con Intesa Sanpaolo
Si è svolto il 23 gennaio 2015 a Bologna, presso la sede di Confindustria Emilia-Romagna, il seminario “BEI. Strumenti innovativi per la crescita di imprese e territori”.
L’incontro, promosso da Confindustria e BEI, ha avuto l’obiettivo di illustrare gli strumenti finanziari che la Banca Europea mette a disposizione delle aziende, direttamente o tramite gli istituti bancari del territorio, per progetti di investimento ed innovazione promossi sia da grandi sia da piccole e medie imprese.
Sono Intervenuti tra gli altri all’incontro, organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, il Vice Presidente BEI Dario Scannapieco, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, l’Assessore Politiche europee della Regione Patrizio Bianchi, il Direttore Generale Mediocredito Italiano Rony Hamaui, il Capo Segreteria tecnica MISE Stefano Firpo.
Sono state presentate testimonianze di successo da parte del Direttore finanziario Marposs Marco Malossi e del Direttore generale Attività produttive della Regione Morena Diazzi.
Ha concluso i lavori il Vice Presidente Confindustria per le Politiche regionali Alessandro Laterza.
Per informazioni:
comunicazione@confind.emr.it – tel. +39 051 3399950 -
PASSANTE NORD: UN APPELLO DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA
Dobbiamo puntare con decisione ad un progresso solido e sostenibile e consentire al territorio regionale di essere più competitivo
Nella nostra regione la realizzazione delle infrastrutture, invece di seguire un approccio razionale, scivola in polemiche e contrapposizioni che fanno perdere di vista gli obiettivi generali e i vantaggi a favore della società e della collettività. E così pare essere anche per il tema “Passante”.
Per questo gli industriali dell’Emilia-Romagna fanno appello ad un approccio maturo e razionale che entri nel merito delle questioni ancora da definire o risolvere, così da ottimizzare i risultati e da contenere o compensare gli eventuali impatti su alcuni punti del territorio.
L’Emilia-Romagna è una delle regioni economicamente più avanzate d’Europa e deve concorrere con le aree europee più sviluppate anche dal punto di vista delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti.
Dobbiamo essere competitivi, e lo dobbiamo essere con infrastrutture moderne, intelligenti e sostenibili. Non occorre arrivare sino a Pechino e Shanghai, basta andare in Europa per vedere come si fa. L’alta velocità ferroviaria è una conferma di come nel nostro Paese sia possibile realizzare una mobilità efficiente e di qualità ambientale, con interventi ben fatti, a cui oggi non rinuncerebbe più nessuno.
Programmare infrastrutture non è come il gioco del Monopoli in cui si può tornare indietro. Significa procedere con rigore, individuare esigenze, compiere scelte, ricercare ottimali tracciati di riferimento, trovare risorse e poi avviare una realizzazione concreta e rispettosa di tutti i fattori, a partire da quelli territoriali e ambientali.
Questo è ciò che dobbiamo ora fare per il Passante: proseguire e valutare i singoli nodi irrisolti, affrontandoli con risposte adeguate, senza che ciò significhi rimettere in discussione la scelta di fondo.
Questo è l’unico metodo corretto, che deriva dai principi della democrazia. Non possiamo immaginare che di fronte a questioni di tale rilievo vi siano fughe dalla responsabilità, attraverso strumenti come il referendum, da parte di amministratori locali e regionali che sono stati chiamati ad assumersi la responsabilità di scelte concrete, in linea con decisioni già assunte.
Allo stesso modo, le regole della democrazia non possono ammettere che piccoli gruppi di protesta, contrari “a prescindere” a questa infrastruttura, pretendano di imporre il proprio punto di vista a tutti i costi, con rischio di strumentalizzazioni o derive violente, come si è purtroppo visto in Val di Susa e di recente anche a Bologna. E non appare nemmeno opportuno evocarli.
Quando parliamo di Passante dobbiamo evitare letture fuorvianti: parliamo di un’importante opera di completamento e ammodernamento di una rete già esistente, che alleggerisce e fluidifica le attuali concentrazioni di traffico e mette a disposizione di cittadini ed operatori economici la vecchia tangenziale di Bologna per gli spostamenti locali quotidiani.
Parliamo di un tracciato largo, che guarda alle esigenze future, e deve ora trovare puntuale definizione. Emergeranno certamente alcune criticità, che andranno valutate e superate il più possibile, anche con soluzioni alternative che le tecnologie oggi consentono o, nei casi più estremi, con compensazioni e opere “mitigative o complementari”, senza che ciò diventi un defatigante gioco al rialzo.
Tutto ciò va fatto, come negli altri Paesi d’Europa, con un’informazione complessiva e costante alla collettività. Solo così si costruisce un reale e motivato consenso dei cittadini.
Va infine ricordato che un’opera come questa non risponde solo ad un’esigenza di connessione con le grandi reti nazionali ed internazionali, in cui l’Emilia-Romagna gioca un ruolo decisivo, ma può diventare anche elemento distintivo della nuova Città metropolitana e della Regione.
L’Emilia-Romagna non può rinunciare a dotarsi di una infrastruttura, come il Passante, adeguata a collocarci come protagonisti nello scenario competitivo europeo.
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DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MAURIZIO MARCHESINI IN OCCASIONE DELL’INSEDIAMENTO DELLA NUOVA GIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE STEFANO BONACCINI
La composizione del nuovo Governo della Regione Emilia‐Romagna appare equilibrata, in quanto rappresenta una positiva sintesi tra novità, esperienza e ricambio generazionale.
Crediamo che proprio grazie a questo mix di capacità e competenze sarà possibile affrontare le sfide che abbiamo davanti e compiere le scelte necessarie per ridare slancio e crescita al territorio regionale.
Assume particolare rilievo l’enfasi attribuita all’Europa, perché sempre più a quel livello si giocano le partite decisive per l’economia e lo sviluppo.
Confindustria Emilia‐Romagna è sin da ora disponibile ad offrire il proprio apporto e a farsi portatrice delle esigenze e delle proposte delle imprese industriali.
Formulo quindi, a nome di tutti gli imprenditori dell’Emilia‐Romagna, i nostri auguri di buon lavoro al Presidente Stefano Bonaccini e alla sua squadra.
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CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA E CONFINDUSTRIA CERAMICA: “LA FIRMA DELLA CONCESSIONE PER LA CAMPOGALLIANO-SASSUOLO È UN SEGNALE IMPORTANTE DI SBLOCCO DELLE OPERE PRIORITARIE PER LA REGIONE E PER IL PAESE“
Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica hanno accolto con particolare soddisfazione la notizia della firma della concessione tra Ministro dei Lavori Pubblici e ANAS con neonata Società Auto CS (ATI tra Società Autobrennero e impresa di costruzione) che sblocca l’ultimo ostacolo per l’avvio dei lavori alla realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo.
Si tratta di un’opera indispensabile al sostegno di uno dei settori portanti del sistema produttivo e del suo export, da molto tempo attesa e sempre più necessaria.
“Questa decisione – sottolinea il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini – è un primo segnale di sblocco di un preciso elenco di opere infrastrutturali prioritarie, necessarie al completamento dell’ossatura di base della nostra regione, e una svolta positiva nell’eterno “gioco dell’oca” fatto di annunci e rinvii”.
“Dopo 35 anni di attesa, la Bretella Campogalliano-Sassuolo, principale arteria viaria al servizio del distretto ceramico, può ora diventare realtà” dichiara Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica.
“Questa autostrada, parte integrante del sistema ferro-viario-logistico al servizio della nostra industria, rappresenta un fattore di competitività al pari degli investimenti che le nostre aziende hanno fatto e continuano a fare per continuare a mantenere la leadership internazionale.
Ora, con la presa in carico da parte della società aggiudicataria, è importante che senza ulteriori indugi si proceda con l’avvio dei lavori”.
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CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA: PRESENTATA L’ANALISI DELLA CONGIUNTURA ECONOMICA DI CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA, UNIONCAMERE REGIONALE E INTESA SANPAOLO
Confindustria Emilia-Romagna: “Peggiorano le previsioni per quest’anno, si guarda al 2015. Il nostro export condizionato da incertezze geopolitiche e volatilità dei mercati. Determinanti gli investimenti per invertire la tendenza”
Unioncamere Emilia-Romagna: “Per avviare un nuovo percorso di sviluppo occorre supportare le imprese a cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato globale, accompagnandole a raggiungere la dimensione strategica richiesta dalle sfide di oggi”
Intesa Sanpaolo: “Credito ancora fermo, ma confidiamo torni in positivo per far ripartire gli investimenti di imprese e famiglie, ora su livelli troppo bassi”.
